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Conversione Decreto bollette, DL 34/2023: via libero definitivo dal Senato

Giovedì 25 maggio l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente, nel testo licenziato dalla Camera, il ddl di conversione, con modificazioni, del d-l n. 34 sul sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale e in materia di salute e adempimenti fiscali (A.S. 714).

Tra le misure di interesse degli enti locali segnaliamo:

l’art. 2, comma 5-bis, che stanzia 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 a favore dei comuni con popolazione da 25
mila a 35 mila abitanti che hanno avviato la procedura di riequilibrio finanziario, con il relativo piano approvato dalla Corte dei conti nel 2015 per l’anno di inizio 2014 e con durata fino all’anno 2023, a copertura dei maggiori oneri derivanti dall’incremento della spesa per energia elettrica e gas. In particolare,  il contributo è destinato ai comuni in condizioni di predissesto che abbiano usufruito delle anticipazioni di liquidità da parte dello Stato, a valere sul Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali, ai sensi dell’articolo 243-ter del TUEL, e che per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 18 del 2019, che ha ridotto l’arco temporale di restituzione delle predette anticipazioni, si trovano a dover sostenere un maggiore onere finanziario.

l’art. 7-ter, , rifinanzia, per il 2023, il fondo istituito dalla legge di bilancio per il 2022 in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della Regione Sardegna con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e caratterizzati da criticità strutturali evidenziate da specifici indicatori. In particolare, la norma in esame, modificando l’art. 1, commi 581 e 582 della legge n. 234 del 2021 (legge di bilancio 2022), prevede:
– alla lettera a), il rifinanziamento, nella misura di 9 milioni di euro per il 2023, della dotazione del fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno – già destinatario di una dotazione di 50 milioni di euro per il 2022 – in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della Regione Sardegna, con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e caratterizzati da popolazione al 31 dicembre 2019 risultante dal censimento ridottasi:
di oltre il 5 per cento rispetto al 2011;
reddito medio pro capite inferiore di oltre 3 mila euro rispetto alla media nazionale;
Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale (ISVM) superiore alla media nazionale.
– alla lettera b), la fissazione del termine del 30 giugno 2023 per l’adozione del decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali, con cui si procederà al riparto dei suddetti 9 milioni di euro per il 2023 tra i comuni beneficiari, in proporzione alla popolazione al 31 dicembre 2019 risultante dal censimento.

art. 17-bis, introduce una specifica disciplina che consente agli enti territoriali, ove si avvalgano della riscossione diretta delle proprie entrate o affidino tale servizio a soggetti privati, di applicare alcuni istituti deflativi del contenzioso disciplinati dalla legge di bilancio 2023, e cioè lo stralcio dei debiti fino a mille euro e la
definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione (cd. rottamazione-quater). Gli enti territoriali stabiliscono anche: a) il numero di rate in cui può essere ripartito il pagamento e la relativa scadenza; b) le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata; c) i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi; d) il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.

 

La redazione PERK SOLUTION