il Ministero dell’Istruzione ha autorizzato nei giorni scorsi l’emissione degli ordini di pagamento, a titolo di rimborso ai Comuni, delle spese per la mensa del personale scolastico statale. I contributi sono assegnati direttamente ai Comuni, secondo le modalità e i criteri di cui al comma 41, art. 7 della legge 135/2012.
L’ANCI ha più volte espresso contrarietà al riconoscimento di un “contributo” per i pasti forniti dai Comuni al personale scolastico statale, in luogo del rimborso dell’intero costo di ogni singolo pasto. Questo viene infatti effettuato in proporzione al numero delle classi che accedono al servizio, piuttosto che tenendo conto della platea del personale statale avente diritto alla mensa. L’importo riconosciuto si attesta a € 62.776.678,00, a fronte di una spesa complessiva che l’ANCI stima in un importo almeno doppio, la cui differenza viene sostenuta con risorse proprie dei Comuni. La questione dell’esiguità del rimborso è stata posta in passato anche all’attenzione della Conferenza Stato-Città, dove i Ministeri dell’Economia e dell’Istruzione, riconoscendo la fondatezza della richiesta dell’ANCI, si erano impegnati ad individuare risorse da prevedere in Legge di Bilancio, purtroppo senza seguito. L’ANCI ha nuovamente presentato un emendamento nella prossima Legge di Bilancio 2021 per chiedere, a partire dal prossimo anno scolastico, un incremento di risorse per un importo almeno pari a quello attualmente erogato ai Comuni.