È stata emanata dal Ministro per la Pubblica istruzione la nuova direttiva (direttiva n. 3/2020) in merito alle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell’evolversi della situazione epidemiologica da parte delle pubbliche amministrazioni.
La direttiva ribadisce che nello scenario attuale la disciplina normativa applicabile alle pubbliche amministrazioni continua a rimanere quella contenuta nell’articolo 87 del DL 18/2020, “Cura Italia”, recante misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio e di procedure concorsuali, ma tuttavia deve essere letta alla luce delle misure di ripresa della fase due introdotte dal DPCM 26 aprile 2020 che ha ampliato il novero delle attività economiche (Ateco) non più soggette a sospensione. Le pubbliche amministrazioni, nel garantire l’attività amministrativa, possono rivedere le attività indifferibili, ampliando il novero di quelle da rendere in presenza anche per assicurare il necessario supporto all’immediata ripresa delle attività produttive, industriali e commerciali, secondo quanto disposto dal DPCM 26 aprile 2020 e dalle future misure normative, rispetto alle quali le pubbliche amministrazioni, per quanto di competenza, ricevono e danno seguito alle istanze e alle segnalazioni dei privati. Nella fase attuale, le amministrazioni dovranno valutare, in particolare, se le nuove o maggiori attività possano continuare a essere svolte con le modalità organizzative finora messe in campo ovvero se le stesse debbano essere ripensate a garanzia dei servizi pubblici da assicurare alla collettività. Le pubbliche amministrazioni dovranno, quindi essere in grado di definire modalità di gestione del personale duttili e flessibili, tali da assicurare che il supporto alla progressiva ripresa delle attività sia adeguato e costante tale da ad assicurare comunque la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti. Le amministrazioni pubbliche sono invitate a comunicare, con ogni mezzo idoneo, le modalità di erogazione dei servizi al fine di garantire la massima e tempestiva informazione dell’utenza.
Funzione pubblica, nuova direttiva ministeriale sulle regole organizzative della P.A. nella c.d. fase 2
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