Linee guida per il trasporto scolastico

Il DPCM 7 agosto 2020 (G.U n. 198) recante la “proroga delle misure di contenimento Covid-19” efficaci fino al 7 settembre 2020, contiene all’ALLEGATO-16 le linee guida per il trasporto scolastico. Le linee guida definiscono le misure omogenee di sicurezza per il trasporto degli alunni che frequentano fino alla scuola secondaria di primo grado, in vista della ripresa dell’attività didattica su tutto il territorio nazionale.

Misure di prevenzione generale di competenza dei genitori

  • Misurazione della febbre a casa degli studenti prima della salita sul mezzo di trasporto.
  • Divieto di far salire sul mezzo di trasporto per raggiungere la scuola gli studenti in caso di febbre o nel caso in cui gli stessi siano stati a contatto con persone affette Covid-19 nei quattordici giorni precedenti.

 Misure specifiche per il trasporto scolastico

  • Igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi di trasporto almeno una volta al giorno.
  • Areazione, possibilmente naturale e continua dei mezzi di trasporto, presenza dei detergenti per la sanificazione delle mani degli alunni.
  • Distanziamento di un metro alla salita degli alunni alle fermate, facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia seduto.
  • Evitare contatti ravvicinati anche alla discesa dal mezzo: i ragazzi avranno cura di non alzarsi dal proprio posto se non quando il passeggero precedente sia sceso.
  • Non va occupato il posto disponibile vicino al conducente (ove esistente).
  • Obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale per il conducente, al quale non è consentito avvicinarsi o di chiedere informazioni.
  • Obbligo per gli alunni trasportati di indossare la mascherina, per la protezione del naso e della bocca, disposizione che non si applica agli alunni di età inferiore ai sei anni, nonché agli studenti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree.
  • Agli operatori del trasporto scolastico addetti all’assistenza degli alunni disabili è raccomandato l’utilizzo di ulteriori dispositivi (oltre alla mascherina chirurgica, guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose) qualora non sia sempre possibile garantire il distanziamento fisico dallo studente.
  • La distribuzione degli alunni a bordo viene definita mediante marker segnaposto, per garantire il distanziamento di un metro all’interno dei mezzi, limitando così la capienza massima.

Deroghe al distanziamento di un metro nei seguenti casi:

  • in caso sia possibile l’allineamento verticale degli alunni su posti singoli e sia escluso il posizionamento faccia a faccia;
  • consentita la capienza massima del mezzo di trasporto scolastico nel caso in cui la permanenza degli alunni nel mezzo nella predetta modalità di riempimento non sia superiore ai 15 minuti;
  • nel caso di alunni che vivono nella medesima unità abitativa.
  • Il Comune può determinare sulla base delle necessità una differenziazione delle fasce orarie del trasporto, non oltre le due ore antecedenti l’ingresso usuale a scuola e un’ora successiva all’orario di uscita previsto.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

DL Agosto, incremento risorse a sostegno del Trasporto pubblico locale

L’art. 44 del D.L. n. 104/2020, c.d. decreto Agosto, dispone, per l’anno 2020, l’incremento di 400 milioni di euro della dotazione del Fondo per compensare le imprese di trasporto pubblico locale e ferroviario regionale che abbiano subito riduzione dei ricavi tariffari in conseguenza dell’emergenza Covid-19. L’incremento sarà ripartito con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (14 ottobre 2020). Si tratta del Fondo istituito dal comma 1 dell’art. 200 del D.L. n. 34/2020 presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con una dotazione iniziale di 500 milioni di euro per l’anno 2020, destinato a compensare le imprese di trasporto pubblico locale e trasporto ferroviario regionale, per la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020, rispetto alla media dei ricavi tariffari relativa ai passeggeri registrata nel medesimo periodo del precedente biennio. I criteri di ripartizione del Fondo terranno anche conto dei costi cessanti, dei minori costi di esercizio derivanti dagli ammortizzatori sociali applicati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, dei costi aggiuntivi sostenuti in conseguenza della medesima emergenza, al fine di evitare sovra compensazioni. Qualora la quota assegnata a titolo di anticipazione a ciascuna regione a valere sul fondo dovesse risultare superiore alla quota spettante a conguaglio, l’eccedenza dovrà essere versata all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnata ad apposito capitolo di spesa dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la successiva attribuzione alle altre Regioni per le medesime finalità. Si ricorda che il 18 giugno 2020 è stata raggiunta l’intesa in Conferenza Unificata sul decreto interministeriale, MIT/MEF, che dispone l’assegnazione alle Regioni, a titolo di anticipazione, di complessivi 412 milioni di euro, su 500 totali stanziati inizialmente, a compensazione dei mancati introiti per le aziende di trasporto pubblico locale nel periodo di lockdown.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

ANCI chiede modifiche al Codice della strada per il cambiamento della mobilità sostenibile urbana

Utilizzare il DL Semplificazioni per completare il cambiamento della mobilità sostenibile urbana, dando spazio ad otto interventi normativi messi a punto dall’Anci, a partire dall’esperienza di molte città, e da realizzare entro settembre quando riprenderà la mobilità e apriranno le scuole. Questo il senso della lettera aperta che l’Anci e i Comuni italiani hanno inviato ai parlamentari, al Governo e al Ministero Infrastrutture e Trasporti, dopo il mancato inserimento di alcune modifiche del Codice della strada nella conversione del D.L. 34/2020. Le proposte normative proposte da ANCI, necessarie per settembre quando riprenderà più intensa la mobilità e apriranno le scuole, riguardano:

  1. il miglioramento della corsia ciclabile soprattutto dove la geometria delle nostre strade è vincolante e dove incontra le fermate del trasporto pubblico; e la possibilità di usare la casa avanzata anche per la corsia ciclabile alle intersezioni, i luoghi più complessi e meno sicuri;
  2. l’utilizzo condiviso con le biciclette delle corsie preferenziali del trasporto pubblico laddove ci sia larghezza sufficiente per procedere in sicurezza;
  3. l’introduzione del doppio senso ciclabile nelle strade a senso unico per le automobili, che aiuterebbe molto a permettere la circolazione delle bici in sicurezza evitando che nei dedali dei nostri quartieri le biciclette circolino sui marciapiedi o in contromano pericoloso;
  4. l’introduzione della strada ciclabile, con segnaletica verticale e orizzontale, da utilizzarsi ad esempio e soprattutto nei controviali delle città, un modo veloce di mettere in sicurezza lunghi e utilizzatissimi itinerari;
  5. la sicurezza delle strade vicine alle scuole luoghi dove è più necessario limitare la velocità, diminuire o annullare il traffico, promuovere pedonalità e ciclabilità, per aiutare le nuove generazioni;
  6. permettere ai Comuni di realizzare in maniera più rapida e semplice le zone a traffico limitato controllate con telecamere, strumenti efficaci contro traffico e incidenti, ma oggi realizzabili con procedure autorizzative complesse, lunghe e troppo ancora centralizzate;
  7. permettere ai Comuni di installare dispositivi per il controllo di velocità non solo nelle strade extraurbane o di scorrimento, ma soprattutto sulle strade dei quartieri, vicino alle scuole, dove succedono gli incidenti con i pedoni, e lì drasticamente diminuire gli incidenti con feriti, e l’utilizzo lo dimostra: uno di questi dispositivi in strada abbatte del 50-60% gli incidenti con feriti;
  8. permettere ai Comuni di utilizzare più strumenti per combattere la sosta irregolare, soprattutto quella che diviene causa di incidenti e insicurezza stradale come quella sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, nelle intersezioni, sui parcheggi disabili.

Nota Anci: analisi costi-benefici interventi estensione e sviluppo reti distribuzione gas naturale

L’ANCI ha pubblicato un Documento metodologico per l’Analisi Costi-Benefici (ACB) per interventi di estensione e sviluppo delle reti di distribuzione del gas naturale, utile per la predisposizione di tale analisi da parte degli Enti locali, che costituisce un adempimento obbligatorio, ai sensi del Decreto Ministeriale n. 226 del 12 novembre 2011, per le gare d’ambito per l’affidamento in concessione del servizio in questione.

La Nota – che condivide e sviluppa i principi dell’ARERA di cui all’Appendice 2 della DCO n. 410/2019/R/gas – rappresenta un contributo alle Stazioni Appaltanti ed ai Comuni, circa le possibili modalità applicative dell’Analisi costi-benefici degli interventi e delle condizioni minime di sviluppo delle reti di distribuzione di gas.

 

 

Ciclomobilità, 137,2 mln euro per le ciclovie urbane e messa in sicurezza circolazione ciclistica cittadina

Via libera dalla Conferenza Unificata al Decreto proposto dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che stanzia 137,2 milioni di euro da destinare alla progettazione e realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e di altri interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.
La ripartizione prevede l’assegnazione di 51,4 milioni per il 2020 e 85,8 milioni per il 2021.
Il provvedimento, in linea con il Decreto Rilancio che introduce gli incentivi per l’acquisto di biciclette e monopattini e prevede alcune modifiche al Codice della Strada attuate anche a mitigazione dei rischi legati all’emergenza da Covid-19, attribuisce le risorse ai Comuni e alle Città Metropolitane in base alla popolazione residente.
I fondi spettano alle Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Città Metropolitana, Provincia o Regione, e ai Comuni con popolazione residente superiore a 50mila abitanti. Un secondo criterio è riferito alla premialità acquisita da tutti quegli Enti che hanno già adottato o approvato un PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Nella definizione delle risorse si è inoltre considerato il principio di riequilibrio territoriale in favore delle Regioni del Mezzogiorno.
In coerenza con questi criteri di ripartizione, stabiliti congiuntamente con gli Enti territoriali, nel biennio 2020/2021 alle Regioni del Sud saranno assegnate risorse per 45,9 milioni di euro e alle regioni del Centro-Nord risorse per 87,1 milioni di euro. A questi importi, si aggiunge un’ulteriore quota di risorse pari a 4,2 milioni di euro, destinata ai Comuni sede legale di un’istituzione universitaria, per consentire la progettazione e realizzazione di ciclostazioni e favorire l’intermodalità dei collegamenti tra i poli universitari e le stazioni ferroviarie.
Le risorse indicate rappresentano una solida base di partenza per il settore, sia in vista dell’adozione da parte del Mit del Piano Generale della Mobilità Ciclistica quale strumento principale per la programmazione delle future risorse, sia con riferimento ai “Biciplan”, già redatti o in fase di sviluppo da parte degli Enti territoriali.
Fonte: MIT

Allegati:
RIPARTIZIONE_CICLOVIE_URBANE_tabella_regioni_città.pdf

Trasporto pubblico locale, 412 mln di euro per sostenere le aziende

E’ stata acquisita l’intesa della Conferenza Unificata sul decreto interministeriale, proposto dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che prevede l’immediata assegnazione alle Regioni di complessivi 412 milioni di euro da ripartire alle aziende del Tpl a compensazione dei mancati introiti causati dal fermo dei servizi nel periodo di lockdown.
Si tratta di una prima dotazione di 500 milioni di risorse stanziate in questa fase iniziale; risorse che sono state definite in base ai ricavi da traffico certificati dalle aziende relativi all’esercizio 2018, in attesa che siano disponibili e certificati quelli del 2019.
In dettaglio, l’anticipazione corrisponde al 55% dei ricavi certificati nel periodo intercorrente dal 23 febbraio 2018 al 3 maggio 2018 ed è stata ritenuta la più congrua dagli uffici del MIT e del MEF, nonché  dal Coordinamento delle Regioni in base ai dati forniti dalla banca dati dell’Osservatorio per le Politiche del TPL.
Gli 88 milioni di euro circa che costituiscono il residuo di risorse da ripartire, consentiranno di rivedere eventualmente le attuali assegnazioni in sede di riparto definitivo.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Mit: 380 milioni di euro alle Regioni per acquisto nuovi bus

Trovata l’intesa in Conferenza Unificata sul decreto ministeriale  che prevede l’erogazione, dal 2018 al 2033, di risorse complessive per 380 milioni di euro da destinare all’acquisto di autobus del trasporto pubblico locale e regionale, a valere sul Fondo Investimento 2018 e 2019.
Si tratta di risorse immediatamente disponibili per 170 milioni da utilizzarsi entro il 2021 e di altri 130 milioni da utilizzarsi entro il 2025. Il decreto stabilisce una riserva pari al 10% delle risorse complessive da destinare alle regioni del sisma (Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio) e una riserva pari alla quota del 5% delle risorse complessive per le regioni “a domanda debole” (Basilicata, Molise e Sardegna).
Le Regioni non dovranno stipulare alcuna Convenzione con il Mit e potranno procedere all’acquisto dei bus senza obbligo di cofinanziamento e scegliendo la tipologia di alimentazione che riterranno più opportuna, fatto salvo che si tratti di mezzi con emissione nei gas di scarico di classe più recente.  Trattandosi di nuove forniture, i bus dovranno essere tecnologicamente all’avanguardia ed è previsto che siano corredati da idonee attrezzature per l’accesso ed il trasporto di persone a mobilità ridotta, conta-passeggeri, dispositivi per la localizzazione e predisposizione per la validazione elettronica. Le spese potranno riguardare anche  l’allestimento di protezioni e predisposizioni utili a contrastare l’epidemia Covid 19.
Inoltre, i nuovi bus consentiranno alle aziende del tpl di poter rispettare i criteri di sicurezza adottati in seguito al Covid19. Per le stesse finalità anche il Dl Rilancio ha autorizzato l’acquisito di autobus tramite la convenzione Consip al fine di consentire un utilizzo più rapido delle risorse.

 

Pubblicato in GU il Decreto Rilancio

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020 il Decreto Legge n. 34/2020, il c.d. Decreto Rilancio, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19”.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Sospensione dei servizi e prestazioni individuali domiciliari e di trasporto scolastico

L’art. 116 del DL Rilancio, in attesa di pubblicazione in G.U., sostituisce integralmente l’art. 48 del DL. 18/2020 (c.d. Curata Italia), convertito con modificazioni dalla legge n. 27/2020, che disciplina la sospensione dei servizi delle strutture educative e di istruzione per l’infanzia e dell’attività dei centri diurni per persone disabili e per anziani.
La modifica normativa introdotta dalla lettera a) del comma 1 prevede che durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici, delle attività sociosanitarie e socio-assistenziali nei centri diurni per anziani e per persone con disabilità, dei centri diurni e semi-residenziali per minori, per la salute mentale, per le dipendenze e per persone senza fissa dimora, dei servizi sanitari differibili, disposta con ordinanze regionali o altri provvedimenti, in ragione  dell’emergenza di protezione civile e del conseguente stato di necessità, le pubbliche amministrazioni forniscano prestazioni sostitutive che possono avvenire in forme individuali domiciliari o a distanza o che possano essere  rese negli stessi luoghi ove si svolgono normalmente i servizi, nel rispetto delle direttive sanitarie e delle regole di sicurezza relative al distanziamento sociale. L’individuazione delle prestazioni da svolgere e le modalità attraverso cui svolgerle potranno essere definite tramite co-progettazioni con gli enti gestori e riguardare specifici progetti da questi ultimi proposti, impiegando i medesimi operatori ed i fondi ordinari destinati a tale finalità, alle stesse condizioni assicurative sinora previsti, anche in deroga a eventuali clausole contrattuali, convenzionali, concessorie, adottando specifici protocolli che definiscano tutte le misure necessarie per assicurare la massima tutela della salute di operatori ed utenti. Durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici e dei servizi sociosanitari e socio-assistenziali, le pubbliche amministrazioni saranno autorizzate, inoltre, al pagamento dei gestori privati dei suddetti servizi utilizzando l’importo dovuto per l’erogazione del servizio secondo le modalità attuate precedentemente alla sospensione, appostato nel proprio bilancio e già destinato allo scopo e senza quindi affrontare ulteriori oneri. Tale importo sarà suddiviso in tre distinte quote:

  • una quota commisurata alle prestazioni rese in altra forma, secondo le modalità indicate al comma 1, subordinatamente alla verifica del loro effettivo svolgimento;
  • una seconda quota per il mantenimento delle strutture attualmente interdette, ad esclusiva cura degli affidatari di tali attività che a tale scopo utilizzano il personale a ciò preposto, in modo tale che le strutture siano immediatamente disponibili e in regola con tutte le disposizioni vigenti, all’atto della ripresa della normale attività;
  • una terza quota eventualmente riconosciuta a copertura delle spese residue incomprimibili, definita tenendo anche in considerazione altre entrate che affluiscono agli enti gestori

Viene, altresì, specificato che è fatta comunque salva la possibilità per i gestori  di usufruire, in relazione alle ore non lavorate, dei trattamenti del fondo di integrazione salariale e di cassa integrazione in deroga laddove riconosciuti per la sospensione dei servizi educativi e scolastici  e dei servizi degli educatori per gli alunni disabili, o di servizi sociosanitari e socio-assistenziali resi in convenzione, appalto o concessione nell’ambito dei provvedimenti assunti in attuazione del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 e con ordinanze regionali o altri provvedimenti che dispongano la sospensione dei centri diurni per anziani e persone con disabilità.

In ultimo, la lettera b) del comma 1 dell’art. 116 dispone che all’articolo 92, comma 4-bis del DL 18/2020 primo periodo, le parole: “e di trasporto scolastico” siano soppresse. AL riguardo, si rammenta che il comma 4-bis  reca una serie di disposizioni volte a tutelare le società che svolgono servizi di trasporto pubblico locale e scolastico (escludendo la possibilità per i committenti di ridurre i corrispettivi dovuti a seguito della riduzione o sospensione dei servizi) e attribuendo anche alle amministrazioni la possibilità di sospendere le procedure relative agli affidamenti dei servizi di trasporto pubblico locale in corso (salvo quelle per cui vi è già stata l’aggiudicazione) prevedendo contestualmente la possibilità di prorogare gli affidamenti in atto.  La modifica normativa permette, di fatto, alle amministrazioni di applicare decurtazioni nei confronti dei gestori di servizi di trasporto scolastico a seguito delle minori corse effettuate e/o delle minori percorrenze realizzate a decorrere dal 23 febbraio 2020 e fino al 31 dicembre 2020.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION