Il Quaderno operativo dell’Anci su “Le regole ordinarie e straordinarie per le assunzioni”

L’ANCI ha pubblicato un Quaderno operativo sulle regole ordinarie e straordinarie per le assunzioni, contenente le istruzioni tecniche, linee guida, note e modulistica  per dare una visione organica ad una materia in continua evoluzione. Il manuale vuole favorire un’accelerazione delle assunzioni ad oggi consentite per realizzare gli investimenti che vedono i Comuni e le Città Metropolitane come soggetti attuatori delle misure PNRR, nonché per procedere al necessario rafforzamento degli organici dopo un lungo periodo di drammatica riduzione del personale dei Comuni.

Il volume si suddivide in due capitoli: il primo dedicato alle regole ordinarie per le assunzioni a tempo indeterminato in base al DM 17 Marzo 2020 ed il secondo che approfondisce le regole ordinarie e straordinarie per le assunzioni a tempo determinato per l’attuazione degli investimenti a valere sulle risorse PNRR. Completa il quadro d’insieme, il richiamo puntuale a linee guida, delibere delle Corte dei Conti e Circolari che orientano le assunzioni degli enti locali.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, le istruzione della RGS sui servizi di assistenza tecnica e supporto operativo all’attuazione dei progetti

Con la Circolare n. 6 del 24 gennaio 2022 la Ragioneria Generale dello Stato fornisce indicazioni in merito all’attivazione di una serie di azioni di rafforzamento amministrativo (assistenza tecnica e supporto operativo all’attuazione dei progetti PNRR), di cui beneficeranno sia le amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR, sia le amministrazioni territoriali responsabili dell’attuazione dei singoli progetti sulla base di piani di attività annuali.
Al fine di assicurare l’efficace e tempestiva attuazione degli interventi del PNRR, in attuazione dell’all’art. 9, comma 2, del D.L. 31 maggio 2021, n. 77, convertito in Legge 29 luglio 2021, n. 108, le amministrazioni possono avvalersi del supporto tecnico-operativo assicurato da società a prevalente partecipazione pubblica, rispettivamente, statale, regionale e locale e da enti vigilati.
I costi per i fabbisogni per attività di assistenza tecnica sono a carico del Ministero dell’economia e delle finanze, a valere sulle risorse del Programma Operativo Complementare (POC) a titolarità RGS, in quanto non possono essere finanziati con le risorse del PNRR.
A tal fine, la RGS ha stipulato uno specifico Accordo con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. che prevede la possibilità che CdP fornisca supporto e affiancamento alle Amministrazioni centrali titolari di interventi del PNRR e ai soggetti attuatori a livello territoriale, nelle fasi di programmazione e attuazione delle linee di intervento, nonché per la progettazione ed esecuzione dei progetti. Sempre al fine di proseguire il percorso di accompagnamento è in corso di finalizzazione un accordo tra RGS e Invitalia S.p.A. che consentirà di massimizzare la copertura delle esigenze di assistenza tecnica, anche locale, in un quadro attuativo di interventi complementari a quanto verrà puntualmente definito nei Piani di Attività da sottoscrivere. Inoltre, è stata stipulata da RGS, per conto del Ministero dell’economia e delle finanze, una ulteriore apposita convenzione con Sogei S.p.A. e Studiare Sviluppo S.r.l. per l’attivazione di apposite task-force di esperti dedicati a fornire anch’essi supporto tecnico-specialistico alle amministrazioni centrali e territoriali, per rafforzare la loro capacità tecnica ed operativa nelle attività di progettazione ed esecuzione degli interventi.
L’attivazione delle descritte iniziative di assistenza tecnica avverrà su richiesta delle Amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR, da inviare al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento RGS – Servizio Centrale per il PNRR, che provvederà alla relativa istruttoria. Sulla base dei fabbisogni espressi, sarà redatto uno specifico Piano annuale delle Attività per ciascuna delle predette società: CdP, Invitalia, Sogei/Studiare Sviluppo.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, Bando valorizzazione beni confiscati alle mafie: presentazione domande entro il 28 febbraio 2022

È stato prorogato al 28 febbraio 2022 il termine di presentazione dei progetti per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie a valere sulle risorse del PNRR, Missione 5 – Inclusione e coesione – Componente 3 – Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2.
L’Avviso, pubblicato il 23 novembre 2021, ha lo scopo di individuare, mediante procedura valutativa selettiva con graduatoria, proposte progettuali finalizzate al recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata, attraverso opere di demolizione e ricostruzione, di ristrutturazione e/o adeguamento per le finalità prescritte nel decreto di destinazione, ex art. 47, comma 2, del D.Lgs. n. 159/2011, per la restituzione alla collettività ed il reinserimento di tali beni nel circuito legale dei territori di appartenenza.
Le risorse oggetto dell’Avviso ammontano complessivamente a 250 mln di euro. Sono previsti criteri premiali, in particolare per la valorizzazione con finalità di Centro antiviolenza per donne e bambini, o case rifugio e per la valorizzazione con finalità per asili nido o micronidi.

L’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati supporta i Comuni

Nell’ambito dell’attività di potenziamento, riorganizzazione e sviluppo delle politiche di destinazione dei beni confiscati e di rafforzamento dell’intesa con gli Enti Locali, l’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati  alla criminalità organizzata (ANBSC) ha creato nel proprio portale istituzionale una pagina denominata “L’Agenzia supporta i Comuni”. Sarà attivata anche una mail dedicata: supportoaicomuni@anbsc.it

I Comuni interessati potranno trovare nella pagina a loro dedicata, divisi in singole sezioni, modelli operativi, approfondimenti normativi e giurisprudenziali, indicazioni sulle risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee, descrizione di buone prassi, oltre a risposte alle domande più frequenti.

L’esigenza è emersa nel corso delle iniziative intraprese in collaborazione con i Nuclei di Supporto presso le prefetture che avevano l’obiettivo di migliorare il processo di restituzione dei beni confiscati alle comunità locali interessate anche dalla presenza nel proprio territorio della criminalità organizzata. Durante il ciclo di conferenze di servizi nello scorso anno, i Nuclei di supporto hanno avuto modo di interagire in maniera diretta con le amministrazioni comunali, ponendo le basi di una nuova modalità di dialogo e di relazione.

Questa attività ha consentito la destinazione di 1.637 immobili, per un valore complessivo di 109 milioni di Euro. Inoltre, è sorta l’esigenza di mettere a disposizione dei Comuni modelli operativi standard a supporto della loro azione, utili non solo nei rapporti con l’Agenzia, ma anche per lo sviluppo delle numerose progettualità e che troveranno un proprio finanziamento attraverso i fondi messi a disposizione dalla Unione Europea, dalle Regioni e, da ultimo, dal PNRR.

Agid, PA digitale 2026: Accesso alle risorse del PNRR per la transizione digitale della PA

La piattaforma PA digitale 2026 consentirà alle amministrazioni di richiedere i fondi del PNRR dedicati alla transizione digitale, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza.

I 7 investimenti previsti dal PNRR per la digitalizzazione della PA sono messi a disposizione attraverso 14 misure, per un totale di oltre 6 miliardi di euro. Tra queste, due in particolare vedono AgID protagonista come ente delegato responsabile per l’attuazione: la misura 1.3.2 dedicata allo Sportello Digitale Unico (Single Digitale Gateway) e la misura 1.4.2 sull’accessibilità dei servizi pubblici digitali. A queste si aggiunge la misura 1.4.4 dedicata all’implementazione su scala nazionale dell’identità digitale SPID.

A seconda della tipologia di misura e di PA, sarà possibile accedere alle risorse o attraverso delle soluzioni standard o attraverso la presentazione di progetti.

Soluzioni standard, per le misure con una platea ampia di beneficiari (oltre 1.000 PA). Ogni PA, in base a tipologia e dimensione, potrà infatti accedere a specifiche misure attraverso soluzioni standard, ciascuna con un valore economico predefinito. Non sarà necessario scrivere e presentare progetti per ricevere finanziamenti.

Presentazione di progetti, per le misure con una platea ristretta di beneficiari (fino a 1.000 PA), è prevista una modalità di accesso che prevede invece la presentazione di progetti, sempre ispirata ai principi della semplicità e della riduzione degli oneri amministrativi.

PNRR, la RGS chiarisce i criteri e le modalità di imputazione dei costi del personale nel quadro economico

La Ragioneria Generale dello Stato, con Circolare del 18 gennaio 2022, n. 4, in adempimento a quanto previsto dal comma 1 dell’art. 1 del decreto-legge n. 80 del 2021, chiarisce alle Amministrazioni titolari dei singoli interventi le modalità, le condizioni e i criteri in base ai quali le stesse possono imputare nel relativo quadro economico i costi per il personale da rendicontare a carico del PNRR per attività specificatamente destinate a realizzare i singoli progetti a titolarità.
Si precisa che non possono essere imputate alle risorse del PNRR e, quindi, formare oggetto di rendicontazione all’UE, i costi sostenuti per attività di assistenza tecnica e di supporto finalizzate a garantire lo svolgimento delle attività richieste nel processo di attuazione complessiva dei PNRR e necessarie a garantire gli adempimenti regolamentari prescritti (attività di preparazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione, studi, analisi, attività di supporto amministrativo alle strutture operative, azioni di informazione e comunicazione, spese legate a reti informatiche destinate all’elaborazione e allo scambio delle informazioni). Inoltre, non possono essere imputati alle risorse del PNRR i costi relativi all’espletamento delle funzioni ordinarie delle strutture amministrative interne delle Amministrazioni titolari di interventi cui vengono affidati compiti connessi con attivazione, monitoraggio, rendicontazione e controllo degli interventi del PNRR.
Sono invece da considerarsi ammissibili al finanziamento a valere sulle risorse del PNRR i costi riferiti alle attività, anche espletate da esperti esterni, specificatamente destinate a realizzare i singoli progetti. L’attività di supporto operativo alle strutture interne può essere inclusa come parte del costo delle riforme o degli investimenti se ciò è essenziale per l’attuazione della riforma o dell’investimento proposto. Rientrano in questa categoria le spese per il personale incaricato di espletare funzioni e attività strettamente necessarie a realizzare progetti finanziati dal PNRR e proveniente da reclutamenti a tempo determinato secondo quanto previsto dal DL n. 80 del 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 113 del 2021, quali ad esempio: incarichi di progettazione, servizi di direzione lavori, servizi di architettura e ingegneria; collaudo tecnico-amministrativo; incarichi per indagini geologiche e sismiche, incarichi per le operazioni di bonifica archeologica; incarichi in commissioni giudicatrici; altre attività tecnico-operative strettamente finalizzate alla realizzazione dei singoli progetti finanziati dal PNRR. I costi delle suddette attività possono essere posti a carico del PNRR nei limiti degli importi specifici previsti dalle corrispondenti voci del quadro economico.
Ai fini dell’imputazione al PNRR delle spese per il personale impiegato nella realizzazione del progetto, ciascun soggetto titolare di progetto (Amministrazione centrale, Regione, Comune, Città metropolitana, etc..), individua il fabbisogno di personale necessario all’attuazione degli stessi e include le relative spese nel quadro economico del progetto, dandone adeguata evidenza e facendo riferimento a quanto disposto dalla normativa nazionale (D.lgs. n. 50 del 2016), dai dispositivi attuativi pertinenti in relazione alla tipologia e alla natura degli interventi da realizzare.
La Circolare ribadisce, inoltre, che il reclutamento di personale con specifico riferimento al PNRR sia effettuato in deroga ai limiti di spesa a tempo determinato, di cui all’articolo 9, comma 28, del D.L. n. 78/2010, convertito con modificazioni dalla legge n. 122/2010 ed a quelli relativi alla dotazione organica delle Amministrazioni interessate. I contratti di lavoro a tempo determinato e i contratti di collaborazione eventualmente attivati possono essere stipulati per un periodo complessivo non superiore a trentasei mesi e sono eventualmente prorogabili nei limiti della durata di attuazione dei progetti di competenza delle singole Amministrazioni e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.
Nel caso di ricorso ad esperti esterni dovrà, comunque, essere effettuata la previa verifica dell’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno e seguire le ulteriori prescrizioni previste dall’art. 7 comma 6 del D.Lgs. n. 165/2001. Si potrà fare ricorso agli strumenti e agli albi di esperti già disponibili, a partire dalla piattaforma “InPA” del Dipartimento della Funzione Pubblica.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Contributo per spese di progettazione definitiva ed esecutiva 2022, domande entro il 15 marzo 2022

Con comunicato del 17 gennaio 2022, la Direzione centrale della Finanza Locale ricorda che il termine per la richiesta per l’assegnazione del contributo a copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio, previsto dall’art. 1, commi da 51 a 58, della legge 27 dicembre 2019, n.160, da ultimo modificato dal comma 415 dell’art. 1 della legge di bilancio 2022 (Legge n. 234/2021), è stabilito al 15 marzo 2022. Riguardo la presentazione delle richieste di contributo riferite all’anno 2022, a breve, con apposito comunicato pubblicato sul sito della Direzione Centrale, verranno fornite indicazioni sulle modalità che gli enti locali interessati dovranno seguire.

Il comma 415 della legge n. 234/2021, come noto, ha modificato ed integrato la disciplina recata dai commi 51-58 dell’art. 1 della L. 160/2019 (legge di bilancio 2020) in materia di contributi agli enti locali per spese di progettazione definitiva ed esecutiva, elevando il limite delle risorse assegnabili per il biennio 2022-2023 (rispettivamente da 170 a 320 milioni di euro per il 2022 e da 200 a 350 milioni di euro per il 2023, restando fissato a 200 milioni l’importo per gli anni dal 2024 al 2031). Per il biennio 2022-2023 viene modificato l’ordine di priorità nelle assegnazioni dei contributi, che risulta essere il seguente:

  1. opere pubbliche nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);
  2. messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
  3. messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
  4. messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente.

Viene, infine, disposta la proroga dei termini per le richieste di contributo (al 15 marzo 2022) e per la determinazione del contributo per l’anno 2022 (al 15 aprile 2022).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR: Avviato confronto tra il Mims, Anci e le Città Metropolitane

Al via i tavoli per valutare investimenti già programmati o programmabili in infrastrutture, mobilità e rigenerazione urbana, anche alla luce dei fondi Pnrr e della recente Legge di Bilancio.
L’obiettivo del confronto avviato tra Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Anci e Città Metropolitane è quello di identificare le priorità a livello di Città Metropolitane in tema di infrastrutture, mobilità e rigenerazione urbana per far sì che le risorse del Pnrr, del Fondo Complementare e dei fondi ordinari di bilancio si traducano in investimenti in linea con le sfide delle grandi aree urbane nel processo di transizione digitale ed ecologica.
Gli incontri che verranno programmati nei prossimi giorni con i sindaci delle 14 Città Metropolitane serviranno per discutere i diversi aspetti delle politiche urbane di competenza del Mims, che vanno dalle infrastrutture alla mobilità sostenibile, dall’edilizia pubblica e popolare alla, rigenerazione urbana, anche al fine della predisposizione dei prossimi contratti di programma Anas e Rfi (Fonte Mims).

Fondi Pnrr ai piccoli Comuni, sostegno di Anac per i bandi

Per sostenere i piccoli Comuni nell’accesso ai fondi del Pnrr, in particolare al “Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale”, Anac ha elaborato un bando tipo, affiancando gli enti locali nella progettazione su scala territoriale degli investimenti. Gli enti beneficiari, secondo l’indicazione dei decreti legge governativi, sono localizzati nel Mezzogiorno e nelle isole, nelle regioni Umbria e Marche, e nei comuni ricompresi nella mappatura delle aree interne.

Gli schemi di bando tipo per i concorsi di progettazione e idee sono disponibili sul sito dell’Agenzia per la coesione territoriale. Si tratta di un contributo tecnico pensato da Anac per gli uffici dei piccoli Comuni, in vista della ripartizione delle risorse. Al Fondo accedono comuni con popolazione complessiva inferiore a 30.000 abitanti, ma anche le città metropolitane e le Province comprese nelle aree indicate dal Fondo.

Le proposte progettuali devono essere utili a realizzare uno di questi obiettivi: transizione verde dell’economia locale; trasformazione digitale dei servizi; crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; sviluppo armonico del territorio anche dal punto di vista infrastrutturale, sviluppo turistico, ricerca e innovazione sociale, cura della salute, miglioramento dei servizi per l’infanzia. I progetti devono privilegiare la vocazione dei territori, ed essere agevolmente e celermente realizzabili.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Contributi per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifici e del territorio. I chiarimenti ministeriali

Il Ministero dell’Interno, con la circolare DAIT n. 2 del 13 gennaio 2022, fornisce chiarimenti in merito alla linea di intervento di cui all’art. 1 comma 139 e ss. della Legge n. 145/2018 (contributi per investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio), confluita all’interno della Missione 2, Investimento 2.2 del PNRR.

Con Decreto del Ministero dell’interno in data 8 gennaio 2022 sono state definite le modalità di presentazione dell’istanza, da utilizzare dai Comuni ai fini della richiesta di contributi, per l’annualità 2022 per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nel limite complessivo di 450 milioni di euro, ai sensi dell’articolo 1, comma 139 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. La richiesta da parte dei comuni deve essere comunicata al Ministero dell’interno – Direzione Centrale per la Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite la nuova Piattaforma di Gestione delle Linee di Finaziamento (GLF) integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP) di cui al Decreto Legislativo n. 229 entro le ore 23:59 del15 febbraio 2022, a pena di decadenza.

Ciascun Comune può fare richiesta di contributo per una o più opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio e non possono essere chiesti contributi di importo superiore al limite massimo di 1.000.000 di euro per i comuni con una popolazione fino a 5000 abitanti, di 2.500.000 di euro per i comuni con popolazione da 5001 a 25.000 abitanti e di 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti. Non possono presentare la richiesta di contributo, i Comuni che risultano beneficiari, per la graduatoria dell’anno 2021, dell’intero contributo concedibile per fascia demografica. l comuni che hanno ricevuto per l’anno 2021, parte dell’intero contributo richiedibile per fascia demografica, posso presentare una nuova istanza, fino alla concorrenza dell’importo non concesso e/o non richiesta in precedenza.

Il contributo erariale può essere chiesto solo per la realizzazione di opere, non integralmente finanziate da altri soggetti, secondo il seguente ordine di priorità:
a. messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
b. messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
c. messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con
precedenza per gli edifici scolastici e di altre strutture di proprietà dell’ente.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION