Riparto concorso alla finanza pubblica per Comuni, Province e Città metropolitane, anni 2024-2028

Il Ministero dell’interno ha pubblicato il decreto del 30 settembre 2024 concernente il riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a 200 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni di euro per le province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028.

Il riparto è effettuato:

  • in proporzione agli impegni di spesa corrente al netto della spesa relativa alla missione 12 ‘Diritti sociali, politiche sociali e famiglia’ degli schemi di bilancio degli enti locali, come risultanti dal rendiconto di gestione 2022 o, in caso di mancanza, dall’ultimo rendiconto approvato trasmesso alla BDAP;
  • tenendo conto delle risorse del PNRR, approvato con decisione di esecuzione del Consiglio Ecofin dell’Unione europea del 13 luglio 2021, come modificato ai sensi della decisione di esecuzione del Consiglio Ecofin dell’Unione europea dell’8 dicembre 2023, assegnate a ciascun ente alla data del 31 dicembre 2023, così come risultanti dal sistema informativo di cui all’articolo 1, comma 1043, della legge 30 dicembre 2020, n. 178;
  • tenendo conto delle risorse assegnate ai sensi dell’articolo 1, commi 29 e 29-bis, della legge 27 dicembre 2019, n. 160;
  • prevedendo l’esclusione degli enti locali in dissesto finanziario, ai sensi dell’articolo 244 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, o in procedura di riequilibrio finanziario, ai sensi dell’articolo 243-bis del medesimo testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, alla data del 1° gennaio 2024 o che abbiano sottoscritto gli accordi di cui all’articolo 1, comma 572, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, e di cui all’articolo 43, comma 2, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91”.

Gli enti locali accertano in entrata le somme spettanti, rispettivamente, per i comuni a titolo di Fondo di solidarietà comunale di cui all’articolo 1, comma 380, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e per le province e le città metropolitane a titolo di fondo unico di cui all’articolo 1, comma 783, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e impegnano in spesa il concorso alla finanza pubblica, provvedendo, per la quota riferita al concorso attribuito, all’emissione di mandati versati in quietanza di entrata, utilizzando, a tal fine, il codice gestionale del Piano dei Conti Integrato U.1.04.01.01.020 “Trasferimenti correnti al Ministero dell’economia in attuazione di norme in materia di contenimento di spesa”, con allocazione nella Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione, Programma 03, Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato, da associare alla COFOG 1.1 – Organi esecutivi e legislativi, attività finanziarie e fiscali e affari esteri. In caso di incapienza dei fondi di cui al comma precedente, si applicano le disposizioni dell’articolo 1, commi 128 e 129, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.

Allegati:

Nota metodologica
Riparto Comuni
Riparto Province e Città metropolitane

 

 

La redazione PERK SOLUTION

Spending review: pubblicati gli allegati e i tagli di tutti gli enti

La Direzione Centrale della finanza locale, al fine di consentire agli enti locali di provvedere tempestivamente agli adempimenti previsti dagli articoli 175, comma 8, e 193, comma 2, del TUEL, su richiesta dell’ANCI, ha pubblicato i prospetti allegati ai seguenti decreti interministeriali iscritti all’ordine del giorno della seduta della Conferenza Stato-città ed autonomie locali del 27 giugno scorso, ad oggi in corso di adozione:

a) decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto del contributo alia finanza pubblica previsto dall’articolo 1, comma 533, della legge 30 dicembre 2023, n.213, pari a 250 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, di cui 200 milioni di euro annui a carico dei comuni e 50 milioni di euro annui a carico delle province e delle città metropolitane:
Allegato A – Nota metodologica
Allegato B – Concorso alla finanza pubblica per gli anni dal 2024 al 2028 dei Comuni
Allegato C – Concorso alla finanza pubblica per gli anni dal 2024 al 2028 delle Province e Città Metropolitane

b) decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante i criteri di riparto delle risorse del fondo di cui all’articolo 1, comma 508, della legge 30 dicembre 2023, n.213, da destinare prioritariamente ed in quote costanti nel quadriennio 2024-2027 agli enti locali in deficit di risorse con riferimento agli effetti dell’emergenza da COVID-19 sui fabbisogni di spesa e sulle minori entrate, al netto delle minori spese, volto a mitigare i tagli della spendig:
Tabella A – Assegnazione delle risorse del fondo di cui all’articolo 1, comma 508, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 comuni, unioni di comuni e comunità montane 
Tabella B – Assegnazione delle risorse del fondo di cui all’articolo 1, comma 508, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 province e città metropolitane B

 

La redazione PERK SOLUTION

Spending review: salta l’intesa sul riparto del taglio ai Comuni

I Comuni, rappresentati da ANCI, hanno negato, nella seduta del Conferenza Stato-città di ieri, l’intesa sullo “schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto del contributo alla finanza pubblica previsto dall’articolo 1, comma 533, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, pari a 250 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, di cui 200 milioni di euro annui a carico dei comuni e 50 milioni di euro annui a carico delle province e delle città metropolitane”.

Dopo la pubblicazione della prima bozza di decreto e il rinvio dell’esame disposto dal Ministro dell’interno a dopo le elezioni – per le forti critiche da parte dei Sindaci che avevano già lanciato l’allarme sulla decisione paradossale e irragionevole del governo di tagliare le risorse di parte corrente penalizzando fortemente i Comuni che hanno ricevuto i finanziamenti del PNRR e che sono impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche – sembrava più vicino l’accordo sul riparto del concorso alla finanza pubblica da parte dei comuni, leggermente attenuato dal recupero delle quote covid rimaste inutilizzate e dalla esclusione dal calcolo di alcuni finanziamenti Pnrr di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in quanto tutti afferenti al sociale, e i finanziamenti relativi alle Missioni: M4C1I1.1 “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”, trattandosi di risorse finalizzate all’attivazione di nuovi servizi e M1C3I2.1 “Attrattività dei borghi” e M2C1I3.1 “Isole verdi”, trattandosi di risorse di importo rilevante finalizzate al sostegno dello sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate e destinate ai piccoli centri per la rigenerazione culturale e il rilancio turistico.

A questo punto, non è escluso che in caso di mancata intesa, il decreto venga comunque adottato, secondo quanto previsto l’articolo 1, comma 534, della legge n. 213 del 30 dicembre 2023 e smi.

Report della seduta del 27 giugno 2024

 

La redazione PERK SOLUTION

Spending review informatica: Rideterminazione del riparto per province e città metropolitane

La Direzione Centrale della Finanza Locale comunica che lo scorso 14 giugno il Ministro dell’economia e delle finanze ha sottoscritto il decreto, recante già la firma del Ministro dell’interno, concernente la «Rettifica del decreto del 29 marzo 2024 recante il riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a 100 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni di euro per le province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni 2024 e 2025».

Il predetto decreto interministeriale è al controllo, preventivo di legittimità e di regolarità amministrativo-contabile, dei competenti Organi; lo stesso diventerà esecutivo ed efficace solo dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti.

Si ricorda che la rettifica si è resa necessaria in quanto, dopo l’emanazione del decreto del 29 marzo, alcune province e città metropolitane hanno rappresentato che, tra gli impegni di spesa corrente, relativi ai trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche centrali del rendiconto 2022, era stato registrato, in alcuni casi, un maggior impegno del contributo alla finanza pubblica, diverso da quello riportato nella circolare n. 70/2022, in altri un importo per trasferimenti erariali da restituire allo Stato, anche in attuazione dell’articolo 2, comma 231, della legge n. 191 del 23 dicembre 2009 e, in altri ancora, quote di concorso alla finanza pubblica inerenti ad annualità precedenti. Il decreto di rettifica tiene conto, pertanto, delle segnalazioni da parte delle città metropolitane e delle province, con conseguente esclusione dalla base di riparto di cui all’articolo 1, commi 850 e 853, della legge n. 178 del 2020, delle ulteriori voci di spesa che rappresentano, in ogni caso, restituzione di trasferimenti statali, somme per mancato recupero sui trasferimenti erariali di maggiori entrate o minori oneri attribuiti alle province e somme per concorso alla finanza pubblica, anche di anni precedenti, così come segnalate nella natura e nella relativa quantificazione finanziaria da ciascun ente.

 

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Stop al decreto sulla spending review. Rinviato il passaggio in Conferenza Stato-città

La pubblicazione dello schema di decreto sulla spending review, con annessa nota metodologica– previsto dall’articolo 1, comma 533, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, modificato dall’articolo 3, comma 12-decies, lett. a), nn. 1) e 2), del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, convertito, con modificazioni, dalla L. 23 febbraio 2024, n. 18 – ha scatenato, come prevedibile, forti critiche da parte dei Sindaci che avevano già lanciato l’allarme sulla decisione paradossale e irragionevole del governo di tagliare le risorse di parte corrente penalizzando fortemente i Comuni che hanno ricevuto i finanziamenti del PNRR e che sono impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche.

Il riparto del concorso alla finanza pubblica da parte dei comuni, delle province e delle città metropolitane, per gli anni dal 2024 al 2028, ammonta complessivamente a 1.250 milioni di euro (di cui 1 miliardo a carico dei comuni), leggermente attenuato dal recupero delle quote covid rimaste inutilizzate. Sono esclusi dal taglio delle risorse gli enti in dissesto finanziario o in procedura di riequilibrio finanziario, alla data del 1° gennaio 2024, o che abbiano sottoscritto gli accordi di cui all’articolo 1, comma 572, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, e di cui all’articolo 43, comma 2, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, ora legge 15 luglio 2022, n. 91. Considerate le predette esclusioni, gli enti che sono chiamati ad assicurare un contributo alla finanza pubblica di  sono: 6.838 comuni; 78 province e 13 Città metropolitane. L’importo dovuto da ogni comune è pari alla somma del concorso calcolato sulla spesa corrente, al netto degli impegni relativi alla Missione 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia e alla Missione 20 – Fondi e accantonamenti e del concorso determinato sulle risorse PNRR + Investimenti per piccole opere.

“Il taglio previsto per gli enti locali è di 250 milioni quest’anno, è già un duro colpo per tutte le amministrazioni locali che si stavano appena riprendendo dagli anni difficili dell’austerity” – spiega Decaro – “ma la cosa più grave è che il MEF vuole ripartire questo taglio colpendo i Comuni in misura direttamente proporzionale ai finanziamenti PNRR che hanno ricevuto per gli investimenti. Col risultato che i tagli saranno più pesanti per chi avrà costruito più asili nido, avrà aperto più case-famiglia, avrà acquistato più autobus elettrici o avrà realizzato più parchi pubblici: tutti investimenti che naturalmente, per poter funzionare, richiederanno ai Comuni maggiore spesa corrente, per esempio, per le manutenzioni e per l’assunzione degli educatori da impiegare negli asili nido”.

Da qui la decisione del ministro dell’Interno di rinviare il passaggio in Conferenza Stato-Città a dopo le elezioni previste per i giorni 8 e 9 giugno.

 

La redazione PERK SOLUTION

Spending review informatica: pubblicato il decreto di riparto del taglio alla spesa per i comuni, le province e le città metropolitane

È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 29 marzo 2024, corredato degli allegati A, B e C, recante: “Riparto del concorso alla finanza pubblica, pari a 100 milioni di euro per i comuni e a 50 milioni di euro per le province e le città metropolitane, per ciascuno degli anni 2024 e 2025”, disposto dall’articolo 1, commi 850 e 853, della legge 30 dicembre 2020, n.178, come sostituito dall’articolo 6-ter, commi 2 e 4, del decreto-legge 29 settembre 2023, n.132, convertito dalla legge 27 novembre 2023, n.170, registrato alla Corte dei conti il 16 aprile 2024 al n.1232, è stato diffuso nella sezione «I Decreti» ed il relativo avviso è in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.

Il riparto del concorso alla finanza pubblica da parte dei comuni, delle province e delle città metropolitane, è effettuato, ai sensi dell’articolo 1, commi 850 e 853, della legge n. 178/2020, per gli anni 2024 e 2025. Pertanto, per gli anni 2024 e 2025 le somme a qualunque titolo spettanti per ciascun anno a ciascun ente sono erogate al netto del rispettivo concorso alla finanza pubblica. Gli enti accertano le entrate al lordo del contributo alla finanza pubblica e impegnano tale spesa al lordo delle minori somme ricevute, provvedendo, per le entrate non riscosse, all’emissione di mandati versati in quietanza di entrata; a tal fine utilizza il codice gestionale del Piano dei Conti Integrato U.1.04.01.01.020 “Trasferimenti correnti al Ministero dell’economia in attuazione di norme in materia di contenimento di spesa”, con allocazione nella Missione 1 Servizi istituzionali, generali e di gestione, Programma 03, Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato, da associare alla COFOG 1.1 – Organi esecutivi e legislativi, attività finanziarie e fiscali e affari esteri.

 

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Spending review informatica: eliminato il taglio per l’anno 2023

Un emendamento approvato in Commissione Finanze del Senato ha eliminato per l’anno 2023 il taglio della spending review sulle spese informatiche previsto dall”articolo 1, comma 850, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, pari a 100 milioni di euro, per i comuni, e a 50 milioni di euro, per le province e le città metropolitane.

Il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, ha commentato l’eliminazione del taglio di 100 milioni ai Comuni approvato in Commissione al Senato: “Ringraziamo il governo e il parlamento per aver accolto una richiesta pressante che era venuta dai Comuni, cioè la cancellazione del taglio previsto ma non ancora applicato per il 2023 di 100 milioni di euro per i Comuni e 50 milioni per le Città metropolitane e le Province. Si trattava di un taglio ingestibile che andava a colpire bilanci già in molti casi chiusi, con un danno molto grave per tutti gli enti locali coinvolti”.
“Ora però – prosegue Decaro – dovremo trovare insieme il modo per evitare le conseguenze negative dei tagli previsti dalla manovra di bilancio per i prossimi anni. Sono risorse che ai Comuni sono indispensabili per garantire un livello accettabile di servizi essenziali per i cittadini, in un momento in cui tante famiglie soffrono i morsi della crisi economica e si rivolgono agli enti di prossimità sul territorio per ricevere un sostegno che noi sindaci non saremmo in grado di garantire”.

 

 

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eliminazione taglio Comuni per 2023

Spending review, le somme dovute dalle province della Sardegna e dalla città metropolitana di Cagliari

Con circolare n. 19 del 22 ottobre 2020 il Ministero dell’Interno ha provveduto alla ripartizione dell’ammontare del concorso alla finanza pubblica di cui all’ articolo 1, comma 418, che ciascuna provincia della regione Sardegna e la città metropolitana di Cagliari, sono tenute a versare al bilancio dello Stato, per l’anno 2020, al netto dei contributi spettanti ai sensi dell’articolo 6 del D.P.C.M. 10 marzo 2017 e dell’articolo 15, del decreto legge n. 50 del 2017 e del contributo del comma 872 dell’art, 1 della legge n. 160 del 2019. I predetti enti sono tenuti a versare gli importi dovuti per l’anno 2020 entro il termine, del 30 novembre 2020.
Le modalità di recupero nei confronti degli enti inadempienti sono state definite con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze 5 luglio 2016 (G.U. n. 163 del 14-7-2016). Il versamento è indicato nella Tabella A,  allegata alla Circolare, per ciascun ente e dovrà essere effettuato al seguente capitolo di entrata del bilancio dello Stato: Capitolo di capo X n. 3465 articolo 3 “Rimborsi e concorsi diversi dovuti dalle province”.
Per i versamenti, possono essere utilizzati gli IBAN relativi alla sezione di tesoreria della provincia di riferimento. In alternativa, per tutti i versamenti può essere utilizzato il codice IBAN riferito alla sezione di tesoreria di Roma succursale di seguito indicato: IT 83O 01000 03245 348 0 10 3465 03.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Spending review, prorogato al 30 aprile 2020 il termine di invio del questionario

La Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, con comunicato di oggi rende noto che è ulteriormente prorogato alla data del 30 aprile 2020 il termine ultimo di invio del questionario di cui all’art. 6, comma 3, del d.l. 174/2012 sull’attuazione delle misure dirette alla razionalizzazione della spesa degli enti locali, la cui precedente scadenza era fissata al 16 marzo 2020.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION