Anac, No al progetto donato con parcelle da pagare ai progettisti

Un Comune non può accettare la donazione di un progetto, se questo implica poi in caso di utilizzo il pagamento di parcelle a favore dei progettisti. E’ quanto ha stabilito dall’Anac (Atto del Presidente del 19 novembre 2021), intervenendo sulla decisione di un Comune di accettare la donazione di un progetto.

Invece di indire un concorso di idee sull’utilizzo futuro del parco, il Comune ha invitato i possibili concorrenti a presentare proposte preliminari di intervento. Decisione “inusuale”, secondo Anac, che ha evidenziato come il progetto presentato dai progettisti costituisca già il primo stadio della fase progettuale, con implicazione di interventi successivi in capo all’amministrazione comunale. Quindi, non una semplice proposta ideativa, come avviene nei concorsi di idee, ma un progetto vero e proprio, definito, che si configura quindi come un servizio di ingegneria e architettura, implicando di conseguenza il pagamento di parcelle ai progettisti.

Secondo Anac, le modalità scelte dal Comune costituiscono una violazione del principio di libera concorrenza e di equo compenso, poiché il corrispettivo da porre a base d’asta deve essere proporzionato alla qualità e quantità della prestazione resa.

Nel procedimento avviato nei confronti del Comune, Anac rileva che tale modo di procedere dà luogo a indebito vantaggio a favore di un soggetto a discapito dei concorrenti. E ciò a prescindere se realmente vi sia stato un atteggiamento di favore verso un concorrente, determinato da contiguità con l’amministrazione appaltante. Per tale motivo l’Autorità mette in guardia richiamando le amministrazioni comunali a valutare sempre negli affidamenti di incarichi se vi sia oggettiva disomogeneità delle posizioni di partenza. Questo per garantire il rispetto dei principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza e pubblicità, indispensabili nell’agire della Pubblica Amministrazione.

 

Dal Mims 115 milioni per la progettazione di opere prioritarie

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha firmato il decreto che mette a disposizione di Comuni, Città Metropolitane e Autorità di sistema portuale una cifra pari a 107 milioni per la progettazione di opere, di contenuto strategico e rispettose dei criteri di sostenibilità ambientale. Il provvedimento stabilisce per il triennio 2021-2023 la destinazione delle risorse e la loro ripartizione. Ai 107 milioni si aggiungono ulteriori 8 milioni provenienti da residui degli anni 2019 e 2020: fondi che non sono stati utilizzati e che ora vengono messi a disposizione delle amministrazioni in grado di progettare.
Le risorse, nel complesso 115 milioni, sono destinate alla progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari, alla project review delle infrastrutture già finanziate, alla redazione di progetti di fattibilità di piani urbani per la mobilità sostenibile, di piani strategici metropolitani e di progetti pilota relativi alla piattaforma nazionale a supporto delle funzioni dei mobility manager scolastici.
Gli Enti beneficiari dei fondi sono 14 Città Metropolitane, 14 Comuni capoluogo di Città Metropolitane, 37 Comuni capoluogo di Regione o Provincia autonoma e Comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti, i Comuni di Milano, Roma, Palermo, Piacenza, Livorno e Matera. Dal 15 giugno 2021 queste amministrazioni potranno accreditarsi sulla piattaforma informatica predisposta da Cassa Depositi e Prestiti Spa e accessibile dal sito web del Ministero per presentare la proposta di ammissione al finanziamento statale dei piani o dei progetti. Per le Autorità Portuali, anch’esse beneficiarie dei fondi per la progettazione, sarà emanato uno specifico provvedimento per il riparto delle risorse, sentita la conferenza di coordinamento delle Autorità portuali.

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

Contributo per la spesa di progettazione definitiva ed esecutiva per interventi di messa in sicurezza. Proroga del termine di presentazione della richiesta di contributo 2020

Con comunicato del 6 marzo 2020, il Ministero dell’Interno fornisce chiarimenti operativi inerenti la riapertura dei termini per la presentazione della richiesta di ammissione al contributo per la spesa di progettazione definitiva ed esecutiva per interventi di messa in sicurezza, prevista dall’articolo 1, comma 10-septies, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162 (c.d. Milleproroghe), al fine di facilitare gli enti – che ancora non abbiano provveduto ad inoltrare la richiesta – nella redazione e successiva trasmissione della certificazione, nonché a fornire indicazioni per gli enti che, al contrario, hanno già inoltrato la relativa richiesta. La compilazione della certificazione, da trasmettere entro le ore 24:00 del 15 maggio 2020, a pena di decadenza, non presenta particolari complessità. Sul sito internet della Finanza Locale, nella richiamata area riservata del Sistema Certificazioni Enti Locali (“AREA CERTIFICATI – TBEL, altri certificati”) alla quale, per altri adempimenti, gli enti locali già accedono attraverso una utenza loro assegnata (unica per ciascun ente utilizzata, principalmente, dall’Ufficio Ragioneria), è stata aggiunta una sezione dedicata alla gestione applicativa della certificazione in argomento.