Il lavoro agile è incompatibile con la fruizione dei buoni pasto

Con sentenza n. 3463/2020 dell’8 luglio 2020 il Tribunale di Venezia ha stabilito che il lavoro agile è incompatibile con la fruizione dei buoni pasto. Il diritto ai buoni pasto in favore dei lavoratori degli enti locali è previsto al titolo VI del CCNL 14 settembre 2000, e in particolare gli artt. 45 e 46 – richiamati all’art. 26 del CCNL di comparto, subordinano la fruizione soltanto a determinati requisiti di durata giornaliera della prestazione. Per la maturazione del buono pasto, sostitutivo del servizio mensa (v. art. 45 CCNL di comparto), è necessario che l’orario di lavoro sia organizzato con specifiche scadenze orarie e che il lavoratore consumi il pasto al di fuori dell’orario di servizio. Quando la prestazione è resa in modalità di lavoro agile, questi presupposti non sussistono, proprio perché il lavoratore è libero di organizzare come meglio ritiene la prestazione sotto il profilo della collocazione temporale. Come evidenziato anche dalla Corte di Cassazione (sentenza 29.11.2019 n.31137), il buono pasto è un beneficio che non viene attribuito senza scopo, in quanto la sua corresponsione è finalizzata a far sì che, nell’ambito dell’organizzazione di lavoro, si possano conciliare le esigenze di servizio con le esigenze quotidiane del lavoratore, al quale viene così consentita – laddove non sia previsto un servizio mensa – la fruizione del pasto, i cui costi vengono assunti dall’Amministrazione, al fine di garantire allo stesso il benessere fisico necessario per la prosecuzione dell’attività lavorativa, nelle ipotesi in cui l’orario giornaliero corrisponda a quello contrattualmente stabilito per la fruizione del beneficio [ … ]”. Non si tratta quindi di un elemento della retribuzione, né di un trattamento comunque necessariamente conseguente alla prestazione di lavoro in quanto tale, ma piuttosto di un beneficio conseguente alle modalità concrete di organizzazione dell’orario di lavoro. Se così è, i buoni pasto non rientrano sic et simpliciter nella nozione di trattamento economico e normativo, che deve essere garantito in ogni caso al lavoratore in smart working ex art.20 Legge n. 81 del 2017. I buoni pasto non sono dovuti al lavoratore in smart working e di conseguenza la mancata corresponsione degli stessi non è oggetto di contrattazione e confronto con le sigle sindacali. D’altro canto è anche difficile ipotizzare quale potrebbe essere l’esito di tale confronto: se i buoni pasto non spettano, non possono erogati e l’atto del Comune con cui se ne sospende l’erogazione al lavoratore in smart working è sostanzialmente un atto “necessitato”.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

ANCI: le slides sulla regolazione del lavoro agile per la Pubblica amministrazione

L’ANCI ha pubblicato le slides di aggiornamento sulla disciplina del lavoro agile per la Pubblica amministrazione. Il documento è stato aggiornato con le misure inserite nella bozza del DL ‘rilancio’. Sul tema del lavoro agile Anci ha anche pubblicato un quaderno operativo a supporto dei Comuni in emergenza Covid 19 nella riorganizzazione interna ed esterna degli uffici e dei servizi.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Funzione pubblica, nuova direttiva ministeriale sulle regole organizzative della P.A. nella c.d. fase 2

È stata emanata dal Ministro per la Pubblica istruzione la nuova direttiva (direttiva n. 3/2020) in merito alle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell’evolversi della situazione epidemiologica da parte delle pubbliche amministrazioni.
La direttiva ribadisce che nello scenario attuale la disciplina normativa applicabile alle pubbliche amministrazioni continua a rimanere quella contenuta nell’articolo 87 del DL 18/2020, “Cura Italia”, recante misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio e di procedure concorsuali, ma tuttavia deve essere letta alla luce delle misure di ripresa della fase due introdotte dal DPCM 26 aprile 2020 che ha ampliato il novero delle attività economiche (Ateco) non più soggette a sospensione. Le pubbliche amministrazioni, nel garantire l’attività amministrativa, possono rivedere le attività indifferibili, ampliando il novero di quelle da rendere in presenza anche per assicurare il necessario supporto all’immediata ripresa delle attività produttive, industriali e commerciali, secondo quanto disposto dal DPCM 26 aprile 2020 e dalle future misure normative, rispetto alle quali le pubbliche amministrazioni, per quanto di competenza, ricevono e danno seguito alle istanze e alle segnalazioni dei privati. Nella fase attuale, le amministrazioni dovranno valutare, in particolare, se le nuove o maggiori attività possano continuare a essere svolte con le modalità organizzative finora messe in campo ovvero se le stesse debbano essere ripensate a garanzia dei servizi pubblici da assicurare alla collettività. Le pubbliche amministrazioni dovranno, quindi essere in grado di definire modalità di gestione del personale duttili e flessibili, tali da assicurare che il supporto alla progressiva ripresa delle attività sia adeguato e costante tale da ad assicurare comunque la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti. Le amministrazioni pubbliche sono invitate a comunicare, con ogni mezzo idoneo, le modalità di erogazione dei servizi al fine di garantire la massima e tempestiva informazione dell’utenza.

Autore: La redazione PERK SOLUTION

D.L. Cura Italia, la circolare esplicativa del Ministro della pubblica amministrazione sulle norme in materia di lavoro pubblico

Il Ministro della pubblica amministrazione ha emanato la circolare esplicativa n. 2/2020 con la quale sono fornite orientamenti applicativi alle amministrazioni delle norme contenute nel D.L. 18/2020 c.d. Decreto Cura Italia, che interessano il lavoro pubblico (lavoro agile, permessi ex legge 104/1992, estensione lavoro agile a soggetti con disabilità grave), per chiarirne, nell’ambito della funzione di indirizzo e coordinamento, la portata ed assicurare una omogenea e corretta applicazione delle stesse in tutti gli uffici.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Il Quaderno operativo ANCI sull’organizzazione degli uffici in tempo di lavoro agile

L’ANCI, al fine di supportare i Comuni in emergenza Covid 19 nella riorganizzazione interna ed esterna degli uffici e dei servizi, ha pubblicato un utile Quaderno operativo, offrendo un quadro d’analisi della normativa emergenziale inerente la gestione del personale e suggerendo alcune indicazioni operative che le amministrazioni potranno adattare alle proprie specifiche esigenze.  Il documento è arricchito con modulistica, fac simili di determine e delibere e normativa di riferimento analizzata puntualmente nei suoi aspetti applicativi.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION