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Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, Ok dalla Conferenza Unificata al riparto dei 202 milioni di euro

Nella seduta del 26 luglio 2023, la Conferenza Unificata ha raggiunto l’intesa sullo Schema di decreto del Ministro per gli affari regionali e le autonomie di ripartizione del fondo per lo sviluppo delle montagne italiane per gli interventi di competenza delle regioni e degli enti locali per l’anno 2023. Le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane, di cui all’articolo 1, comma 593, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, destinate a interventi di competenza delle regioni e degli enti locali, ammontano per l’anno 2023 a euro 202.506.475,00.

Le risorse sono destinate a sostenere, a realizzare e a promuovere interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, nonché misure di sostegno in favore dei comuni
totalmente e parzialmente montani delle regioni per le finalità di cui all’articolo 1, comma 593, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, anche con carattere di continuità dei progetti già attivi sui territori interessati, con riferimento a:
a. misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani;
b. azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani, anche attraverso la realizzazione delle Green Community;
c. interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile, ivi compresi quelli idroelettrici;
d. progetti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno;
e. interventi volti alla realizzazione di progetti di mobilità sostenibile.

Viene assicurato un attento monitoraggio non solo della spesa pubblica ma soprattutto degli interventi in favore delle vere realtà montane, attraverso criteri geografici oggettivi utilizzati anche nel resto d’Europa. Vi è inoltre garantito un criterio di sostegno differenziato in base alla situazione socio-economica dei diversi territori, per fare in modo di fornire le maggiori tutele possibili ai cittadini che risiedono in aree con maggiori complessità. Una ulteriore innovazione contenuta nello schema di decreto è la priorità stabilita per investimenti contro il dissesto idrogeologico.

 

La redazione PERK SOLUTION

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