PNRR, Piani Urbani Integrati – Fondo di Fondi della Bei: Manuale d’istruzione tecnico-operativo

Il Ministero dell’interno comunica che è adottato il “Manuale per l’attuazione, rendicontazione e monitoraggio della misura M5C2I2.2 b)_Piani Urbani Integrati – Fondo di Fondi della Bei”.

Il manuale e i relativi allegati sono finalizzati, in linea con quanto previsto dall’art. 8, comma 3 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 convertito con modificazioni in legge 29 luglio 2021, n. 108, a fornire indirizzi e strumenti operativi in ogni fase di attuazione della Misura al Soggetto Attuatore e agli Intermediari Finanziari, quali Soggetti Sub-Attuatori.

In particolare, il manuale fornire un supporto specifico in relazione alle diverse fasi caratterizzanti l’attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione della Misura ed al contempo richiamare l’attenzione su alcuni elementi, step procedurali e relativi adempimenti di responsabilità.

Il documento concorre ad assicurare la correttezza delle procedure di attuazione e rendicontazione, la regolarità della spesa e la raccolta di documenti e informazioni per il conseguimento dei target e milestone previsti per la misura.

 

La redazione PERK SOLUTION

PNRR Missione 5, Comp. 2, Invest. 2.1 e 2.2: Obbligo aggiornamento cronoprogrammi procedurali e finanziari ReGiS

La Direzione Centrale della Finanza Locale, con comunicato del 6 marzo 2024, informa che a seguito della decisione di esecuzione del Consiglio UE – ECOFIN dell’8 dicembre 2023, per mezzo della quale si è proceduto all’approvazione della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, anche gli investimenti relativi ai Piani Urbani Integrati, Misura 5, Componente 2, Investimento 2.2, e quelli relativi agli investimenti di Rigenerazione Urbana, Misura 5, Componente 2, Investimento 2.1, hanno subito delle modifiche, in particolare:

  • per quanto concerne i Piani Urbani Integrati, a fronte degli originari 2,7 miliardi di euro, la dotazione finanziaria dell’investimento risulta attualmente pari a 900 milioni di euro, mentre il target finale, di cui al nuovo Allegato alla CID, prevede che, entro il secondo quadrimestre del 2026, vengano completati almeno 300 progetti di pianificazione integrata in tutte le 14 Città Metropolitane. Nonostante la riduzione della dotazione finanziaria prevista per l’investimento a valere sulle risorse del PNRR, si chiarisce che tutti gli interventi finanziati sulla misura M5C2I2.2 esclusivamente con le citate risorse, si intendono di fatto confermati in quanto l’articolo 34 del decreto-legge 2 marzo 2024, n.19, in combinato disposto con l’articolo 1, comma 1, del medesimo decreto, ha previsto le risorse nazionali necessarie a garantire comunque la copertura economica per gli interventi non più finanziati con le risorse del PNRR. Tutti i soggetti attuatori beneficiari delle risorse di cui all’articolo 21 del decreto-legge n.152/2021, così come modificato dal citato articolo 34, continueranno ad utilizzare le funzionalità del sistema informatico di monitoraggio e rendicontazione (ReGiS) ai sensi dell’articolo 12, comma 4;
  • relativamente ai contributi di Rigenerazione Urbana, la dotazione finanziaria dell’investimento, a fronte degli originari 3,3 miliardi di euro, risulta attualmente pari a 2 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di euro a valere sulle risorse del PNRR ed i restanti 500 milioni di euro così come previsti dal DM 6 agosto 2021. Anche il target finale, di cui al nuovo Allegato alla CID, è stato oggetto di modifica, e prevede che nel 2026 vengano completati almeno 1.080 progetti di Rigenerazione Urbana riguardanti almeno un milione di metri quadrati di superficie. Parimenti, nonostante la riduzione della dotazione finanziaria prevista per l’investimento a valere sulle risorse del PNRR, si chiarisce che tutti gli interventi finanziati sulla misura M5C2I2.1 esclusivamente con le citate risorse, si intendono di fatto confermati in quanto l’articolo 35 del decreto-legge n. 19 del 2 marzo 2024 ha previsto le risorse nazionali necessarie a garantire comunque la copertura economica per gli interventi non più finanziati con le risorse del PNRR. Tutti i soggetti attuatori beneficiari delle risorse di cui all’articolo 1, comma 42 e seguenti, legge n.160/2019, così come modificato dall’articolo 35 del citato decreto-legge, continueranno ad utilizzare le funzionalità del sistema informatico di monitoraggio e rendicontazione ReGiS ai sensi dell’articolo 12, comma 4.

Al fine di garantire il pieno raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’articolo 2, rubricato “Disposizioni in materia di responsabilità per il conseguimento degli obiettivi del PNRR“ ha stabilito che i soggetti attuatori dei programmi e degli interventi dovranno rendere disponibile, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del D.L., ovvero entro il 2 aprile 2024, il cronoprogramma procedurale e finanziario aggiornato sul sistema informatico “ReGiS”.

L’Amministrazione Centrale titolare della misura provvederà, entro i successivi trenta giorni, ad attestare tramite ReGiS che i cronoprogrammi relativi ai singoli interventi assicurino il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi previsti. La Struttura di Missione PNRR e la Ragioneria generale dello Stato – Ispettorato generale per il PNRR, provvedono d’intesa a verificare i suddetti adempimenti e, in caso di disallineamenti, provvederà a richiedere i necessari chiarimenti, assegnando all’Amministrazione Centrale un termine non superiore a quindici giorni prorogabile una sola volta e per non più di sette giorni. Nel caso di inutile decorso del termine prestabilito ovvero qualora il cronoprogramma inviato non risulti coerente con le risultanze del sistema ReGiS, la Struttura di Missione PNRR, sentito l’Ispettorato Generale per il PNRR, richiederà al Ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR di proporre al Consiglio dei Ministri l’esercizio dei poteri sostitutivi.

Il comunicato chiarisce che, secondo quanto disposto dall’articolo 2, comma 2, qualora il soggetto attuatore assicuri mediante l’aggiornamento dei cronoprogrammi la possibilità di completare l’intervento o il programma ad esso assegnato entro i termini espressamente previsti dal PNRR, anche in caso di superamento dei termini intermedi fissati nei bandi, negli avvisi o negli altri strumenti previsti per la selezione dei singoli progetti e l’assegnazione delle risorse e non espressamente stabiliti dal PNRR, non si provvede all’adozione dei provvedimenti di cui all’articolo 8, comma 5, del medesimo decreto-legge n.77 del 2021, nè all’esercizio dei poteri sostitutivi sopra citati.

Inoltre, alla luce dell’articolo 2, comma 3 del citato decreto-legge, viene precisato che il mancato rispetto del Target finale comporterà da parte dell’Amministrazione Centrale Titolare della Misura le azioni di recupero del contributo concesso con contestuale recupero degli importi già erogati nei confronti dei soggetti attuatori inadempienti. Pertanto, tutti i Soggetti Attuatori delle Misure M5C2I2.1 e M5C2I2.2, in attuazione di quanto stabilito dall’articolo 2 del decreto-legge n.19/2024, dovranno aggiornare in via definitiva i cronoprogrammi procedurali e finanziari presenti su ReGiS.

Per il corretto aggiornamento della sezione relativa ai Cronoprogrammi è specificato quanto segue:

  1. relativamente alla sezione “Iter di progetto“, il SA è tenuto a compilare dettagliatamente ogni singola fase procedurale in cui si articola l’iter procedurale dell’intervento scegliendo da un menù a tendina la fase dell’iter pertinente, indicando le date di inizio e fine previste ed effettive, aggiornando costantemente le singole fasi al fine segnalare eventuali ritardi. Si segnala che deve essere inserito il massimo dettaglio delle fasi procedurali (evitare di inserire una unica voce “altro”) e, in ogni caso, deve essere data evidenza delle fasi di:
    1. studio di fattibilità/progettazione (PFTE, definitivo, esecutivo);
    2. predisposizione capitolato e bando di gara;
    3. pubblicazione bando di gara;
    4. aggiudicazione dei servizi e dei lavori e stipula contratto;
    5. consegna dei lavori ed esecuzione degli stessi;
    6. collaudo.
  2. nella sottosezione “Piano dei costi“ il Soggetto Attuatore deve registrare per ciascuna annualità l’importo del finanziamento valorizzando l’importo da realizzare e l’importo realizzato nell’anno. Si chiarisce che in ogni caso l’importo realizzato per ciascuna annualità deve essere coerente con tutte le spese sostenute nel medesimo anno, così come risultati dalla sezione “Gestione spese”. Inoltre, gli “importi da realizzare” del piano dei costi devono essere coerenti con il cronoprogramma procedurale;
  3. per quanto riguarda il “Quadro economico“, andrà predisposto il file riportante il quadro economico iniziale e, laddove possibile, il quadro economico post-aggiudicazione e definitivo. Nella fase di programmazione progettuale, i dati da inserire nel quadro economico si riferiscono alle informazioni previsionali di spesa mentre, nella fase attuativa, si provvederà a consolidare il quadro economico con i dati effettivi relativi alla spesa effettivamente sostenuta. Il file contenente il Quadro economico, ed i relativi aggiornamenti, dovrà essere caricato all’interno della voce “00303-Lavori”. Per agevolare le successive fasi di verifica e controllo si raccomanda di allegare un file excel di riconciliazione tra le voci di spesa e i relativi importi riportati negli atti amministrativi e sul sistema informativo ReGiS. Le economie derivanti dai ribassi di gara devono essere registrate nella voce “00300- Altro”.
    Al contrario, le eventuali economie di progetto residue a seguito del collaudo dell’opera, andranno censite all’interno della Sezione “Gestione fonti”, nella tab “Economie”. In aggiunta, si invitano i soggetti attuatori ad aggiornare tempestivamente i dati relativi alle procedure di aggiudicazione e ai pagamenti.
  4. per quanto riguarda la sezione di ReGiS “Procedure di aggiudicazione“, può essere alimentata in automatico con i dati relativi alle procedure poste in essere dal soggetto attuatore per la realizzazione del progetto; tali dati possono essere recuperati tramite interoperabilità mediante il tasto “Aggiungi da sistema esterno” dalla Piattaforma dei Contratti Pubblici gestita dall’ANAC, il complesso dei servizi web e di interoperabilità attraverso i quali le piattaforme di approvvigionamento digitale delle stazioni appaltanti interoperano con la Banca Dati Nazionale Contratti Pubblici (BDNCP) per la gestione digitale del ciclo di vita dei contratti pubblici.
    Al fine di completare il corredo informativo sulle procedure espletate con le informazioni non ancora comunicate, è necessario che sulla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP):

    1. il CIG o i CIG siano associati al CUP che identifica l’intervento oggetto di contributo;
    2. sia compilata la data di pubblicazione della gara;
    3. sia compilata la data di aggiudicazione definitiva del contratto e siano aggiunti gli Aggiudicatari;
    4. sia correttamente compilata la conclusione dei lavori.

    Gli Smart CIG già acquisiti andranno inseriti manualmente nel campo “Codice procedura”.

    a decorrere dalla data di entrata in vigore del DL 13 del 24 febbraio 2023, per gli affidamenti superiori a cinquemila euro si richieda un Codice Identificativo Gara (CIG) ordinario;

  5. per quanto riguarda la sezione “Gestione spese“ – sottosezione “Pagamenti a Costi Reali“, quest’ultima viene alimentata in automatico dal sistema di interscambio ReGiS con l’Agenzia delle Entrate (SDI), SIOPE+ e PCC nella misura in cui la fattura riporti correttamente il CUP e il CIG nei campi richiesti. Nel caso in cui i dati non vengano acquisiti in maniera automatica, il Comune dovrà registrare i pagamenti effettuati nell’ambito del progetto compilando le informazioni obbligatorie: mandato, tipologia di pagamento, data pagamento, importo totale del pagamento, importo richiesto.
  6. Per la corretta alimentazione delle informazioni nella sezione Gestione spese “Giustificativi di spesa“, andranno rese disponibili le fatture in formato elettronico emesse dai soggetti realizzatori.

 

La redazione PERK SOLUTION

Piani Urbani Integrati: Ripartizione delle fonti di finanziamento distinte tra quota PNRR e quota PNC

Con decreto del 26 giugno 2023, il Ministero dell’interno ha provveduto alla ripartizione delle fonti di finanziamento distinte tra quota PNRR e quota PNC, nonché degli eventuali cofinanziamenti, per ciascun progetto ammesso al finanziamento e ricompreso negli Allegati n.1 e n.2 del decreto interministeriale del 28 aprile 2023.

Allegati:

Decreto 26 giugno 2023 
Decreto 26 giugno 2023 – Allegato 1 
Decreto 26 giugno 2023 – Allegato 2

 

La redazione PERK SOLUTION

PNRR: Pubblicato l’Avviso Fondo Tematico Piani Urbani Integrati

Il Ministero dell’Interno ha pubblicato l’Avviso Fondo Tematico Piani Urbani Integrati. Il Fondo Tematico PUI è volto a rafforzare gli interventi previsti nell’ambito dei piani urbani integrati delle Città Metropolitane di cui alla linea progettuale “Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2” del PNRR (articolo 21, comma 1, del D.L. 152/2021), come individuati ai sensi del decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, del 22 aprile 2022 i (“Piani Urbani Integrati”), rettificato con successivo decreto del 6 maggio 2022, del 25 luglio 2022 e, da ultimo, con decreto del 21 dicembre 20221 , attraverso il supporto di progetti che promuovano l’inclusione sociale e combattano le varie forme di vulnerabilità, aggravate dall’emergenza della
pandemia da COVID-19.

Il Piano tematico ha lo scopo di finanziare progetti per la rigenerazione urbana sostenibile, l’inclusione sociale, l’efficienza energetica e l’innovazione digitale. In particolare, gli interventi saranno funzionali al rinnovamento, alla valorizzazione e alla riconversione di aree o edifici dismessi, anche allo scopo di migliorarne l’efficienza energetica. Previsti, inoltre, investimenti per promuovere la mobilità sostenibile e digitale, nonché la riqualificazione e la sicurezza di aree urbane, con importanti ricadute per lo sviluppo economico-imprenditoriale del Paese.

 

La redazione PERK SOLUTION

 

 

PNRR: 272 milioni per i piani urbani integrati delle città metropolitane dal Fondo tematico Interno-Bei

Il ministero dell’Interno e la Banca europea di investimenti (Bei) lanciano il Fondo tematico per i Piani Integrati Urbani. Le risorse, pari a €272 milioni, provengono dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e sono state rese disponibili grazie a un accordo fra la stessa Bei e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Circa il 40% delle risorse verrà dedicato al Mezzogiorno e verranno distribuite dagli intermediari finanziari sotto forma di prestiti, prodotti equity e/o quasi-equity, sulla base di una  valutazione dei progetti, e potranno sostenere le esigenze di capitale circolante e costi di investimento delle imprese.

Le risorse verranno gestite attraverso gli intermediari finanziari Equiter, in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, e Banca Finint, in collaborazione con Finint Investments SGR e con Sinloc S.p.A., selezionati a seguito di un avviso pubblico di invito a manifestare interesse.

Il Piano tematico ha lo scopo di finanziare progetti per la rigenerazione urbana sostenibile, l’inclusione sociale, l’efficienza energetica e l’innovazione digitale. In particolare, gli interventi saranno funzionali al rinnovamento, alla valorizzazione e alla riconversione di aree o edifici dismessi, anche allo scopo di migliorarne l’efficienza energetica. Previsti, inoltre, investimenti per promuovere la mobilità sostenibile e digitale, nonché la riqualificazione e la sicurezza di aree urbane, con importanti ricadute per lo sviluppo economico-imprenditoriale del Paese.

«Una iniziativa con risorse pubbliche e private con l’obiettivo di sostenere ulteriori progetti di riqualificazione urbana nelle Città metropolitane, per migliorare la convivenza, l’inclusione e la qualità della vita dei residenti» ha dichiarato il prefetto Claudio Sgaraglia, Capo del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno.

 

La redazione PERK SOLUTION

Erogazione acconto 10% delle risorse per i progetti della M5 C2 I2.2 “Piani Urbani Integrati”

Il Ministero dell’interno rende noto che in data 21 dicembre 2022 il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale per la Finanza Locale – ha provveduto ad erogare le risorse a titolo di acconto del 10 per cento per i progetti della M5 C2 I2.2 “Piani Urbani Integrati” come previsto all’articolo 4 del decreto interministeriale del 22 aprile 2022.

Le risorse di cui all’articolo 21 del decreto-legge 6 novembre 2021 n.152 per la citata M5 C2 I2.2 “Piani Urbani Integrati” del PNRR, sono stanziate in quota parte, per le annualità 2022-2026, a valere sul Fondo di rotazione “Next Generation UE” di cui all’articolo 1, comma 1037 e seguenti, della legge 30 dicembre 2020, n.178. Una parte dei pagamenti è stata pertanto effettuata attraverso il sistema informatico ReGiS, secondo le indicazioni di cui alla Circolare RGS n. 29 del 26 luglio 2022.

La restante parte delle risorse sono stanziate, invece, su Fondo Complementare relativamente all’annualità 2021. I mandati di pagamento sono stati inviati all’Ufficio di controllo del MEF (U.C.B. presso il Ministero dell’interno), attraverso il Sistema SICOGE, per l’inoltro alla Banca d’Italia e il successivo accreditamento ai Comuni. I soggetti beneficiari dell’erogazione sono 319, per un totale erogato pari ad euro 270.373.048,85.

 

ALLEGATI

 

 

 

Contributi per progetti di rigenerazione urbana: firmato il decreto interministeriale

Il ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e Finanza Daniele Franco, ha assegnato, con decreto firmato il 22 aprile scorso, e il cui avviso è in corso di pubblicazione, le risorse ai soggetti attuatori dei piani urbani integrati finanziati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il decreto riporta l’elenco definitivo dei 31 piani urbani integrati (PUI) finanziabili selezionati e presentati dalle città metropolitane, in attuazione della linea progettuale “Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2”.
Nello specifico, le progettualità riguardano investimenti per il miglioramento di ampie aree urbane degradate per la rigenerazione e la rivitalizzazione economica, con una particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione delle infrastrutture.
L’obiettivo, dunque, è la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili, in particolare attraverso:
a) la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico;
b) il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo e al potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive;
c) interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane, mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, Progetti per investimenti in Piani Urbani Integrati: le FAQ ministeriali

Il Ministero dell’Interno, Direzione centrale della Finanza Locale, ha pubblicato le FAQ relative all’assegnazione di risorse del PNRR, in attuazione della linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2», destinati alle Città metropolitane.
I progetti oggetto di finanziamento, devono riguardare investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture, permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili, attraverso:
a) la manutenzione per il riuso e la ri-funzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico;
b) il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive;
c) interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.
Si chiarisce che il progetto oggetto di finanziamento, il cui costo totale non può essere inferiore a 50 milioni di euro, deve rientrare, in alternativa, in una delle seguenti casistiche: a) insieme di interventi, definiti da più CUP e anche con soggetti attuatori diversi (es. comune e città metropolitana), su una specifica area urbana; b) insieme di interventi, definiti da più CUP, che risultino funzionalmente e strategicamente unitari anche se non territorialmente contigui e/o progetti “a rete”, sulla base di strategie tematiche di scala metropolitana, che riescono ad aggregare comuni piccoli e medi, soggetti attuatori di singoli interventi di dimensioni contenute ma di elevato impatto complessivo; c) intervento singolo con unico CUP.
Con le risorse messe a disposizione è possibile assumere nuovo personale a tempo determinato, in applicazione dell’art. 1 co. 1 del DL n. 80/2021, solo se tale spesa è inserita nel quadro-economico. A tal riguardo, è in fase di elaborazione una specifica circolare RGS che ne chiarirà modalità e termini di applicazione.
Le risorse devono transitare nei bilanci dei soggetti attuatori che sono tenuti, tra l’altro, ad adottare un’apposita codificazione contabile e informatizzata per tutte le transazioni relative al progetto per assicurare la completa tracciabilità delle risorse del PNRR. Si segnala che il soggetto attuatore che assicura la codifica e la tracciabilità dei pagamenti può essere esclusivamente un ente locale.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Progetti per investimenti in Piani Urbani Integrati, nell’ambito del PNRR

Il Ministero dell’Interno, con comunicato del 6 dicembre 2021, rende noto che con decreto del 6 dicembre 2021, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stato approvato il modello con il quale le Città Metropolitane, in attuazione della linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2» nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, individuano gli interventi finanziabili per investimenti in progetti relativi a Piani Urbani Integrati, nel limite massimo delle risorse assegnate dall’Allegato 1 dell’articolo 21, comma 3, D.L. 6 novembre 2021, n.152, pubblicato nella G.U. n.265 del 6 novembre 2021.

Il modello a può essere presentato solo da parte delle Città Metropolitane per interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro, e deve essere comunicato al Ministero dell’interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali, Direzione Centrale della Finanza Locale, secondo le modalità indicate nello stesso decreto del 6 dicembre 2021.

I progetti oggetto di finanziamento, devono riguardare investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione dell’accessibilità e delle infrastrutture, permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili, attraverso:

a) la manutenzione per il riuso e la ri-funzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico;

b) il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive;

c) interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, volti al miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.

Decreto 6 dicembre 2021
Decreto 6 dicembre 2021 – Autodichiarazione
Decreto 6 dicembre 2021 – Modello