Convocazione del consiglio comunale da parte del sindaco e integrazione ordine del giorno: decorrenza termini

L’istanza d’integrazione dell’ordine del giorno del consiglio comunale da parte del sindaco deve intendersi quale richiesta d’inserimento degli argomenti proposti, ex art. 39, c. 2, TUEL, e il dies a quo per la decorrenza dei termini è individuato nella data della prima richiesta. È questa la risposta del Ministero dell’interno del 30 novembre u.s., ad una richiesta di parere di una Prefettura. In particolare, è stato rappresentato che il presidente del consiglio comunale ha omesso di integrare l’ordine del giorno del consiglio comunale, convocato per i giorni 4 e 5 novembre u.s., secondo quanto richiesto dal sindaco con nota in data 31 ottobre u.s., ed ha successivamente rassegnato le dimissioni in data 15 novembre 2022. Anche il consigliere anziano, subentrato al presidente dimissionario, a seguito della reiterata richiesta del sindaco del 18 novembre u.s., ha omesso di integrare l’ordine del giorno del consiglio, convocato per i giorni 24 e 25 novembre u.s., con gli argomenti indicati dal sindaco.

Ritenendo che l’originaria istanza di integrazione dell’ordine del giorno da parte del sindaco debba intendersi quale richiesta di inserimento all’ordine del giorno del consiglio comunale degli argomenti proposti dal primo cittadino, il Ministero condivide la valutazione della Prefettura circa l’individuazione del giorno della decorrenza dei termini nella data della prima richiesta, cioè il 31 ottobre 2022.

 

La redazione PERK SOLUTION