DL Sostegni ter, la nota sintetica di Anci

Anci ha pubblicato una nota sintetica del ddl di conversione del decreto-legge 27 gennaio 2022, n.4- cd sostegni ter, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico. Sul provvedimento, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando l’emendamento 1.9000 interamente sostitutivo del ddl n. 2505, di conversione del decreto-legge n. 4, r. Il testo passa alla Camera.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

ANCI, Quaderno operativo su “Appalti e regole contabili per il PNRR”

ANCI ha pubblicato un quaderno operativo fornendo un quadro d’insieme delle regole vigenti in materia di utilizzo e contabilizzazione delle risorse per l’attuazione degli investimenti del PNRR, nonché di quelle per gli acquisti di lavori, beni e servizi.

Trattasi di una disciplina speciale e derogatoria che, unitamente a quella sulle assunzioni di personale a tempo determinato per cui si rinvia ad altro Quaderno
Operativo dell’ANCI, costituisce la cornice giuridica entro cui i Comuni e le Città metropolitane devono operare, al fine di realizzare gli investimenti de quibus.
Il Quaderno è arricchito da un elenco delle disposizioni attuative, circolari e linee guida delle norme in commento.

Al fine di garantire la semplificazione dei processi di gestione, controllo, monitoraggio e rendicontazione dei progetti finanziati, e, contestualmente, aderire ai principi di informazione, pubblicità e trasparenza prescritti dalla normativa europea e nazionale, il PNRR utilizzerà il sistema Informativo “ReGiS”, previsto dall’articolo 1, comma 1043, Legge 30 dicembre 2020, n. 178, sviluppato dal MEF, assicurando la tracciabilità e trasparenza delle operazioni e l’efficiente scambio elettronico dei dati tra i diversi soggetti coinvolti nella Governance del Piano. Il sistema entrerà in funzione nel corso dei prossimi mesi e, in attesa della sua implementazione definitiva, le informazioni necessarie alla rendicontazione dovranno essere assicurate riportando negli ordinativi di pagamento i codici CUP relativi ai progetti di investimento, prevedendo altresì l’indicazione delle missioni e degli interventi per i progetti del PNRR di cui l’Ente è soggetto attuatore.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Da Anci richiesta al Governo per confronto sui bilanci degli enti locali

Il Presidente dell’ANCI ha inviato al Governo una lettera con la quale richiede di riprendere un confronto, alla luce degli esiti non positivi in sede di approvazione della legge di bilancio, rispetto ad interventi di ristoro degli effetti economici della pandemia sul bilancio degli Enti locali per il 2022. Tra le problematiche segnalate che pesano sui conti locali e che necessitano, urgentemente, di un intervento statale, vi sono:

  • l’incremento dei costi energetici che impatta per importi potenzialmente ingovernabili sui bilanci, con la richiesta di un maggior stanziamento di 550 milioni di euro, a fronte di costi dei Comuni stimabili tra i 1.600 e i 1.800 mln. di euro (dati 2019);
  • il libero utilizzo anche nel 2022 dei fondi covid erogati tra il 2020 e il 2021 per finalità emergenziali e non impegnati, con le stesse condizioni procedurali adottate nel 2021;
  • maggiore attenzione al settore turistico, che con la riduzione dei flussi di mobilità e degli eventi pubblici, resta tra i più colpiti anche in questa fase della pandemia. Le riduzioni delle entrate correlate, tra cui l’imposta di soggiorno, costituiscono motivo di preoccupazione, a fronte del quale è necessario uno stanziamento specifico di almeno 200 mln. di euro, sulla base di modalità già sperimentate nel 2021;
  • l’esigenza di un intervento sul FCDE, riportando le percentuali di accantonamento al 95% per la generalità degli Enti locali e al 90% per gli enti in regola con i pagamenti dei debiti commerciali, anche in funzione di incentivazione della normalizzazione dei tempi di pagamento, obiettivo inserito tra le riforme del PNRR.

Secondo il presidente di Anci si tratta di procedere ad un confronto per concordare le misure di sostegno utili a mantenere un clima di fiducia, essenziale anche per la prima fase di attuazione del PNRR, ma soprattutto per garantire a tantissimi Comuni oggi in difficolta di poter chiudere i bilanci per il 2022.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Anci: ridurre i passaggi burocratici nel PNRR

I sindaci metropolitani hanno deciso di rilanciare le proposte illustrate nell’assemblea nazionale Anci di Parma e in particolare, con riferimento al PNRR, la richiesta da parte dei Comuni di ridurre al minimo i passaggi formali e burocratici dell’iter del Piano.
Si tratta di aspetti procedurali indispensabili a realizzare il Piano stesso, cui si aggiungono richieste relative a ulteriori semplificazioni e allo sblocco del 100 per cento del turn over anche per il personale dipendente delle città metropolitane.
I sindaci delle Città metropolitane richiamano l’attenzione del governo sulle modalità di attuazione delle opere e sulla necessità di strumenti innovativi di supporto alle grandi città nella gestione di un numero mai visto prima di cantieri concentrati in pochi anni.
E’ necessario razionalizzare le procedure di assunzione straordinaria del personale a tempo determinato per le opere finanziate dal PNRR, e omogeneizzare il più possibile le procedure straordinarie con quelle ordinarie, per evitare all’interno dei Comuni il caos amministrativo e gestionale.
Sugli aspetti più politici e istituzionali, i sindaci rilanciano le proposte di riformare le norme sulla ineleggibilità e sul limite del mandato dei sindaci, e quelle sulle responsabilità in materia di abuso d’ufficio per gli amministratori locali.
La figura del sindaco, nonostante la forte esposizione pubblica, è l’unica tra tutte le cariche politiche a subire il limite dell’incandidabilità al parlamento e ad avere un tetto al numero dei mandati: una disparità di trattamento che appare illogica e perfino incostituzionale e contribuisce a indebolire l’immagine e il ruolo del sindaco in una fase di grandi e anzi accentuate responsabilità al servizio delle proprie comunità.

IFEL: Vademecum sul D.L. 77/2021 “Semplificazioni”: le indicazioni operative per l´applicazione

L’Osservatorio sugli Investimenti comunali della Fondazione IFEL mette a disposizione dei Comuni il Vademecum relativo al D.L. 77/2021, uno strumento operativo che mira ad analizzare ancora più in dettaglio gli aspetti già parzialmente trattati nelle due note di lettura pubblicate ad agosto 2021, aggiornandole e integrandole, per darne una lettura più esaustiva ed approfondita.
Il D.L. 77/2021, infatti, introduce alcune novità e ne proroga altre in materia di appalti pubblici, che erano state originariamente introdotte attraverso il D.L. 76/2020 allo scopo di semplificare e snellire le procedure burocratiche.

Nei 9 capitoli di cui è composto, il Vademecum analizza, tra gli altri, il sistema di governance previsto per l’attuazione del PNRR, il sistema delle fonti e le norme che si applicano ai progetti PNRR, quelle fino al 30 giugno 2023, quelle che modificano il codice e le loro implicazioni operative.

Il Vademecum completo è disponibile al seguente link

ANCI, quaderno operativo sugli adempimenti per i sindaci e gli amministratori

L’ANCI ha predisposta un quaderno operativo di facile e pronta consultazione, con un quadro chiaro e sintetico, dei principali adempimenti che attendono i Sindaci e gli amministratori locali neo eletti, in vista della tornata amministrativa 2021 che coinvolgerà 1.348 Comuni dove saranno eletti 16.523 consiglieri e nominati circa 4.538 assessori.

Il manuale per i sindaci elezioni amministrative 2021’ una sintetica ma puntuale disamina delle prime attività che devono svolgere i Sindaci subito dopo il loro insediamento nonché i primi adempimenti a cui è tenuto il Consiglio comunale. Il volume fornisce anche un quadro d’insieme delle regole che presidiano la governance complessiva dell’ente. Il Manuale è arricchito da modelli, schemi di provvedimenti e deliberazioni, che forniscono strumenti operativi pronti all’uso.

Audizione ANCI sul Federalismo fiscale

“Gli obiettivi quantitativi e temporali del PNRR non sono raggiungibili senza un profondo ripensamento delle regole costruite lo scorso decennio, in un contesto differente dall’attuale. Perché il Piano nazionale diventi un’occasione storica per l’intero Paese, bisogna mettere gli enti locali nelle condizioni di poter effettivamente utilizzare le risorse. I dati dimostrano che i Comuni sono protagonisti della ripartenza: malgrado le difficoltà della pandemia nel 2020 hanno mantenuto una forte capacità di investimento (un aumento del 2,3 % dei pagamenti), mentre nel primo semestre 2021, l’incremento è stato del 23%, con una netta ripresa del trend positivo ante pandemia”. Lo ha evidenziato Alessandro Canelli, delegato Anci alla Finanza locale, presidente Ifel e sindaco di Novara, nella sua audizione davanti la Commissione parlamentare per l’attuazione del Federalismo fiscale sullo stato di attuazione del Federalismo fiscale, anche con riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza (documento di audizione).
Canelli, dopo aver ribadito l’apprezzamento dell’Anci per la dimensione e l’ampiezza temporale del sostegno economico dello Stato agli enti locali nella fase pandemica e che ha consentito la tenuta degli equilibri di bilancio, ha ricordato come “malgrado gli interventi degli ultimi due anni restano forti criticità strutturali del sistema di finanza locale di cui il PNRR deve tenere conto”.
“La distribuzione del Risultato di amministrazione netto (RAN) evidenzia una forte asimmetria tra la grande maggioranza dei Comuni in positivo (85%) e una significativa minoranza in negativo, con particolare enfasi nei valori territoriali del Centro (22% di enti in negativo e del Sud-Isole (un terzo di negativi)”. Analogo impatto ha “la distribuzione del Fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE) accantonato annualmente nei bilanci di previsione che presenta una forte concentrazione tra i Comuni del Centro e del Sud- Isole”.
A parere del delegato Anci, per cercare di minimizzare queste criticità, “bisogna rafforzare la ripresa di intervento statale sulle risorse correnti degli enti locali avviata con l’introduzione nel FSC di risorse aggiuntive orientate ai servizi sociali comunali e alla gestione degli asili nido”. Ma anche “proseguire con l’intervento mirato a risolvere le debolezze strutturali degli enti in crisi conclamata, nel solco della sentenza della Consulta (n.115/2020) che ha individuato tra le cause delle situazioni di crisi finanziaria anche la scarsa dotazione di risorse, piuttosto che in episodi di cattiva gestione finanziaria”.
In questo contesto Canelli ha auspicato che il percorso del federalismo fiscale “riprenda con l’attuazione della perequazione verticale in parte attuata solo nell’ ultimo anno sul versante dei servizi sociali e degli asili nido. I passi in avanti registrati – ha affermato – devono essere consolidati ed ampliati: bisogna ripartire da qui se si vuole irrobustire e risolvere gran parte dei nodi strutturali della finanza locale”.
Più in generale la ricetta indicata dai Comuni per un efficace utilizzo delle risorse del PNRR passa dalla possibilità di “dare vita a finanziamenti diretti e non intermediati a sostegno degli investimenti, con il recupero di una più ampia discrezionalità amministrativa dei Ministeri”.
“Sono necessari – ha aggiunto il delegato Anci- semplificazioni al codice degli appalti, da consolidare ed ampliare; un’ampia semplificazione degli strumenti di programmazione degli enti locali, in parte anticipata per gli enti di minore dimensione; lo snellimento dei monitoraggi sui fatti finanziari e sulle opere pubbliche, ancora troppo complessi e spesso duplicati, che devono comunque essere assistiti da sistemi telematici efficienti e di facile uso; e l’allentamento dei vincoli sulle assunzioni di personale qualificato, anche in deroga ai criteri introdotti dall’art. 33 del dl 34/2019, in corso di estensione alle Città metropolitane e alle Province”.

Il dirigente comunale può rivestire la carica di presidente di una commissione di gara d’appalto

Non costituisce violazione dei principi d’imparzialità e di buona amministrazione il cumulo, nella stessa persona, delle funzioni di Presidente della Commissione valutatrice e di responsabile del procedimento, nonché di soggetto aggiudicatore, risultando ciò conforme ai principi sulla responsabilità dei funzionari degli enti locali, come delineati dall’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000” (Consiglio di Stato, sez. V – 17/11/2014 n. 5632 e la giurisprudenza ivi richiamata). È quanto affermato dall’ANCI, analizzando il caso riguardante la società in house di un Comune che ha chiesto di autorizzare un dirigente comunale a far parte in qualità di presidente di una commissione di gara per un appalto. Incarico a titolo oneroso e da espletarsi al di fuori dell’orario di ufficio. Il dirigente in questione, tuttavia, è posto a capo di un settore che esercita poteri di direzione e controllo nei confronti della stessa società controllata, la quale espleta un servizio pubblico. A complicare la problematica interviene il regolamento comunale sulle procedure di autorizzazione degli incarichi extra istituzionali dei propri dipendenti, in base al quale “costituisce conflitto d’interesse ogni attività esercitata nell’ambito del territorio dell’ente di appartenenza, nei cui confronti il Settore in cui il dipendente opera debba istituzionalmente esprimere pareri, autorizzazioni, concessioni, permessi o altri provvedimenti amministrativi. Attraverso un articolato excursus dei principali atti normativi e sentenze giurisprudenziali attinenti alla materia (T.A.R. Brescia, (Lombardia) sez. II, 16/12/2015, Consiglio di Stato, sez. III – 13/10/2014 n. 5057, artt. 2, 3 e 84 del D. Lgs. 163/2006), gli esperti ANCI pervengono a un posizione chiara in merito al quesito segnalato basandosi soprattutto sulle considerazioni dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato (7/5/2013 n. 13), la quale ha avvertito che il motivo di incompatibilità riguarda soltanto i Commissari diversi dal Presidente, e che la deroga a favore di quest’ultimo attenua la rilevanza dell’interesse pubblico all’imparzialità: la volontà di conservare la distinzione tra i soggetti che hanno definito i contenuti e le regole della procedura e quelli che ne fanno applicazione nella fase di valutazione delle offerte non è pertanto rigorosa, essendo perseguita in modo parziale (per una specifica applicazione, si veda Consiglio di Stato, sez. III – 13/10/2014 n. 5057).

ANCI, proposte revisione norme sui Sindaci

Il Consiglio nazionale dell’Anci ha approvato all’unanimità il documento che il presidente Antonio Decaro, insieme ad una delegazione di primi cittadini sottoporrà alla presidenza del Consiglio dei ministri come risultato delle richieste che i sindaci fanno al Governo e al Parlamento per richiedere maggiori tutele e rispetto per il loro lavoro. L’Anci rileva come da anni si susseguono casi e fattispecie che vedono i sindaci, gli amministratori e i dirigenti destinatari di provvedimenti relativi a imputazioni di responsabilità in sede penale, civile, amministrativa ed erariale che si concludono nella stragrande maggioranza con archiviazioni. In questo contesto, emerge la debolezza o l’assenza del nesso di causalità fra la condotta censurata e l’evento, mentre i sindaci risultano sempre responsabili per l’esercizio o il mancato esercizio di un potere, molto al di là dei compiti e delle responsabilità. Sostanzialmente, i Sindaci chiedono l’affermazione concreta di un principio di eguaglianza e di pari dignità con le altre cariche elettive e di governo”. Su questi temi l’Anci ha elaborato sei richieste specifiche predisponendo apposite proposte di norme con cui si richiede al Governo e al Parlamento, a tutti i gruppi parlamentari di maggioranza ed opposizione un impegno formale e concreto che porti all’adozione nell’arco dei prossimi tre mesi di un decreto-legge.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

DL Semplificazioni, la nota Anci sulle norme di interesse dei Comuni

L’ANCI ha pubblicato una prima nota di lettura sul decreto Semplificazioni, ovvero decreto legge 31 maggio 2021 n. 77 “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative di accelerazione e snellimento delle procedure”. Il documento contiene un’analisi sintetica dei principali contenuti d’interesse per i Comuni e Città metropolitane con l’obiettivo di fornire un primo orientamento operativo.

Autore: La redazione PERK SOLUTION