Legge di bilancio 2024, dalla Camera l’ok definitivo alla manovra

La Camera dei deputati, nella seduta di venerdì 29 dicembre, con 200 voti favorevoli e 112 contrari ha approvato il disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”.

Il provvedimento risulta suddiviso, secondo quanto prescritto dalla legge di contabilità e finanza pubblica, in due sezioni.

La prima sezione dispone annualmente il quadro di riferimento finanziario e provvede alla regolazione annuale delle grandezze previste dalla legislazione vigente al fine di adeguarne gli effetti finanziari agli obiettivi. Essa contiene, per ciascun anno del triennio di riferimento, le misure quantitative necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici di finanza pubblica definiti a livello macroeconomico nella Nota di aggiornamento al DEF 2023.

La seconda sezione evidenzia, per ciascun programma, gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione, il bilancio a legislazione vigente e le variazioni non determinate da innovazioni normative. Queste ultime includono anche rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di entrate e di spese.

Allegati:

Legge di bilancio 2024 – Quadro di sintesi degli interventi

 

La redazione PERK SOLUTION

Nota Anci su legge di Bilancio con principali misure per Comuni e Città Metropolitane

Anci ha pubblicato una nota di approfondimento sulla legge di bilancio 2024 con le disposizioni di interesse di Comuni e Città metropolitane, comprensive delle modifiche apportate durante l’esame in Commissione Bilancio del Senato in prima lettura.

Di seguito riportiamo le principali misure per gli enti locali:

  • si prevede l’istituzione di un Fondo con una dotazione di 50 milioni di euro annui, dal 2024 al 2033, da ripartire tra i comuni che hanno sottoscritto l’accordo per il ripiano del disavanzo o del debito con il Presidente del Consiglio (commi 470-474);
  • i comuni sede di capoluogo di città metropolitana con disavanzo pro capite superiore a euro 700 che hanno sottoscritto l’accordo per il ripiano del disavanzo e per il rilancio degli investimenti possono stabilizzare, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, il personale non dirigenziale assunto a tempo determinato per potenziare l’attività di accertamento e riscossione dei tributi e la valorizzazione del patrimonio (commi 475-476);
  • in materia di controllo e monitoraggio dell’attuazione degli interventi realizzati con risorse nazionali e comunitarie, si prevede l’esonero dall’obbligo di indicare il CUP per le fatture emesse da soggetti che non siano stabiliti nel territorio dello Stato e per le fatture emesse prima della corretta attribuzione del codice unico di progetto (comma 479);
  • è previsto un contributo di 10 milioni di euro annui, dal 2024 al 2038, a favore dei comuni capoluogo di città metropolitana che al 31 dicembre 2023 escono dal dissesto finanziario. Gli stessi comuni possono deliberare un incremento dell’addizionale comunale all’Irpef e un’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale (commi 480-483);
  • è istituito un Fondo per favorire il riequilibrio finanziario delle province che alla data del 1° gennaio 2024 si trovano in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o in stato di dissesto finanziario, con una dotazione di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 (comma 484);
  • le risorse del Fondo di solidarietà comunale destinate al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali comunali, al potenziamento degli asili nido comunali e al potenziamento del trasporto scolastico di alunni con disabilità, vincolate al raggiungimento di specifici livelli delle prestazioni o, in mancanza, di obiettivi di
    servizio sono ridotte, a decorrere dall’anno 2025; Tali risorse vanno a costituire la dotazione di un nuovo fondo, denominato Fondo Speciale Equità Livello dei Servizi (commi 496-501) per la rimozione degli squilibri economici e sociali e per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona;
  • si disciplina la procedura di monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di servizio e dei livelli essenziali delle prestazioni da parte dei comuni beneficiari delle risorse del Fondo, nonché le conseguenze dell’inadempimento o del mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati, consistenti nel commissariamento degli enti risultati inadempienti;
  • sono introdotte disposizioni finalizzate a definire le modalità finanziarie per il conguaglio dei ristori assegnati agli enti locali in relazione all’emergenza COVID-19. Inoltre è istituito un Fondo di importo pari a 113 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2027, da destinare prioritariamente, ed in quote costanti nel quadrienni 2024- 2027, agli enti locali in deficit di risorse rispetto agli effettivi fabbisogni di spesa o di
    minori entrate generati dall’emergenza COVID-19, come saranno definiti in sede di verifica a consuntivo della perdita di gettito e dell’andamento delle spese degli enti locali rispetto ai ristori erogati (commi 506-508);
  • I comuni, le province e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Sicilia e Sardegna dovranno assicurare un contributo alla finanza pubblica pari a 250 milioni di euro annui per ciascun anno dal 2024 al 2028, di cui 200 milioni di euro annui a carico dei comuni e 50 milioni di euro annui a carico delle province e delle città metropolitane. Dall’obbligo di assicurare tale contributo sono esclusi, peraltro, gli enti locali in dissesto finanziario o in procedura di riequilibrio finanziario, nonché gli enti che abbiano sottoscritto con il Governo gli accordi per il ripiano del disavanzo o per l’avvio percorsi di riequilibrio strutturale previsti dalla legge di bilancio 2022 e dal decreto-legge n. 50 del 2022. Gli importi del contributo a carico di ciascun ente sono determinati con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanare entro il termine del 31 gennaio 2024, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali (commi 533-535).

 

La redazione PERK SOLUTION

Manovra di bilancio 2024, la prima nota di lettura Anci sulle misure d’interesse per i Comuni

Anci ha pubblicato la prima nota di lettura sulle misure principali per comuni e città metropolitane contenute nella legge di bilancio 2024.

Tra le diverse disposizioni si ricorda l’art. 83 (Rimodulazione del FSC), che estrapola le risorse destinate al raggiungimento degli obiettivi di servizio relativi ad asili nido, trasporto degli alunni con disabilità e sociale, innestate sul Fondo di solidarietà comunale, per destinarle al nuovo Fondo speciale equità livello dei servizi, volto alla rimozione degli squilibri economici e sociali e a favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona (articolo 119, comma quinto, della Costituzione). Vengono soppresse le previsioni che recavano gli strumenti di
recupero delle risorse in caso di mancato utilizzo, ritenute insufficienti a garantire gli obiettivi di servizio/ LEP, definendo, invece, le procedure per l’esercizio del potere sostitutivo. Considerato che, una volta che sono perseguiti da parte di tutti i comuni gli obiettivi di servizio, le risorse in parola perdono la loro natura di interventi speciali da inquadrare nel comma quinto dell’articolo 119 della Costituzione, le predette risorse riconfluiscono nel fondo di solidarietà comunale.

L’art. 88, commi 7, 8, 9 e 10, disciplina il concorso alla finanza pubblica per gli enti territoriali per gli anni dal 2024 al 2028. Il taglio di risorse a carico degli enti locali è quantificato in 200 milioni annui nel caso dei Comuni e per 50 milioni annui nel caso delle Città metropolitane e delle Province appartenenti alle Regioni a statuto ordinario e alle Isole. Il taglio sarà ripartito in proporzione della spesa corrente decurtata del valore della Missione 12 (servizi sociali), sulla base dei dati di rendiconto del 2022 (o, in mancanza, dell’ultimo rendiconto approvato), “tenendo conto” delle risorse del PNRR assegnate a ciascun ente al 31 dicembre 2023. Sono esclusi dal taglio gli enti in crisi finanziaria conclamata e quelli che hanno sottoscritto gli accordi per il ripiano dei disavanzi di cui al
comma 567 e seguenti della legge di bilancio per il 2022 e all’articolo 43, co. 2, del dl n. 50/2022.

 

La redazione PERK SOLUTION

Le prime proposta ANCI per la prossima legge di bilancio 2024

L’ANCI ha pubblicato le prime proposte per la prossima legge di bilancio 2024, inviate al Governo, sulle principali questioni di interesse per Comuni e Città metropolitane su cui chiede di prestare la dovuta attenzione, in una prospettiva di analisi e soluzioni di medio periodo.

Di seguito i punti trattati nel documento:

1. Accordi capoluoghi-Contributo e estensione dei partecipanti;
2. Ampliamento del perimetro di applicazione degli accordi per il ripiano dei disavanzi di cui ai commi 567 e seguenti della legge di bilancio 2022 anche ai Comuni capoluogo sedi di città metropolitane che risultavano in dissesto;
3. Incentivazione interventi per la riscossione delle entrate degli enti locali (mitigazione accantonamento FCDE);
4. Assunzioni di personale negli enti in riequilibrio finanziario pluriennale e in dissesto, anche in esercizio provvisorio;
5. Fondo nazionale sicurezza urbana per assunzioni polizia locale;
6. Proroga al 2025 dell’iscrizione del FAL per gli enti in dissesto per non determinare ulteriori condizioni di aggravamento per gli enti in fase di gestione del bilancio stabilmente riequilibrato;
7. Assicurare un ulteriore sostegno per il ripiano dei disavanzi da FAL a favore degli enti locali colpiti dalla sentenza CCost n. 80 del
2020;
8. Contributo a sostegno dei bilanci stabilmente riequilibrati (enti in dissesto);
9. Rifinanziamento con ulteriori 280 milioni per il triennio 2024-26 il fondo di supporto al risanamento dei Comuni in condizioni di predissesto con diversi precedenti provvedimenti, tra cui da ultimo la legge di bilancio per il 2022;
10. Revisione contributi di imbarco e sbarco connessi agli accordi con i capoluoghi;
11. Integrazione della quota perequativa del Fondo di Solidarietà comunale (700 mln. a regime);
12. Integrazione FSC a favore dei piccoli Comuni in condizioni di spopolamento e fragilità socioeconomica;
13. Ridefinizione procedura di riparto e salvaguardia dell’Addizionale comunale diritti d’imbarco aeroportuali;
14. Sostegno agli oneri sostenuti dai Comuni fino a 5 mila abitanti per sentenze di affidamento di minori o famiglie in difficoltà;
15. Servizi per l’infanzia oggetto di incentivazione e mantenimento nel FSC delle risorse restituite da parte dei Comuni che raggiungono gli obiettivi di servizio annuali (Asili nido, servizi sociali e trasporto scolastico studenti con disabilità), a sostegno degli obiettivi stessi;
16. Fondo per contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità o cedimenti;
17. Interventi a favore delle gestioni associate;
18. Risorse delle Città metropolitane.

 

La redazione PERK SOLUTION

Legge di bilancio 2024: Le proposte di ANCI per avviare un confronto al più presto

In vista della manovra di bilancio, ANCI ha fatto pervenire una nota riepilogativa sulle principali questioni di interesse per Comuni e Città metropolitane su cui chiede al governo di “prestare la dovuta attenzione, in una prospettiva di analisi e soluzioni di medio periodo”.

Avviare un confronto per poter approfondire le proposte normative dell’Anci da inserire nella legge di bilancio “per portare a compimento un percorso di efficienza e soprattutto di rafforzamento utile a dare le risposte ai bisogni crescenti dei nostri cittadini”. E’ questa la richiesta che il presidente dell’Anci ha fatto pervenire al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al titolare del ministero dell’Interno e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e al Ragioniere dello Stato.
Allegata alla richiesta di incontro l’Anci ha inviato una nota riepilogativa sulle principali questioni di interesse per Comuni e Città metropolitane su cui si chiede al governo di “prestare la dovuta attenzione, in una prospettiva di analisi e soluzioni di medio periodo”. Il comparto dei Comuni è, fra i livelli di governo, il settore che ha contribuito maggiormente negli anni alle politiche di contenimento della spesa, che ha ridotto il proprio personale in un contesto di funzioni crescenti e che ha diligentemente attuato la normativa sul federalismo fiscale”.
“Tutto questo – nota il presidente dell’Anci – ha determinato effetti non sempre positivi per i Comuni”, che i sindaci ritengono debbano essere “corretti urgentemente, come ad esempio la perequazione orizzontale o il crescente numero di Comuni in crisi finanziaria”. E poi “le forti pressioni sui servizi sociali comunali rendono necessarie scelte urgenti sulle politiche abitative e sulla razionalizzazione dei finanziamenti per il welfare”.
Infine, “il forte impegno sugli investimenti che caratterizza questa fase anche in attuazione del PNRR rende ancor più necessario un quadro di certezze e serenità sul versante delle risorse correnti fortemente erose dall’inflazione” (fonte Anci).

 

La redazione PERK SOLUTION