ANCI, PinQua: pubblicato il decreto, entro il 5 dicembre invio cronoprogramma

È stato pubblicato il 4 novembre 2021, dopo la registrazione della Corte dei Conti, nella sezione Amministrazione trasparente del sito del Ministero delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, il decreto 7 ottobre 2021, n. 383 con cui vengono assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua). Le risorse andranno a finanziare 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane e finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie (vedi notizia dell’8 ottobre 2021)
Entro il 5 dicembre, ossia 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, i Comuni e le Città Metropolitane beneficiari dovranno trasmettere al Ministero il cronoprogramma e la documentazione dei singoli progetti utilizzando i modelli disponibili sul sito del Ministero.

Pnrr: assegnati 2,8 mld per il programma PinQua sulla qualità dell’abitare

Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili informa che sono state approvate 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane per un valore complessivo di 2,82 miliardi di euro. Con il decreto firmato dal Ministro vengono assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua). Il 40% dei fondi verrà destinato a progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Gli interventi previsti sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie.

Alle risorse originariamente previste per il Programma sono stati aggiunti i 2,8 miliardi di euro a valere sul Pnrr oggetto del decreto. I progetti che beneficeranno dei finanziamenti sono stati selezionati nei mesi scorsi dall’Alta Commissione per l’attuazione del programma, tenendo conto, per la prima volta in modo esplicito, del principio del Next Generation EU di ‘non arrecare danno significativo all’ambiente’ (do not significant harm, DNSH) e sulla base di indicatori di impatto sociale, culturale, economico finanziario e tecnologico.

In coerenza con i tempi di realizzazione delle opere del Pnrr, gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati e resi fruibili entro il 31 marzo 2026, una scadenza più ravvicinata rispetto a quella stabilita originariamente. Per questo gli enti beneficiari dovranno trasmettere al Ministero, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il cronoprogramma dei singoli progetti rimodulato sulla nuova scadenza per confermare la volontà di aderire al programma. In caso contrario, si provvederà allo scorrimento della graduatoria. Lo stesso decreto prevede che le altre proposte presentate, ritenute ammissibili dall’Alta Commissione ma per le quali la dotazione finanziaria non è sufficiente, potranno essere ammesse a finanziamento se verranno reperite ulteriori risorse.

Tra i 159 interventi ammessi in graduatoria, 8 sono classificati ‘progetti pilota’ ad alto rendimento. Il progetto per Bari, ad esempio, è finalizzato alla riorganizzazione dell’area in prossimità della stazione ferroviaria centrale come cerniera di congiunzione tra il centro storico e l’area urbana moderna. È previsto un insieme integrato di interventi infrastrutturali per la mobilità multimodale, oltre a interventi di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica con la creazione di nuovi spazi verdi e l’aumento di servizi. Tra i ‘progetti pilota’ vi è anche quello per Messina, volto al risanamento di aree periferiche attraverso la demolizione di vecchie abitazioni e la riqualificazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, il recupero e la rigenerazione di spazi e immobili, soprattutto nelle aree ad alta densità abitativa, per migliorare la qualità ambientale e la resilienza ai cambiamenti climatici. In Calabria, il progetto pilota ‘Lamezia Spazio-Generazione 2021’ punta a contrastare il fenomeno dello spopolamento di alcuni quartieri recuperando abitazioni da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà e migliorando la fruibilità di spazi e servizi sociali.

Vengono anche promossi interventi per migliorare e potenziare la mobilità sostenibile con la realizzazione di una pista ciclabile sul territorio di Lamezia Terme e per la riqualificazione del lungomare. A Milano il ‘progetto pilota’ prevede interventi di riqualificazione e riorganizzazione dell’edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico. Nelle Marche è previsto, tra l’altro, il progetto per il centro storico di Ascoli Piceno, con l’obiettivo di ridurre il disagio abitativo adottando una strategia integrata per migliorare la qualità dell’abitare e l’inclusione sociale. In Molise sono previsti interventi per la funzionalità e la rigenerazione di aree degradate che insistono soprattutto a Campobasso e in provincia, con il potenziamento di infrastrutture e servizi di prossimità e la creazione di punti di aggregazione per favorire l’integrazione di gruppi sociali.

Decreto su graduatoria Pinqua
progetti pilota finanziati
Elenco dei progetti finanziati

PNRR, qualità dell’abitare: selezionati 271 progetti di riqualificazione urbana per un valore di 3,2 miliardi

Il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili rende noto che sono 271 le proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Ai fondi inizialmente previsti (400 milioni) si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Gli indicatori utilizzati per definire la graduatoria dei progetti hanno tenuto conto sia della superficie residenziale che viene recuperata dal progetto, sia della maggiore inclusività sociale che esso genera, anche tramite il coinvolgimento nella successiva gestione dell’intervento da parte del terzo settore. Indicatori di impatto sociale, culturale, urbano territoriale, economico-finanziario e tecnologico sono stati i parametri su cui si è formato il giudizio della Commissione: l’apporto economico di fondi privati, la rispondenza alle politiche territoriali regionali, la sostenibilità ed efficienza energetica e la premialità al consumo di suolo zero hanno costituito alcune delle voci valorizzate dall’apposito programma informatico creato ad hoc.
Tra i progetti ammessi in graduatoria – molti firmati da grandi studi di architettura italiani – figurano quelli per la riqualificazione del centro storico di Sassari (ripopolamento del Centro Storico attraverso il recupero di immobili abbandonati o degradati da destinare a residenza) e del Comune di Messina (risanamento delle aree baraccate ancora esistenti a seguito del terremoto del 1908, attraverso la demolizione e ricostruzione di abitazioni e servizi), progettazioni innovative che riguardano Teramo (rigenerazione urbana con recupero, demolizione e ricostruzione di residenze pubbliche e valorizzazione degli spazi pubblici) e proposte di social housing a Bari e Piacenza. Pone l’accento su aspetti di inclusione sociale la proposta di rigenerazione del porto Fluviale di Roma, che prevede la riqualificazione di un immobile vincolato e riallocazione di 53 nuclei famigliari provenienti da 21 Paesi diversi. Il Comune di Vercelli propone interventi di rigenerazione urbana nel centro storico, sul lungofiume e il territorio agricolo, quello del Comune di Cuneo prevede l’aumento dell’accessibilità e la rigenerazione del tessuto urbano anche attraverso la realizzazione di residenze per giovani, anziani e famiglie fragili. I progetti dei Comuni di Corigliano Rossano, della Città Metropolitana di Bologna e del Comune di Foggia prevedono la riqualificazione di quartieri, a sostituzione degli edifici abusivi e fatiscenti con nuovi fabbricati. La proposta del Comune di Milano prevede il potenziamento e ottimizzazione della rete dei servizi di prossimità anche attraverso la sperimentazione di nuovi modelli di gestione sociale dei servizi abitativi, quelle del Comune di Pesaro delinea un modello abitativo integrato in una visione complessiva del territorio per il miglioramento delle qualità ambientali a consumo di suolo zero con potenziamento della rete ecologica e accessibilità ai servizi di prossimità e quella del Comune di Bari, che prospetta la riqualificazione e valorizzazione di alcune aree degradate non più funzionali all’esercizio ferroviario.
I progetti al momento esclusi dal finanziamento, per un ammontare di circa un miliardo di euro, potrebbero essere ricuperati in futuro utilizzando altre fonti di finanziamento.
Inoltre, la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Enti locali ha dato oggi il via libera allo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che prevede l’erogazione di 90 milioni di euro destinati al Fondo progettazione enti locali per favorire interventi di messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche, con priorità alle scuole. Il decreto destina 30 milioni l’anno per il periodo 2021-2023 a Comuni, Province e Città Metropolitane per realizzare studi di fattibilità, progetti definitivi ed esecutivi, spesso frenati dalla carenza di risorse nei bilanci degli enti.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Qualità dell’Abitare: pubblicato il Decreto Interministeriale

Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, con comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale, informa che è stato pubblicato sulla pagina https://qualitabitare.mit.gov.it il Decreto Interministeriale n. 395 del 16/09/2020 (in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) che assegna 853,81 milioni di euro per riqualificare e incrementare il patrimonio residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico, incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini.
Gli interventi e le misure finanziati devono mirare a soluzioni durevoli in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City).
I fondi spettano alle Regioni, alle Città Metropolitane, ai comuni sede di Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Provincia, alla città di Aosta, ai Comuni con più di 60.000 abitanti.
Dalle ore 12,00 del 16 novembre gli Enti interessati potranno registrarsi sul portale applicativo dedicato al Programma, accessibile dalla pagina https://qualitabitare.mit.gov.it.
Dopo l’infoday del 30 ottobre, destinato ad ANCI e al Coordinamento delle regioni, dal 17 novembre si svolgeranno webinar destinati ai vari Enti interessati, durante i quali verranno forniti approfondimenti e chiarimenti. Sulla stessa pagina del Programma è pubblicato il calendario dei webinar.
Per supporto amministrativo, è possibile richiedere informazioni e chiarimenti al seguente indirizzo di posta elettronica: qualitabitare.diges@mit.gov.it.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION