Centri estivi: prorogato al 31 luglio 2024 il termine per la rendicontazione fondo anno 2023

Il Dipartimento per le politiche della famiglia informa che, alla luce delle necessarie attività di manutenzione della piattaforma dedicata, la scadenza per la presentazione, da parte dei comuni, della documentazione attestante l’ utilizzo del finanziamento (prevista dall’art. 2, co. 3, del decreto ministeriale del 24 luglio 2023), è prorogata al 31 luglio 2024.

Sulla base della documentazione trasmessa dagli enti, il Dipartimento provvederà a monitorare i trasferimenti e l’utilizzo delle risorse finanziarie nonché la realizzazione delle azioni e il conseguimento dei risultati. Il comune beneficiario del finanziamento è tenuto a restituire le somme ricevute nel caso in cui:
a) non abbia impegnato e non abbia pagato le somme, rispettivamente, entro il 31 dicembre 2023 e entro il 31 maggio 2024;
b) abbia impegnato parzialmente le somme entro il 31 dicembre 2023. In tal caso, il comune beneficiario sarà tenuto alla restituzione solamente della quota di risorse finanziarie ricevute e non impegnate entro il suddetto termine;
c) abbia impegnato totalmente o parzialmente le somme entro il 31 dicembre 2023 per realizzare interventi che non rientravano nelle fattispecie previste dall’articolo 42, comma 1, del decreto-legge n. 48 del 2023, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85, quali il potenziamento dei centri estivi e dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori.

 

La redazione PERK SOLUTION

TARI, ulteriore proroga al 20 luglio 2024 per l’approvazione dei piani finanziari e delle tariffe

In sede di conversione in legge del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento che dispone l’ulteriore proroga (dal 30 giugno al 20 luglio) del termine per l’approvazione dei piani finanziari e delle tariffe Tari 2024.

Si ricorda che l’art. 7, comma 7-quater del D.L. n. 39/2024 (convertito in legge n. 67/2024), ha previsto, per l’anno 2024, il differimento al 30 giugno del termine (scaduto il 30 aprile 2024) entro il quale i comuni possono approvare i piani finanziari del servizio di gestione dei rifiuti urbani, le tariffe e i regolamenti della TARI e della tariffa corrispettiva.

Nell’operare tale differimento, il comma 7-quater ha disposto altresì che:
• restano fermi i termini di pagamento delle rate già stabiliti con regolamento comunale;
• sono in ogni caso valide ed efficaci le deliberazioni eventualmente intervenute tra il 1° maggio 2024 e la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge.

 

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Anci: Efficienza energetica, prorogati al 15 maggio i termini concessione contributi per edifici Comuni

Anci informa che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di martedì 23 aprile il comunicato del MASE con cui si dà notizia dell’adozione del decreto n. 71 del 15 aprile 2024 che dispone la proroga alle ore 17 del 15 maggio 2024 del termine per l’adempimento degli obblighi rendicontativi relativi all’Avviso C.S.E. 2022, recante la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica negli edifici delle amministrazioni comunali.
In particolare, si ricorda come i beneficiari di tali contributi siano tenuti a dare evidenza al Ministero:

  • dell’avvenuto pagamento delle fatture già presentate nel contesto della richiesta di accredito;
  • del versamento IVA relativo a ciascuna fattura, già presentata all’atto della richiesta di accredito, afferente all’intervento finanziato;
  • del versamento della ritenuta d’acconto relativo a ciascuna fattura afferente alla prestazione professionale, nel caso di acquisto dei prodotti “APE PON IC/CSE 2022”.

 

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Certificazione fondo incremento indennità amministratori 2022: riapertura portale fino al 15 maggio 2024

Il Ministero dell’Interno comunica che, per aderire alle richieste formulate da diversi comuni ancora inadempienti o che hanno la necessità di modificare il certificato già presentato circa l’utilizzo del contributo per incremento indennità degli amministratori locali anno 2022, si è provveduto a riaprire la procedura telematica, che sarà utilizzabile anche per integrare o modificare i dati già inseriti.

Viene ricordato, a tal fine:

  • che l’integrazione o la modifica del certificato deve avvenire con l’annullamento e la sostituzione del vecchio certificato con il nuovo;
  • che il certificato va compilato a cura del RSF con l’indicazione degli importi del contributo effettivamente utilizzati;
  • che negli appositi spazi presenti al passo 2 della certificazione vanno obbligatoriamente riportati gli estremi delle quietanze di tesoreria. L’inserimento di un importo non corrispondente all’ammontare della somma da quietanzare comporta la segnalazione di un errore che però non preclude la possibilità di concludere la procedura;
  • nel caso in cui la somma da riversare sia uguale a zero non viene richiesto l’inserimento degli estremi della quietanza;
  • in caso di mancata trasmissione del certificato non sarà possibile procedere all’assegnazione delle risorse per l’anno 2023.

La procedura per l’acquisizione dei certificati sarà fruibile inderogabilmente fino al 15 maggio 2024.

 

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Avviso C.S.E. 2022: Differito al 15 aprile 2024 il termine per adempiere agli obblighi rendicontativi

Con Decreto direttoriale del 22 febbraio 2024 n. 30, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha prorogato al 15 aprile 2024 il termine per la rendicontazione degli interventi di cui all’Avviso C.S.E. 2022 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica – Avviso relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA). Finanziato dalla Commissione Europea PON Impresa e Competitività 2014 – 2020 Asse VI – REACT EU.

La rendicontazione della spesa dovrà essere presentata utilizzando la medesima piattaforma informatica attraverso cui sono state presentate le richieste di erogazione, accedendo con le stesse modalità già utilizzate in precedenza nella sezione dedicata denominata “Rendicontazione della spesa”.

 

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Arconet, rinvio termini approvazione bilancio: Le motivazioni nella delibera di approvazione del bilancio di previsione

“Gli enti che intendono avvalersi del rinvio del termine di approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 possono indicare le motivazioni che non hanno consentito l’approvazione del bilancio nei termini, individuate tra quelle previste nel DM del 22 dicembre 2023, nella deliberazione consiliare di approvazione del bilancio di previsione”.

È questa la risposta di Arconet (FAQ 54) in riscontro ad un quesito circa la possibilità, per gli enti che decidono di avvalersi dell’autorizzazione dell’esercizio provvisorio, come previsto dal DM di proroga del bilancio di previsione 2024/2026, di indicare le motivazioni di tale scelta nella delibera di approvazione del bilancio di previsione o se sia richiesta specifica delibera consiliare.

Il decreto ministeriale, in corso di pubblicazione in G.U., dispone il differimento del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2024/2026 da parte degli enti locali al 15 marzo 2024, per le seguenti esigenze:

  • attuale incertezza circa gli effetti finanziari che deriveranno dalla regolazione finale, nel 2024, della certificazione delle risorse Covid;
  • accantonamento delle risorse per i rinnovi contrattuali e per gli effetti dell’applicazione del CCNL 2019-2021 del personale del comparto.

Il punto 9.3.6 del principio contabile della programmazione, All. 4/1, inserito dal DM 25 luglio 2023, richiede che il rinvio dei termini di approvazione del bilancio disposto con decreto ministeriale ai sensi dell’art. 151, comma 1, del TUEL, anche se determinato da motivazioni di natura generale, sia adottato dagli enti locali effettivamente impossibilitati ad approvare il bilancio nei termini, per le motivazioni addotte nei decreti ministeriali.

La Commissione Arconet, sulla scorta di quanto già evidenziato da ANCI/IFEL, ritiene che non sia necessario adottare una specifica deliberazione consiliare; gli enti potranno richiamare le motivazioni del decreto e la conseguente deliberazione in regime di proroga del proprio bilancio in occasione della stessa approvazione del bilancio.

 

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Differimento al 15 marzo 2024 del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2024/2026

Via libera dalla Conferenza Stato città del 21 dicembre 2023 alla proroga del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 al 15 marzo 2014.

Nel corso della seduta, Anci e Upi hanno espresso parere favorevole sulla bozza di decreto del Ministro dell’interno, d’intesa con il Ministro dell’economia e delle finanze, ai sensi dell’articolo 151, comma 1, del TUEL. (Vedi bozza decreto).

La richiesta di proroga, formulata a novembre dall’Anci e dall’UPI, era motivata dalle difficoltà riscontrate da molti enti locali in relazione all’incertezza sugli effetti finanziari derivanti dalla regolazione finale dell’utilizzo delle risorse Covid, dall’accantonamento delle risorse per i rinnovi contrattuali e per gli effetti dell’applicazione del CCNL 2019-2021, dai ritardi nell’erogazione delle anticipazioni per gli investimenti Pnrr con le connesse anticipazioni di cassa, cui si aggiungono i tagli indicati dalla legge di bilancio il cui riparto avverrà nel mese di gennaio.

Con apposita nota, Anci ricorda che la proroga in questione è la prima che interviene in vigenza del DM 25 luglio 2023, che determina obblighi procedurali e tempistiche ai fini del processo di formazione dei bilanci locali (ved. nota IFEL del 14 settembre 2023), rammentando, altresì, che l’inserimento del punto 9.3.6 nel principio contabile della programmazione, richieda alle amministrazioni locali che vogliano usufruire dei termini prorogati una deliberazione specifica. A tal riguardo, l’Associazione ritiene che – anche sulla base delle univoche indicazioni espresse in sede tecnica dal Ministero dell’Interno e dal Mef e da quanto indicato nella medesima Conferenza Stato-Città – tale adempimento ulteriore e propedeutico non sia necessario e che gli enti potranno richiamare le motivazioni del decreto e la conseguente deliberazione in regime di proroga del proprio bilancio in occasione della stessa approvazione del bilancio. Sul punto specifico, peraltro dovrebbe intervenire un apposito pronunciamento governativo, annunciato nella stessa seduta della Conferenza Stato-Città.

Sotto il profilo fiscale, Anci ricorda che due importanti entrate tributarie comunali godono di termini specifici per la deliberazione dei rispettivi atti, indipendenti dal termine ordinario o prorogato di deliberazione dei bilanci:

  1. il termine per l’approvazione delle delibere TARI(PEF-regolamento-tariffe), è stato ormai stabilmente fissato al 30 aprile di ciascun anno (dl 228/2021, art. 3, co. 5-quinquies);
  2. il termine per la disciplina dell’addizionale comunale all’IRPEF sarà fissato in via straordinaria per il 2024 al 15 aprile 2024 per effetto del decreto delegato sul cd. “primo modulo” della riforma fiscale, relativo all’IRPEF, in corso di emanazione da parte del Consiglio dei ministri. Lo stesso provvedimento, atteso entro fine anno, permetterà ai Comuni e alle Regioni di considerare, in caso di aliquote differenziate per scaglioni di reddito e ai soli fini dell’addizionale, l’articolazione vigente nel 2023 in quattro scaglioni, anziché nei tre scaglioni determinati dalla riforma, semplificando così le valutazioni e le previsioni di gettito dei Comuni interessati.

Ulteriore effetto della proroga del termine per l’approvazione del bilancio di previsione è lo slittamento del termine per l’approvazione del PIAO, in base all’articolo 8 comma 2 del DM 24 giugno 2022, ai 30 giorni successivi al nuovo termine.

 

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Bilancio previsione 2024-2026, Anci e Upi chiedono proroga al 31 marzo

l presidente dell’Anci Antonio Decaro e il presidente delle Province Italiane UPI Michele de Pascale hanno scritto al Ministro dell’interno per chiedere una proroga dei termini di approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 al 31 marzo 2024.
Decaro e de Pascale ricordano “il pesante contributo richiesto a Comuni, Città Metropolitane e Province dalla legge di bilancio per il 2024 pari a 250 milioni di euro, l’attuale incertezza circa gli effetti finanziari che deriveranno dalla regolazione finale, nel 2024, della certificazione delle risorse Covid, l’accantonamento delle risorse per i rinnovi contrattuali e gli effetti dell’applicazione del CCNL 2019-2021 del personale del comparto, e da ultimo i ritardi nell’erogazione delle anticipazioni delle risorse per gli investimenti del PNRR con le obbligatorie anticipazioni di cassa.
Per i presidenti di Anci e di Upi tali circostanze “rendono estremamente complesso e difficile l’approvazione dei bilanci di previsione entro il 31 dicembre 2023. Da qui la richiesta di proroga previsto dall’articolo 151 del decreto legislativo n. 267/2000.

 

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Prorogata al 2025 la decorrenza dell’obbligo di utilizzare il Prospetto delle aliquote IMU

È stato approvato un emendamento dalla Commissione Finanze del Senato al decreto n. 132/2023, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali (c.d. decreto proroghe), che proroga la decorrenza dell’obbligo di utilizzare il Prospetto delle aliquote IMU al 2025. La proroga è stata decisa in considerazione delle criticità riscontrate dai Comuni a seguito della fase di sperimentazione, nell’elaborazione del Prospetto di cui all’articolo 1, commi 756 e 757 della legge 27 dicembre 2019, n.160, e tenuto conto dell’esigenza di tener conto di alcune rilevanti fattispecie attualmente non considerate dal predetto prospetto; pertanto l’obbligo di redigere la delibera di approvazione delle aliquote dell’IMU tramite l’elaborazione del Prospetto, utilizzando l’applicazione informatica messa a disposizione sul portale del Ministero dell’economia e delle finanze, decorre dall’anno di imposta 2025.

 

 

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Bando piccoli Comuni, scadenza prorogata al 15 novembre 2023

Il Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri rende noto che, a seguito delle numerose richieste di proroga pervenute per il Bando per il finanziamento dei progetti per il Piano Nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, è stata disposta una ulteriore proroga per la presentazione delle domande fino alle ore 23:59 del 15 novembre 2023.

Il Bando è rivolto esclusivamente ai piccoli Comuni che rientrano nell’elenco definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 luglio 2021 che, singolarmente o per il tramite delle Unioni di comuni a cui appartengono, ovvero tramite convenzione, possono presentare un progetto nel limite massimo finanziabile di 700 mila euro. Per i progetti presentati in forma associata, l’importo di 700 mila euro è moltiplicato per il numero di Comuni facenti parte della convenzione o per i quali l’Unione presenta il progetto.

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