Ristrutturazione debito enti locali, costituita la cabina di regia

È stato firmato dal Presidente del Consiglio il DPCM sulla costituzione dell’Unità di coordinamento per la riduzione del debito degli enti locali, ai sensi dell’art. 39 del D.L. n. 162/2019 (L. n. 8/2020), c.d. milleproroghe 2020. Si ricorda che ai sensi dell’art. 39 i comuni, le province e le città metropolitane che abbiano contratto con banche o intermediari finanziari mutui in essere alla data del 30 giugno 2019, con scadenza successiva al 31 dicembre 2024 e con debito residuo superiore a 50.000 euro, o di valore inferiore nei casi di enti con un’incidenza degli oneri complessivi per rimborso prestiti e interessi sulla spesa corrente media del triennio 2016–2018 superiore all’8 per cento, possono presentare al Ministero dell’economia e delle finanze apposita istanza affinché tali mutui vengano ristrutturati dallo stesso Ministero, con accollo da parte dello Stato, al fine di conseguire una riduzione totale del valore finanziario delle passività totali a carico delle finanze pubbliche. Possono essere oggetto di ristrutturazione e di conseguente accollo da parte dello Stato anche eventuali operazioni derivate connesse ai mutui. È previsto, inoltre, che nell’istanza l’ente deve indicare, nel caso in cui le operazioni di ristrutturazione prevedano l’estinzione anticipata totale o parziale del debito, l’impegno a destinare specifiche risorse al pagamento di eventuali penali o indennizzi e di ogni altro onere connesso, da versare allo Stato alle condizioni e con il profilo temporale negoziati con l’istituto mutuante.
Per la gestione delle suddette attività il Ministero dell’economia e delle finanze si avvale di una società in house, con onere nel limite massimo di 2 milioni di euro nell’anno 2020 e di 4 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021. Per assicurare il buon esito dell’operazione, si demanda ad apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la costituzione di una Unità di coordinamento a cui partecipano di diritto il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero degli Interni, cui spetta il monitoraggio delle attività, il coordinamento nei confronti degli enti locali destinatari della ristrutturazione e l’individuazione di soluzioni amministrative comuni volte a uniformare le interlocuzioni tra gli enti locali e la predetta società. Spetta all’Unità di coordinamento, con il supporto delle società in house, individuare:
a) le ipotesi di ristrutturazione e/o rinegoziazione ritenute più adeguate, sotto il profilo tecnico-economico, rispetto alle esigenze dei destinatari dei benefici delle operazioni stesse;
b) tempi e modalità di verifica delle proposte inerenti le soluzioni amministrative volte a uniformare le interlocuzioni con gli enti locali;
c) tempi e modalità per l’implementazione e la verifica delle procedure di accesso alle operazioni di ristrutturazione del debito degli enti locali;
d) le forme di rappresentazione contabile, sentita la Commissione Arconet, anche ai fini dell’approvazione da parte dei competenti organi deliberanti degli enti.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION