Dall’ANCI richiesta di chiarimenti su mobilità in ingresso e in entrata dei dipendenti di piccoli Comuni

Nel cosiddetto Decreto Reclutamento (DL 80/2021) si riscontrerebbero criticità per il personale dei piccoli Comuni con un numero di dipendenti non superiore a 100, assunti a tempo indeterminato. In questi enti, stando alla norma letterale, di cui al primo periodo della disposizione di cui al comma 1.1. dell’articolo 30 del decreto legislativo n. 165/01, così come novellato dalla legge n. 113/2021, di
conversione del D.L. n. 80/2021, sarebbe esclusa la mobilità volontaria sia in uscita che in entrata, con con pesanti ricadute in termini gestionali che impedirebbero, soprattutto nei piccoli enti che ne hanno più bisogno, il reclutamento di personale con questa modalità. A segnalarlo è il segretario generale dell’Anci, che tramite una lettera solleva la questione al capo dipartimento della Funzione pubblica. 

Ad avviso dell’ANCI, la ratio della norma era invece di escludere, per tali Enti, la sola mobilità in uscita senza il previo assenso dell’Ente Locale, come si evince peraltro dagli altri periodi della disposizione stessa che introducono criteri restrittivi in tal senso per gli altri
enti locali. Pertanto, l’Associazione chiede di intervenire per chiarire la portata della disposizione e, se necessario, correggerla con una proposta normativa da inserire nel primo provvedimento utile.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Decreto Reclutamento, la nota sintetica di Anci sulle misure di interesse degli enti locali

ANCI ha pubblicato una nota sintetica sulle norme di principale interesse per i Comuni e le Città Metropolitane contenute nel decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 sulle “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”. Si tratta di misure urgenti finalizzate a consentire il potenziamento della capacità amministrativa di tutte le Pubbliche amministrazioni coinvolte nell’attuazione del Pnrr. Tra i provvedimenti di interesse per i Comuni nel testo sono previste misure per il reclutamento di personale a tempo determinato, per il passaggio diretto di dipendenti tra pubbliche amministrazioni, per gli incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del Pnrr, misure in materia di ordinamento professionale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni e il Piano integrato di attività e organizzazione.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Debutta in via sperimentale “inPA”, il Portale del Reclutamento

Il Dipartimento della Funzione Pubblica informa che è operativo “InPA” – il Portale del Reclutamento”, la porta digitale unica di accesso al lavoro nella Pubblica amministrazione: www.inpa.gov.it.
Il Portale inPA – sviluppato dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Almaviva – funzionerà in modalità sperimentale per il solo inserimento dei curricula. Dall’autunno sarà implementata la pubblicazione dei bandi e degli avvisi di selezione del personale necessario alla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A regime, entro il 2023, il Portale ospiterà anche i bandi dei concorsi pubblici ordinari, in sinergia con la Gazzetta Ufficiale, nonché le procedure di mobilità dei dipendenti pubblici.

InPA – istituito originariamente dalla legge 56/2019, inserito nel Pnrr e disciplinato definitivamente dal decreto legge n. 80/2021 (convertito con la legge n. 113 del 6 agosto 2021) – sarà il luogo del cambiamento della Pa: lo spazio in cui fotografare in tempo reale il rinnovamento del capitale umano pubblico e in cui le offerte di lavoro si incontreranno in modo concreto, trasparente e in tempo reale con le aspettative e le competenze di milioni di professionisti.
I cittadini potranno registrarsi al Portale inPa, tramite Spid, e caricare i propri dati, il percorso formativo, le specializzazioni, le competenze e le esperienze professionali nel form appositamente predisposto per garantire la sicurezza dei dati sensibili.
InPa, per la ricerca e il reclutamento dei profili professionali necessari alle pubbliche amministrazioni, si avvarrà delle banche dati specifiche dei professionisti iscritti agli Albi e di quelle delle professioni non ordinistiche. A tal fine, il 16 luglio scorso è stato siglato un Protocollo d’intesa tra il Dipartimento Funzione pubblica e ProfessionItaliane, che riunisce la Rete delle professioni tecniche e i Cup: un universo di circa 1,5 milioni di professionisti.
Analogamente, il 4 agosto, è stato sottoscritto il Protocollo con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (oltre 120mila professionisti) e con Assoprofessioni, che organizza circa 50mila addetti appartenenti alle professioni non regolamentate (tra le quali gli esperti ambientali e di sicurezza del lavoro). Ulteriori protocolli sono in corso di definizione.
Il Dipartimento ha, inoltre, attivato una partnership con LinkedIN per amplificare le occasioni di lavoro nella Pubblica amministrazione e raggiungere in maniera mirata i professionisti attivi in Italia e nel mondo.

Le slide del Dipartimento della Funzione Pubblica

Ministero dell’interno: Nuove disposizioni in materia di vicesegretari e segretari comunali

Con la Circolare n. 52 del 9 agosto 2021, il Ministero dell’interno illustra le novità apportate dal D.L. n. 80/2021, convertito in legge n. 113/2021, alle disposizioni in materia di segretari e vicesegretari comunali. In particolare, l’art. 3-quater del DL 80/2021, nel modificare l’art. 16-ter del DL 162/2019, estende da 12 a 24 mesi il periodo massimo
durante il quale, nei piccoli comuni, le funzioni attribuite al vicesegretario comunale possono essere svolte da un funzionario di ruolo del comune in servizio da almeno due anni in un ente locale ed in possesso dei requisiti per la partecipazione al concorso di segretario comunale. Tale modifica nasce dall’esigenza di sopperire nel triennio 2020/2022, anche nelle more della conclusione dei corsi di formazione che saranno a breve avviati a seguito della procedura concorsuale appena terminata e di quelle già autorizzate, alla carenza dei segretari comunali destinati ad operare nei comuni di minore dimensione demografica.
Il successivo art. 6-bis, inserito in prima lettura dal Senato, reca un’autorizzazione legislativa all’assunzione di segretari comunali e provinciali in numero pari al 100 per cento delle unità di personale cessate dal servizio nel 2020, al fine di sopperire all’attuale carenza di segretari comunali iscritti all’Albo, anche alla luce della necessità di rafforzare la capacità funzionale degli enti locali connessa agli interventi previsti nel PNNR. Conseguentemente, si dispone la soppressione del comma 6 dell’articolo 14 del decreto legge 6 luglio 2012, n.95 (convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135) ai sensi del quale le assunzioni dei segretari comunali e provinciali sono autorizzate per un numero di unità non superiore all’80 per cento di quelle cessate dal servizio nel corso dell’anno precedente.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Pubblicato in GU il decreto Reclutamento

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 188 del 07/08/2021 il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, recante misure urgenti per il rafforzamento della capacita’ amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia, convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, 113. Contestualmente, è stato pubblicato il testo del decreto coordinato con la legge di conversione. Si tratta del terzo pilastro del Recovery Plan italiano, dopo la governance e le semplificazioni, che regola le procedure per le assunzioni a tempo determinato nella Pubblica amministrazione di tutti gli esperti e i funzionari che lavoreranno ai progetti, nonché il potenziamento di enti come Sna e Formez, per rafforzare la formazione dei lavoratori pubblici e l’assistenza tecnica.

Le slide del Dipartimento della Funzione Pubblica

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Decreto Reclutamento, la Camera approva in via definitiva

È stato approvato in via definitiva il Dl reclutamento, il decreto legge per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del NRR e per l’efficienza della giustizia, c.d. Decreto Reclutamento (A.C. 3243). I voti favorevoli sono stati 339, nessun voto contrario, 32 gli astenuti.
Sono previste regole speciali volte ad accelerare le procedure selettive che possono essere utilizzate per il reclutamento di personale a tempo determinato e per il conferimento di incarichi di collaborazione da parte delle amministrazioni pubbliche titolari di progetti previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza o, limitatamente agli incarichi di collaborazione necessari all’assistenza tecnica, finanziati esclusivamente a carico del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR. Tali rapporti di lavoro devono riguardare il personale destinato a realizzare i suddetti progetti, tuttavia le predette modalità speciali per le assunzioni a tempo determinato possono essere utilizzate anche da parte delle pubbliche amministrazioni non interessate dall’attuazione del PNRR. Si dispone infine che le p.a. possono derogare, fino a raddoppiarli, i limiti percentuali attualmente previsti dalla legge per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni, per lo svolgimento di compiti strettamente funzionali all’attuazione degli interventi del Piano. Viene modifica la disciplina transitoria che consente l’assunzione a tempo indeterminato di soggetti che abbiano rapporti di lavoro dipendente a termine con pubbliche amministrazioni. In particolare, il termine per le assunzioni in oggetto viene prorogato dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022. La medesima proroga riguarda anche il termine temporale entro cui si deve conseguire il requisito relativo all’anzianità di servizio, che è uno dei requisiti stabiliti per l’applicazione della suddetta disciplina transitoria. Si prevede la possibilità per gli enti locali di organizzare e gestire in forma aggregata, anche in assenza di un fabbisogno di personale, selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei all’assunzione nei ruoli dell’amministrazione, sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato, per vari profili professionali e categorie compresa la dirigenza, da cui i medesimi enti attingono, in assenza di proprie graduatorie in corso di validità, per la copertura delle posizioni programmate nei rispettivi piani dei fabbisogni di personale.
Si riconosce agli enti locali in dissesto finanziario, la possibilità di procedere comunque alle assunzioni di personale a tempo determinato necessarie a garantire l’attuazione del PNRR, nonché l’esercizio delle funzioni di protezione civile, di polizia locale, di istruzione pubblica, inclusi i servizi e del settore sociale nel rispetto dei limiti di spesa previsti dalla normativa vigente in materia.
In materia di mobilità volontaria il provvedimento:

  • limita i casi in cui tale forma di mobilità è subordinata all’assenso dell’amministrazione di appartenenza, disponendo che l’assenso rimane necessario qualora;
     – si tratti di posizioni dichiarate motivatamente infungibili dall’amministrazione cedente;
  • – si tratti di personale assunto da meno di tre anni;
  • – la mobilità determini una carenza di organico superiore al 20 per cento nella qualifica corrispondente a quella del richiedente. Tale percentuale è stabilita al 5 per cento per gli enti locali con un numero di dipendenti compreso tra 101 e 250 e al 10 per cento per quelli con un numero di dipendenti compreso tra 251 e 500 dipendenti.
  • esclude dall’applicazione di tale istituto il personale degli enti locali con un numero di lavoratori a tempo indeterminato inferiore a 100;
  • per gli enti locali, conferma che l’applicazione dell’istituto in oggetto è esclusa per i cinque anni successivi alla prima assegnazione del dipendente;
  • stabilisce che anche per le procedure di mobilità volontaria del personale la presentazione della domanda di partecipazione debba avvenire per via telematica.

Per quanto concerne i limiti di spesa per il trattamento economico accessorio dei pubblici dipendenti, si prevede che con successivi interventi normativi si individuino le risorse in base alle quali i contratti collettivi nazionali di lavoro definiscano i criteri e le modalità di superamento del limite della spesa annua destinata ai trattamenti del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche, limite attualmente costituito dal corrispondente importo determinato per il 2016.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

DL Reclutamento, come cambia il lavoro pubblico. Le slide del Ministro della PA

Il ministro per la Pubblica amministrazione ha svolto un’audizione in Commissioni congiunte 1° Affari Costituzionali e 2° Giustizia del Senato della Repubblica sul disegno di legge di conversione in legge del dl 9 giugno 2021, n. 80, c.d. Decreto Reclutamento. Il provvedimento reca misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni.
Tali misure sono contenute nel primo dei due titoli che compongono il DL (il secondo contiene norme ad hoc per l’efficienza della giustizia ordinaria e amministrativa) e riguardano l’introduzione delle modalità speciali per il reclutamento per il PNRR e l’accrescimento della capacità funzionale della PA. Il decreto rafforza la capacità amministrativa e punta alle assunzioni per la realizzazione del Pnrr. Sono definite regole di velocizzazione per gestire la montagna di progetti. Alla fine del contratto a tempo determinato 3+2, questo verrà considerato titolo valido per una sorta di stabilizzazione del 40% per poter fruire nella Pa di queste competenze”. Il decreto reclutamento, in applicazione del Patto Governo-sindacati per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, supera i tetti sul salario accessorio rinviando alla contrattazione collettiva i criteri e le modalità attuative. Sarà, inoltre, definita dai contratti collettivi nazionali una nuova area funzionariale per favorire l’ingresso e la progressione di carriera del personale di elevata qualificazione.
L’art. 6 del DL prevede il Piano Integrato di attività e organizzazione, il documento di programmazione unico che le amministrazioni pubbliche saranno tenute a presentare. Il Piano accorperà, tra gli altri, i piani della performance, del lavoro agile, della parità di genere, dell’anticorruzione. Restano esclusi dall’unificazione soltanto i documenti di carattere finanziario. Il “Piano” unico punta a realizzare un nuovo modello di pianificazione organizzativa nelle PA, attraverso una visione integrata dei processi delle amministrazioni. Obiettivo è eliminare oneri inutili e duplicazioni, predisponendo un documento intelligibile e unico che chiarirà l’orizzonte verso cui tende ogni amministrazione. Una sorta di “mappatura” del cambiamento.
Da settembre 2021 vedrà la luce il portale del reclutamento. La piattaforma non viene istituita con il Dl Reclutamento, ma faceva già parte delle misure previste dalla Legge 19 giugno 2019, n. 56, sempre in funzione della riduzione dei tempi di accesso al pubblico impiego. Il Dipartimento della Funzione pubblica siglerà un Protocollo d’intesa con la rete delle professioni tecniche per creare banche dati specifiche dei professionisti iscritti agli Albi. Allo stesso modo, attiverà una partnership con LinkedIn, la più grande piattaforma di attrazione delle professionalità presente sul mercato, per amplificare le occasioni di lavoro nella Pubblica amministrazione e raggiungere in maniera mirata i professionisti che lavorano in Italia e nel mondo.

Le slide DL 80/2021 – Audizione al Senato

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

DL Reclutamento pubblicato in G.U.

È stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n.136 del 9 giugno 2021, il decreto legge 9 giugno 2021, n. 80 recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacita’ amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”.
l decreto stabilisce che per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato si applica la riforma dei concorsi pubblici contenuta nel decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, che prevede la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e la previsione della sola prova scritta digitale. La durata dei contratti sarà di 36 mesi, rinnovabili fino al 31 dicembre 2026 in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Piano da parte delle amministrazioni assegnatarie dei progetti.
Per le alte specializzazioni – come i dottori di ricerca e le persone con esperienze documentate di almeno 2 anni in organizzazioni internazionali e dell’Unione europea – è prevista l’iscrizione in un apposito elenco sul “Portale del reclutamento”, a seguito di una procedura di selezione organizzata dal Dipartimento della funzione pubblica e basata anch’essa sulla valutazione dei titoli e su un esame scritto. Le amministrazioni potranno quindi procedere alle assunzioni sulla base della graduatoria, mantenendo comunque la facoltà di indire proprie procedure concorsuali. Sono introdotti strumenti di supporto alle amministrazioni nell’attuazione del PNRR, fra cui il potenziamento delle funzioni di Formez PA, che dovrà fornire assistenza tecnica alle amministrazioni, e il rafforzamento della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA). Per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto il Dipartimento della funzione pubblica indirà un concorso pubblico per il reclutamento di un contingente complessivo di 500 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. Le figure reclutate saranno ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, tra le amministrazioni centrali titolari degli interventi. Le graduatorie del concorso saranno efficaci per la durata di attuazione del Piano e sono oggetto di scorrimento in ragione di esigenze motivate fino a ulteriori 300 unità.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto Reclutamento

Nella seduta del 4 giugno 2021 il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia. Il decreto segue quelli già approvati, relativi alla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e alla semplificazione, e costituisce così il terzo pilastro dell’assetto normativo che consentirà la piena attuazione del Piano. Le norme introdotte definiscono percorsi veloci, trasparenti e rigorosi per il reclutamento di profili tecnici e gestionali necessari e pongono le premesse normative per la realizzazione delle due riforme trasversali previste dal PNRR: la pubblica amministrazione e la giustizia. Il provvedimento stabilisce che per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato si applica la riforma dei concorsi pubblici contenuta nel decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, che prevede la valutazione dei titoli per le figure ad elevata specializzazione tecnica e la previsione della sola prova scritta digitale. La durata dei contratti sarà di 36 mesi, rinnovabili fino al 31 dicembre 2026 in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Piano da parte delle amministrazioni assegnatarie dei progetti.
Al fine di consentire la selezione di manager qualificati, autorizza, esclusivamente per il periodo di attuazione del PNRR e soltanto per le amministrazioni titolari di interventi, il raddoppio delle percentuali previste dalla legge per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla pubblica amministrazione e a dirigenti provenienti da altre amministrazioni. Potranno essere poi superati i tetti di spesa relativi al trattamento economico accessorio, secondo criteri e modalità da definire nei contratti collettivi nazionali di lavoro.
Il decreto fissa una fino al 40 per cento di posti nei concorsi pubblici banditi dalle amministrazioni a favore di chi abbia svolto incarichi a tempo determinato per lavorare al PNRR. La Commissione europea, infatti, chiede che le competenze acquisite dalle pubbliche amministrazioni non vadano disperse dopo il 2026, ma che contribuiscano al rafforzamento della capacità amministrativa. Sono previsti, inoltre, percorsi di mobilità verticale per il personale della pubblica amministrazione, volti a valorizzare le conoscenze tecniche e le competenze di carattere trasversale (manageriale e gestionale) sviluppate dai dipendenti nel corso della propria attività lavorativa.
Per i giovani, si potenziano i canali di accesso qualificati, attraverso l’attuazione delle norme che prevedono la possibilità di stipulare contratti di apprendistato nella p.a.
Sono introdotti strumenti di supporto alle amministrazioni nell’attuazione del PNRR, fra cui il potenziamento delle funzioni di Formez PA, che dovrà fornire assistenza tecnica alle amministrazioni, e il rafforzamento della Scuola nazionale dell’amministrazione (SNA).
Per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto il Dipartimento della funzione pubblica indirà un concorso pubblico per il reclutamento di un contingente complessivo di 500 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.
Le figure reclutate saranno ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, tra le amministrazioni centrali titolari degli interventi. Le graduatorie del concorso saranno efficaci per la durata di attuazione del Piano e sono oggetto di scorrimento in ragione di esigenze motivate fino a ulteriori 300 unità.
Per le attività di monitoraggio e rendicontazione del PNRR, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato potrà avvalersi di un contingente di esperti di comprovata qualificazione professionale fino a un importo massimo di euro 50.000 lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa complessivo di 250.000 euro per l’anno 2021 e di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026. Le restanti amministrazioni potranno avvalersi di un analogo contingente, per un importo massimo di 50.000 euro lordi annui per singolo incarico, entro il limite di spesa complessivo di euro 4 milioni per l’anno 2021 e di 8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026.

Bozza del DL Reclutamento

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION