La Conferenza Stato-Città ha dato via libera ad un fondo di 50 milioni di euro, per l’anno 2022, in favore dei Comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, previsto dall’art. 1, comma 581 della legge n. 234/2021 (legge di bilancio 2022). Nel dettaglio sono 1.011 i Comuni che hanno i requisiti per accedere al fondo (riduzione al 31 dicembre 2019 del 5 per cento della popolazione rispetto al 2011, reddito medio pro-capite inferiore di oltre 3 mila euro rispetto alla media nazionale, indice di vulnerabilità superiore alla media nazionale).
Si ricorda che, con riferimento al sostegno economico in favore dei piccoli comuni (cioè dei comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti o istituiti a seguito di fusione tra comuni aventi ciascuno popolazione fino a 5.000 abitanti), il Parlamento è intervenuto, nella scorsa legislatura, approvando la legge n. 158 del 2017, recante: «Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, nonché disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni».
La legge introduce misure dirette a promuovere lo sviluppo sostenibile e l’equilibrio demografico del Paese, a tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, rurale, storico-culturale e architettonico, nonché a favorire misure in favore dei residenti nei piccoli comuni e delle attività produttive ivi insediate, con particolare riguardo ai servizi essenziali, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento e di incentivare l’afflusso turistico. L’articolo 3 ha istituito un Fondo per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni destinato al finanziamento di investimenti diretti alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia e alla riqualificazione urbana dei centri storici, alla messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e degli istituti scolastici, nonché alla promozione dello sviluppo economico e sociale e all’insediamento di nuove attività produttive.
il comma 581 della legge di bilancio 2022, nel definire modalità di riparto delle risorse da destinare ai comuni, non opera alcuna distinzione fra i comuni già destinatari delle risorse ai sensi della legge n.158 del 2017 e i restanti.
Autore: La redazione PERK SOLUTION