PNRR Avvisi PAdigitale 2026. Chiarimenti sulla partecipazione dei Comuni in Unione

Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, nella sezione FAQ del Portale “PA Digitale”, ha fornito alcuni importanti chiarimenti relativi alle fasi attuative degli interventi – finanziati mediante gli Avvisi a valere sulla Missione 1, Componente 1 del PNRR – di cui sono beneficiari i Comuni facenti parte di Unione.
I chiarimenti, richiesti da tempo da Anci per risolvere le criticità attuative portate all’attenzione dell’Associazione da diverse Unioni, si riferiscono ai casi in cui il Comune fa parte di un’Unione a cui ha delegato/trasferito la gestione dei propri sistemi informativi, e riguardano in particolare l’acquisizione dei CUP, la nomina di RP e RUP, l’individuazione del soggetto realizzatore, la gestione delle procedure di individuazione e contrattualizzazione dei fornitori.

In particolare, viene chiarito che il Soggetto Attuatore degli avvisi di PA digitale 2026 è il Comune. Sarà quindi il rappresentante legale del Comune a definire tutti i parametri del finanziamento richiesto e a firmare la candidatura.
Due scenari ammissibili:
1-il Comune iscrive i fondi nel proprio bilancio e firma i contratti con gli operatori economici, L’Unione si occupa della gestione della procedura di selezione dei fornitori.
Il Comune dovrà indicare in piattaforma, nel fascicolo di progetto:
– quale “Soggetto Realizzatore” ciascun fornitore con cui Il Comune intrattiene un rapporto di fornitura;
– i contratti tra il Comune e gli operatori economici;
2. Il Comune e l’Unione stabiliscono nella convenzione le modalità di trasferimento dei fondi dal Comune alla propria Unione e sulla base di ciò questa iscrive sul proprio bilancio le relative somme e provvede a selezionare e stipulare i contratti con gli operatori economici.

Il Comune dovrà indicare in piattaforma, nel fascicolo di progetto:
– quale “Soggetto Realizzatore”: ciascun fornitore con cui l’Unione intrattiene un rapporto di fornitura;
– la Convenzione o l’accordo tra Enti comunque denominato, con cui il Comune ha dato mandato all’Unione di provvedere all’esecuzione delle attività oggetto del finanziamento;
– insieme a questa, i contratti tra l’Unione e gli operatori economici.

In ogni caso il Comune resta Soggetto Attuatore (con tutti gli obblighi connessi) ed è tenuto a richiedere il CUP. Il Certificato di Regolare esecuzione redatto dal RUP dell’Unione dovrà essere controfirmato dal Responsabile del Procedimento del Comune. Nei rapporti tra Comune e Unione va garantita la tracciabilità dei flussi finanziari e dell’operazione menzionando chiaramente il CUP relativo al progetto PNRR sia nell’accordo Comune-Unioni sia negli atti di affidamento.

 

La redazione PERK SOLUTION

PA digitale 2026: aggiornate le Linee guida per le PA locali

Pubblicate le specifiche per PDND, e aggiornate le indicazioni per cloud, siti/servizi, pagoPA/app IO e identità digitale.

Le Linee guida per i Soggetti Attuatori individuati tramite gli Avvisi pubblici di PA digitale 2026 compongono il documento a sostegno delle PA locali in cui vengono illustrati step procedurali per l’utilizzo della piattaforma, date indicazioni per il completamento delle attività e dettagliati i passaggi svolti dal Dipartimento per effettuare le verifiche necessarie per approvare l’effettiva erogazione delle risorse.

Dopo la pubblicazione a ottobre dello scorso anno, vengono ora aggiornate alcune indicazioni operative per le prime misure coinvolte, come anche reso disponibile l’allegato che riguarda la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

Come funzione l’asseverazione per la PDND

Nella sua prima versione il documento conteneva informazioni per gli Avvisi pubblici pubblicati ad aprile dello scorso anno. L’aggiornamento di marzo 2023 include per la prima volta il nuovo Allegato 5, che contiene il dettaglio delle indicazioni per il completamento delle attività da parte degli Enti e delle verifiche tecniche svolte dal Dipartimento per tutti gli Avvisi 1.3.1 – PDND. Nel concreto il documento contiene materiali su:

  • Attivazione degli e-service su PDND da parte del Soggetto Attuatore
  • Comunicazione del completamento delle attività
  • Modalità di conteggio delle API (Hash dell’e-service)
  • Verifiche automatiche di conformità tecnica del progetto

In aggiunta viene messo a disposizione un fac simile del verbale di conformità tecnica.

Le novità per gli altri Avvisi

Con l’occasione sono state integrate alcune indicazioni già contenute nelle Linee guida pubblicate a ottobre.

1.2 – MIGRAZIONE AL CLOUD (PER COMUNI E SCUOLE)

Tra le novità del documento ci sono chiarimenti sulla definizione di fornitore SaaS, sui contratti e report CSP, come anche aggiornamenti dal basso impatto sulla checklist del verbale di conformità tecnica.

1.4.1 – ESPERIENZA DEL CITTADINO NEI SERVIZI PUBBLICI

Tra i criteri di conformità e le raccomandazioni sono stati inseriti chiarimenti per rendere più esplicite e meno ambigue le modalità di adesione ai criteri, come anche aggiunti nuovi “data element” (indicati nella documentazione) necessari al fine di migliorare l’efficacia dell’App di valutazione. Le novità sono già visibili sull’App stessa, e saranno in vigore dal prossimo 14 marzo.

1.4.3 – PAGOPA E APP IO

Oltre alla indicazioni sulle Linee guida di prodotto realizzate da PagoPA S.p.A, vengono specificate le tempistiche dei controlli post asseverazione.

1.4.4 – IDENTITÀ DIGITALE

Con l’aggiornamento sarà sufficiente integrare il protocollo OIDC anche solo su uno tra SPID e CIE per superare con successo la fase di asseverazione. Di fatto quindi si rende non necessaria l’erogazione del corso di formazione qualora un ente abbia implementato il protocollo OIDC in almeno una delle due identità. Tale novità comporta quindi la pubblicazione di un nuovo Allegato 2 per gli Avvisi coinvolti, come anche di un aggiornamento della checklist di asseverazione.

In aggiunta è stato aggiornato il processo per segnalare il completamento delle attività per gli Avvisi delle misure 1.4.3 (pagoPA e app IO) e 1.4.4 (identità digitale). Le date di attivazione dei servizi sono ora automaticamente caricate dal sistema grazie ad una integrazione con i soggetti certificatori pertinenti (PagoPA S.p.A, IpZs e AgID).

 

La redazione PERK SOLUTION

PA digitale 2026 – Migrazione al cloud: aggiornate linee guida di asseverazione

Con l’aggiornamento delle Linee guida per i Soggetti attuatori sono state introdotte importanti novità per tutte le PA locali protagoniste della migrazione al cloud. L’asseverazione verrà considerata come superata positivamente anche se il servizio che doveva essere migrato in modalità “A -Trasferimento”, è stato invece migrato in modalità “B – Aggiornamento”. Vengono quindi riconosciuti i casi virtuosi in cui l’Ente ha optato per una scelta migliorativa rispetto a quella dichiarata in fase di candidatura. Le amministrazioni coinvolte non dovranno risottomettere una nuova candidatura per far sì che il progetto venga considerato completato con successo. La valutazione positiva dell’effettiva migrazione in modalità “B – Aggiornamento” non comporterà una variazione del contributo riconosciuto all’ente in fase di candidatura.

Le modalità di migrazione in cloud
La Strategia Cloud Italia prevede due modalità di migrazione:

  • A – Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT;
  • B – Aggiornamento in sicurezza di applicazioni in cloud.

Nella modalità “A – Trasferimento”, la migrazione verso il cloud deve essere effettuata secondo una strategia Lift&Shift, conosciuta anche come rehosting, ovvero il passaggio completo dell’intero servizio su un hosting cloud, comprensivo di applicazioni e dati, senza alcuna modifica agli applicativi: l’esatta replica del servizio esistente ma in ambiente cloud.

La modalità “B – Aggiornamento”, invece, prevede che la migrazione del servizio dell’amministrazione sia effettuata con una delle seguenti strategie: repurchase/replace, ovvero la migrazione verso una soluzione nativa in cloud; replatform, nel caso venga effettuata la riorganizzazione dell’architettura applicativa; re-architect, quando viene ripensata in maniera significativa l’architettura “core” di un applicativo in ottica cloud.

Cosa si intende per migrazione in modalità migliorativa 

Gli Avvisi PA digitale 2026 richiedono il raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati in fase di candidatura per ottenere l’erogazione delle risorse. Con questa novità però gli Enti che avevano dichiarato di migrare un determinato servizio in modalità “A – Trasferimento”, ma che invece hanno optato per la modalità “B – Aggiornamento” avranno comunque la possibilità di superare positivamente la fase di asseverazione.

La novità riguarda quindi solo quelle situazione in cui le PA hanno scelto di procedere in una direzione migliorativa rispetto a quanto originariamente previsto durante la candidatura, e non comporterà una variazione del contributo concesso originariamente all’Ente.

 

Linee guida aggiornate

 

PNRR: al via la Piattaforma Digitale Nazionale Dati

È attiva la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND). Il progetto, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di PagoPA S.p.A, abilita lo scambio di informazioni tra gli Enti e la Pubblica Amministrazione e favorisce l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati pubbliche.

È stato anche pubblicato il primo Avviso da 110 milioni di euro: i Comuni interessati ad aderire alla Piattaforma possono presentare la loro domanda entro il 17 febbraio 2023, su PA digitale 2026, ricevendo un voucher economico predefinito calcolato in base alla dimensione dell’Ente.

L’obiettivo della PDND è rendere concreto il principio europeo del “once-only”, cioè l’inserimento di informazioni una sola volta, permettendo così a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la PA già possiede per accedere a un servizio. Le amministrazioni, infatti, dopo essere state autenticate e autorizzate dalla Piattaforma, saranno in grado di scambiare dati tra loro, ed erogare così servizi in maniera più rapida ed efficace. Con l’interoperabilità delle banche dati è possibile creare un ecosistema che abilita lo scambio semplice e sicuro di informazioni tra le PA attraverso una piattaforma unica, un catalogo di servizi software (API) in costante crescita e un insieme di regole condivise, al fine di incrementare l’efficienza dell’azione amministrativa, ridurre la richiesta di dati al cittadino e creare nuove opportunità di sviluppo per le imprese. Inoltre, con l’adesione a questo primo Avviso, i Comuni avranno l’opportunità di mettere a disposizione di altre amministrazioni i propri dati tramite la pubblicazione di nuove API nel catalogo della PDND.

 

La redazione PERK SOLUTION

PNRR, PA digitale 2026: I primi avvisi per la digitalizzazione delle PA locali

Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale ha illustrato in Conferenza Unificata il progetto PA digitale 2026 nell’ambito del PNRR. Nello specifico il Ministro ha annunciato la partenza degli avvisi per le pubbliche amministrazioni locali a partire dal 4 aprile attraverso la piattaforma PA digitale 2026.
Nel corso del prossimo mese infatti partiranno i primi avvisi dedicati alla digitalizzazione della PA: dalla migrazione al cloud a modelli collaudati per l’implementazione di servizi pubblici digitali, passando per il consolidamento dell’identità digitale (SPID/CIE), fino al sistema di pagamento pagoPA e dell’app IO.
I fondi sono dedicati a 22.353 PA su tutto il territorio nazionale e saranno assegnati in ordine di prenotazione con l’erogazione in modalità voucher. Non sarà più necessario infatti presentare progetti, ma ogni PA in base a tipologia, dimensione e necessità riceverà un finanziamento predefinito.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION