Programma “PINQuA”, parte la ricognizione delle informazioni per avviare le gare per gli interventi

Entra nel vivo la collaborazione tra Invitalia e Anci a supporto dei comuni e delle città metropolitane per accelerare la realizzazione degli interventi PINQuA, il Programma innovativo per la qualità dell’abitare gestito dal Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (MIMS).
Nell’incontro tecnico del 18 gennaio 2022, promosso da Anci in collaborazione con la Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali del MIMS e con la Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle finanze, sono stati illustrati ai soggetti beneficiari del Programma gli strumenti operativi e gestionali a supporto dell’attuazione degli interventi.
Anci e Invitalia hanno quindi trasmesso ai Comuni e alle Città metropolitane le schede di rilevazione per acquisire le informazioni utili a predisporre le procedure d’appalto.
Invitalia, infatti, in qualità di Centrale di Committenza, può supportare i comuni e le città metropolitane interessate nelle attività di impostazione, pubblicazione e gestione di procedure aperte per l’aggiudicazione di accordi quadro aventi a oggetto tutte le fasi prestazionali necessarie alla realizzazione di lavori pubblici, dalla progettazione al collaudo.
I Comuni e le Città metropolitane beneficiari del PINQuA sono adesso chiamati a compilare le schede di rilevazione per manifestare il proprio interesse ad attivare l’accordo quadro e per fornire tutte le informazioni sugli interventi necessarie per l’impostazione delle procedure d’appalto da parte di Invitalia.
All’esito della valutazione delle informazioni e delle pre-adesioni ricevute, Invitalia verificherà la sussistenza delle condizioni utili per indire rapidamente le procedure per l’aggiudicazione degli Accordi Quadro.

Slide PINQuA PNRR_ANCI-INVITALIA

ANCI, PinQua: pubblicato il decreto, entro il 5 dicembre invio cronoprogramma

È stato pubblicato il 4 novembre 2021, dopo la registrazione della Corte dei Conti, nella sezione Amministrazione trasparente del sito del Ministero delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, il decreto 7 ottobre 2021, n. 383 con cui vengono assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua). Le risorse andranno a finanziare 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane e finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie (vedi notizia dell’8 ottobre 2021)
Entro il 5 dicembre, ossia 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, i Comuni e le Città Metropolitane beneficiari dovranno trasmettere al Ministero il cronoprogramma e la documentazione dei singoli progetti utilizzando i modelli disponibili sul sito del Ministero.

Pnrr: assegnati 2,8 mld per il programma PinQua sulla qualità dell’abitare

Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili informa che sono state approvate 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane per un valore complessivo di 2,82 miliardi di euro. Con il decreto firmato dal Ministro vengono assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua). Il 40% dei fondi verrà destinato a progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Gli interventi previsti sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie.

Alle risorse originariamente previste per il Programma sono stati aggiunti i 2,8 miliardi di euro a valere sul Pnrr oggetto del decreto. I progetti che beneficeranno dei finanziamenti sono stati selezionati nei mesi scorsi dall’Alta Commissione per l’attuazione del programma, tenendo conto, per la prima volta in modo esplicito, del principio del Next Generation EU di ‘non arrecare danno significativo all’ambiente’ (do not significant harm, DNSH) e sulla base di indicatori di impatto sociale, culturale, economico finanziario e tecnologico.

In coerenza con i tempi di realizzazione delle opere del Pnrr, gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati e resi fruibili entro il 31 marzo 2026, una scadenza più ravvicinata rispetto a quella stabilita originariamente. Per questo gli enti beneficiari dovranno trasmettere al Ministero, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il cronoprogramma dei singoli progetti rimodulato sulla nuova scadenza per confermare la volontà di aderire al programma. In caso contrario, si provvederà allo scorrimento della graduatoria. Lo stesso decreto prevede che le altre proposte presentate, ritenute ammissibili dall’Alta Commissione ma per le quali la dotazione finanziaria non è sufficiente, potranno essere ammesse a finanziamento se verranno reperite ulteriori risorse.

Tra i 159 interventi ammessi in graduatoria, 8 sono classificati ‘progetti pilota’ ad alto rendimento. Il progetto per Bari, ad esempio, è finalizzato alla riorganizzazione dell’area in prossimità della stazione ferroviaria centrale come cerniera di congiunzione tra il centro storico e l’area urbana moderna. È previsto un insieme integrato di interventi infrastrutturali per la mobilità multimodale, oltre a interventi di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica con la creazione di nuovi spazi verdi e l’aumento di servizi. Tra i ‘progetti pilota’ vi è anche quello per Messina, volto al risanamento di aree periferiche attraverso la demolizione di vecchie abitazioni e la riqualificazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, il recupero e la rigenerazione di spazi e immobili, soprattutto nelle aree ad alta densità abitativa, per migliorare la qualità ambientale e la resilienza ai cambiamenti climatici. In Calabria, il progetto pilota ‘Lamezia Spazio-Generazione 2021’ punta a contrastare il fenomeno dello spopolamento di alcuni quartieri recuperando abitazioni da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà e migliorando la fruibilità di spazi e servizi sociali.

Vengono anche promossi interventi per migliorare e potenziare la mobilità sostenibile con la realizzazione di una pista ciclabile sul territorio di Lamezia Terme e per la riqualificazione del lungomare. A Milano il ‘progetto pilota’ prevede interventi di riqualificazione e riorganizzazione dell’edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico. Nelle Marche è previsto, tra l’altro, il progetto per il centro storico di Ascoli Piceno, con l’obiettivo di ridurre il disagio abitativo adottando una strategia integrata per migliorare la qualità dell’abitare e l’inclusione sociale. In Molise sono previsti interventi per la funzionalità e la rigenerazione di aree degradate che insistono soprattutto a Campobasso e in provincia, con il potenziamento di infrastrutture e servizi di prossimità e la creazione di punti di aggregazione per favorire l’integrazione di gruppi sociali.

Decreto su graduatoria Pinqua
progetti pilota finanziati
Elenco dei progetti finanziati