Canone unico minimo di 800 euro per le aziende produttrici di energia elettrica

Fra le attività strumentali disciplinate dal comma 831 dell’art. 1 della legge n. 160 del 2019 e che beneficiano del pagamento del canone patrimoniale nella misura minima di 800 euro deve essere ricompresa anche l’attività di produzione di energia elettrica, sulla scorta delle caratteristiche di complementarietà ed esclusività della stessa nell’ambito della filiera del sistema elettrico nazionale. È quanto precisato dal Dipartimento delle Finanza con Risoluzione n. 3/D del 22 marzo 2022, in risposta ad un quesito posto da una Società esercente attività strumentale rispetto a quella di distribuzione dell’energia elettrica.

L’art. 1, commi 816 e seguenti della legge n. 160 del 2019, che ha introdotto, in sostituzione di alcune entrate degli enti locali, e in particolare la TOSAP e il COSAP, il canone unico patrimoniale (CUP), al comma 831 prevede una particolare disciplina relativa alle occupazioni effettuate per l’erogazione di pubblici servizi a rete. La disposizione statuisce che per le occupazioni permanenti del territorio comunale, con cavi e condutture, da chiunque effettuate per la fornitura di servizi di pubblica utilità, quali la distribuzione ed erogazione di energia elettrica, gas, acqua, calore, i servizi di telecomunicazione e radiotelevisivi e altri servizi a rete, il canone è dovuto dal soggetto titolare dell’atto di concessione dell’occupazione del suolo pubblico e dai soggetti che occupano il suolo pubblico, anche in via mediata, attraverso l’utilizzo materiale delle infrastrutture del soggetto titolare della concessione sulla base del numero delle rispettive utenze moltiplicate per la tariffa indicata nello stesso comma. In ogni caso ‘ammontare del canone dovuto a ciascun ente non può essere inferiore a euro 800. La norma di interpretazione autentica di cui all’art. 5, comma 14-quinquies, lett. b) del D. L. n. 146 del 2021 dispone che il citato comma 831 si interpreta nel senso che per occupazioni permanenti di suolo pubblico con impianti direttamente funzionali all’erogazione del servizio a rete devono intendersi anche quelle effettuate dalle aziende esercenti attività strumentali alla fornitura di servizi di pubblica utilità, quali la trasmissione di energia elettrica e il trasporto di gas naturale. Pertanto, per tali occupazioni il canone annuo è dovuto nella misura minima di 800 euro.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Dipartimento delle Finanze: bollettino entrate tributarie gennaio-agosto 2020

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-agosto 2020, corredato dalle appendici statistiche e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.
Nei primi otto mesi dell’anno le entrate tributarie ammontano a 271.566 milioni di euro, in calo del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel periodo gennaio-agosto 2020, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 271.566 milioni di euro, segnando una riduzione di 16.692 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-5,8%). La variazione negativa riflette sia il peggioramento congiunturale sia gli effetti delle misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Il risultato dei primi otto mesi del 2020 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente presenta inoltre elementi di disomogeneità dovuti al fatto che i versamenti di quest’anno comprendono quelli dei contribuenti ISA e “minimi o forfettari” che, nell’anno 2019, avevano versato a scadenze differite rispetto a quelle ordinarie per effetto della proroga dei versamenti.
Tra le imposta dirette, che complessivamente registrano un incremento rispetto allo stesso periodo del 2019, il gettito Irpef mostra una sostanziale stabilità.
Le imposte indirette presentano una flessione del 17,6%; il calo significativo è imputabile principalmente alla diminuzione dell’IVA.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION