Pagamenti debiti commerciali. Chiarimenti IFEL sugli adempimenti previsti dalla legge n. 145/2018

In relazione alle diverse richieste di chiarimento ricevute dagli enti sulle misure previste dalla legge n. 145/2018 per garantire il rispetto dei tempi di pagamento e lo smaltimento dello stock di debiti pregressi – con particolare riferimento alle modalità di calcolo dell’indicatore di ritardo annuale dei pagamenti che, assieme all’indicatore di riduzione del debito pregresso, rileva ai fini dell’obbligo di accantonamento al Fondo di Garanzia Debiti Commerciali (FGDC) e alla presunta eventualità di dover calcolare il ritardo come media semplice piuttosto che come media ponderata rispetto agli importi delle fatture – IFEL rammenta che nessuna norma è recentemente intervenuta a ridefinire gli indicatori di cui all’art. 1, co. 859, lettere a) e b), della legge n. 145/2018 e, di conseguenza, l’indicatore di ritardo annuale dei pagamenti, sulla cui verifica è basata l’applicazione delle citate misure di garanzia a partire dal 2021, deve essere calcolato esclusivamente come media ponderata e non come media semplice.

Diverso è il quadro riguardante la valutazione del raggiungimento degli obiettivi della Riforma n. 1.11 del PNRR relativa alla “Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie”. Detta valutazione, infatti, riguarderà il raggiungimento del rispetto dei tempi di pagamento previsti dalla normativa nazionale ed europea entro il quarto trimestre 2023, con conferma nel 2024, obiettivi che, per gli Enti Locali, sono codificati nei Target M1C1-78 e M1C1-90 “Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici”.

In questa sede, gli indicatori sui tempi di pagamento si riferiscono ai vari comparti della PA e non ai singoli enti e, come chiarito dalla circolare MEF/RGS del 7 aprile 2022 n. 17, “saranno costituiti dalla media, ponderata con gli importi delle fatture pagate, dei tempi di pagamento e di ritardo delle pubbliche amministrazioni, purché gli stessi non risultino inferiori alla media semplice di oltre 20 giorni (30 giorni per gli enti del settore sanitario), nel 2023, e 15 giorni (20 giorni per gli enti del settore sanitario) nel 2024. In caso contrario, per monitorare il conseguimento del target prefissato verrebbe utilizzata la media semplice.”.

 

La redazione PERK SOLUTION

La circolare della RGS sui tempi di pagamento dei debiti commerciali delle PA

La Ragioneria generale dello Stato, con la Circolare n. 7 del 7 aprile 2022, fornisce utili indicazioni sugli aspetti di maggior rilievo connessi alle modalità di applicazione delle misure di garanzia per il rispetto dei tempi di pagamento previste dalla legge n. 145 del 2018 (Legge di bilancio 2019), come successivamente modificata dall’articolo 9, comma 2 del decreto legge 6 novembre 2021, n. 152 convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n.233. Nella prospettiva di corrispondere pienamente alle richieste della Commissione, sia nell’ambito del prosieguo della procedura di infrazione che in relazione agli impegni assunti con la Riforma n. 1.11 del PNRR, è necessario che le pubbliche amministrazioni concorrano, in ragione dei rispettivi profili di competenza, ad assicurare la piena attuazione delle disposizioni previste dal quadro normativo vigente sui tempi di pagamento dei debiti commerciali.
La circolare ricorda che tra le riforme abilitanti del PNRR, che l’Italia si è impegnata a realizzare in linea con le raccomandazioni della Commissione europea, è prevista la Riforma n. 1.11 relativa alla “Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie”. La Riforma prevede il conseguimento di specifici obiettivi di performance (milestone e target), fissati nell’ambito di un cronoprogramma di attuazione, fra i quali il raggiungimento del rispetto dei tempi di pagamento previsti dalla normativa nazionale ed europea entro il quarto trimestre 2023, con conferma nel 2024.
La tempestiva disponibilità e correttezza delle informazioni riguardanti i pagamenti effettuati, la non liquidabilità delle fatture, la comunicazione della data di scadenza effettiva e delle cause di sospensione che interrompono il decorrere del tempo di pagamento, sono essenziali per consentire al sistema PCC l’elaborazione di indicatori attendibili per la valutazione del livello e della dinamica dei tempi di pagamento e dello stock di debiti commerciali pregressi delle pubbliche amministrazioni.
La circolare si sofferma anche sulle attività che devono essere attuate dall’organo di controllo, in relazione alla verifica dell’osservanza delle disposizioni legislative vigenti in tema di rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali, rimandando alla circolare n. 20/RGS del 5 maggio 2017 (circolare Vademecum per la revisione amministrativo contabile degli enti e organismi pubblici) e ai principi di comportamento che il revisore è tenuto ad osservare in materia di contrasto al ritardo nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION