È stato pubblicato in GU n. 138 del 30-05-2020 il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 6 maggio 2020 con il quale sono ripartite alle Regioni le risorse, pari a 60 milioni di euro, del fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. Le regioni attribuiscono ai comuni le risorse assegnate, anche in applicazione dell’art. 1, comma 21 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, con procedura di urgenza, anche secondo le quote a rendiconto o programmate nelle annualità pregresse, nonché per l’eventuale scorrimento delle graduatorie vigenti del Fondo nazionale di cui all’art. 11 della legge 9 dicembre 1998, n. 431. I comuni utilizzano i fondi anche ricorrendo all’unificazione dei titoli, capitoli e articoli delle rispettive voci di bilancio ai fini dell’ordinazione e pagamento della spesa. I comuni, sulla base delle risorse loro assegnate e nel rispetto dei requisiti minimi stabiliti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici del 7 giugno 1999, definiscono la graduatoria tra i soggetti in possesso dei predetti requisiti. Le risorse assegnate alle regioni possono essere utilizzate, ai sensi dell’art. 11 della citata legge n. 431 del 1998, ottimizzandone l’efficienza, anche in forma coordinata con le risorse del Fondo inquilini morosi incolpevoli istituito dall’art. 6, comma 5 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124, al fine di rendere l’utilizzo delle risorse statali assegnate più aderente alla domanda espressa nelle singole realtà locali. Le risorse ripartite possono essere utilizzate anche per sostenere le iniziative intraprese dai comuni e dalle regioni attraverso la costituzione di agenzie, istituti per la locazione o fondi di garanzia tese a favorire la mobilità nel settore della locazione anche di soggetti che non siano più in possesso dei requisiti di accesso all’edilizia residenziale pubblica attraverso il reperimento di alloggi da concedere in locazione a canone concordato.