Il Comitato di Gestione dei Fondi Speciali dell’Istituto per il Credito Sportivo ha stanziato per l’iniziativa Cultura Missione Comune 2021 un importo di 7 milioni di euro di contributi in conto interessi destinati al totale abbattimento degli interessi di mutui a tasso fisso della durata di 15, 20 e 25 anni, da stipulare obbligatoriamente entro il 31/12/2021 con l’Istituto per il Credito Sportivo o altra banca appositamente convenzionata.
Le risorse possono essere utilizzate da Comuni, Unioni di Comuni, Comuni in forma associata, Città Metropolitane, Province e Regioni per spese di investimento relative a interventi sul patrimonio culturale (beni culturali e beni paesaggistici) compresi, secondo le indicazioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs 22 gennaio 2004, n. 42), i beni del demanio culturale, gli istituti e i luoghi della cultura e le espressioni di identità culturale collettiva. A titolo esemplificativo sono ammissibili: gli interventi di prevenzione, manutenzione e restauro, protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione per assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio culturale stesso; gli interventi di recupero e restauro di beni culturali, di recupero, restauro, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, efficientamento energetico, abbattimento barriere architettoniche e messa a norma di immobili appartenenti al patrimonio culturale, gli interventi di digitalizzazione di beni culturali; gli interventi di acquisizione di patrimonio culturale.
Per finanziare gli interventi l’Istituto per il Credito Sportivo ha stanziato 35 milioni di euro di mutui.
Le istanze potranno essere presentate tramite portale dedicato, presente sul sito www.creditosportivo.it, a partire dalle ore 10,00 del 10/05/2021 e non oltre le ore 24,00 del 05/12/2021.
Le istanze complete inoltrate entro il 30 ottobre 2021 potranno ottenere l’abbattimento totale degli interessi di mutui a tasso fisso della durata massima di 25 anni.
Le istanze inoltrate successivamente al 30 ottobre 2021 o completate oltre tale data potranno ottenere il totale abbattimento degli interessi di mutui della durata massima di 20 anni se relative esclusivamente o prevalentemente ad interventi prioritari.
Sono considerati interventi prioritari l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’efficientamento energetico, l’adeguamento alla normativa antisismica, il recupero di beni demaniali o confiscati alla criminalità, il recupero del patrimonio culturale non fruibile prima dell’intervento ammesso a contributo, la digitalizzazione, gli interventi in Partenariato Pubblico Privato.
Le istanze non prioritarie inoltrate successivamente al 30 ottobre 2021 o completate oltre tale data potranno ottenere l’abbattimento del 90% degli interessi di mutui della durata massima di 20 anni.
Ciascuna istanza dovrà essere relativa ad un solo progetto o lotto funzionale e sarà esaminata con procedura a sportello ed ammessa a contributo fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
I progetti, definitivi o esecutivi, e gli interventi, per essere ammessi a contributo devono essere muniti di tutte le dichiarazioni, autorizzazioni, permessi e atti analoghi previsti dalla normativa di settore.
L’importo massimo di mutuo agevolabile per ciascuna istanza e complessivo è:
– 2 milioni di euro per i piccoli Comuni (fino a 5.000 abitanti);
– 4 milioni di euro per i Comuni medi (da 5.001 a 100.000,00 abitanti non capoluogo) le Unioni dei Comuni e i Comuni in forma associata;
– 6 milioni di euro per i Comuni capoluogo, i Comuni oltre i 100.000,00 abitanti non capoluogo, le Città Metropolitane, le Province e le Regioni.
La misura massima di tasso di interesse agevolabile con il contributo per il totale abbattimento o per l’abbattimento al 90% è quella prevista dall’articolo 2 del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 21 dicembre 2020 per le durate di 15, 20 e 25 anni.
I contributi per realizzare gli interventi ammessi possono essere utilizzati sui mutui contratti dagli enti beneficiari per:
– la realizzazione diretta delle opere;
– il cofinanziamento dei contributi regionali o nazionali o europei in conto capitale (Bandi regionali, Programmi Operativi Nazionali e Regionali, Contributi per investimenti, Contributi ai comuni per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifici e del territorio, ecc.);
– l’erogazione dei contributi agli investimenti dei concessionari o gestori, finanziati da debito, come definiti dall’art. 3, comma 18, lettere g) ed h), della legge 24 dicembre 2003, n. 350 anche nell’ambito dei partenariati speciali attivati ai sensi dell’art. 151, comma 3, del D.lgs. 50/2016 (fonte ICS).