Rilevazione annuale dei dati sulle auto di servizio

È partito il censimento delle auto di servizio 2023 in uso alle amministrazioni pubbliche. L’invio delle informazioni, aggiornate al 31 dicembre 2022, sarà possibile fino al 28 febbraio prossimo tramite l’apposita piattaforma digitale www.censimentoautopa.gov.it.

La rilevazione, realizzata dal Dipartimento della funzione pubblica in collaborazione con FormezPA, pone infatti a carico delle amministrazioni l’obbligo di comunicare ogni anno, in via telematica, i dati sulle autovetture in uso – a qualunque titolo utilizzate – che verranno poi elaborati e resi pubblici nel sito del Dipartimento: numero ed elenco dei mezzi, distinti tra quelli di proprietà e quelli in locazione, con l’indicazione della cilindrata e dell’anno di immatricolazione.

Il censimento è uno strumento che, facendo leva sulla trasparenza, punta a verificare il rispetto, da parte delle Pa, delle norme sul contenimento delle spese destinate all’acquisto, alla manutenzione e all’utilizzo delle autovetture di servizio, nonché di quelle sulla riduzione del parco auto dell’Amministrazione centrale.

 

La redazione PERK SOLUTION

Censimento auto di servizio, migliora la partecipazione degli Enti

Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha reso noto i risultati dell’ultimo censimento sulle auto di servizio, che fotografa le vetture utilizzate dalle amministrazioni pubbliche al 31 dicembre 2021. Sono 8.142 gli enti che hanno assolto all’adempimento; l’80% dei 10.128 registrati, con un aumento del 21,6% (+1.449) rispetto alla rilevazione precedente. A tale positivo allargamento della partecipazione, tornata praticamente ai livelli del censimento relativo al 2018, corrisponde un aumento delle vetture di servizio registrate: risultano 29.894, con un incremento del 12,3% (pari a 3.267 auto in più) rispetto al numero del 2020, che si fermò a quota 26.627. Rispetto all’aumentata consistenza del parco auto, tuttavia, il numero medio delle autovetture registrate per amministrazione scende a 3,6 rispetto a 3,9 dell’anno precedente.

La rilevazione, che si era arenata durante il picco dell’emergenza sanitaria, è ripartita consentendo il pieno rispetto delle regole stabilite dal Dpcm 25 settembre 2014. A maggio del 2021 era stata recuperata la rilevazione del 2020 sui dati al 31 dicembre 2019, a cui avevano risposto 7.074 enti (il 70%). Ad agosto del 2021 si era concluso anche il censimento riferito al 31 dicembre 2020, con un numero di amministrazioni rispondenti sceso ancora a 6.693, pari al 66% del totale. La partecipazione oggi è tornata, invece, sostanzialmente in linea con quella del censimento 2019 (sui dati al 31 dicembre 2018), a cui rispose l’82% degli enti, ma in cui le auto registrate risultarono ben 33.527 contro le 29.894 attuali.

A fare la parte del leone anche nel 2021 sono i Comuni, che hanno risposto in 6.510 e possono contare su 11.517 vetture a disposizione (pari al 39% complessivo), a cui vanno aggiunte le risposte di 96 Comuni capoluogo con 2.433 auto. A seguire, il mondo della sanità con 8.179 auto in uso (il 27% del totale), a fronte di 175 enti che hanno risposto.

Nel dettaglio, il censimento appena concluso segnala come il 92% delle auto di servizio risulti in uso a uno o più uffici o servizi senza autista (27.462 su 29.894 veicoli), mentre solo l’8,14% – pari a 2.432 mezzi – è in uso con autista: 850 a uso esclusivo, 1.582 a uso non esclusivo. Rispetto al 31 dicembre 2020, quando la quota di vetture con autista risultava del 7,36% (pari a 1.961, di cui 734 a uso esclusivo sul totale di 26.627 auto), l’aumento registrato è solo apparente, perché la rilevazione attuale comprende, nella categoria “altri enti”, il dato relativo al ministero della Giustizia (608 autovetture con autista) che non era stato riportato nel rapporto precedente, in quanto ancora in fase di verifica al momento della sua pubblicazione. Una riduzione si è registrata anche rispetto al 31 dicembre 2019, quando la percentuale di auto con autista era al 9,24% (2.371, di cui 707 a uso esclusivo, sul totale di 25.668 auto).

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Auto blu: ANAC chiede alle PA maggiore trasparenza sul numero e tipologie dei mezzi

A seguito di ripetute segnalazioni di uso improprio delle cosiddette “auto blu”, l’Autorità Anti Corruzione è intervenuta con apposito provvedimento per richiamare le amministrazioni pubbliche ad un corretto utilizzo dei mezzi di servizio. Con la Delibera n. 747 del 10 novembre 2021, Anac ha preso posizione chiedendo a enti e amministrazioni di rendere noto pubblicamente di quante auto di servizio dispongono e di quali tipologie, inserendo dati e numeri sui propri siti istituzionali come atto di “Amministrazione trasparente”.

Inoltre Anac, ai fini di prevenire la corruzione ed evitare abusi di utilizzo o usi impropri, raccomanda alle amministrazioni pubbliche in fase di definizione del Piano Anticorruzione di programmare misure idonee volte ad assicurare un uso corretto delle “auto blu”, e a svolgere un attento monitoraggio sull’attuazione delle misure introdotte.

L’Autorità ricorda, poi, che “l’uso esclusivo delle auto blu è concesso alle sole autorità politiche e ad alcune categorie di funzionari pubblici individuati con riferimento alla salvaguardia delle esigenze funzionali di servizio e di sicurezza personale”. Viene precisato comunque che “l’uso delle auto di servizio è concesso per le sole esigenze di servizio del titolare, ivi compresi gli spostamenti verso e dal luogo di lavoro. Sono escluse da tale regime le autovetture protette assegnate alla magistratura ai fini di sicurezza, o a altri soggetti incaricati di funzioni giudiziarie, esposti a pericolo”.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION