Anci, Cacer Pnrr: Il Mase proroga al 30 novembre il termine per accedere ai contributi

Anci informa che è stato pubblicato il 24 marzo sul sito del MASE il decreto ministeriale (DM 28 febbraio 2025, n. 59) che proroga dal 31 marzo 2025 al 30 novembre 2025 il termine ultimo per la presentazione da parte dei Comuni delle richieste di partecipazione al cosiddetto Decreto CACER (DM 7 dicembre 2023, n. 414), che consente non solo ai Comuni ma ad una gamma di soggetti tra cui persone fisiche, enti del terzo settore e amministrazioni territoriali, la possibilità di un contributo in conto capitale per l’installazione e la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di comunità energetiche, gruppi di autoconsumatori e autoconsumatore individuale a distanza.

Il Ministero considerate l’attuale numero di istanze presentate per l’accesso ai contributi del DM CACER, il mancato esaurimento delle risorse disponibili e l’imminente chiusura dello sportello per la presentazione delle richieste ha ritenuto necessario, per garantire il raggiungimento del target M2C2-47, prorogare la chiusura dello sportello al 30 novembre.

Parallelamente, per rafforzare l’iniziativa e introdurre eventuali ulteriori potenziamenti, di cui la proroga rappresenta la prima misura, ha avviato interlocuzioni con la Commissione europea (fonte Anci).

 

La redazione PERK SOLUTION

Legge di bilancio 2025: le misure fiscali e contributive

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, un sunto delle principali misure, fiscali e contributive, previste dalla Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024), che di seguito riportiamo:

SOSTEGNO AI REDDITI MEDIO BASSI

Taglio del cuneo fiscale

Confermato e reso strutturale il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi ed esteso anche ai redditi fino a 40.000 euro con benefici per ulteriori 3 milioni di contribuenti. Con la nuova legge di bilancio il taglio del cuneo resta contributivo per i redditi fino a 20.000 euro mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino a 32.000 euro, detrazione che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi (decalage) tra i 32.000 e i 40.000 euro.

Revisione delle aliquote IRPEF

Confermato e reso strutturale anche la revisione delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, già introdotta per il 2024, che prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito con l’applicazione dell’aliquota al 23% sugli imponibili fino a 28.000 euro lordi (anziché fino a 15.000 euro). Le due misure (taglio del cuneo e accorpamento delle prime due aliquote IRPEF) determinano un effetto complessivo pari a circa 18 miliardi annui.

 

FAMIGLIA

Bonus bebè

Per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno è previsto un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 per famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro annui.

Rafforzati congedi parentali e bonus asilo nido

Per la prima volta, si amplia il periodo di congedo parentale indennizzato all’80% a tre mesi complessivi entro il sesto anno di vita del figlio. Si interviene inoltre sul bonus per gli asili nido andando oltre quanto fatto l’anno scorso: si prevede che, per i nati dal 2024 in nuclei con redditi ISEE inferiori a 40.000 euro, il beneficio sarà portato a 3.600 euro e riconosciuto a prescindere dalla presenza di altri figli, estendendo pertanto la platea coinvolta. Viene inoltre confermata anche l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale nella determinazione del reddito ISEE utile ai fini dell’accesso ai benefici per i nuovi nati e per le spese relative alla frequenza degli asili nido.

Esonero contributivo mamme lavoratrici

Confermato ed esteso alle lavoratrici a tempo determinato e a quelle autonome, anche con reddito d’impresa che non optano per il regime forfettario, il bonus mamme lavoratrici. Si tratta di uno sgravio contributivo che dal 2025 spetta alle lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo, mentre dal 2027, per le madri con tre o più figli l’esonero contributivo spetta fino al compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo. L’esonero è riconosciuto soltanto a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore a 40.000 euro annui.

Aumento detrazioni per scuole paritarie

Innalzato a 1.000 euro il tetto delle detrazioni fiscali per le spese scolastiche nelle scuole paritarie.

Fondo dote famiglia

A sostegno della genitorialità e delle attività sportive e ricreative effettuate in periodi extrascolastici è istituito il “Fondo Dote Famiglia”, con 30 milioni di euro per il 2025, dedicato ai giovani di età compresa tra i 6 e i 14 anni in nuclei con reddito Isee fino a 15.000 euro.

Fondo di garanzia mutui per la prima casa

Prorogata per tutto il triennio 2025-2027 la misura che agevola l’accesso al mutuo prima casa, usufruendo della garanzia dello Stato, per alcune categorie: giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36.

Sostegno all’acquisto di beni alimentari

Rifinanziata la carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro e incrementata, in via permanente, la dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.

Bonus elettrodomestici

Per sostenere la competitività dell’industria, l’occupazione e l’efficienza energetica domestica, nel 2025 è previsto un contributo ai consumatori finali per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, elevato a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.

 

DETRAZIONI

La manovra introduce un limite massimo alle detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori ai 75.000 euro, garantendo però maggiori agevolazioni alle famiglie con più di due figli a carico e alle famiglie con figli disabili. Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui contratti fino al 31 dicembre 2024 sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni. Esclusi anche gli investimenti in start-up e Pmi innovative. La detrazione potrà arrivare fino a un massimo di 14.000 euro nella fascia di reddito tra 75.000 e 100.000 euro, mentre per la fascia di reddito tra 100.000 e 120.000 la detrazione massima sarà di 8.000 euro. È inoltre previsto lo stop alle detrazioni per i figli oltre i 30 anni, con l’eccezione dei figli disabili, per i quali le detrazioni continuano a essere garantite senza limiti di età.

 

PREVIDENZA

In ambito previdenziale, la manovra introduce due interventi finalizzati a favorire la permanenza al lavoro e ovviare alla mancanza di determinate expertise nel settore pubblico e privato.

Prevista la detassazione e l’estensione dell’incentivo contributivo, l’agevolazione che consiste nel riconoscimento in busta paga della quota di contributi a carico del lavoratore, per quanti – in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato – decidano di restare al lavoro (cd. Bonus Maroni). Viene ampliata la portata della disposizione sul piano soggettivo (includendo anche i soggetti che al 31 dicembre 2025 hanno maturato i requisiti per il pensionamento anticipato indipendente dall’età anagrafica) e prevista l’esclusione dall’imponibile fiscale della somma corrispondente alla quota di contribuzione corrisposta interamente al lavoratore.

Per agevolare la permanenza al lavoro nelle Amministrazioni pubbliche, sono state introdotte modifiche alla normativa vigente sia per adeguare i limiti ordinamentali di età ai requisiti anagrafici previsti per l’accesso al pensionamento di vecchiaia, sia per consentire comunque la permanenza in servizio anche dopo aver maturato i requisiti per il pensionamento anticipato.

Il pacchetto previdenziale comprende la conferma anche per il 2025 dei canali di uscita anticipata attualmente vigenti (Quota 103, Ape sociale e Opzione donna) e viene introdotta la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni attraverso il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare.

Le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo saranno incrementate del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. È necessario sottolineare che, senza questo intervento, gli importi dei prossimi due anni sarebbero risultati inferiori poiché l’adeguamento sarebbe stato parametrato all’andamento dell’inflazione, che quest’anno si è fortemente ridimensionata rispetto al passato. Aumenti anche per i pensionati in condizioni di disagio over 70 e per i titolari di assegno sociale.

 

SANITÀ

La manovra stanzia ulteriori risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale che si aggiungono a quelle già assegnate dalla legislazione vigente. Nel complesso, il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale passerà dai 136,5 miliardi del 2025 ai 141,3 miliardi del 2027, con un incremento medio annuo nel periodo 2025-2027 superiore al tasso di crescita programmato per la spesa primaria netta nel Piano strutturale di bilancio di medio termine. Dal 2025 gli straordinari degli infermieri saranno tassati con la flat tax al 5%.

 

MISURE PER IL LAVORO

Più assumi meno paghi

Prorogata, per i prossimi tre anni, la maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro derivante da nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato effettuate da imprese e professionisti. La deduzione può arrivare fino al 130%, nel caso di assunzioni stabili di particolari categorie di soggetti (disabili, giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione, mamme con almeno due figli, donne vittime di violenza, ex percettori del reddito di cittadinanza).

Detassazione premi di produttività

Prorogata fino al 2027 la riduzione – dal 10% al 5% – dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa.

Fringe benefit

Confermata per il triennio 2025-2027 la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit (1.000 euro per i lavoratori senza figli e fino a 2.000 euro per quelli con figli). Per i nuovi assunti a tempo indeterminato con reddito fino a 35.000 euro nell’anno precedente, che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5.000 euro annui per i primi due anni dalla data di assunzione.

Aumento soglia flat tax per lavoratori dipendenti

Sale da 30mila a 35mila euro la soglia di reddito da lavoro dipendente o da pensione che permette di beneficiare della flat tax al 15%.

Turn over forze dell’ordine ed enti locali

Nessun blocco del turn over per il personale del comparto sicurezza e per gli enti locali.

Istituzione di un fondo, con una dotazione complessiva di 9,1 miliardi nel periodo 2025-2029, destinato al finanziamento di interventi volti a mitigare il divario nell’occupazione e favorire lo sviluppo delle attività imprenditoriali nelle aree svantaggiate del Paese anche mediante il riconoscimento, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, di agevolazioni per l’acquisizione dei beni strumentali.
Prorogati e rifinanziati i trattamenti di ammortizzatori sociali in deroga, tra i quali quelli destinati ai lavoratori dipendenti o licenziati da imprese situate nei territori dichiarati “aree di crisi industriale complessa” o coinvolti nelle fattispecie di riorganizzazione o crisi aziendali.

 

RINNOVO CONTRATTI PUBBLICO IMPIEGO

Per la prima volta la manovra dispone il finanziamento dei rinnovi contrattuali in anticipo rispetto alla formale scadenza del triennio di contrattazione e non si limita solo al finanziamento del prossimo triennio (2025-2027) bensì, in un’ottica di medio periodo come quella del Piano strutturale, provvede già ad allocare specifiche risorse per il rinnovo che riguarderà il triennio 2028-2030. Gli stanziamenti, che sono stati parametrati al deflatore dei consumi, determineranno un aumento delle retribuzioni dell’1,8% per ciascuno degli anni del triennio 2025-2027, dell’1,9% nel 2028 e del 2%per ciascuno degli anni del biennio 2029-2030.

 

INVESTIMENTI

Ires premiale

Riduzione dal 24% al 20% dell’aliquota Ires per le imprese che reinvestono l’80% degli utili, di cui almeno il 30%per investimenti in beni 4.0 e 5.0, e che assumano l’1% di lavoratori in più.

Per favorire gli investimenti privati per il 2025 vengono stanziati 1,6 miliardi di euro destinati a finanziare un credito di imposta per le imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno. Vengono incrementate le risorse della c.d. Nuova Sabatini, l’agevolazione che abbatte il costo dei finanziamenti per i macchinari, e stanziate risorse per agevolare gli investimenti nel comparto turistico.

Inoltre, per favorire la quotazione delle piccole e medie imprese su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, viene prorogato per tre anni il credito d’imposta del 50% delle spese di consulenza sostenute.

Quanto agli investimenti pubblici vengono stanziate risorse per assicurare che, nel periodo successivo all’utilizzo delle risorse del Pnrr e del Fondo Sviluppo e Coesione per il biennio 2025-2026, l’andamento della spesa per tali stanziamenti sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. Previsto, in particolare, il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa, per un valore complessivo di 35 miliardi nel periodo 2025-2039, misura che si aggiunge al finanziamento, per la prima volta permanente, delle missioni internazionali di pace.

Altre risorse sono previste per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese (complessivamente 24 miliardi dal 2027 al 2036) e per il potenziamento degli interventi di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico (circa 1,27 miliardi nel periodo 2027-2036).

La legge di bilancio 2025 prevede un rafforzamento dei controlli sull’utilizzo dei fondi statali. Per le aziende e gli enti destinatari di contributi pubblici in cui vi siano rappresentanti del Mef, questi esercitano il controllo. In tutti gli altri soggetti e organismi sarà il collegio sindacale o comunque il soggetto incaricato al controllo di qualunque tipo esso sia, ad accertare che le risorse pubbliche sono state utilizzate secondo le finalità indicate dalla legge con una relazione annuale da inviare al Mef.

 

BANCHE E ASSICURAZIONI

Per il finanziamento degli interventi della manovra di bilancio 2025 è previsto anche il contributo del settore finanziario e assicurativo.

In particolare, per il settore finanziario è previsto il rinvio delle deduzioni delle quote di svalutazioni e perdite dei crediti e dell’avviamento correlate alle DTA (imposte differite attive) che porterà a maggiori entrate per 3,4 miliardi di euro nel biennio 2025-2026. A questo si aggiunge il limite per il 2025 dell’utilizzabilità delle perdite e delle eccedenze ACE.

Con riferimento al settore assicurativo, si modifica il regime di versamento dell’imposta di bollo sulle comunicazioni finanziarie relative ai contratti di assicurazione sulla vita con contenuto finanziario, che dovrà essere effettuato annualmente e non più in un’unica soluzione alla scadenza del contratto (con effetti attesi in termini di maggiori entrate pari a circa 970 milioni nel 2025 e 400 milioni annui nel 2026 e nel 2027).

 

Contributi a Città d’arte e borghi turistici: proroga di 6 mesi per l’attuazione dei progetti

Con decreto del Ministero dell’interno, dell’8 novembre 2024 è stata stata disposta la proroga di sei mesi dei termini, previsti dall’articolo 6 dell’Avviso pubblico approvato con il decreto del Ministero dell’interno del 22 dicembre 2021, per l’attuazione dei progetti finanziati, per l’anno 2021, dal fondo a sostegno delle piccole e medie città d’arte e dei borghi particolarmente colpiti dalla diminuzione dei flussi turistici», istituito dall’articolo 23-ter del decreto-legge 22 marzo 2021, n.41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n.69.

 

La redazione PERK SOLUTION

Rendicontazione sul sistema TBEL dei contributi straordinari per investimenti ai sensi dell’art. 158 TUEL

Come noto, l’art. 158 TUEL prevede che per tutti i contributi straordinari assegnati da amministrazioni pubbliche agli enti locali è dovuta la presentazione del rendiconto all’Amministrazione, a cura del segretario e del responsabile del servizio finanziario. Il rendiconto, oltre alla dimostrazione contabile della spesa, documenta i risultati ottenuti in termini di efficienza ed efficacia dell’intervento. Per i contributi assegnati dal ministero dell’interno, è stato realizzato il modello informatizzato di certificato del rendiconto disponibile esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (“AREA CERTIFICATI – TBEL, altri certificati”), accessibile dal sito internet della Direzione Centrale della Finanza Locale. L’Ente locale è tenuto a trasmettere il rendiconto, pena restituzione del contributo straordinario assegnato, dopo la presentazione del certificato di regolare esecuzione (CRE) e successiva erogazione del saldo del contributo.

Con comunicato del 18 giugno 2024, la Direzione centrale invita gli Enti a prendere visione delle linee di finanziamento, delle relative annualità di riferimento e delle tempistiche di rendicontazione indicate in calce al presente comunicato. Si chiarisce che gli enti che risultino tuttora inadempienti rispetto alla trasmissione del rendiconto sul portale TBEL (sulla base degli elenchi scaricabili in calce riferiti alla data del 12 giugno 2024) sono tenuti a rendicontare a sistema entro 6 mesi decorrenti dalla pubblicazione del suddetto Comunicato, fatta eccezione per i contributi assegnati secondo dispositivi normativi che prevedono specifiche tempistiche per l’utilizzo delle economie.

Enti sono invitati a non tener conto di precedenti comunicazioni (inviti a rendicontazione, proroghe, diffide, preavvisi di revoca) che fissavano eventuali date di scadenza per la rendicontazione, in quanto il nuovo termine per procedere alla rendicontazione sul portale TBEL è fissato alla data del 18 dicembre 2024. Non saranno concesse ulteriori proroghe per la trasmissione, e, in caso di mancato rispetto della scadenza del 18 dicembre 2024 (6 mesi dalla pubblicazione del Comunicato), gli Enti che non avranno proceduto alla rendicontazione, saranno tenuti alla restituzione dei contributi concessi secondo le modalità previste dall’articolo 1, commi 128 e 129, della legge 24 dicembre 2012, n.228, previa comunicazione di avvio del procedimento di revoca ai sensi degli articoli 7 e 8 della legge n.241/1990 e successivi modificazione e integrazioni.

Inoltre, sono stati resi compilabili a sistema, i rendiconti per ulteriori enti, il cui termine è fissato in 12 mesi, a partire dalla data di pubblicazione del comunicato, ovvero alla data del 18 giugno 2025. Nei confronti degli Enti che alla suddetta data risultino inadempienti, sarà avviata la procedura di revoca sopra descritta. Gli Enti interessati potranno prendere visione dei nuovi progetti oggetto di rendicontazione dall’esame degli elenchi allegati.

Infine, il comunicato chiarisce che il rendiconto ex articolo 158 TUEL digitalizzato è compilabile, previa apertura da parte dell’Amministrazione, solamente a seguito dell’invio del CRE (con attestazione informatica) e dopo aver ricevuto il saldo del contributo concesso. Pertanto, ove l’Ente non visualizzi il proprio progetto all’interno degli elenchi allegati, dovrà attendere apposita comunicazione di apertura del rendiconto. Viceversa, qualora l’assenza del progetto sia dovuta alla precedente trasmissione della rendicontazione, non saranno effettuate ulteriori comunicazioni, salvo per eventuali campionamenti delle progettualità per le successive fasi di controllo.

 

La redazione PERK SOLUTION

Finanza locale, integrazione al manuale dei controlli ai contributi assegnati agli enti locali

Il Ministero dell’interno, con comunicato del 17 giugno 2024, informa gli enti di aver apportato delle integrazioni al comunicato del 12 giugno 2024 relativo all’aggiornamento del “Manuale delle procedure di controllo e dei relativi allegati” di cui al decreto 19 dicembre 2022″.

In particolare, il manuale è finalizzato a fornire una descrizione delle procedure di rendicontazione e successivo controllo dei contributi assegnati agli Enti locali, a seguito di varie disposizioni normative, sia per la realizzazione di opere pubbliche, in base ai fabbisogni infrastrutturali e alla dimensione (in termini di popolazione residente degli enti stessi), che per altre finalità quali, ad esempio, il contributo assegnato a copertura delle spese per la progettazione dell’opera pubblica. Le attività di verifica sono successive alla presentazione del rendiconto previsto dall’articolo 158 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267. Esse sono declinate in controlli a campione amministrativo-contabili, ai fini della verifica della spesa, dell’efficienza e dell’efficacia dell’intervento.

Il Manuale concerne unicamente le attività di controllo in capo alla Direzione Centrale per la Finanza Locale ed è stato oggetto di pubblicazione per una maggiore trasparenza degli strumenti amministrativi di verifica attualmente in uso. Pertanto, il suddetto Manuale non si intende rivolto alle attività di controllo in capo alle Prefetture-UTG. Si chiarisce, inoltre, come meglio specificato all’interno del Manuale, che per le c.d. “medie opere”, in virtù del disposto di cui all’articolo 1, comma 144, della legge n.145/2018 e per le c.d. “piccole opere”, in virtù del disposto di cui all’articolo 1, comma 33, della legge n.160/2019, è previsto l’esonero dall’obbligo di presentazione del rendiconto ex articolo 158 TUEL in quanto gli Enti sono tenuti alla rendicontazione tramite il sistema di monitoraggio e rendicontazione ReGiS.

Tuttavia, come stabilito dai diversi decreti di assegnazione delle citate risorse, sussiste anche per tali linee di finanziamento, l’obbligo per il Ministero dell’interno – Direzione Centrale per la Finanza Locale, di effettuare controlli a campione sulle opere oggetto di contributo a seguito della conclusione e rendicontazione degli interventi tramite il sistema ReGiS.

 

La redazione PERK SOLUTION

CIPESS: Approvata la ripartizione dei contributi per l’anno 2022 a titolo di compensazioni in favore dei territori che ospitano siti di centrali nucleari

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), nella riunione del 30 novembre 2023, ha approvato la ripartizione dei contributi per l’anno 2022, per un importo complessivo di circa 14,5 milioni di euro a titolo di compensazioni in favore dei territori che ospitano siti di centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare. Tale importo spetta nella misura del 50% ai Comuni sede di impianto, del 25% alla relativa Provincia e del 25% ai Comuni limitrofi.
Il CIPESS, in materia di ricostruzione post-sisma 2009 nella Regione Abruzzo, ha approvato una rimodulazione del piano finanziario del Programma di sviluppo Restart, di cui alla Delibera CIPE del 10 agosto 2016, n. 49, orientato ad assicurare nel lungo periodo la valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali endogene. La rimodulazione approvata prevede – ai fini del finanziamento di tre nuovi interventi per la promozione culturale e turistica del territorio – l’incremento dello stanziamento per la Priorità “Cultura”, per un importo pari a 6,5 milioni di euro, con contestuale riduzione, per
il medesimo importo complessivo, degli stanziamenti relativi alle Priorità “Sistema imprenditoriale e produttivo”, “Alta formazione”, “Ricerca e innovazione tecnologica”.

 

La redazione PERK SOLUTION

Contributi alle organizzazioni di volontariato per il triennio 2023-2025

Il Dipartimento della Protezione Civile Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il Decreto del Capo del Dipartimento n. 1472 del 30 maggio 2023 che stabilisce i criteri per la concessione dei contributi alle organizzazioni di volontariato per il triennio 2023-2025.

La concessione di contributi per il finanziamento di progetti presentati dalle organizzazioni di volontariato di protezione civile ha l’obiettivo di favorire la crescita qualitativa del volontariato, così come previsto dall’art. 37 Decreto Lgs n. 1 del 2018, che tutela e promuove la partecipazione delle organizzazioni di volontariato a tutte le attività di protezione civile. In particolare il Dipartimento della Protezione Civile può concedere alle organizzazioni di volontariato, iscritte all’elenco nazionale, contributi per progetti finalizzati:

  • al potenziamento di attrezzature e mezzi;
  • al miglioramento della preparazione tecnica dei volontari;
  • alla diffusione della cultura della protezione civile;
  • al coinvolgimento del volontariato organizzato di protezione civile nelle attività di pianificazione di protezione civile dei Comuni (misura sperimentale).

I progetti possono essere presentati entro il 31 dicembre di ciascun anno.

Allegati:
Modulo speditivo per domanda di contributo

 

La redazione PERK SOLUTION

Rendicontazione contributi messa in sicurezza, strade ed efficientamento energetico entro il 30 aprile

Con la Circolare DAIT n.13 del 6 febbraio 2023, la Direzione Centrale della Finanza Locale comunica che in riferimento ai contributi erogati agli Enti locali, ai sensi dell’art. 1 comma 407 L. 234-2021 (annualità 2022) e art. 30 comma 14 D.L. 34/2019 (annualità 2021-2022), al fine di consentire le verifiche sull’utilizzo dei finanziamenti, è
stata predisposta sul portale TBEL della Direzione centrale apposita procedura di rendicontazione che prevede la compilazione dei dati utili a verificare l’intervento effettuato e finanziato dal Ministero dell’Interno.

Si ricorda che i commi da 407 a 414 della legge di bilancio 2022 prevedono l’assegnazione di contributi ai comuni, nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l’anno 2022 e 100 milioni di euro per l’anno 2023, per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano purché si tratti di lavori che non siano già integralmente finanziati da altri soggetti e che siano aggiuntivi rispetto a quelli previsti nella seconda e terza annualità del bilancio di previsione 2021-2023. In attuazione di tali disposizioni è stato emanato il D.M. 14 gennaio 2022 di assegnazione ai comuni dei contributi citati.

L’articolo 30 del D.L. 34/2019 disciplina, invece, l’assegnazione di contributi ai comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. In particolare, il comma 1 ha demandato ad un apposito decreto del Ministero dello sviluppo economico l’assegnazione di contributi in favore dei comuni, nel limite massimo di 500 milioni di euro per l’anno 2019 a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), per la realizzazione di progetti relativi a investimenti nel campo dell’efficientamento energetico e dello sviluppo territoriale sostenibile. In attuazione di tali disposizioni è stato emanato il D.M. 14 maggio 2019.

I Comuni abilitati alla rendicontazione sono solamente quelli che hanno trasmesso il certificato finale dei lavori sul portale TBEL; l’elenco degli enti finanziati con i contributi in oggetto è rinvenibile all’interno del sito https://intradait.interno.it/eintradait/. Una volta ultimata la rendicontazione, i predetti Enti dovranno scaricare apposita certificazione da sottoscrivere digitalmente, ai sensi degli art. 46 e 47 del DPR 445/2000, dal Segretario e dal Responsabile del Servizio economico finanziario e caricare la medesima sul portale TBEL, a completamento della procedura di rendicontazione, entro e non oltre la data del 30 aprile 2023.
Si informa, inoltre, che sono state predisposte alcune FAQ. Qualora dovessero riscontrarsi ulteriori difficoltà nell’inserimento dei dati richiesti, sarà possibile segnalarle all’indirizzo di posta elettronica rendiconticontributi.fl@interno.it, indicando la problematica riscontrata ed eventualmente un recapito telefonico per essere contattati.

La redazione PERK SOLUTION

Decreto di assegnazione dei contributi per stalli rosa e stalli per persone con disabilità

A seguito dell’istruttoria sulle domande di contributo presentate dai Comuni sulla piattaforma appositamente realizzata, è stato firmato il Decreto di assegnazione dei contributi per i Comuni che provvedono ad istituire spazi riservati alla sosta gratuita dei veicoli delle donne in stato di gravidanza o di genitori con figli fino a due anni, spazi riservati alle persone con disabilità o la gratuità dei posti sulle strisce blu per le persone con difficoltà motorie, così come stabilito con decreto interministeriale 88 dell’8 aprile 2022.

Insieme al decreto anche graduatoria dei Comuni che, in possesso dei requisiti previsti dall’iniziativa, sono risultati destinatari dei contributi per complessivi euro 5.285.000,00.

 

La redazione PERK SOLUTION

Decreto finanziamenti videosorveglianza, scadenza 31 dicembre per la presentazione dei progetti

Anci rende noto che è stata diramata il 13 dicembre 2022 la Circolare del Ministero dell’Interno con la quale si evidenzia lo schema di Patto per la sicurezza urbana dedicato ai sistemi di videosorveglianza e utile alla concessione di contributi previsti ai sensi del decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 21 ottobre u.s. pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 il 1° dicembre scorso.
E’ esplicitamente previsto che valgono i Patti in essere già sottoscritti tra Comune e Prefettura anche riferiti alle procedure di presentazione delle annualità precedenti.
Le richieste devono essere presentate dai Comuni interessati entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ovvero entro il 31 dicembre 2022 e che le risorse complessivamente a disposizione sono pari a 36 milioni di euro. Non potranno avere accesso a tali risorse i Comuni che hanno già beneficiato del finanziamento in una delle ultime tre procedure di concessione di contributi (triennio precedente).
È estesa inoltre la possibilità di presentare le richieste anche ai Comuni in forma associata, la cui convenzione preveda tra le funzioni e i servizi da svolgere in modo coordinato il servizio di Polizia municipale, e alle Unione di Comuni. Si ricorda infine che i Comuni devono presentare le richieste di ammissione ai contributi alla Prefettura territorialmente competente utilizzando, a pena di irricevibilità, il modello allegato A) al decreto.
Il decreto fissa, all’articolo 2, i requisiti necessari per la richiesta di accesso al finanziamento, a partire dalla previa approvazione del progetto in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sono stati rimodulati i criteri relativi alla valutazione degli indici di delittuosità ed è stato fissato un limite di 250mila euro alla quota di finanziamento erogabile con risorse erariali per ciascun progetto, riducendo la quota di cofinanziamento da parte dell’ente richiedente.

 

La redazione PERK SOLUTION