Strategia nazionale aree interne: Miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade

È stato pubblicato nella G.U. n. 221 del 21-9-2023 il decreto 19 luglio 2023 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il miglioramento della sicurezza delle strade delle aree interne. Il decreto assegna la somma complessiva di euro 50.000.000,00, articolata in euro 20.000.000,00 per l’anno 2023 ed euro 30.000.000,00 per l’anno 2024, è destinata al finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione delle 43 aree interne individuate dalla strategia SNAI nell’ambito del ciclo di programmazione 2021 – 2027.

Gli interventi devono assicurare il miglioramento dell’accessibilità delle aree interne e devono essere inquadrati in un piano organico di miglioramento delle condizioni trasportistiche, e possono riguardare strade di competenza regionale, provinciale o comunale, qualora queste ultime rappresentino l’unica via di comunicazione tra comuni contermini appartenenti all’area. Al fine di assicurare l’accessibilità alle aree interne, qualora ritenuto necessario possono, altresì, essere interessati dagli interventi tratte di strade di collegamento tra le aree stesse ed i centri di riferimento e, quindi, per quota parte esterne al perimetro dell’area di riferimento. I soggetti attuatori sono il Presidente della Provincia o il Sindaco metropolitano sul cui territorio è situata la maggior parte dei Comuni dell’area interna, ovvero il Presidente di Regione nei territori in cui le Province o le Città Metropolitane non svolgano la funzione di soggetti attuatori. In ogni caso i comuni delle aree interne sono coinvolti a livello di individuazione dei Pianti di intervento.

Le risorse sono utilizzate per gli interventi straordinari di manutenzione della rete viaria individuata nei piani di intervento predisposti da ciascuna area interna, al fine di migliorare l’accessibilità e la sicurezza e possono includere:
a) la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali, nonché le altre spese tecniche necessarie per la realizzazione purché coerenti con i contenuti e le finalità della legge e del presente decreto comprese le spese per l’effettuazione di rilievi concernenti le caratteristiche geometriche fondamentali, lo stato/condizioni dell’infrastruttura, gli studi e rilevazioni di traffico, il livello di incidentalità, l’esposizione al rischio idrogeologico;
b) la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura incluse le pavimentazioni, i sistemi di smaltimento acque. Sono altresì possibili interventi sulla segnaletica, l’illuminazione ed i sistemi di info-mobilita’, qualora complementari e comunque conseguenti ad interventi di manutenzione
straordinaria e rifacimento profondo;
c) la realizzazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’infrastruttura esistente in termini di caratteristiche costruttive della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, della segnaletica verticale e orizzontale, dei manufatti e dei dispositivi di sicurezza passiva installati nonché delle opere d’arte serventi l’infrastruttura;
d) la realizzazione di interventi di ambito stradale che prevedono:
i. la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli;
ii. il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumita’;
iii. la riduzione dell’inquinamento ambientale;
iv. la riduzione del rischio da trasporto merci inclusi i trasporti eccezionali;
v. la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico;
vi. l’incremento della durabilita’ per la riduzione dei costi di manutenzione;
vii. La realizzazione di corridoi naturali per la fauna, ovvero di tratti di recinzione per evitare ovvero indirizzare attraversamenti di animali, per una quota massima pari al 15% dell’importo finanziato;
viii. La predisposizione e la messa in funzione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici o ibridi, per una quota massima del 15% dell’importo finanziato.
Le risorse non sono utilizzabili per realizzare nuove tratte di infrastrutture o interventi di carattere non stradale.

 

La redazione PERK SOLUTION

Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Riparto finanziario

È stato pubblicato in G.U. n. 278 del 28-11-2022 la delibera 2 agosto 2022 del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile che ripartisce le risorse residue stanziate dall’art. 1, comma 314, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 e dall’art. 28 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, pari rispettivamente a 88,6 milioni di euro e a 110 milioni di euro, concernenti la strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese.

Le risorse vengono ripartite come segue, secondo annualità di legge:
a) 21,6 milioni di euro (annualità 2021) in favore delle settantadue aree selezionate nel ciclo 2014-2020, per un importo di 300 mila euro per ciascuna area;
b) 172 milioni di euro in favore di quarantatré nuove Aree interne, per un importo di 4 milioni di euro per ciascuna area;
c) 5 milioni di euro per attività di Assistenza tecnica e rafforzamento amministrativo.

 

La redazione PERK SOLUTION

MIMS: Nuovi fondi per le aree interne per migliorare accessibilità e resilienza

Per migliorare la sicurezza stradale, l’accessibilità e la resilienza dei territori, sono assegnati 50 milioni di euro alle 43 nuove Aree Interne, individuate entro settembre 2022. Acquisita l’intesa della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali lo scorso 12 ottobre, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha firmato il decreto, di concerto con il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che attribuisce le risorse, articolate in 20 milioni di euro per il 2023 e 30 milioni per il 2024, da destinare a programmi straordinari di manutenzione della rete stradale. Si completa così il programma del Mims, volto ad accrescere la resilienza delle zone più interne del Paese aumentandone gli standard di accessibilità e collegamento, che era iniziato con il decreto-legge n. 59/2021, per le 72 Aree Interne allora individuate.

Gli interventi, che dovranno essere definiti entro sessanta giorni dall’emanazione del decreto dall’Assemblea dei Sindaci dell’Area Interna convocata dal Presidente della Provincia o dal Sindaco Metropolitano, devono assicurare il potenziamento dell’accessibilità dei territori e essere inquadrati in un piano organico di miglioramento delle condizioni trasportistiche. Gli interventi possono riguardare le strade di competenza regionale, provinciale o comunale, qualora queste ultime siano l’unica via di comunicazione tra Comuni appartenenti all’Area. Le risorse sono ripartite sulla base di precisi criteri che tengono conto della popolazione residente, dell’estensione delle strade, dell’esistenza di rischi sismici o di situazioni di dissesto idrogeologico. Le spese ammissibili al finanziamento includono, tra le altre, quelle per l’adeguamento normativo delle pavimentazioni e dei sistemi di smaltimento delle acque, per la segnaletica, l’illuminazione e i sistemi di infomobilità, la realizzazione di percorsi per la tutela delle persone deboli, il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’inquinamento ambientale e dell’esposizione al rischio idrogeologico.

 

La redazione PERK SOLUTION

Fondo sostegno attività economiche aree interne (DPCM 24/09/2020): format per la richiesta 2^ annualità

L’Agenzia per la Coesione Territoriale ha pubblicato il format per la richiesta di erogazione della seconda trance del contributo e una nuova FAQ che modifica i precedenti criteri di accesso al contributo. Il modello deve essere firmato dal rappresentante legale dell’Ente, compilato su carta intestata, e trasmesso a all’Agenzia per la Coesione Territoriale all’indirizzo dpcm.areeinterne@agenziacoesione.gov.it.

Il modello attesta lo svolgimento delle procedure previste per la gestione della prima annualità del contributo in oggetto, compresa la registrazione degli aiuti sulla piattaforma RNA delle risorse utilizzate e la successiva rendicontazione sul portale SimonWeb.

L’Agenzia, con la FAQ n. 9 del 9 settembre 2022, a modifica delle indicazioni fornite con la FAQ n. 4, precisa che per “utilizzo delle risorse” si intende la conclusione della procedura, avviata dal Comune, per la selezione delle proposte attraverso l’individuazione dei destinatari e finalizzata alla successiva erogazione delle risorse. Pertanto nel caso di individuazione del beneficiario, se non sia stato possibile completare le relative erogazioni alle
scadenze previste dall’art. 7, comma 1 del DPCM, l’“utilizzo delle risorse” si considera positivamente conseguito; ciò anche nel caso le verifiche di legge previste (es: verifica del DURC nei confronti dei beneficiari, verifica ex art. 48 bis del Dpr 602/1973 ove applicabile, etc.) abbiano determinato una dilatazione dei tempi di pagamento. Si precisa, altresì, che gli obblighi di monitoraggio e di caricamento dei dati sul portale RNA dovranno essere svolti entro le scadenze annuali previste dal DPCM all’art. 7, comma 1 e sono propedeutici per poter accedere alla erogazione delle risorse dell’annualità successiva. Il mancato aggiornamento di tali banche dati entro le scadenze dell’art. 7, comma 1 del DPCM non determina il “mancato utilizzo delle risorse”, ma l’impossibilità ad accedere
alle risorse delle annualità successive. In ogni caso rimane fermo l’obbligo per gli Enti beneficiari di completare tali adempimenti nel più breve tempo possibile.”

 

La redazione PERK SOLUTION