Ripartiti 27 milioni di euro per la progettazione di opere idriche e di interventi infrastrutturali nelle ZES

Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha firmato il decreto che ripartisce ulteriori risorse, pari a circa 27 milioni di euro, per la realizzazione di infrastrutture idriche di particolare rilevanza e per dare nuovo impulso allo sviluppo infrastrutturale delle Zone Economiche Speciali (Zes). Le risorse derivano dal Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review di infrastrutture già finanziate, e riguardano interventi coerenti con l’Allegato Infrastrutture, logistica e mobilità al Documento di Economia e Finanza (DEF) 2022.
In particolare, il provvedimento del Ministro prevede la destinazione di circa 19 milioni di euro alla progettazione di interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza idrica e a rafforzare il sistema dei bacini idrografici al fine di ridurre le perdite e contrastare la siccità, mettendo in sicurezza il patrimonio infrastrutturale e potenziando la capacità degli invasi. Gli interventi riguardano i sette distretti idrografici e le relative Autorità di bacino distrettuale (Alpi Orientali, Padano, Appennino Settentrionale, Appennino Centrale, Appennino Meridionale, Sardegna e Sicilia). Otto milioni di euro sono invece destinati alla progettazione di interventi infrastrutturali per sostenere lo sviluppo delle aree ZES (Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale, Sardegna).

Il decreto del Ministro segue l’intesa acquisita in sede di Conferenza Unificata il 3 agosto 2022 e attua quanto previsto nell’Allegato Infrastrutture, logistica e mobilità del Documento di Economia e Finanza (Def) 2022, che destina tali risorse “ad ulteriore supporto delle politiche già intraprese per lo sviluppo del settore idrico, intende ampliare la destinazione del fondo progettazione opere prioritarie per consentire il finanziamento della progettazione (a livello di PFTE) di infrastrutture idriche di particolare rilevanza ed entità, facenti parte del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico, e aventi come soggetto attuatore soggetti che non riescono a provvedere con risorse autonome allo sviluppo della progettazione”, nonché per dare nuovo impulso allo sviluppo delle Zone Economiche Speciali (ZES).

Gli enti beneficiari, che possono utilizzare le risorse anche avvalendosi di convenzioni con altri enti o con delega di funzioni, inviano al Mims (Dipartimento per le opere pubbliche, le risorse umane e strumentali – Direzione generale per l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione urbana e gli interventi speciali) l’elenco dei piani/progetti/project review per i quali intendono utilizzare le risorse assegnate corredati dal Codice Unico di Progetto (CUP). L’elenco deve essere trasmesso entro 60 giorni dalla data di apertura dei termini di presentazione delle proposte indicata dal decreto direttoriale che sarà pubblicato sul sito istituzionale del Ministero.

Allegati:
Ripartizione risorse

 

La redazione PERK SOLUTION

Settore portuale, Riparto finanziamento per interventi infrastrutturali del Fondo complementare al Pnrr

È stato pubblicato in G.U. n. 236 del 2/10/2021 il decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili 13 agosto 2021, recante “Approvazione del programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.
Il decreto disciplina le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza di cui all’art.1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 1 luglio 2021 n.101, inerente “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, per la parte riservata al settore portuale.
L’importo complessivo delle risorse è di 2,835 mld di euro relativo agli esercizi dal 2021 al 2026, nel rispetto del cronoprogramma procedurale previsto dall’allegato 1 al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 luglio 2021. Gli interventi sono elencati nella Tabella, allegato 1, al decreto stesso.
Il riparto delle risorse è effettuato per Autorità di Sistema Portuale, per comune e per tipologia di intervento (ambiente, efficienza energetica, cold ironing, ecc.) come riportato nell’Allegato 1 del provvedimento che reca anche l’individuazione del soggetto attuatore e del CUP.
Per l’aggiudicazione dei contratti e la realizzazione degli interventi, vi sono le seguenti scadenze diversificate in base alla tipologia finanziata:
«Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici » i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023 e gli interventi devono concludersi con il collaudo entro il 31 dicembre 2026;
«Aumento selettivo della capacità portuale» i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023 e gli interventi devono concludersi con il collaudo entro il 30 giugno 2026;
«Ultimo/Penultimo miglio ferroviario/stradale», i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023 e gli interventi devono concludersi con il collaudo entro il 31 marzo 2026;
«Efficientamento energetico» i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 marzo 2023 e gli interventi devono concludersi con il collaudo entro il 31 marzo 2026;
«Elettrificazione delle banchine (Cold ironing )» i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 marzo 2024 e gli interventi devono concludersi entro il 30 giugno 2026.
Il monitoraggio degli interventi finanziati è effettuato dal soggetto attuatore, ovvero dal titolare del CUP applicando il sistema di «monitoraggio delle opere pubbliche – MOP» della «banca dati delle pubbliche amministrazioni – BDAP» previsto dal decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229 nonché il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 luglio 2021.

Province e Città metropolitane: ulteriori 1,150 miliardi per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti

Dopo il via libera dalla Conferenza Stato-città del 25 marzo 2021, allo schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, Province e Città metropolitane avranno a disposizione ulteriori 1,150 miliardi per il triennio 2021-23 per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti nella rete stradale di loro competenza.
La dotazione di 1,150 miliardi per il triennio 2021-23 dovrà essere impiegata per aumentare il grado di sicurezza e di fruibilità di ponti e viadotti sulla rete stradale gestita da Province e Città metropolitane, che rappresenta oltre l’80% della viabilità extra urbana del Paese. Il provvedimento fa parte di una strategia complessiva più ampia e sistemica per aumentare la sicurezza delle infrastrutture a beneficio di tutti gli utenti. Ulteriori risorse potranno essere reperite con la nuova programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione.
Tra gli interventi ammessi, il monitoraggio anche tecnologico degli elementi strutturali, l’adeguamento delle barriere di sicurezza, il rafforzamento dei piloni e altre misure antisismiche o di protezione dal rischio idrogeologico. Nella manutenzione straordinaria rientrano anche le opere di demolizione e ricostruzione.
Le risorse sono state ripartite tra le varie Province e Città metropolitane secondo criteri oggettivi, predisposti dalle strutture tecniche del Ministero e condivisi con Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e UPI (Unione delle Province d’Italia), che tengono conto delle caratteristiche fisiche e geomorfologiche della rete stradale, nonché delle azioni (antropiche, sismiche, idrogeologiche) alle quali sono sottoposte le strutture.
Con l’approvazione del decreto (che deve ora essere registrato dalla Corte dei Conti prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale) gli enti locali, venendo a conoscenza degli importi assegnati, potranno predisporre fin da ora i piani operativi di intervento all’interno dei loro bilanci.
Il decreto si inserisce in un programma più ampio di interventi per la manutenzione straordinaria della rete viaria secondaria nel triennio 2021-23. Nel complesso Province e Città metropolitane hanno infatti a disposizione finanziamenti di oltre 2,5 miliardi per il solo triennio 2021 – 2023, poiché con precedenti provvedimenti sono già stati assegnati circa 1,4 miliardi.
Considerando le assegnazioni per area geografica, il decreto ripartisce circa 440 milioni a Province e Città metropolitane nel Nord Italia, 264 milioni agli enti del Centro e circa 446 milioni agli enti del Sud Italia. Risorse che, rispetto a quelle indirizzate alle grandi opere, possono produrre un più veloce ritorno in termini economici e occupazionali sui territori.
Le strutture tecniche del ministero monitoreranno le attività dei soggetti attuatori per verificare il regolare sviluppo dei piani di intervento.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Termini per l´invio proposte su manutenzione straordinaria e efficientamento energetico

il  Ministero dell’Istruzione  con nota del 22 marzo ,  ha indicato i termini per l’invio delle  proposte  degli interventi di manutenzione straordinaria,  efficientamento  energetico ma  anche  di nuova  costruzione,  messa in  sicurezza e cablaggio  degli  edifici  scolastici  di  competenza  delle Città metropolitane e  Provincie.
Le  proposte  dovranno pervenire,  attraverso l’apposito applicativo del Ministero  dell’Istruzione,   attivo a  partire dalle ore 10.00 del giorno 30 marzo 2021,  entro e non oltre le ore 18.00 del giorno 30 aprile 2021.
Lo  scorso   10 marzo è  stato infatti   firmato dal Ministro, Patrizio Bianchi,  il   Decreto Ministeriale n. 62 , attualmente in corso di registrazione presso gli organi di controllo, con il quale sono  state  ripartite  le risorse pari a euro 1.125.000.000, sulla base degli stessi criteri stabiliti dal DPCM 7 luglio 2020, ossia il numero degli studenti e il  numero degli edifici scolastici. Gli importi spettanti a ciascuna Provincia, Città metropolitana ed ente di decentramento regionale sono indicati nell’allegato prospetto .

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Fondo per gli investimenti delle isole minori

È stato pubblicato in G.U. n. 65 del 16 marzo 2021 il DPCM 4 febbraio 2021, n. 34, recante Regolamento concernente la regolamentazione dei criteri di riparto del «Fondo per gli investimenti delle isole minori», di cui all’articolo 1, comma 553, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, annualità 2020, 2021 e 2022. Il Fondo istituito dall’articolo 1, comma 553, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 è prioritariamente destinato al finanziamento di progetti immediatamente eseguibili finalizzati allo sviluppo infrastrutturale o di riqualificazione del territorio dei comuni ricompresi nell’ambito delle isole minori. Per l’annualità 2020, ove i soggetti beneficiari non abbiano interventi immediatamente eseguibili, può essere, altresì, finanziata, la progettazione di interventi destinati alle medesime finalità, da realizzarsi a valere sulle successive annualità del Fondo o su altre fonti di finanziamento.
Le risorse del Fondo sono ripartite, fra i comuni di cui all’articolo 1, comma 1, con decreto del Ministro degli affari regionali e le autonomie, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere favorevole della Conferenza unificata, sulla base dei seguenti criteri:
a) 20 per cento delle risorse sono destinate ai comuni che hanno sede giuridica nelle isole minori; b) 20 per cento delle risorse sono destinate ai comuni nel cui territorio insistono isole minori stabilmente abitate e sono ripartite proporzionalmente al numero di isole, ivi comprese quelle ove ha sede giuridica il comune;
c) 20 per cento delle risorse sono destinate ai comuni in proporzione alla consistenza della popolazione residente nelle isole minori;
d) 20 per cento delle risorse sono destinate ai comuni in proporzione all’estensione del loro territorio insulare;
e) 20 per cento delle risorse sono destinate ai comuni, in base alla distanza media delle loro isole dalla terraferma secondo una suddivisione in tre classi: 1) alla prima classe appartengono i comuni con distanza media delle loro isole dalla terraferma da 0 a 2 km; 2) alla seconda classe appartengono i comuni con distanza media delle loro isole dalla terraferma superiore a 2 km e fino a 20 km; 3) alla terza classe appartengono i comuni con distanza media delle loro isole dalla terraferma oltre i 20 km.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Investimenti su scuola e infrastrutture e completamento della revisione della Carta delle autonomie: le proposte di UPI a Draghi

Investimenti su scuole superiori e infrastrutture, perché non ci sia più un caso “Genova” e revisione della riforma delle Province per una nuova Carta delle Autonomie locali: sono queste le priorità segnalate dal Presidente dell’UPI Michele de Pascale al Presidente incaricato Prof. Mario Draghi nell’ambito delle consultazioni per la formazione del nuovo Governo.
“Serve un esercito civile che faccia la propria parte per attuare la sfida delle vaccinazioni. Ma un altro punto di emergenza sono le scuole – ha sottolineato de Pascale – in particolare i licei e gli istituti superiori, che sotto il profilo edilizio stanno vivendo un’emergenza da tempo. Il Recovery plan è l’occasione per dire che non ci sarà mai più una scuola non a norma dal punto di vista sismico e che gli istituti diventeranno luoghi innovativi per il risparmio energetico”.
“Voglio ringraziare il Prof . Draghi – ha detto de Pascale nelle dichiarazioni alla stampa al termine dell’incontro – che ci ha onorato profondamente: al di là dell’invito formale, questa occasione ha dato la piena testimonianza di quanto per il Presidente incaricato sia importante tutto il sistema degli enti territoriali. Abbiamo avuto la sensazione che le riflessioni che abbiamo portato siano state di grande interesse e che il Governo che si va insediando, che ha un profilo di autorevolezza molto elevato grazie alla sua guida, abbia la consapevolezza di avere il bisogno di “un esercito civile diffuso” in tutta Italia di Sindaci, amministratori locali e presidenti di Regione che facciano la propria parte nell’attuare la sfida della vaccinazione e dei nuovi investimenti. In particolare –ha aggiunto – come sistema delle Provincie riteniamo che due questioni siano urgenti e fondamentali: gli investimenti per la messa in sicurezza delle scuole e delle opere viarie. In questo paese la situazione delle scuole superiori è in forte criticità: il Recovery Plan è l’occasione per dire ai cittadini e ai ragazzi e ragazze italiane che non ci sarà mai più una scuola non a norma dal punto di vista sismico, per dire ai Fridays for Future che le loro scuole non sono un disastro dal punto di vista energetico, ma luoghi innovativi dove il risparmio energetico e la transizione energetica sono la frontiera del Paese.
Quanto alle infrastrutture, dobbiamo evitare che casi come quelli di Genova si ripetano. Purtroppo nel nostro Paese la situazione dei ponti e viadotti è in grandissima difficoltà: le Province gestiscono il 70% della rete viaria e questa è l’occasione per investire nella messa in sicurezza di tutte le infrastrutture.
C’è poi – ha concluso de Pascale – un tema che come Province ci riguarda da vicino: il Governo uscente, che ringrazio per la collaborazione con gli enti locali e territoriali, aveva avviato un percorso di riforma del Tuel verso una nuova Carta delle autonomie locali. Questo per le Province è un passaggio molto importante e vorremmo per questo che ci sia continuità e si arrivi entro la legislatura a completarlo”.

 

Spese per progettazione definitiva ed esecutiva, richieste entro il 15 gennaio 2021

Con comunicato del 18 dicembre 2020, il Ministero dell’Interno fornisce le indicazioni operative per la richiesta del contributo per spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade (art. 1, comma 51 della legge n. 160/2019 e smi). Ai sensi del successivo comma 52, gli enti locali (comuni, province, città metropolitane, comunità montane, comunità isolane e unioni di comuni) comunicano le richieste di contributo al Ministero dell’interno, entro il termine perentorio del 15 gennaio dell’esercizio di riferimento del contributo. La richiesta deve contenere:
a) le informazioni riferite al livello progettuale per il quale si chiede il contributo e il codice unico di progetto (CUP) valido dell’opera che si intende realizzare;
b) le informazioni necessarie per permettere il monitoraggio complessivo degli interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio degli enti locali, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade;
b-bis) le informazioni relative al quadro economico dell’opera, dando evidenza dei costi inerenti alla progettazione, qualora l’ente locale utilizzi un Codice Unico di Progetto (CUP) di lavori.
Ciascun ente locale può inviare fino ad un massimo di tre richieste di contributo per la stessa annualità e la progettazione deve riferirsi, nell’ambito della pianificazione degli enti locali, a un intervento compreso negli strumenti programmatori del medesimo ente locale o in altro strumento di programmazione. Con decreto del Ministero dell’interno del 10 dicembre 2020, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è stata approvata la modalità di certificazione presente nell’area riservata del Sistema Certificazioni Enti Locali (“AREA CERTIFICATI – TBEL, altri certificati”) accessibile dal sito web della Direzione Centrale della Finanza Locale all’indirizzo https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify.
La certificazione deve essere trasmessa, a pena di decadenza, entro le ore 24:00 del 15 gennaio 2021.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Proroga al 5 marzo 2021 termine assegnazione Fondo progetti messa in sicurezza strutture pubbliche

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel comunicato pubblicato sul proprio sito istituzionale, ha dato notizia della pubblicazione del Decreto direttoriale n. 1519 del 4/11/20, inerente il posticipo al 5 marzo 2021 della scadenza (la precedente era il 5/11/20 per le CM ed il 20/11/20 per i Comuni) per l’aggiudicazione definitiva del servizio di progettazione di Comuni, Province e Città Metropolitane, ammessi al cofinanziamento, a valere sul fondo per la progettazione degli enti locali. Gli interventi del Fondo, istituito dal Ministero delle Infrastrutture, ai sensi dell’art. 1 comma 1079 della legge n. 205/2017, sono stati destinati al cofinanziamento della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica dei progetti definitivi degli enti locali per opere di messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche. La proroga, disposta alla luce del perdurare dell’emergenza epidemiologica, tiene conto delle persistenti difficoltà e ritardi che gli Enti hanno evidenziato a causa della situazione di emergenza in atto, per l’analisi degli atti e dei progetti, criticità segnalate anche dall’ANCI (Fonte ANCI).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Infrastrutture: CDP e UPI firmano un protocollo di collaborazione

Cassa Depositi e Prestiti e Unione Province d’Italia hanno firmato un protocollo d’intesa con cui definire i principi regolatori della loro cooperazione, finalizzata a identificare iniziative di sviluppo infrastrutturale su cui CDP fornirà assistenza e consulenza tecnica, economica e finanziaria alle 76 province delle regioni a statuto ordinario.
Grazie all’accordo, UPI diffonderà alle province coinvolte le informazioni relative alle attività di consulenza di CDP in relazione ad aspetti progettuali, tecnico amministrativi e finanziari a supporto dello sviluppo di progetti e interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico ed efficientamento energetico di strade, scuole e altri immobili di proprietà pubblica.
Sempre UPI – attraverso i propri canali di comunicazione, gli eventi dedicati, i seminari, i momenti di formazione e i webinar – presenterà alle province la possibilità di avvalersi delle attività di consulenza di CDP. Inoltre, UPI si impegna, per il tramite delle UPI Regionali e delle Province, ad assicurare a CDP delle sedi idonee per organizzare eventi di presentazione dei propri servizi agli enti locali su tutto il territorio nazionale.
CDP, a fronte della sottoscrizione di ulteriori protocolli con ciascuna provincia interessata, potrà poi fornire assistenza in relazione all’iter progettuale, procedurale, amministrativo e finanziario su alcuni specifici interventi. Questi ultimi saranno individuati da CDP e UPI con uno screening congiunto dei progetti indicati dalle province.
In una prima fase, saranno avviate le interlocuzioni con le province, per il tramite di UPI, per la realizzazione di un monitoraggio per la raccolta dei dati relativi ai progetti e per avere un quadro aggiornato dei fabbisogni. Successivamente, sarà poi individuato un elenco di opere più significative in termini di investimenti, innovatività ed importanza per i territori che potranno essere oggetto di collaborazione tra CDP ed i singoli enti.
In base alle informazioni raccolte e all’interesse mostrato dalle Province, si potranno individuare alcuni progetti “pilota” su cui avviare i servizi di consulenza tecnica offerti da CDP. A questo punto, partirà la seconda fase ossia quella della sottoscrizione di protocolli attuativi specifici tra CDP e gli enti individuati.
I progetti che potranno essere supportati da Cassa Depositi e Prestiti ricadranno all’interno di due fattispecie: quelli finanziati totalmente con contributo pubblico e quelli finanziati con contributo pubblico solo parzialmente. In questa ultima fattispecie potrà essere valutato il ricorso, con il supporto di CDP, a forme di partenariato pubblico-privato.
CDP, inoltre, potrà valutare eventuali richieste di finanziamento da parte delle province nel rispetto delle prescrizioni normative e delle circolari tempo per tempo vigenti (fonte CDP-UPI).

 

Fondo Progettazione fattibilità infrastrutture, Prorogata scadenza per invio richieste assegnazione risorse

Con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti del 29 settembre 2020 n. 418 sono riaperti i termini fissati per la scadenza del 4 agosto 2020 di cui al Decreto ministeriale del 23 dicembre 2019 n. 594 pubblicato sul sito internet il 4 giugno 2020.
Gli Enti beneficiari che non abbiano presentato proposta entro la scadenza del 4 agosto 2020 possono inviare le richieste di assegnazione delle risorse entro 45 giorni dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul sito internet istituzionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (5 ottobre 2020).
Il fondo finanzia la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari, nonché la project review delle infrastrutture già finanziate” le risorse assegnate sono destinate alla redazione di progetti di fattibilità di piani urbani per la mobilità sostenibile, di piani strategici metropolitani, di progetti attuativi degli stessi e di progetti relativi ad opere portuali.
L’accesso al finanziamento avviene mediante l’invio della proposta all’indirizzo PEC: fondoprog.iip@pec.mit.gov.it e per conoscenza all’indirizzo PEC: fondomit.opereprioritarie@pec.cdp.it  a partire dal giorno 06/10/2020 e fino al giorno 19/11/2020 (quarantacinquesimo giorno dalla data successiva alla pubblicazione del DM 418/2020).

Autore: La redazione PERK SOLUTION