Scuola, stipulata l’Intesa sui riparti delle risorse per il Sistema integrato 0-6 per gli anni 2021, 2022 e 2023

Il MIUR informa che è stata stipulata l’Intesa relativa al riparto delle risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per gli anni 2021 (seconda parte di finanziamento), 2022 e 2023. L’Intesa fa riferimento al Piano di azione pluriennale per il Sistema integrato 0-6 anni approvato lo scorso 8 luglio in Conferenza Unificata.
Con le risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato, che il Ministero assegna direttamente ai Comuni, in forma singola o associata, sulla base delle programmazioni regionali, possono essere finanziati interventi di edilizia su edifici pubblici che ospitano servizi educativi o scuole dell’infanzia, spese di gestione, anche al fine di ridurre le rette a carico delle famiglie, formazione in servizio per il personale educativo e docente e il funzionamento dei coordinamenti pedagogici territoriali.
Dal 2021 le Regioni e le Province autonome hanno la possibilità di conoscere in anticipo le risorse assegnate per gli anni successivi, in modo da poter programmare la destinazione delle stesse per un triennio.
Per ciascuna delle tre annualità, 2021, 2022 e 2023, le risorse assegnate ammontano a 309 milioni di euro. Per il 2021 una quota pari a 1,5 mln di euro è destinata all’attivazione da parte del Ministero dell’Istruzione dell’Anagrafe nazionale dei servizi educativi; le risorse rimanenti sono state ripartite per 264 mln in continuità con le assegnazioni del 2020 e per 43,5 mln in relazione ai medesimi criteri condivisi per il 2022 e 2023, che fanno riferimento al numero di bambini iscritti ai servizi educativi e alle scuole dell’infanzia paritarie (pubbliche e private), alla popolazione di età compresa tra zero e sei anni e alle esigenze di riequilibrio territoriale.
In particolare, viene assegnata una quota perequativa, pari al 20% delle risorse disponibili, alle Regioni e Province autonome con una percentuale di copertura dei servizi educativi per l’infanzia inferiore alla media nazionale secondo i più recenti dati ISTAT; il 40% delle risorse viene attribuito in proporzione agli utenti dei servizi educativi per l’infanzia che prevedono costi a carico dei Comuni; il 30% in proporzione alla popolazione residente in età compresa tra zero e sei anni; il 10% in relazione ai bambini iscritti alle scuole comunali e private paritarie.
Dal 2017 al 2023 il Fondo nazionale per il Sistema integrato 0-6 è andato progressivamente crescendo, con un incremento di 100 milioni di euro, passando dagli iniziali 209 mln agli attuali 309 mln. Le Regioni del Sud, fatta eccezione per l’Abruzzo, grazie alla quota perequativa e in virtù dei criteri legati alla popolazione infantile residente, sono quelle che beneficiano dell’incremento maggiore. Le percentuali di incremento vedono favorite Campania (+203,4%), Calabria (+154%), Sicilia (+147,3%). A seguire Basilicata (+73,7%), Molise (+69,1%), Puglia (+68,2%), Provincia autonoma di Bolzano (+67,7%). Incrementi superiori al 50% anche per la Provincia autonoma di Trento (+55%) e il Friuli Venezia Giulia (+53,5%).
Il riparto condiviso nell’Intesa risponde alle esigenze di riequilibrio territoriale, destinando una consistente quota di risorse alle Regioni più lontane dall’obiettivo del 33% di copertura dei servizi 0-6. Risponde, inoltre, alle esigenze di mantenimento dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia attivi nelle Regioni che in questi anni hanno maggiormente investito per l’attuazione del Sistema integrato.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Via libera al riparto del Fondo del Sistema Integrato 0/6 anni

Anci rende noto che il 9 settembre 2021 la Conferenza Unificata ha dato il via libera al riparto del fondo del sistema integrato di educazione ed istruzione 0/6 anni per la restante annualità 2021 (43,5 milioni di euro) e per il 2022-2023 e allegati (309 milioni per ciascuna annualità) come previsto nel recente Piano quinquennale 2021/2025 approvato l’8 luglio 2021 che stabilisce modalità e tempi di erogazione delle risorse direttamente ai Comuni dal Ministero Istruzione, a seguito della programmazione regionale. Il fondo 0/6 finanzia: ristrutturazioni e messa in sicurezza edilizia; spese di gestione; formazione del personale.
Rispetto a quanto accaduto negli anni precedenti, sono previsti tempi di assegnazione delle risorse ai Comuni più rapidi e una più puntuale tempistica per le programmazioni regionali. Sono infatti in via di erogazione ai Comuni le risorse pari a 264 mln di euro per la prima quota 2021, come da Intesa del 4 agosto 2021.
Mentre la restante quota 2021 (43,5 mln), ripartita a livello regionale in base ai criteri riportati di seguito, sarà erogata direttamente dal ministero istruzione ai Comuni, indicativamente a gennaio 2022.

– 50%, € 13.500.000,00, in proporzione gli utenti dei servizi educativi;
-25%, € 6.750.000,00, in proporzione alla popolazione residente in età compresa tra 0 e 3 anni all’1.1.2021;
-12,5%, € 3.375.000,00, in proporzione alla popolazione residente in età compresa tra 3 e 6 anni all’1.1.2021;
-12,5%, € 3.375.000,00, in proporzione agli iscritti alle scuole

Per quanto riguarda invece i criteri e percentuali di riparto per le annualità 2022 e 2023, le risorse come prassi saranno erogate direttamente ai Comuni dal ministero a seguito della programmazione regionale, secondo i seguenti criteri:

20% (€ 61.800.000,00) delle risorse complessive, per perseguire il riequilibrio dei servizi educativi per l’infanzia nei territori in cui sussiste maggior divario negativo rispetto alla media nazionale (26,9%) dei posti dei servizi educativi disponibili rispetto alla popolazione 0/3 anni (dati Istat 30.06.2021);
40% (€ 123.600.000,00), delle risorse complessive, in proporzione agli utenti dei servizi educativi (dati Istat 31.12.2019);
20% (€ 61.800.000,00) delle risorse complessive, in proporzione alla popolazione residente si età compresa nella fascia 0/3 all’01.01.21;
10% (€30.900.000,00) delle risorse complessive, in proporzione alla popolazione residente di età compresa tra 3/6 all’01.01.21;
10%(€ 30.900.000,00, delle risorse complessive, in proporzione agli iscritti scuole infanzia comunali e private paritarie.
Si ricorda che da quest’anno, come da proposta Anci al piano quinquennale 2021-2025 sono previsti tavoli territoriali istituiti con decreto degli USR, di confronto tra Regione, Comuni e Ministero con compiti di coordinamento e monitoraggio dell’attuazione del Piano, oltre a presentare al Ministero criticità relative alla predisposizione della programmazione.

Decreto piano pluriennale 
Decreto riparto 2021
Intesa 2022-2023
Riparto-2022
Riparto-2023
Allegati-fondo

Riparto del fondo di 142,5 milioni di euro a ristoro ai comuni per le minori entrate IMU 2021

Con decreto del Ministero dell’Interno del 13 agosto 2021 si è provveduto al  riparto del fondo di 142,5 milioni di euro per l’anno 2021, istituito dall’art. 6-sexies, comma 3, del decreto-legge 22 marzo 2021, n.41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n.69, a ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti dall’esenzione della prima rata dell’imposta municipale propria (IMU) di cui all’articolo 1, commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n.160, relativa agli immobili posseduti da soggetti passivi per i quali ricorrono le condizioni di cui all’articolo 1, commi da 1 a 4, del decreto-legge n.41/2021. L’articolo 6-sexies, primo comma, del DL n. 41/2021 dispone che, in considerazione del perdurare degli effetti connessi all’emergenza sanitaria da COVID-19, per l’anno 2021 non sia dovuta la prima rata dell’imposta municipale propria (IMU) di cui all’articolo 1, commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, relativa agli immobili posseduti da soggetti passivi per i quali ricorrono le condizioni di cui all’articolo 1, commi da 1 a 4, del medesimo decreto-legge, ovvero i soggetti titolari di partita IVA, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario, ai quali è riconosciuto un contributo a fondo perduto e che sono quindi in possesso dei requisiti ivi analiticamente indicati. L’esenzione si applica solo agli immobili nei quali i soggetti passivi esercitano le attività di cui siano anche gestori.

Allegato a-Riparto risorse Comuni
Allegato b-Nota Metodologica

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Riparto contributo di 10 milioni di euro a favore dei comuni in dissesto finanziario

Con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze del 13 agosto 2021 sono state ripartite le risorse del fondo per i comuni in stato di dissesto finanziario, pari a 10 milioni di euro, previsto dall’articolo 52 bis, comma 1 del decreto legge 25 maggio 2021, n.73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n.106, che sostituisce il comma 843 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n.178.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

Fondo anticipazione di liquidità e riparto altri fondi all’esame della Conferenza Stato-città

È stata convocato per oggi, 19 maggio 2021, alle ore 17 la Conferenza Stato-città er l’esame del seguente ordine del giorno:

1. Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto dell’incremento di 79,1 milioni di euro per l’anno 2021 del Fondo relativo all’IMU di cui all’articolo 177, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, disposto dall’articolo 1, comma 601, della legge 30 dicembre 2020, n. 178. (INTERNO – ECONOMIA E FINANZE)
Intesa ai sensi dell’articolo 1, comma 601, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.

2. Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto per l’anno 2021 del Fondo per il ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dalla riduzione dell’IMU e della TARI per unità immobiliari ad uso abitativo, possedute in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia. (INTERNO – ECONOMIA E FINANZE)
Parere ai sensi dell’articolo 1, comma 49, della legge 30 dicembre 2020 n. 178.

3. Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante riparto del Fondo, con una dotazione di 82,5 milioni di euro per l’anno 2021, relativo al ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dall’esonero dal pagamento dei canoni di cui all’articolo 1, commi 816 e seguenti e commi 837 e seguenti della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Periodo 1° aprile 2021 – 30 giugno 2021. (INTERNO – ECONOMIA E FINANZE)
Intesa ai sensi dell’articolo 9-ter, comma 6, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, come modificato dall’articolo 30, comma 1, lett. c), del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41.

4. Interventi di sostegno agli enti locali in condizioni di debolezza finanziaria – effetti della sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2021. (RICHIESTA ANCI-UPI)
Esame ai sensi dell’articolo 9, comma 6, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

5. Schema di decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, recante attribuzione ai Comuni delle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia del contributo, per l’anno 2021, a titolo di compensazione derivante dall’esenzione IMU riconosciuta agli immobili danneggiati ubicati nelle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. (INTERNO – ECONOMIA E FINANZE)
Informativa ai sensi dell’articolo 9, comma 6, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

Fondo inquilini morosi incolpevoli: Riparto annualità 2020

Pubblicato in G.U. n. 196 del 6 agosto 2020 il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 23 giugno 2020 con il quale vengono ripartite le risorse disponibili, per l’annualità 2020, del Fondo inquilini morosi incolpevoli, di cui all’art. 6, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, pari a 9,5 milioni di euro.
La platea dei soggetti beneficiari del Fondo è ampliata anche ai soggetti che, pur non essendo destinatati di provvedimenti esecutivi di sfratto, presentino un’autocertificazione nella quale dichiarino di aver subito, in ragione dell’emergenza da COVID-19, una perdita del proprio reddito ai fini IRPEF superiore al 30% nel periodo da marzo-maggio 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e di non disporre di liquidità sufficiente per far fronte al pagamento del canone di locazione e/o degli oneri accessori. Il richiedente deve essere titolare di un contratto di locazione di unità immobiliare registrato anche se tardivamente e deve risiedere nell’alloggio da almeno un anno. Sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie A1, A8 e A9. I contributi concessi a valere sul fondo non sono cumulabili con il c.d. reddito di cittadinanza.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION