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Lavoro agile a regime, in capo ai dirigenti l’organizzazione e l’individuazione delle attività da svolgere

“Sarà una fase ancora delicata, si dovrà continuare a convivere con questa emergenza sanitaria che però ha numeri diversi rispetto a quelli di marzo e aprile. Anche la riorganizzazione della Pa sarà differente”. Lo ha detto il Ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone. “In quei momenti abbiamo conosciuto un lavoro agile che in realtà è stato da remoto – ha chiosato Dadone – Da qui in avanti lo vedremo meno massivo e con delle differenziazioni dovute al fatto che metteremo in capo ai dirigenti l’organizzazione e l’individuazione delle attività che si potranno svolgere in lavoro agile. Sarà comunque il vero lavoro agile che viene applicato anche agli altri Paesi europei”.
“Da qui in avanti – ha poi evidenziato il Ministro – si tratterà anche, con le risorse che arriveranno dal Recovery fund, di riorganizzare una parte dei lavoratori. Lo smart working a regime sarà qualcosa di diverso, sarà basato sui risultati e sarà un lavoro agile che non prevede per il lavoratore cinque giorni su cinque a casa. Piuttosto prevede una gestione di spazi comuni, magari anche la possibilità di uno o due giorni a settimana di lavoro non necessariamente tra le mura domestiche. Stiamo pensando – ha concluso – a luoghi condivisi come poli dell’innovazione “.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION