“Easy”, la nuova piattaforma Anci-Ifel a supporto degli investimenti comunali

Easy è la nuova piattaforma realizzata da IFEL, Fondazione dell’ANCI per la finanza locale, grazie ad una Convenzione con MEF e MINT come strumento con cui saranno accompagnati i Comuni nel corso dell’intero ciclo degli investimenti: dal finanziamento alla programmazione, dalla progettazione all’affidamento, dall’esecuzione fino alla rendicontazione. Attraverso EASY, infatti, si accederà a modelli standard di procedura, schemi atto, casi reali d’investimento già realizzati da usare come esempi, informazioni sulle risorse e le regole, lezioni on line.
La piattaforma supporterà l’attuazione di tutte le tipologie di investimenti locali, compresi quelli co-finanziati da risorse aggiuntive dell’Unione Europea (politica di coesione e di sviluppo rurale). In particolare, una specifica azione sarà dedicata al supporto dei target legati agli investimenti PNRR, di cui i Comuni sono soggetti attuatori.
Il progetto si inserisce nel quadro di iniziative realizzate da parte della amministrazioni centrali e regionali per aiutare gli investimenti divulgando buone pratiche e dando vita a learning communities, centri di competenza nazionali e locali nell’ottica di incentivare la spesa, ridurre i tempi di attraversamento, semplificare e facilitare la realizzazione delle procedure.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

DL Infrastrutture, Fondo per la progettazione territoriale e investimenti

L’articolo 12 del ddl di conversione in legge del DL n. 121/2021, c.d. DL Infrastrutture, modificato in sede referente – al fine di rilanciare e accelerare il processo di progettazione nei comuni delle regioni Umbria, Marche, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nonché in quelli ricompresi nelle regioni in transizione e nelle aree interne del Paese, in vista dell’avvio del ciclo di programmazione 2021/2027 dei fondi strutturali e del Fondo sviluppo e coesione (FSC) e della partecipazione ai bandi attuativi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – prevede l’istituzione del Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale, con una dotazione, elevata nel corso dell’esame in sede referente, di 16,2 milioni di euro per il 2021 e 145,3 milioni di euro per il 2022, e ne disciplina le modalità di accesso, riparto e utilizzo.

La finalità del Fondo, secondo quanto espresso nella Relazione illustrativa, è di animare e potenziare la progettualità locale, recuperare il divario infrastrutturale e socio-economico che caratterizza i territori del Mezzogiorno e delle aree interne, prevalentemente imputabile alla carenza di personale tecnico presso gli enti locali medio piccoli.

Al Fondo accedono:
− tutti i comuni con popolazione complessiva inferiore a 30.000 abitanti ricompresi nelle Regioni Umbria, Marche (inserite nel corso dell’esame in sede referente), Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia;
− i comuni con popolazione complessiva inferiore a 30.000 abitanti ricompresi nella mappatura aree interne18 del Paese;
− le città metropolitane e le province ricomprese nelle aree sopra indicate.

Per quanto riguarda i comuni con una popolazione inferiore a 3.000 abitanti, l’accesso al fondo è sulla base delle classi demografiche e  secondo l’assegnazione di cui alla Tabella A, introdotta dalla lettera b) dell’articolo in esame in allegato al D.L. 91/2017, modificata in sede referente, laddove sono indicati gli importi complessivi del Fondo assegnati per classe demografica dei comuni, da ripartire tra gli enti beneficiari. Alle province sono assegnati 19 milioni e alle città metropolitane 7 milioni  di euro. Le risorse del Fondo sono ripartite ai singoli enti beneficiari con D.P.C.M. su proposta dell’Autorità politica delegata per il Sud e la coesione territoriale da adottarsi entro il 30 novembre 2021, assicurando una premialità ai comuni aggregati nelle Unioni di comuni.

Le risorse sono impegnate dagli enti beneficiari mediante la messa a bando, entro e non oltre 6 mesi dalla pubblicazione del decreto di riparto, anche per il tramite di società in house, di premi per l’acquisizione di proposte progettuali, secondo le procedure di evidenza pubblica previste (dal Capo IV, Titolo VI del Codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 50/2016) per i concorsi di progettazione e di idee. Si dispone altresì che il trasferimento delle risorse avviene dopo la pubblicazione del bando. Decorso il predetto termine di sei mesi, le risorse non impegnate sono restituite al Fondo e riassegnate agli enti beneficiari, secondo le modalità e le garanzie stabilite nel decreto medesimo.

Responsabile della gestione del Fondo è l’Agenzia per la coesione territoriale, la quale assicura ogni utile supporto agli enti beneficiari per il celere ed efficace accesso al Fondo, e provvede al monitoraggio ai fini della verifica di coerenza delle proposte con gli obiettivi del PNRR e della programmazione del FSC e dei Fondi strutturali 2021/2027.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

ARCONET, Analisi investimenti Enti Territoriali

La Commissione ARCONET ha effettuato un’analisi degli investimenti degli enti territoriali che dedica una attenzione particolare alle questioni di natura prettamente contabile. La presentazione è strutturata in quattro macro ambiti di analisi:
1) Bilanci di previsione e Rendiconti di gestione (2018 e 2019): un confronto;
2) L’andamento dei risultati di amministrazione nel periodo 2017-2019 (Vincolato, Destinato e Libero);
3) Le risorse per investimenti assegnate nel periodo 2017-2020: una analisi territoriale;
4) L’andamento degli investimenti: una analisi territoriale.
La prima parte della presentazione confronta i dati del bilancio di previsione iniziale e di consuntivo relativi agli esercizi 2018 e 2019, evidenziando distintamente per le Regioni e Province autonomie, le Città metropolitane, le Province e i comuni:
– la natura delle risorse destinate al finanziamento degli investimenti;
– l’articolazione della spesa di investimento (investimenti diretti, indiretti e conferimenti);
L’analisi evidenzia:
– per i comuni, una distanza elevata tra le previsioni iniziali riguardanti gli investimenti rispetto ai dati di consuntivo (circa 13-14 miliardi in meno a consuntivo, rispetto alle previsioni);
– che circa la metà degli investimenti degli enti territoriali è finanziata da risorse acquisite negli anni precedenti (utilizzo del risultato di amministrazione e fondo pluriennale vincolati);
– per le Autonomie speciali, il significativo finanziamento degli investimenti con risorse di parte corrente (circa il 18%);
– che la spesa per investimenti delle Regioni e Province autonome è quali interamente costituita da contributi agli investimenti, mentre quelle dei comuni è quasi interamente costituita da investimenti diretti;
– per le regioni, che nel 2019 non è stato pagato circa il 35% della spesa per investimenti diretti e quasi il 50% della spesa per contributi agli investimenti.
La seconda parte della presentazione riguarda i risultati di amministrazione nel periodo 2017- 2019, estratti dai rendiconti trasmessi alla BDAP, considerando esclusivamente le quote del risultato di amministrazione vincolate, destinate e libere (solo se positive). L’obiettivo dell’analisi è finalizzato a verificare gli andamenti degli avanzi utilizzabili da parte degli enti, anche alla luce della possibilità del pieno utilizzo degli stessi da parte degli enti locali a decorrere dall’anno 2018. Dopo aver illustrato le principali norme che stanziano contributi per investimenti a favore degli enti locali, la terza parte della presentazione analizza la distribuzione territoriale dell’assegnazione delle risorse statali nel periodo 2017-2020. Infine, l’ultima parte della presentazione espone una analisi territoriale degli andamenti degli investimenti sulla base dei dati SIOPE.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

UPI: Patto per il lavoro avvia Rilancio della PA locale

“Con il Patto per il lavoro si avvia un percorso di qualificazione e rilancio della PA che potrà avere un forte impatto anche sulle istituzioni locali, che dovranno essere pienamente coinvolte. La qualificazione del personale delle Province, con l’ingresso di nuove figure tecniche specializzate nella progettazione e programmazione degli investimenti e degli appalti, rappresenterebbe un volano straordinario per lo sviluppo locale”.
Lo dichiara il Presidente dell’UPI Michele de Pascale, commentando la sigla del Patto per il Lavoro tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Segretari di CIGL, CISL e UIL.
“Nei prossimi giorni avremo un importantissimo incontro con il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, perché riteniamo che la riforma della PA debba essere considerata tra le priorità dell’azione di governo. Le Province hanno bisogno di personale specializzato, che sostenga la forte spinta agli investimenti che negli ultimi tre anni ha prodotto una crescita del 37% della spesa in conto capitale. Nel solo 2020, nonostante la pandemia, gli investimenti delle Province sono aumentati del 20% e si sono consolidati i risultati delle 51 Stazioni Uniche Appaltanti, che hanno aumentato la mole di gare espletate di oltre il 60%. Ma le strutture vanno rinforzate, anche per affrontare al meglio la straordinaria occasione del PNRR sulla cui attuazione le Province possono dare un contributo essenziale. Questo Patto apre la strada ad un percorso di rilancio e rivitalizzazione dei dipendenti pubblici su cui è evidente l’impegno del Presidente Draghi e il Ministro Brunetta”.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION