Arconet: Presentazione attività svolta dalla BDAP. Dal 2024 facoltà di approvare il rendiconto elaborato dalla BDAP sulla base dei dati degli enti

Nella seduta del 27 settembre u.s., la Commissione Arconet ha presentato l’attività svolta dalla BDAP-Bilanci armonizzati per l’acquisizione dei bilanci degli enti territoriali e dei loro organismi ed enti strumentali, che ha consentito la realizzazione di una banca dati che costituisce un prezioso patrimonio di informazioni contabili, disponibile alle Pubbliche Amministrazioni e ai privati.

La presentazione conferma i dati positivi riguardanti la situazione di invio alla BDAP di Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni, prossimi alla percentuale del 100%. Invece, anche a causa dell’assenza di sanzioni, la situazione di invio degli altri enti non è soddisfacente, solo il 50% degli enti  strumentali in contabilità finanziaria e il 18% degli enti strumentali in contabilità economico patrimoniale trasmette i propri bilanci alla BDAP. Dai risultati riferiti all’invio del piano degli indicatori riguardante il bilancio di previsione da parte delle regioni, è emerso che negli ultimi 5 anni tale documento contabile è stato trasmesso solo da un numero limitati di enti (circa 5 – 9). Il numero dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, che nel 2022 hanno esercitato la facoltà prevista dall’art. 232 del TUEL di non adottare la contabilità economico patrimoniale, e di elaborare lo stato patrimoniale con modalità semplificate, è aumentato rispetto all’esercizio precedente, attestandosi a circa l’80%.

Per quanto riguarda l’evoluzione dei controlli applicati dalla BDAP ai bilanci trasmessi dagli enti, si evidenzia che l’introduzione di nuovi controlli (prevista sempre in modalità “non bloccante”) determina sempre un incremento iniziale del numero degli errori destinato a ridursi gradualmente nel tempo, grazie all’attivazione di un processo di “apprendimento” delle modalità corrette di invio dei dati. Tale andamento conferma l’efficacia del metodo adottato dalla BDAP-bilanci armonizzati per innalzare la qualità dei dati trasmessi dagli enti senza peggiorare la situazione di invio dei bilanci, attraverso la graduale introduzione dei controlli, inizialmente in modalità non bloccante, destinati ad evolvere in controlli bloccanti, a seguire di un processo di apprendimento. In particolare, l’analisi costante sia dei dati trasmessi, sia degli effetti dei controlli non bloccanti, consente le necessarie valutazioni per decidere quali controlli far evolvere da non bloccanti in bloccanti e quando introdurre nuovi controlli non bloccanti.

Nella presentazione sono illustrati anche i risultati del primo anno di sperimentazione del progetto “Approvazione del rendiconto inviato alla BDAP”, cui hanno partecipato n. 24 enti designati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dall’Unione delle Province Italiane (UPI), dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), o autocandidatisi. Nel corso del 2023 gli enti sperimentatori hanno verificato il file in formato pdf del rendiconto 2022 elaborato dalla BDAP sulla base del file xbrl trasmesso da ciascun ente e hanno segnalato gli interventi informatici necessari per consentire, nel 2024, l’approvazione del rendiconto 2023, del file pdf inviato alla BDAP. Le segnalazioni degli enti partecipanti hanno consentito anche di migliorare la grafica del file pdf riguardante il rendiconto.

In assenza di eventuali ulteriori criticità, a decorrere dal rendiconto 2024, la facoltà di approvare il rendiconto elaborato dalla BDAP sulla base dei dati trasmessi dagli enti sarà consentita a tutti.

 

La redazione PERK SOLUTION

Arconet, programma nuovi controlli BDAP-Bilanci armonizzati

Nella riunione del 20 gennaio 2021, la Commissione Arconet ha presentato il programma dei controlli BDAP sui bilanci armonizzati individuati dal Comitato di governo della BDAP composto da rappresentanti della Ragioneria Generale dello Stato e della Corte dei conti. La modalità di introduzione dei nuovi controlli sarà sempre rispettosa, come per il passato, sia dei tempi necessari all’adeguamento dei sistemi informatici, sia della gradualità dell’introduzione “del blocco” da parte del sistema BDAP.

DATI CONTABILI ANALITICI DI RENDICONTO
– controlli di esistenza per Regioni, Città metropolitane province e comuni tenuti alla contabilità economico patrimoniale anche per il DCA economico e patrimoniale (almeno un importo maggiore di zero)
– Controlli bloccanti dal rendiconto 2021
– controlli non bloccanti dal rendiconto 2020; – controlli di coerenza non bloccante tra i DCA finanziari e gli schemi di bilancio – dal rendiconto 2021;

BILANCIO CONSOLIDATO
– acquisizione delibera concernente l’esercizio della facoltà di non predisporre il bilancio consolidato ai sensi dell’art. 233-bis, comma 3, del TUEL (la BDAP già acquisisce la delibera con cui gli enti comunicano di non avere enti o società controllate e partecipate)
– dal bilancio consolidato 2020; – gli enti che non tengono la contabilità economico patrimoniale ai sensi dell’art. 232, comma 2, del TUEL, sono considerati non tenuti alla redazione del bilancio consolidato – dal bilancio consolidato 2020;
– controlli di coerenza non bloccanti tra conto economico e stato patrimoniale – dal bilancio consolidato 2021;
– controlli bloccanti per SDB trasmessi senza importi significativi (controllo di esistenza di almeno un importo maggiore di zero) – Controlli bloccanti dal bilancio consolidato 2021
– controlli non bloccanti dal bilancio consolidato 2020;

RENDICONTO
– acquisizione delibera concernente l’esercizio della facoltà di non tenere la contabilità economico patrimoniale ai sensi dell’art. 232, comma 2, del TUEL, al fine di individuare i comuni che non tengono la contabilità economico patrimoniale – dal rendiconto 2020;
– controlli di validità sullo stato patrimoniale per tutti gli enti – Controlli bloccanti dal rendiconto 2021
– controlli non bloccanti dal rendiconto 2020;

Per quanto riguarda l’acquisizione delle delibere degli enti locali concernenti l’esercizio delle facoltà di cui all’art. 232, comma 2 e all’art. 233-bis comma 3, sia le modalità di invio sia i nuovi controlli della BDAP, sono stati definiti per dare attuazione al DM del 10 novembre 2020 concernente le modalità semplificate di redazione della Situazione patrimoniale dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Ai fini dell’applicazione dei controlli e del recepimento delle delibere, il sistema BDAP effettuerà i controlli sulla popolazione dei comuni nel rispetto delle indicazioni del TUEL, per verificare l’esistenza e/o il mantenimento del presupposto riguardante la dimensione della popolazione previsto per l’esercizio delle facoltà in parola. Ai fini dello snellimento delle procedure è stato deciso che la validità di una delibera inviata per esercitare la facoltà di cui all’art. 232, comma 2 del TUEL sotto intende anche l’esercizio della facoltà di cui all’art. 233-bis comma 3 del TUEL in quanto l’ente che non ha tenuto la contabilità economico patrimoniale ufficiale è impossibilitato a redigere il bilancio consolidato che può essere considerato non attendibile. A decorrere dal rendiconto 2020, la validità della delibera inviata alla BDAP concernente la facoltà di cui all’art. 232, comma 2 del TUEL si estende fino all’esercizio in cui l’ente delibera di voler iniziare a tenere la contabilità economico patrimoniale o in caso di perdita dei presupposti della popolazione per poter esercitare tale facoltà. In caso di comportamenti contraddittori da parte degli enti, che ad esempio pur avendo inviato una delibera di cui all’art. 232, comma 2 del TUEL inviano il rendiconto della gestione comprensivo degli allegati patrimoniali, è prevista l’attivazione di un’interlocuzione tra ente e BDAP. Per quanto riguarda l’applicazione dei controlli ai nuovi allegati a/1, a/2 e a/3 si ricorda che non sono stati resi bloccanti. Con riferimento invece ai controlli applicati ai DCA si fa notare che trattasi di fatto di un mero controllo di esistenza ma si sottolinea che per la prima volta sono stati previsti controlli di coerenza tra diversi documenti. Fino ad ora i controlli di coerenza sono stati applicati esclusivamente con riferimento allo stesso documento ad esempio tra i diversi prospetti del bilancio di previsione o tra i diversi prospetti del rendiconto di gestione.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION