Nuova direttiva ministeriale in materia di lavoro agile

Il Ministro della Pubblica amministrazione ha firmato in data 29 dicembre 2023, una nuova direttiva sul lavoro agile indirizzata a tutte le amministrazioni pubbliche.

Il lavoro agile nel pubblico impiego è regolato – ricorda la direttiva – da accordi individuali, che calano nel dettaglio obiettivi e modalità ad personam dello svolgimento della prestazione lavorativa. Per quanto riguarda in particolare i cosiddetti lavoratori “fragili”, l’ormai superata contingenza pandemica, nonché la disciplina contrattuale collettiva consolidata e la padronanza, da parte delle amministrazioni, dello strumento del lavoro agile come volano di flessibilità orientato alla produttività e alle esigenze dei lavoratori, ha fatto ritenere superata l’esigenza di prorogare ulteriormente i termini di legge che stabilivano l’obbligatorietà del lavoro agile.

L’attenzione per i dipendenti più esposti a situazioni di rischio per la salute, tuttavia, non viene meno: la direttiva evidenzia infatti la necessità di garantire ai lavoratori che documentano “gravi, urgenti e non altrimenti conciliabili situazioni di salute, personali e familiari” la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, “anche derogando al criterio della prevalenza dello svolgimento della prestazione lavorativa in presenza”.

Nell’ambito dell’organizzazione di ogni amministrazione, sarà dunque responsabilità di ciascun dirigente individuare le misure organizzative che si rendono necessarie in tal senso, attraverso specifiche previsioni nell’ambito degli accordi individuali.

 

La redazione PERK SOLUTION

Occupazioni abusive: la direttiva del Ministro dell’interno ai Prefetti

Il ministro dell’Interno ha indirizzato ai prefetti una direttiva per la prevenzione e il contrasto del fenomeno delle occupazioni abusive. La direttiva prevede, tra l’altro, la ricognizione degli immobili in condizione di abbandono, potenzialmente oggetto di occupazione. In particolare, su questo fronte, le Forze di polizia, con il coinvolgimento delle Polizie locali, garantiranno le misure idonee a prevenire nuove occupazioni abusive.

Fra le misure previste, anche l’effettuazione di un censimento delle persone presenti negli stabili già occupati, al fine di procedere alla liberazione degli stessi e adottare le misure di tutela che si rendessero necessarie. Proprio sul tema dell’esecuzione dello sgombero, il Ministero pone l’accento sulla necessità di dare il massimo impulso a tutte le attività dirette a garantire l’immediata liberazione dei beni la cui illecita occupazione si protrae da tempo. Non è più procrastinabile una ferma azione di ripristino della legalità violata, così scongiurando anche l’erroneo convincimento che si possa impunemente infrangere la legge a causa della presunta inadeguatezza delle azioni poste in essere dalle autorità preposte sul fronte repressivo.

Nella direttiva del ministro viene anche evidenziato come, avvalendosi delle risorse del Fondo per la sicurezza urbana, i comuni capoluogo di città metropolitana potranno realizzare ogni misura necessaria per mettere in sicurezza gli edifici. Altrettanto significativo è l’aspetto relativo alla liquidazione dell’indennità per il mancato utilizzo del bene da riconoscersi al proprietario dell’immobile occupato. Per la definizione dei criteri di quantificazione della predetta misura di ristoro, le Prefetture dovranno avviare apposite interlocuzioni con le Direzioni territoriali dell’Agenzia delle Entrate e del Demanio, se del caso formalizzando le intese raggiunte in appositi accordi di collaborazione.
Infine, per quanto riguarda l’ipotesi in cui siano state adottate più ordinanze di sgombero che impongono una programmazione degli interventi e la fissazione di un ordine delle priorità, il piano dovrà privilegiare, compatibilmente con le specifiche peculiarità del contesto territoriale, le occupazioni cui hanno fatto seguito provvedimenti di sequestro giudiziario e quelle che vedono un qualche coinvolgimento di soggetti o organizzazioni criminali.
Resta inteso che, nella programmazione delle relative attività, non potrà prescindersi dalla valutazione delle condizioni strutturali degli edifici in questione, assegnando un canale privilegiato a tutte le ipotesi in cui vengano rilevati rischi per la pubblica e privata incolumità.

 

La redazione PERK SOLUTION