Siglato il protocollo d’intesa tra MEF e Guardia di Finanza a tutela delle risorse del PNRR

Siglato il protocollo d’intesa tra MEF e Guardia di Finanza con l’obiettivo di implementare la reciproca collaborazione e garantire un adeguato presidio di legalità a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo rende noto il MEF con comunicato del 17 dicembre 2021.
L’intesa costituisce un unicum in ambito europeo, prevedendo l’espresso coinvolgimento nel sistema dei controlli di una forza di law enforcement, qual è la Guardia di Finanza, che rappresenta la polizia economico-finanziaria, a competenza generale, del Paese.
Siglato il protocollo d’intesa tra Ministero dell’Economia e Guardia di Finanza a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Quanto alle modalità di collaborazione, è sancita la condivisione – anche mediante l’interoperabilità delle rispettive banche dati – di un importante patrimonio informativo, costituito da dati e informazioni sui soggetti attuatori, realizzatori ed esecutori degli interventi finanziati dal PNRR. È previsto, inoltre, che la Guardia di Finanza partecipi, con propri rappresentanti, alla c.d. “rete dei referenti antifrode”, istituita presso la Ragioneria Generale e costituita da referenti della Ragioneria stessa e delle citate Amministrazioni centrali. Nell’ambito di tale gruppo di lavoro, risulterà utile il confronto sulla base delle esperienze maturate sul campo, anche allo scopo di individuare i settori caratterizzati da maggiori profili di rischio di frode, pure per poter meglio calibrare, in ottica preventiva e mirata, i contenuti di bandi e/o avvisi pubblici da diramare.
In tale sede, potrà essere concordata, inoltre, l’esecuzione di interventi da parte del Corpo, anche in forma coordinata con le attività di controllo della Ragioneria Generale e delle Amministrazioni centrali.
Il memorandum testimonia, quindi, l’impegno di tutti gli attori in campo per preordinare le condizioni affinché l’opportunità rappresentata dalle ingentissime risorse del piano, possa dispiegarsi in maniera efficiente e tempestiva, conseguendo gli obiettivi di crescita e consolidamento economico che il piano stesso si prefigge.

Anci, PNRR assunzioni. Più risorse, più personale e semplificazione per i Comuni

“Più risorse, più assunzioni, più semplificazioni per i Comuni”. Così il vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella e il delegato Anci al Personale, Jacopo Massaro, all’indomani dell’approvazione in Commissione Bilancio dell’emendamento, a firma Pella-Dal Moro, che libererà risorse per 600 milioni di euro da destinare all’assunzione di circa15 mila funzionari a tempo determinato nei Comuni.
“Abbiamo raggiunto un traguardo importante per i Comuni – spiegano Pella e Massaro – sulla base dell’accordo politico raggiunto il 3 dicembre scorso tra Anci e governo. Grazie a questo emendamento – continua Pella – saranno superati i vincoli imposti dai parametri e dai limiti del 2009. I contratti a tempo determinato, quindi, potranno valere per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma senza andare oltre il 31 dicembre 2026 e senza qualifica dirigenziale”.
Nel dettaglio le assunzioni saranno sbloccate grazie a un meccanismo espansivo in base a percentuali di spesa moltiplicate per la media delle entrate correnti degli ultimi tre rendiconti, al netto del Fondo crediti di dubbia esigibilità, e saranno subordinate all’asseverazione da parte dell’organo di revisione che dovrà certificare il rispetto pluriennale degli equilibri di bilancio. Le assunzioni varranno anche per i Comuni in deficit o sottoposti a procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o in dissesto finanziario. Saranno inoltre previsti due fondi ad hoc: uno per i Piccoli Comuni, pari a 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, e uno per i comuni del Mezzogiorno che consentirà all’Agenzia per la Coesione territoriale di stipulare contratti con professionisti e personale in possesso di alta specializzazione, nel limite di una spesa complessiva di 67 milioni di euro.
“Oggi per i Comuni, incaricati di mettere a terra oltre un terzo delle risorse del PNRR – aggiungono gli esponenti Anci – è essenziale poter disporre di capitale umano, in termini quantitativi e qualitativi, non solo per realizzare le opere e i progetti, ma anche per la loro successiva gestione. Altrettanto prioritario è avviare un coordinamento e una collaborazione continua tra i diversi livelli di governo, rappresentati da Anci, Upi e Conferenza della Regioni, affinché gli obiettivi e i traguardi del PNRR siano raggiunti non solo in tempo, ma in maniera efficace e omogenea sull’intero territorio nazionale”, concludono Pella e Massaro.

Utilizzo contributi per messa in sicurezza e per l’efficientamento energetico e sviluppo sostenibile

Il Ministero dell’Interno, con comunicato del 17 dicembre 2021, fornisce chiarimenti in merito all’utilizzo delle risorse relative ai contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio (art.1, commi 139 e ss., L. n.145/2018) e alle opere pubbliche per l’efficientamento energetico e sviluppo sostenibile (art.1, commi 29 ss., L. n.160/2019) a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La nota ricorda che in data 6 settembre 2021, il Ministero dell’interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale un Comunicato con il quale rendeva edotti i Comuni beneficiari dei contributi ex art.1 co. 139 e ss., L. 145/2018, del passaggio delle risorse relative alla graduatoria 2021 sul PNRR. Con il Decreto-Legge del 6 novembre 2021, n.152, sono state predisposte le norme abilitanti ai fini del corretto utilizzo delle risorse a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza in termini di gestione, monitoraggio e rendicontazione. Nello specifico, all’articolo 20, sono fornite espresse disposizioni circa gli “Interventi comunali in materia di efficientamento energetico, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e messa in sicurezza degli edifici e valorizzazione del territorio”.

Per quanto concerne alle risorse di cui all’articolo 1, commi 29 e ss. (L. n.160/2019), i Comuni beneficiari sono tenuti ad utilizzare una quota pari o superiore al 50 per cento delle risorse assegnate nel periodo dal 2020 al 2024, per investimenti destinati alle opere pubbliche di cui alla lettera a) del comma 29 (interventi di efficientamento energetico), fatti salvi, in ogni caso, gli incarichi per la progettazione esecutiva affidati entro il 31 dicembre 2021, comunicati al Ministero dell’interno.

Per i contributi relativi al triennio 2022-2024, i Comuni sono tenuti a concludere i lavori entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di riferimento di ciascun anno del contributo.

I contributi, poi, sono erogati per il 50 per cento previa verifica dell’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori attraverso il sistema di monitoraggio di cui al comma 35; e per il 45 per cento previa trasmissione al Ministero dell’interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori, e, infine, per il restante 5 per cento, previa verifica della completa alimentazione del sistema di monitoraggio di cui al comma 35 e del sistema di monitoraggio previsto dalla regolamentazione attuativa del PNRR.

i Comuni beneficiari dei contributi di cui all’art. 1 co. 29 e ss., L. n.160/2019, sono tenuti al rispetto delle “Istruzioni operative per la generazione del CUP tramite template”.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Questione time, Brunetta: “Gli enti locali in cinque anni recupereranno 70mila posti di lavoro persi”

Il ministro per la PA durante il question time, che si è svolto alla Camera dei Deputati, ha chiarito in risposta al quesito sull’emergenza assunzioni negli enti locali per il superamento del blocco del turn over, che: “È all’attenzione del governo la necessità rappresentata recentemente di provvedere con urgenza a una revisione della disciplina sui limiti delle capacità assunzionali degli enti locali e alla richiesta di un rafforzamento della capacità amministrativa e progettuale per permettere loro di affrontare la sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
“È stato predisposto un pacchetto di interventi sia normativi, sia amministrativi, tesi a superare le criticità oggi esistenti e a soddisfare la domanda di personale delle amministrazioni pubbliche, collegata anche all’aumento degli investimenti fissi lordi e al conseguente fabbisogno di professionalità tecniche qualificate. Grazie a queste misure, nei prossimi 5 anni- quindi durante l’arco del Pnrr – Comuni, Città Metropolitane e Province saranno in grado di recuperare i 70mila posti di lavoro persi dal 2010 a oggi. Questo dovrebbe risolvere in maniera strutturale i problemi di funzionalità in termini di capitale umano degli enti locali” ha esplicitato Brunetta.
Covid, in arrivo decreto interministeriale per i lavoratori fragili
“Ieri sera il Consiglio dei ministri ha prorogato al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza. Il Paese cresce col rientro dei pubblici dipendenti in presenza, in tale contesto il governo non si è dimenticato di confermare gli strumenti di tutela a favore dei cittadini che per condizioni soggettive particolari sono maggiormente esposti a rischio contagio Covid. Nel decreto legge approvato ieri è stata quindi prevista l’adozione rapida di un decreto interministeriale per individuare le patologie croniche in presenza delle quali, fino alla fine di marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, in modalità agile”.
Queste le parole del ministro per la Pubblica amministrazione, rispondendo al quesito sul lavoro agile e i lavoratori fragili.
“Con questo provvedimento, in particolare, si uscirà da un cono d’ombra in cui hanno trovato riparo molte situazioni non necessariamente connotate da condizioni di rischio particolarmente grave – aggiunge il ministro – e saranno definite chiaramente le condizioni al ricorrere delle quali il lavoratore sarà preferibilmente impiegato in modalità agile sulla base dei contratti di lavoro. Voglio comunque ribadire anche in questa occasione – ha detto – che le amministrazioni hanno già la massima libertà di raggiungere i livelli di lavoro agile che vogliono e che reputano più idonei a raggiungere i massimi livelli di efficienza e di efficacia della propria azione, senza alcun limite minimo o massimo che ne ingabbi la capacità organizzativa”.
“Si stanno concludendo i nuovi contratti. Dalla prossima settimana cominceranno perfezionarsi tutti i comparti, a prima il comparto funzioni centrali e quindi a ruota anche la sanita”. Così ha risposto il ministro Brunetta al quesito sull’indennità di specificità degli infermieri.
“La legge di bilancio per il 2021 ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2021, un incremento del 27% degli importi annui lordi, comprensivi della tredicesima mensilità, dell’indennità di esclusività, prevista in favore dei dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto di lavoro esclusivo”. Contestualmente, per gli infermieri, la stessa legge di bilancio ha previsto “il riconoscimento agli stessi di una indennità di specificità infermieristica, quale parte del trattamento economico fondamentale, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019-2021 relativa al comparto sanità e nei limiti dell’importo complessivo annuo lordo di 335 milioni di euro”. La definizione della indennità di specificità infermieristica, ha aggiunto Brunetta, “è stata rinviata alla contrattazione collettiva nazionale 2019-21”. Al riguardo, ha concluso, “l’Aran avvierà il relativo tavolo della contrattazione entro l’anno ed in questa sede sarà individuata la soluzione auspicata”.

Webinar avvisi pubblici “Istruzione” PNRR, le slides di Anci

Si è svolto oggi 16 dicembre 2021 il webinar organizzato dall’ANCI, alla presenza del Segretario Generale dell’ANCI, Veronica Nicotra e con la partecipazione dei rappresentanti del Ministero Istruzione, Dottoressa Simona Montesarchio e Dottoressa Paola Iandolo  e del MEF, Dottor Giorgio Centurelli per  fornire informazioni e chiarimenti sugli Avvisi pubblici del Ministero dell’Istruzione di recente pubblicazione, rivolti agli Enti locali sul Piano asili nido e scuole infanzia, sostituzione edifici scolastici e riqualificazione energetica, estensione tempo pieno e mense, infrastrutture per lo sport, da realizzare attraverso le risorse del PNRR. Di seguito le slides ANCI.

Programma “Isole Verdi” del PNRR per 19 isole minori non interconnesse

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 296 del 14/12/2021 il decreto del Ministero della transizione ecologica del 25 novembre 2021, concernente il “Programma Isole Verdi, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.

Il Programma ha una dotazione di 200 milioni di Euro cui si provvede mediante l’utilizzo delle risorse di cui al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 2 (M2-Rivoluzione verde e Transizione ecologica), Componente 1 (Economia circolare e agricoltura sostenibile) Investimento 3.1 (Isole Verdi) – Finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.

Il Programma è finalizzato a promuovere il miglioramento e rafforzare, in termini ambientali ed energetici, i Comuni delle 19 Isole minori non interconnesse, attraverso la realizzazione di progetti integrati di efficientamento energetico e idrico, mobilità sostenibile, gestione del ciclo rifiuti, economia circolare, produzione di energia rinnovabile e diverse applicazioni per gli usi finali.

Il programma è rivolto ai 13 Comuni delle 19 Isole minori non interconnesse, di cui all’Allegato 1 Parte A del decreto.

I progetti dovranno essere presentati esclusivamente per via telematica all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata:  clea@pec.minambiente.it entro e non oltre le ore 24:00 del 13 aprile 2022.

Modulistica per la presentazione delle istanze

a) I Comuni Isola del Giglio, Capraia, Ponza, Ventotene, Isole Tremiti, Ustica e Pantelleria, il cui territorio di competenza ricade in una unica Isola minore non interconnessa, dovranno compilare una sola SCHEDA PROGETTO.

b) I Comuni Leni, Malfa e Santa Marina Salina, ricadenti nell’Isola di Salina, dovranno individuare il Comune capofila e dovranno compilare una sola SCHEDA PROGETTO.

c) I Comuni Favignana, Lampedusa e Lipari, il cui territorio di competenza ricade in più di una Isola minore non interconnessa, dovranno compilare una SCHEDA PROGETTO per ciascuna Isola e dovranno inoltre compilare anche la SCHEDA RIEPILOGO riportando i dati economici della SCHEDA PROGETTO di ciascuna Isola di competenza.

SCHEDA PROGETTO

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Servizio Orientamento PNRR Comuni

Il Servizio Orientamento PNRR Comuni è lo strumento di informazione e orientamento, realizzato da IFEL in stretto raccordo con ANCI, che offre ai Comuni italiani un quadro aggiornato e tempestivo di tutte le opportunità di finanziamento a loro dedicati previste dal PNRR.
Il portale ha l’obiettivo di supportare Comuni nelle decisioni di investimento nonché quello di essere un utile strumento operativo per programmare le iniziative progettuali da candidare a finanziamento di avvisi e bandi pubblici previsti dal PNRR.
Inoltre, esso offrirà informazioni qualificate su tutte le misure i cui progetti di investimento siano individuati tramite procedure, previste da appositi atti normativi (es. leggi di finanziamento, decreti, riparti, ecc.), che prevedano un’assegnazione di risorse per perseguire specifiche finalità di sviluppo.
Obiettivo principale del servizio è di fornire informazioni mirate e di qualità ai comuni: selezionando quelle di loro interesse, mettendo in connessione le diverse linee e misure che dai ministeri titolari delle missioni PNRR sono affrontate in modo settoriale, producendo analisi e riflessioni che li aiutino a collocare i finanziamenti in una visione complessiva di sviluppo locale, consentendo infine di anticipare la programmazione degli interventi grazie a info di prima mano acquisite nell’ambito della concertazione inter-istituzionale condotta da ANCI.

PNRR: I Sindaci dovranno spendere 40 miliardi di euro

Con il PNRR ammontano a 66,4 miliardi le risorse destinate agli enti territoriali, si tratta di quasi il 35% dei 191,5 miliardi messi a disposizione dall’Unione Europea al nostro Paese.
I Sindaci, in particolar modo, saranno chiamati a giocare un ruolo importantissimo, visto che di questi 66,4 ne dovranno “gestire” ben 40 miliardi. E non sono pochi, soprattutto quelli a capo dei Comuni medio piccoli, che da tempo denunciano che con gli organici ridotti all’osso sarà un’impresa ardua spendere bene e presto tutte le risorse a disposizione.
E’ questo il principale risultato emerso da una elaborazione realizzata dall’Ufficio studi della CGIA per conto di ASMEL, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali, che rappresenta 3726 Comuni in tutt’Italia1, il 47% del totale. Si tratta di risorse destinate in senso lato e per larga maggioranza ai Comuni e Città Metropolitane che tuttavia, in modo residuale, potrebbero anche essere utilizzate per Province, Regioni, Autorità d’Ambito ecc.
Complessivamente queste risorse rappresentano il 20% del PNRR. Importante il ruolo dei Comuni nella realizzazione delle Missioni 5 “Inclusione e coesione” e Missione 4 “Istruzione e Ricerca” impiegando rispettivamente oltre la metà (57,5%) e quasi un terzo (31,6%) delle risorse del PNRR per quelle specifiche Missioni.
La Missione 5 “Inclusione e coesione” destina risorse per l’attuazione di politiche per il lavoro, e per il territorio ed è proprio sotto quest’ultimo aspetto che gli enti territoriali sono chiamati ad intervenire. I Comuni e gli altri enti parteciperanno come soggetti attuatori ai bandi al fine di effettuare interventi di rigenerazione urbana e social housing e di rafforzare il ruolo dei servizi sociali territoriali a favore dei cittadini, tutelando i soggetti senza fissa dimora, promuovendo lo sport quale strumento di inclusione sociale, supportando la strategia nazionale a favore delle aree interne, valorizzando i beni confiscati alle mafie. Un intervento prezioso che vedrà i Comuni mettere in campo le proprie conoscenze e professionalità proprio nelle materie di loro competenza.
La Missione 4 che mira a rafforzare l’Istruzione e la ricerca quali basilari condizioni per garantire lo sviluppo di un sistema economico, interviene sull’intero ciclo di formazione sino ad arrivare all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. In questo contesto ai Comuni è dato il compito di potenziare l’offerta dei primi gradi istruzione (asili nido, scuole d’infanzia) sia intervenendo sulle infrastrutture (edifici scolastici e strutture sportive) che sulla qualità del servizio, in questo senso va letto l’estensione del tempo pieno e il maggior utilizzo delle mense (Fonte CGIA Mestre).

Progetti per investimenti in Piani Urbani Integrati, nell’ambito del PNRR

Il Ministero dell’Interno, con comunicato del 6 dicembre 2021, rende noto che con decreto del 6 dicembre 2021, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stato approvato il modello con il quale le Città Metropolitane, in attuazione della linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2» nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, individuano gli interventi finanziabili per investimenti in progetti relativi a Piani Urbani Integrati, nel limite massimo delle risorse assegnate dall’Allegato 1 dell’articolo 21, comma 3, D.L. 6 novembre 2021, n.152, pubblicato nella G.U. n.265 del 6 novembre 2021.

Il modello a può essere presentato solo da parte delle Città Metropolitane per interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro, e deve essere comunicato al Ministero dell’interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali, Direzione Centrale della Finanza Locale, secondo le modalità indicate nello stesso decreto del 6 dicembre 2021.

I progetti oggetto di finanziamento, devono riguardare investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture, permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili, attraverso:

a) la manutenzione per il riuso e la ri-funzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico;

b) il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive;

c) interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.

Decreto 6 dicembre 2021
Decreto 6 dicembre 2021 – Autodichiarazione
Decreto 6 dicembre 2021 – Modello

Dossier Camera, Monitoraggio dell’attuazione del Pnrr

Pubblichiamo il documento redatto dal Servizio Studi della Camera dei Deputati relativo al monitoraggio dell’attuazione del Pnrr. Il documento illustra gli investimenti e le riforme previsti nel PNRR italiano, approvato con la Decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione europea del 13 luglio 20211, indicando, per ciascuno di essi, gli elementi essenziali relativi agli obiettivi perseguiti, alle risorse stanziate, alla tempistica e ai soggetti coinvolti.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION