Anci e Upi sollecitano intervento normativo per evitare il dissesto di centinaia di enti locali

I Presidenti di ANCI e UPI hanno inviato una lettera alla Ministra Lamorgese e alla vice ministra Castelli, con la quale hanno sollecitato un costante confronto presso la Conferenza Stato-Città per affrontare le problematiche degli enti locali in difficoltà finanziarie strutturali e per affrontare tempestivamente gli effetti della sentenza della Corte costituzionale n. 80/2021, che – in assenza di una norma attuativa – rischia di ampliare il fenomeno dei dissesti e dei “predissesti”. La recente sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2021, nel modificare nuovamente la disciplina di contabilizzazione e restituzione del FAL (Fondo Anticipazione Liquidità di cui al d.l. 35/13), comporta l’immediata decadenza dell’articolo 39-ter, commi 2 e 3 del d.l. 162/2019, e della disciplina definita per il ripiano annuale dell’anticipazione ricevuta. La sentenza ha ulteriormente evidenziato le fragilità in questione, indicando un obbligo di ripiano in un arco temporale ravvicinato delle passività determinate dalle anticipazioni di liquidità a suo tempo acquisite dagli enti locali, in ossequio ad una misura fortemente voluta dal Governo, con conseguenze severe sulla capacità di tenuta finanziaria di centinaia di amministrazioni.
Tra gli interventi che Anci e Upi ritengono possibili ed urgenti, segnaliamo:

  • l’attuazione della sentenza  n. 80/2021, con l’obiettivo di mantenere il periodo trentennale di ripiano delle anticipazioni per il pagamento di debiti commerciali pregressi, coerente con le restituzioni a suo tempo stabilite dal dl 35/2013 e successivi rifinanziamenti, nel rispetto delle prescrizioni della Corte;
  • l’attenuazione dei vincoli da FCDE, che può essere attuata con misure straordinarie e temporanee di riduzione della percentuale obbligatoria di accantonamento, accompagnate però da un intervento di incentivazione al recupero di crediti tributari e tariffari agevolato dall’abbattimento di sanzioni e interessi e da un ampio periodo di rateizzazione;
  • l’immediata attivazione del tavolo di confronto per giungere alla riforma della disciplina delle crisi finanziarie (riforma del Tit. VIII Tuel), sulla base dei criteri già circolati con le bozze prodotte negli ultimi due anni e integrando a regime il dispositivo di sostegno di cui al punto c), opportunamente modulato e condizionato in modo da evitare fenomeni di “incentivazione” dello stato di crisi;
  • la revisione della disciplina restrittiva circa l’utilizzo degli avanzi vincolati per gli enti in complessivo disavanzo, che limita in modo spesso paradossale l’utilizzo di risorse disponibili per investimento (da trasferimento e da accensione di prestiti) e per spese correnti vincolate (in particolare i trasferimenti in campo sociale e scolastico in capo agli enti capofila di funzioni svolte in forma sovracomunale).

 

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Anci scrive alla Conferenza Stato – Città su questioni relative a capacità assunzionale nei Comuni

L’Anci, con una lettera a firma del Segretario generale Veronica Nicotra, indirizzata alla Conferenza Stato – Città e Autonomie locali, chiede la convocazione di una riunione tecnica rispetto ad alcune questioni interpretative emerse nella prima fase di attuazione della nuova disciplina in materia di capacità assunzionale dei Comuni, in attuazione del DM 17 marzo 2020 e delle indicazioni dalla Circolare applicativa del 13 maggio 2020. Le questioni sono state evidenziate in una nota tecnica allegata alla missiva, con particolare riferimento all’utilizzo dei resti assunzionali, alla disciplina assunzionale applicabile alle Unioni di comuni e alla possibilità di salvaguardare le procedure assunzionali già avviate entro la data del 20 aprile 2020, attraverso le comunicazioni obbligatorie ex art. 34-bis del D.Lgs. n. 165/2001.

 

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Transizione al digitale, il volume operativo dell’ANCI

L’Anci ha predisposto un quaderno operativo dal titolo “Transizione al digitale: novità e scadenze in pillole”, redatto da Moira Benelli, responsabile Ufficio servizi e tecnologie e Agenda Digitale. L’obiettivo del documento è quello di fornire un’informativa omogenea e semplificata ai Comuni, sintetizzando in un unico testo le principali novità e scadenze in tema di transizione al digitale, suddivise per argomento, seguendo l’ordine dell’articolato del Codice per l’Amministrazione Digitale e lasciando come ultimi alcuni temi non trattati specificamente all’interno del Codice, ma di gran rilievo ai fini della completa digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Il volume si sofferma sui molti interventi relativi alla digitalizzazione che impattano in modo diretto sull’operatività degli enti: dall’identità digitale e dall’accesso ai servizi digitali, fino alla razionalizzazione delle infrastrutture digitali intese come i Centri per l’elaborazione Dati e la conseguente migrazione verso soluzioni in cloud. Spazio anche alle novità sulla notificazione digitale degli atti, provvedimenti e comunicazioni, sulla circolarità del dato anagrafico e sulla disponibilità ed interoperabilità dei dati delle pubbliche amministrazioni.

 

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Gli emendamenti Anci al DL Ristori

Pubblichiamo gli emendamenti Anci al DL n. 137/2020, c.d. Decreto Ristori, inviati alle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato. Le proposte riguardano i principali provvedimenti che interessano i Comuni:

1. Determinazione della spesa per il personale di Polizia locale;
2. Potenziamento dei servizi di controllo e del lavoro straordinario del personale della Polizia locale;
3. Estensione al 2021 dell’utilizzabilità dei fondi emergenziali a favore degli enti locali;
4. Agevolazione Tari “seconda ondata”;
5. Proroga Fondo garanzia debiti commerciali (FGDC);
6. Controlli per gli enti locali strutturalmente deficitari (art.243, co.5, TUEL);
7. Revisione dei termini di deliberazione TARI;
8. Facoltà di affidamento della gestione della Tari ai gestori del servizio rifiuti;
9. Nuovi criteri di classificazione dei rifiuti ex d.lgs. 116/2020 – proroga al 2022;
10. Modalità di riscossione della TARI;
11. Limiti al ricorso all’anticipazione di liquidità degli enti locali;
12. Rinvio al 2022 dell’entrata in vigore del Canone unico sull’occupazione di spazi pubblici e sull’esposizione  pubblicitaria;
13. Modifiche in materia di società partecipate;
14. Eliminazione sanzioni per mancato perfezionamento dell’adesione a pagoPA (art. 65, co.2, d.lgs. 217/2017);
15. Proroga termine deliberazione bilancio consolidato;
16. Accorpamento al rendiconto 2020 degli adempimenti relativi alla verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio, in caso di inoperatività degli uffici;
17. Proroga dei contratti di servizio, degli affidamenti in concessione e degli incarichi di revisione contabile;
18. Misure di prevenzione per pulizia straordinaria ed acquisto DPI;
19. Utilizzo delle graduatorie concorsuali.

 

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PagoPA, anche per l’ANCI non è l’unico modo per pagare la PA

Il Presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha inviato una missiva al Presidente del Consiglio Conte, in cui rappresenta la condivisione della ricostruzione proposta dall’Antitrust, “secondo la quale emerge un rinvio non esclusivo all’utilizzo del sistema PagoPA”. L’Antitrust ha altresì rilevato che gli enti territoriali, in base all’art. 18-ter del D.L. n. 34/2020, possono premiare i cittadini che scelgano di disporre l’addebito diretto su conto corrente per il pagamento dei tributi locali, annettendo evidentemente a tale dispositivo un valore incentivante del corretto adempimento fiscale.
Ad avviso dell’ANCI la norma primaria, pur proponendo un percorso di confluenza degli enti pubblici nel sistema pagoPA, non sancisce l’esclusività, sia con riferimento ai metodi di pagamento non ancora integrati nel nuovo sistema sia in relazione alla specificità delle entrate locali per le quali il Legislatore prevede in maniera esplicita la possibilità di utilizzare un ampio ventaglio di modalità di pagamento, fra le quali vi è, appunto, pagoPA. “Occorre ricordare” continua il Presidente dell’ANCI “che le entrate degli enti locali sono regolate secondo un’ampia autonomia di gestione” e cita in proposito l’articolo 2-bis del d.l. n. 193/2016 che elenca in maniera puntuale tutte le diverse modalità di pagamento ammesse per le entrate locali, tributarie e non tributarie.
Infine, Decaro sottolinea l’importanza che il nuovo sistema assicuri “un percorso di sostenibilità nell’adesione di tutti gli enti locali, ivi compresi i comuni di piccole dimensioni che stanno incontrando difficoltà” e conclude ribadendo l’utilità di un chiarimento, urgente non solo in ragione della recrudescenza della pandemia da virus Covid-19, “ma anche e soprattutto dei rischi di instabilità del sistema dei pagamenti che altrimenti potrebbero coinvolgere ampie fasce di enti locali, circostanza da evitare in modo assoluto”.

 

ANCI, richiesto il rifinanziamento del fondo indistinto per compensare i minori introiti

Rasserenare dal punto di vista amministrativo e finanziario l’attività dei Comuni nei prossimi mesi per aiutare efficacemente le categorie economiche e i cittadini più bisognosi. Questo in sostanza il messaggio chiaro lanciato delegato alla Finanza locale Anci e presidente IFEL Alessandro Canelli nel corso dell’audizione informale tenutasi presso la V Commissione bilancio del Senato relativa al Decreto Ristori. Nonostante l’indubbia efficacia del sostegno, la situazione di grande differenziazione delle condizioni finanziarie degli enti locali e le ulteriori difficoltà che i Comuni stanno incontrando in questa nuova fase dell’emergenza, rappresentano fonti di preoccupazione rispetto alla capacità del sistema di assicurare il mantenimento degli equilibri finanziari e di dare una prospettiva più lunga agli aiuti, nella previsione di un 2021 ancora caratterizzato dagli effetti della pandemia. A tal riguardo, l’ANCI ha presentato un pacchetto di proposte emendative al D.L. 137/2020 (decreto Ristori) su diversi piani tra loro complementari:
a) formale spendibilità anche nel 2021 dei fondi a favore degli enti locali, acquisiti o da acquisire in connessione all’emergenza epidemiologica in base alle previsioni dei decreti 34 e 104, così da semplificare gli obblighi di rendicontazione e l’attività programmatoria degli uffici locali;
b) abolizione ed accorpamento al rendiconto 2020 degli adempimenti relativi alla verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio (art. 193 TUEL), in scadenza al 30 novembre 2021, in relazione all’eventuale caduta di operatività degli uffici finanziari dovuta all’incremento dei contagi;
c) proroga al 28 febbraio 2021 del termine per la deliberazione del bilancio consolidato (attualmente fissato al 30 novembre 2020), obbligatorio per i Comuni con popolazione superiore a 5mila abitanti;
d) facoltà di presentazione del Documento unico di programmazione (DUP) in occasione dell’esame del bilancio di previsione 2021-23, in deroga ai termini previsti dalla legge o dai regolamenti degli enti locali;
e) proroga al 2022 dell’entrata in vigore del Canone unico di cui ai commi 816 e ss. della legge di bilancio per il 2020 (L. 160/2019);
f) proroga al 2022 dell’obbligo di accantonamento al Fondo garanzia debiti commerciali (FGDC) nelle more della definizione di un programma di intervento sui ritardi di pagamento più significativi;
g) proroga al 30 aprile 2021 del termine per l’approvazione dei piani economico-finanziari, dei regolamenti e delle tariffe relative al servizio rifiuti e ai connessi prelievi tributari o patrimoniali;
h) abolizione delle sanzioni disciplinari connesse all’eventuale mancata operatività del sistema pagoPA successivamente al termine del 28 febbraio 2021 (art. 65, co.2, d.lgs. n. 217/2017);
i) facoltà di proroga per un massimo di 12 mesi dei contratti di servizio, degli affidamenti in concessione e degli incarichi di revisione contabile, nel caso di scadenze comprese tra il 1° ottobre 2020 e il 31 marzo 2021, ove non altrimenti stabilito da norme di governo dell’emergenza in atto.

 

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ANCI, Nota operativa sulla sospensione delle prove preselettive e scritte dei concorsi

Pubblichiamo la nota operativa dell’Anci sulla sospensione delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali. Il documento illustra le novità introdotte dall’articolo 1 comma 9 del DPCM 3 novembre 2020.
La nota ricorda che tra le diverse misure introdotte dal DPCM 3 novembre 2020, finalizzate a fronteggiare l’emergenza epidemiologica, vi è la sospensione delle sole prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private per il periodo di efficacia del DPCM, ovvero dal 6 novembre al 3 dicembre 2020. La nuova previsione presenta differenze sostanziali rispetto alle misure adottate nella prima emergenza. Si evidenzia in primo luogo la circostanza che non viene riproposta la sospensione delle “procedure concorsuali”, indipendentemente dalla fase in cui le stesse si trovino, ma esclusivamente della fase di “svolgimento delle prove preselettive e scritte”. La nuova disposizione non preclude dunque la possibilità di avviare nuove procedure concorsuali, rispetto alle quali è raccomandabile aderire all’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dal Decreto n. 34/2020, artt. 247-248.
Inoltre, non appare preclusa la possibilità di svolgere la prova orale anche in presenza, con l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1/2020 e dei protocolli di sicurezza. Tale Direttiva nel febbraio scorso, prima ancora che venisse adottata la sospensione dei concorsi pubblici, aveva fornito indicazioni operative per lo svolgimento in sicurezza delle prove concorsuali.
Sono da ritenersi altresì escluse dalla sospensione le prove pratiche per le quali non è prevista la produzione in aula di elaborati scritti, come ad esempio prove di idoneità per il personale ausiliario della scuola.

 

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Quaderno Anci sugli affidamenti di lavori, servizi e forniture a seguito del DL Semplificazioni

L’ANCI ha pubblicato un quaderno operativo sugli affidamenti di lavori, servizi e forniture a seguito del D.L. n. 76/2020, c.d. decreto semplificazioni, convertito con modificazioni dalla legge n. 120/2020.
Il volume, oltre all’analisi e approfondimento delle norme in materia di appalti, offre linee d’indirizzo operative, schemi di facile consultazione per orientare gli operatori nelle scelte gestionali, fac simili di determinazioni per affidamenti diretti e procedure negoziate senza bando.
Il Manuale è arricchito anche con le risposte a quesiti date dall’ANCI ad amministratori ed operatori in questi primi mesi di applicazione del decreto.

 

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Legge di bilancio 2021, le richieste dei Comuni

Il Presidente di Anci Antonio Decaro ha inviato una lettera, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e alla vice Ministro Laura Castelli, nella quale sottolinea alcune regole generali che il disegno di legge di bilancio in corso di predisposizione da parte del Governo dovrebbe contenere. Quattro le tematiche evidenziate rispetto alle quali si auspica un intervento normativo:

  • la prosecuzione del tavolo di cui all’articolo 106 del dl 34/2020 per sorvegliare i probabili ulteriori effetti sulle entrate locali del 2021, stabilendo in partenza una posta finanziaria adeguata da determinarsi;
  • il riassetto del regime in materia di crisi finanziarie con l’obiettivo di assicurare adeguato accompagnamento e sostegno, distinguendo fra squilibri di carattere strutturale e percorsi di revisione della gestione finanziaria;
  • la messa a punto del nuovo regime in materia di assunzione del personale per evitare criticità ed effetti paradossali che già registriamo.
  • la predisposizione di un apparato di regole che consenta un’accelerazione degli investimenti comunali.

 

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