Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha reso noto, con apposito comunicato, che il Gruppo di lavoro su Riforma della comunicazione pubblica e Social media policy nazionale, promosso presso il Ministero PA, ritiene indispensabile un aggiornamento della legge 150/2000, pietra miliare nello sviluppo delle funzioni comunicative pubbliche, ma spesso inapplicata e oggi in gran parte inadeguata alla nuova PA trasparente e digitale. Occorre una normativa che tenga conto dell’evoluzione dei processi di comunicazione pubblica in senso digitale e che punti a mettere in primo piano la qualità del servizio al cittadino e la sua attiva partecipazione.
Le attività di comunicazione e informazione e la trasparenza, intesa in senso ampio e generale, delle pubbliche amministrazioni vanno considerate strategiche, in quanto finalizzate a garantire il buon andamento e l’imparzialità dell’azione amministrativa sancite dall’articolo 97 della Costituzione, nonché il pieno esercizio della cittadinanza e delle libertà individuali da parte dei cittadini. Per queste finalità, riprendendo lo spirito del Legislatore che introdusse la 150/2000, l’intento del GdL è quello di valorizzare l’utilizzo, da parte delle PA, della comunicazione pubblica come leva strategica essenziale nella gestione dell’immagine dell’Ente e nella relazione con il cittadino e gli stakeholder, anche attraverso le nuove piattaforme digitali, che garantiscono interattività in tempo reale, interrogabilità e valutabilità delle PA stessa, permettendo sia maggior efficacia sia risparmi di tempo e risorse economiche per i cittadini e le imprese. Il GDL ha proposto al Ministro per la Pubblica amministrazione un impianto di riforma centrato su 10 punti-chiave (Relazione di accompagnamento).