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Contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, Indicatori Fisici

Il Ministero dell’Interno, con comunicato del 25 maggio 2021, rende noto che con riferimento ai contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, (articolo 1, commi 42 e 43, legge 27 dicembre 2019, n. 160 e D.P.C.M. 21 gennaio 2021, pubblicato nella G.U. n. 56 del 6 marzo 2021), gli enti interessati (comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti non capoluogo di provincia e comuni
capoluogo di provincia o sede di città metropolitana) possono completare la richiesta di finanziamento quantificando i nuovi indicatori fisici specifici riferiti all’efficientamento energetico e alla superficie complessiva dell’intervento in mq, che costituiscono elementi essenziali per la compilazione delle istanze. I Comuni che hanno presentato istanze precedentemente alla data del 25 maggio o in assenza degli indicatori fisici valorizzati, devono integrare, sul sistema BDAP- MOP, le informazioni relative a suddetti indicatori fisici, riferendosi ai CUP per cui si è presentata l’istanza. Per le istanze ex novo, i dati degli indicatori fisici devono essere inseriti sul sistema BDAP MOP precedentemente o contestualmente alla presentazione dell’istanza. L’istanza di finanziamento può essere presentata esclusivamente attraverso le funzioni della Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP) di cui al D. Lgs. 229/2011, entro le ore 23.59 del 4 giugno 2021.
Come previsto dall’art. 3 del D.P.C.M. del 21 gennaio 2021, i contributi sono concessi per singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, volti a ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, a migliorare la qualità del decoro urbano, del tessuto sociale e ambientale attraverso interventi di:

  1. manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
  2. miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
  3. mobilità sostenibile.

In linea con le finalità del bando, i progetti candidati devono altresì tenere in considerazione la riduzione del consumo di suolo, privilegiando interventi che non occupino spazi liberi o che, laddove non sia possibile, prevedano un saldo zero (ripristino spazi a verde per la quota occupata). In ogni caso, la richiesta di finanziamento non può riguardare opere per le quali risulti già avviata la procedura di affidamento in data antecedente alla data di presentazione della domanda.

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