PNRR: Pubblicate le graduatorie degli interventi ammessi al finanziamento del Nuovo Piano Asili nido

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato le graduatorie dei Comuni ammessi a finanziamento per il nuovo Piano asili nido, di cui all’Avviso Pubblico 15 maggio 2024. Sono finanziabili interventi relativi esclusivamente alla costruzione, all’ampliamento funzionalmente autonomo e strutturalmente indipendente di edifici esistenti e alla riconversione di edifici pubblici non già destinati ad asilo nido, tutti finalizzati necessariamente alla creazione di nuovi posti nella fascia di età 0-2 anni. Non sono stati ammessi al finanziamento gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione di edifici già adibiti ad asilo nido. Gli interventi autorizzati non possono essere oggetto di modifica, salvo che per aspetti di dettaglio e/o esigenze di adeguamento prezzi, fermo restando il contributo assegnato.

Il finanziamento concesso sarà erogato secondo le seguenti modalità:
a) il 30% del contributo dopo l’avvenuta stipula della convenzione tra il Ministero dell’istruzione e del merito e l’ente locale beneficiario – Soggetto attuatore;
b) la restante somma può essere richiesta solo successivamente all’avvenuta aggiudicazione dei lavori e positiva verifica da parte del Ministero dell’istruzione e del merito e viene erogata sulla base degli stati di avanzamento lavori o delle spese maturate dall’ente, debitamente certificati dal Responsabile unico del procedimento, fino al raggiungimento del 90% della spesa complessiva al netto del ribasso di gara (l’ente deve provare l’avvenuta erogazione dell’acconto pari al 30% mediante caricamento nell’apposito sistema informativo di monitoraggio delle determine/decreti di liquidazione, fatture e mandati quietanzati mentre, ai fini dell’erogazione delle ulteriori risorse, la richiesta del responsabile del procedimento deve essere corredata dalla determina di approvazione degli stati di avanzamento lavori e dei certificati di pagamento). Il residuo 10% è erogato a seguito dell’avvenuta approvazione della contabilità finale e del certificato di collaudo, previo caricamento nell’apposito sistema di monitoraggio di tutta la
documentazione finale di cantiere e degli indicatori post operam conseguiti.

Le economie derivanti dalle procedure di gara sia di servizi sia di lavori (anche in caso di affidamento diretto) sono soggette a preventiva autorizzazione nei casi previsti da legge e secondo le indicazioni del Ministero dell’istruzione e del merito.

 

La redazione PERK SOLUTION

 

Note metodologiche per la rendicontazione degli obiettivi di servizio 2023 per asili nido e trasporto studenti con disabilità

La Commissione tecnica per i fabbisogni standard – CTFS ha approvato le Obiettivi di servizio 2023 per asili nido e trasporto studenti con disabilità obiettivi di servizio riguardanti il potenziamento degli asili nido e del trasporto degli studenti con disabilità per i comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione Siciliana e della Regione Sardegna.

Per conoscere gli obiettivi e le risorse assegnate ai diversi comuni è possibile consultare gli Allegati:

 

Obiettivi di servizio 2023 per gli asili nido

Le risorse attribuite nel Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) per il raggiungimento degli obiettivi di servizio aumentano di anno in anno dal 2022 fino al 2027 per poi restare costanti nel tempo. La legge ha stabilito l’ammontare di queste risorse aggiuntive fino ad arrivare ai 1.100 mln annui a decorrere dal 2027. Alle risorse è associato ogni anno un numero di utenti aggiuntivi da coprire in modo da raggiungere progressivamente il LEP fissato al 33% della popolazione 3-36 mesi. 5.099 è il numero dei comuni finanziati nel 2023 e le risorse a disposizione ammontano a 175 milioni di euro.
Le maggiori risorse assegnate potranno essere rendicontate dall’ente locale scegliendo all’interno di un paniere di interventi di potenziamento del servizio di asilo nido. In particolare, l’ente locale potrà potenziare il servizio nei seguenti modi:
– ampliando la disponibilità del servizio negli asili nido comunali (nuove strutture o attivazione di posti inutilizzati), in gestione diretta o esternalizzata;
– trasferendo le risorse aggiuntive assegnate in base ad accordi con comuni vicini che svolgono il servizio di asilo nido, con riserva di nuovi posti;
– trasferendo le risorse aggiuntive assegnate all’Ambito territoriale di riferimento o ad altra forma associata con vincolo di nuovi utenti nel Comune stesso e/o nell’Ambito territoriale di riferimento;
– ricorrendo a convenzioni con gli asili nido o micronidi privati, con riserva di nuovi posti;
– trasferendo le risorse aggiuntive assegnate alle famiglie con voucher/contributi per fruire del servizio di asilo nido o micronido sul territorio;
– altre modalità autonomamente determinate riconducibili ai servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2, comma 3, lettera b) e lettera c), punti 1 e 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, strutturati su almeno 5 giorni a settimana e con almeno 4 ore di frequenza giornaliere con affidamento, dei bambini in età 3-36 mesi iscritti, ad uno o più educatori in modo continuativo.

 

Obiettivi di servizio 2023 per il trasporto studenti con disabilità

Le risorse attribuite nel Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) per il miglioramento del trasporto degli studenti disabili frequentanti la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, sono legate al raggiungimento di obiettivi di servizio annuali e crescono progressivamente dai 30 mln di euro del 2022 fino ai 120 mln annui a partire dal 2027. Il numero di comuni finanziati nel 2023 è pari a 5.098, ovvero circa il 70% del totale dei comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario, alla Sardegna e alla Sicilia. Le risorse assegnate ammontano a 50 mln di euro e corrispondono a un numero di utenti aggiuntivi pari a 14.373.
Le maggiori risorse assegnate potranno essere rendicontate dall’ente locale scegliendo all’interno di un paniere di interventi di potenziamento del servizio di trasporto scolastico degli studenti con disabilità.
In particolare, l’ente locale potrà potenziare il servizio nei seguenti modi:
– ampliando la disponibilità del servizio di trasporto scolastico degli studenti con disabilità, in gestione diretta o esternalizzata;
– trasferendo le risorse aggiuntive assegnate in base ad accordi con comuni vicini che svolgono il servizio di trasporto scolastico di studenti con disabilità, con riserva di nuovi posti;
– trasferendo le risorse aggiuntive assegnate all’Ambito territoriale di riferimento o ad altra forma associata con vincolo di nuovi utenti nel Comune stesso e/o nell’Ambito territoriale di riferimento;
– trasferendo mediante voucher/contributi le risorse aggiuntive assegnate alle famiglie di studenti con disabilità per organizzare autonomamente il servizio di trasporto scolastico;
– utilizzando le risorse aggiuntive assegnate per il miglioramento qualitativo del servizio di trasporto scolastico di studenti con disabilità.

 

Rendicontazione degli obiettivi di servizio

Il raggiungimento degli obiettivi assegnati deve essere rendicontato dai comuni entro il 31 maggio dell’anno successivo a quello in cui è avvenuto il trasferimento delle risorse, attraverso la compilazione di apposite schede messe a disposizione da SOSE sul sito opendata.sose.it Le modalità di esecuzione della rendicontazione sono chiarite nelle apposite istruzioni che verranno pubblicate prossimamente sul sito della CTFS. Anche gli enti che non hanno ricevuto risorse aggiuntive sono chiamati a compilare le schede in modo da facilitare il monitoraggio dei servizi presenti sul territorio.

 

La redazione PERK SOLUTION

Sistema integrato 0/6 anni: approvato in Conferenza Unificata riparto prima quota 2021

È stata sancita in Conferenza Unificata del 4 agosto 2021 l’intesa al decreto del Ministro dell’Istruzione, sui criteri di riparto della prima quota 2021 delle risorse pari a 264 milioni di euro, del Fondo nazionale per il sistema integrato di istruzione e di educazione 0/6 anni, in base a quanto previsto dal Piano pluriennale approvato in Conferenza Unificata l’8 luglio 2021. Il fondo, che complessivamente ammonta per il 2021 a 307,500 milioni, finanzia come previsto dal Dlgs 65/17: interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione, riqualificazione e messa in sicurezza di edifici; spese di gestione servizi educativi infanzia e scuole infanzia; formazione personale educativo e docente. Il Ministero Istruzione erogherà le risorse direttamente ai Comuni indicativamente entro i primi di settembre. Entro il termine perentorio del 10 agosto 2021 infatti le Regioni devono confermare i beneficiari individuati nel 2020, oppure trasmettere una diversa programmazione regionale, sentite le ANCI regionali. La restante quota del 2021, pari a 43 milioni e 500 mila, sarà oggetto di altra Intesa successiva dove saranno individuati i criteri anche per le annualità 2022 e 2023. Rispetto agli anni precedenti, su sollecitazione dell’ANCI sono stati velocizzati i tempi per il riparto delle risorse che i Comuni riceveranno in tempo utile per realizzare gli interventi; anche grazie alla previsione della programmazione pluriennale regionale in luogo di quella annuale che dovrebbe consentire un maggiore rispetto delle tempistiche da parte delle regioni e di conseguenza l’erogazione ai Comuni delle risorse nell’anno stesso della gestione.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Contributi per messa in sicurezza asili nido e scuole dell’infanzia

È stato pubblicato in G.U. n. 67 del 18 marzo 2021 il DPCM 30 dicembre 2020, concernente Contributi per il finanziamento degli interventi relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia, di cui all’articolo 1, comma 59, della legge 27 dicembre 2019, n. 160. Il provvedimento definisce, in prima applicazione e in via sperimentale per il quinquennio 2021-2025, le modalità e le procedure di presentazione delle richieste di contributo per progetti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido e scuole dell’infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, i criteri di riparto e le modalità di utilizzo delle risorse, ivi incluse le modalità di utilizzo dei ribassi d’asta, di monitoraggio, anche in termini di effettivo utilizzo delle risorse assegnate e comunque tramite il sistema BDAP MOP. Le risorse messa a disposizione ammontano, complessivamente, ad euro 700 milioni di euro. La somma complessiva di 560 milioni di euro, ripartita in 80 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e in 160 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2025, è destinata al finanziamento di progetti di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione, mentre la somma complessiva di 140 milioni di euro, ripartita in 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e in 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, è destinata al finanziamento di progetti volti alla riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati, con la finalità del riequilibrio territoriale, anche nel contesto di progetti innovativi finalizzati all’attivazione di servizi integrativi che concorrano all’educazione dei bambini e soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale ed organizzativo.
Ciascun comune può fare richiesta di contributo per un massimo di due progetti a valere sulle risorse di cui all’art. 2, comma 2, lettera a) , b) e c) e comma 3; nel caso di richiesta di contributo per progetti di strutture in comune tra più enti, è tenuto a presentare richiesta esclusivamente il comune capofila, individuato a seguito di specifica convenzione stipulata tra gli enti interessati. Il finanziamento degli interventi di cui ai commi 2 e 3 può essere finalizzato, oltre che per la realizzazione dell’opera, anche per le relative spese di progettazione definitiva, esecutiva o definitiva-esecutiva nel caso in cui le stesse, al momento della presentazione della domanda, siano comprese nel quadro economico dell’opera che si intende realizzare.

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Fondo caregiver e Fondo asili nido e scuole dell’infanzia

Il Dipartimento per le politiche della famiglia, con apposito comunicato, informa che in sede di Conferenza Unificata è stato espresso il parere favorevole da parte delle regioni, di UPI e dell’ANCI, sul decreto di riparto a favore delle regioni del “Fondo per il sostegno e il ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare”, istituito ai sensi dell’articolo 1, comma 254, della legge n. 205/2017.
Il decreto di riparto, che riconosce il valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare, prevede che le risorse siano destinate alle Regioni che le utilizzano per interventi di sollievo e sostegno destinati al caregiver familiare, dando priorità:

  1. ai caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima, così come definita dall’articolo 3 del decreto 26 settembre 2016 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, recante “Riparto delle risorse finanziarie del Fondo nazionale per le non autosufficienze, anno 2016”, tenendo anche conto dei fenomeni di insorgenza anticipata delle condizioni previste dall’articolo 3, del medesimo decreto;
  2. ai caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali comprovata da idonea documentazione;
  3. a programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.

Complessivamente, le risorse che le regioni destineranno ai comuni e agli ambiti territoriali per gli interventi, ammontano a euro 68.314.662, così suddivisi:
2018 – 20.000.000
2019 – 24.457.899
2020 – 23.856.763.

Il Dipartimento per le politiche della famiglia provvederà a monitorare la realizzazione degli interventi finanziati.
Nella medesima seduta è stata, altresì, raggiunta l’Intesa sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’interno, con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro dell’istruzione e con il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, attuativo dell’articolo 1, comma 61, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, concernente la disciplina del Fondo «Asili nido e scuole dell’infanzia» per il finanziamento di:

  • progetti di costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza e riqualificazione di asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, con priorità per le strutture localizzate nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, con lo scopo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti;
  • progetti volti alla riconversione di spazi delle scuole dell’infanzia attualmente inutilizzati, con la finalità del riequilibrio territoriale, anche nel contesto di progetti innovativi finalizzati all’attivazione di servizi integrativi che concorrano all’educazione dei bambini e soddisfino i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato sotto il profilo strutturale ed organizzativo.

Il fondo stanzia complessivamente 2,5 miliardi di euro a partire dall’anno 2021 e sino al 2034. Per il primo quinquennio di interventi (2021-2025), il decreto destina 700 milioni di euro per le finalità previste dalla legge, riservando alle aree svantaggiate il 60% delle risorse e prevedendo un maggiore impegno per gli interventi a favore degli asili nido.
Con successivo decreto del Ministro dell’interno e del Ministro dell’istruzione si procederà all’approvazione di un avviso pubblico, destinato ai Comuni, per la presentazione delle istanze progettuali e, con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro per le parti opportunità e la famiglia e il Ministro dell’istruzione saranno individuati i Comuni beneficiari e approvati gli interventi ammessi a finanziamento sui territori.
Il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, istituirà quindi, con proprio decreto, una cabina di regia, che prevede la presenza di tutti gli attori istituzionali coinvolti, col compito di monitorare lo stato di realizzazione dei progetti.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION