IFEL, sistema di rendicontazione assistita delle risorse aggiuntive assegnate nell’ambito del FSC 2021 per i servizi sociali

Per facilitare la rendicontazione, come disposto dal DPCM 1° luglio 2021, delle risorse aggiuntive assegnate nell’ambito del Fondo di Solidarietà comunale 2021 per il potenziamento dei servizi sociali comunali, l’IFEL ha realizzato il servizio Obiettivi per il sociale, un sistema di compilazione assistita online che aiuta a descrivere il livello dei servizi offerti ai cittadini, nonché l’utilizzo delle risorse effettive aggiuntive da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali.

Nello specifico il sistema permette di effettuare:
– l’autodiagnosi del numero di utenti serviti e della spesa del sociale
– la rendicontazione delle risorse aggiuntive effettive assegnate per il potenziamento dei servizi sociali
– la predisposizione della relazione consuntiva.

Il sito mette a disposizione anche i principali riferimenti normativi sul tema e un’agile sezione che raccoglie le domande più frequenti poste agli esperti IFEL sulle modalità di calcolo dei principali indicatori richiesti (es. spesa storica) e sulle modalità di compilazione della rendicontazione per le varie forme di gestione associata dei servizi sociali. Nell’area ad accesso riservato, oltre allo strumento di calcolo vero e proprio, sono a disposizione dei Comuni i manuali tecnici per il supporto alla compilazione.

Per gli approfondimenti sull’argomento (quali consultazione normativa, istruzioni di compilazione della rendicontazione …) e per l’accesso al servizio, è possibile consultare il sito al link:https://obiettiviperilsociale.fondazioneifel.it/obs/Home

Monitoraggio Piani di intervento del Programma Nazionale servizi di cura infanzia e anziani non autosufficienti

Con Circolare del 5 gennaio 2022, il Ministero dell’Interno informa che, in vista della scadenza del 30 giugno 2022 per la conclusione delle attività già finanziate a valere sul Secondo Atto di Riparto e degli interventi autorizzati con le Azioni a titolarità e le Azioni a sportello,  l’Autorità di Gestione ha avviato una iniziativa finalizzata a rilevare lo stato di attuazione delle schede/progetti relativi ai Piani di intervento
finanziati nel Primo e nel Secondo Riparto del Programma, allo scopo di implementare l’acquisizione di dati e informazioni sia per il monitoraggio del Programma, sia per le eventuali successive attività di nuova programmazione e di valutazione. Le informazioni verranno acquisite attraverso schede di rilevazione parzialmente precompilate – contenute in due file formato Excel, denominati “Rilevazione Primo Riparto” e “Rilevazione Secondo Riparto” – che saranno inviate a codesti Beneficiari con successiva comunicazione, unitamente alle istruzioni per la compilazione. Si precisa che i dati contenuti nelle citate schede pre-compilate sono riferiti allo stato di attuazione risultante dai dati presenti nel sistema SGP alla data del 30 novembre 2021.
Le schede dovranno essere compilate in formato elettronico dai referenti/responsabili dei Piani di intervento finanziati dal PAC-PNSCIA con la collaborazione dei comuni interessati, firmate dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP) dell’Ambito/Distretto e inviate entro il
31 gennaio 2022 al seguente indirizzo PEC: protocollo.adgfondipac@pec.interno.it.

PNRR, Fondi per la povertà educativa al Sud

È stato pubblicato dall’Agenzia per la Coesione territoriale l’Avviso Pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la selezione di progetti socioeducativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) a sostegno del Terzo Settore da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 5 – Componente 3 – Investimento 3 Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore – finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – annualità 2022 . La misura intende attivare specifiche progettualità condotte da Enti del Terzo Settore, finalizzate a coinvolgere minori che versano in situazioni di disagio o a rischio devianza.

I progetti devono essere presentati da partnership costituite da un minimo di tre soggetti con un ruolo attivo nell’ideazione e realizzazione delle operazioni. Ogni partnership è costituita da un soggetto che coordinerà i rapporti (“Soggetto proponente”) e da un minimo di altri due soggetti che partecipano in qualità di “partner”. Il Soggetto proponente deve essere necessariamente un Ente del Terzo Settore (ETS) che opera nel settore di riferimento dell’avviso e risulti costituito da almeno due anni. Anche almeno uno dei “partner” deve essere un ETS, mentre altri possono essere soggetti del mondo della scuola, delle istituzioni, degli enti locali, dei sistemi regionali di istruzione e formazione, dell’università e della ricerca. Per quanto riguarda gli interventi riservati alla fascia 11-17 anni, deve essere obbligatoriamente presente tra i partner almeno un soggetto appartenente al sistema regionale dell’istruzione e della formazione tecnico-professionale in possesso dei requisiti per l’accreditamento e/o Istituti Tecnico Superiori.

Le risorse destinate al finanziamento dei progetti ammontano a 30 milioni di euro, a valere sulle risorse del PNRR. Il contributo che può essere richiesto per ciascuna proposta dovrà essere compreso tra i 125.000 e i 250.000 euro e non potrà essere superiore al 95% del costo complessivo ammissibile del progetto. Il restante 5%, infatti, dovrà essere a carico dei soggetti della partnership. Il costo totale del progetto rispetto ai minori da coinvolgere negli interventi non può essere superiore alla quota di 2.000 euro a destinatario.

I progetti vanno presentati esclusivamente attraverso il sito indicato dall’Agenzia per la Coesione territoriale dalle ore 12.00 del 30 dicembre 2021 e fino alle ore 12.00 dell’1 marzo 2022. Effettuata la registrazione (vedi le istruzioni), si ottengono le credenziali per accedere all’area riservata, all’interno della quale compilare e poi caricare i documenti scaricabili dalla piattaforma: domanda di partecipazione, atti di delega, autodichiarazione rispetto ai principi del PNRR. Occorre quindi compilare on line il format relativo alla proposta progettuale, comprensiva del cronoprogramma delle attività previste. Alla domanda vanno allegati anche l’atto costitutivo e lo statuto autenticato del Soggetto proponente, i suoi ultimi due bilanci d’esercizio o rendiconti finanziari, i documenti di identità del Soggetto proponente e dei deleganti.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PON Inclusione, al via l’Avviso pubblico per progetti di intervento sociale

Con Decreto Direttoriale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale  del Ministero del lavoro, n. 467 del 23 dicembre 2021, è stato adottato l’Avviso pubblico n. 1/2021 PrIns – Progetti di Intervento Sociale.

Rivolto agli Ambiti territoriali, con una dotazione finanziaria complessiva di 90 milioni di euro a valere sulle risorse REACT-EU – Asse 6 del PON Inclusione 2014-2020 “Interventi di contrasto agli effetti del COVID-19”, l’Avviso sostiene interventi di pronto intervento sociale e interventi rivolti alle persone senza dimora o in povertà estrema e marginalità.

L’Avviso, in particolare, intende contribuire al superamento dell’attuale frammentazione dei servizi, con particolare riferimento al pronto intervento sociale, e al potenziamento delle strutture di contrasto alla povertà anche estrema o alla marginalità, con investimenti mirati a livello territoriale, nonché favorire l’accessibilità ai servizi essenziali anche per le persone senza dimora presenti sul territorio dei Comuni, garantendo anche l’iscrizione anagrafica da cui normativamente discende la possibilità di fruire di servizi essenziali connessi ad ulteriori diritti fondamentali costituzionalmente garantiti quali, ad esempio, l’accesso ai servizi socioassistenziali e sanitari.

Ogni Ambito Territoriale è chiamato a presentare un’unica proposta progettuale redatta in base al modello di Scheda progetto (Allegato 6). Nell’ottica di una governance efficace e del pieno coinvolgimento del partenariato economico/sociale, l’Ambito Territoriale può coinvolgere stakeholder, sia pubblici che del privato sociale, in eventuali tavoli di concertazione, incontri programmatici oppure può individuare altre modalità partecipative al fine di definire, in maniera concertata, politiche e interventi coerenti con i fabbisogni locali e settoriali del territorio.

Saranno ritenute ammissibili le operazioni che hanno avuto inizio a partire dal 1° febbraio 2020 e che promuovono il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali.

Le attività dovranno concludersi comunque entro il 31 dicembre 2023 ed entro la stessa data dovranno essere sostenute e quietanzate le relative spese.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Contributo economico per sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti urbani

Pubblicato in G.U. n. 292 del 9 dicembre 2021 il decreto del Ministero della transizione ecologica del 17 novembre 2021 recante “Criteri e modalità per il riconoscimento di un contributo economico volto ad incentivare l’adozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico”.
Il contributo, previsto dall’art. 1, commi 767, 768 e 769 della legge 30 dicembre 2020, n. 17 (legge di bilancio 2021) può essere richiesto dai seguenti soggetti beneficiari:
enti di Governo d’ambito di cui al comma 1 dell’art. 3-bis del decreto-legge del 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, composti dai comuni che hanno la propria superficie in tutto o in parte compresa all’interno di una Zona economica ambientale (ZEA);
comuni, che hanno la propria superficie in tutto o in parte compresa all’interno di una Zona economica ambientale (ZEA), laddove gli enti di governo d’ambito non sono costituiti.
Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ciascun Ente Parco nazionale provvede alla pubblicazione di un bando, sul sito web istituzionale, in cui sono individuati i termini (non superiori a sessanta giorni) e le modalità di presentazione delle istanze per la concessione e l’erogazione del contributo.
Ai fini dell’ammissibilità i progetti dovranno contenere: a) una relazione tecnica descrittiva del sistema di raccolta rifiuti adottato e del sistema tariffario che si intende adottare, comprendendo la puntuale descrizione e il relativo dimensionamento del sistema di misurazione puntuale dei rifiuti scelto tra quelli previsti al comma 1 dell’art. 6 del decreto del Ministro della transizione ecologica 20 aprile 2017; b) un quadro economico dell’intervento con l’indicazione delle infrastrutture tecniche e informatiche necessarie che si intende acquistare; c) un cronoprogramma degli interventi.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Mobility management e Piani Spostamento casa-lavoro: Consultabili on line le FAQ sul Decreto n. 179/2021

Il Ministero della transizione ecologica e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili hanno raccolto in un’unica pubblicazione le FAQ pervenute sul Decreto Interministeriale n. 179/2021 sul mobility manager e sulla predisposizione dei “Piani di spostamento casa-lavoro” (PSLC).

Il documento sarà periodicamente aggiornato e costituirà un utile supporto per gli enti, le amministrazioni e le aziende interessate. Per consultare il documento è possibile visitare la sezione “Mobilità sostenibile” del sito del Ministero della transizione ecologica.

FAQ sul Decreto Interministeriale n. 179 del 12 maggio 2021

 

ANCI, Contributi economici per l’implementazione del sistema Raee: pubblicato l’elenco dei beneficiari

ANCI rende noto che si sono concluse le valutazioni dalla Commissione Paritetica composta da ANCI, Produttori di AEE, Associazioni delle Aziende di raccolta e Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE), istituita per l’identificazione degli assegnatari dei contributi del Bando RAEE pubblicato lo scorso 7 Giugno 2021.
Il Bando rivolto ai Centri di Raccolta dei RAEE per beneficiare dello speciale Programma di contributi previsto dall’Accordo di Programma ex art. 15 del d.lgs. 49/14 tra ANCI, Centro di Coordinamento RAEE, Produttori di AEE e Aziende della Raccolta (“Fondo 13 Euro/tonnellata premiata” e “Fondo Comunicazione”) è finalizzato alla infrastrutturazione, allo sviluppo e all’adeguamento dei Centri di Raccolta e alla realizzazione di progetti di comunicazione locale e per la raccolta continuativa di RAEE domestici. La dotazione economica complessiva del Bando è pari a € 2.574.996,42.
Come previsto ai punti 2, 3, 6 e 7 del Bando, dopo la verifica dei requisiti di ammissibilità delle domande pervenute, la Commissione Paritetica ha effettuato la valutazione delle stesse e predisposto le graduatorie definitive.
Per l’anno 2021 il Bando premia un totale di 59 progetti su 155 candidature trasmesse, i quali beneficeranno di un contributo economico per l’ammodernamento di Centri di Raccolta esistenti, per la realizzazione di nuovi Centri di Raccolta e per l’attivazione di progetti di comunicazione locale e di sistemi per la raccolta continuativa dei RAEE domestici sul territorio.
I Beneficiari del contributo dovranno sottoscrivere un’apposita Convenzione con il CdC RAEE e trasmetterla entro 30 giorni lavorativi dalla data di pubblicazione delle graduatorie sui portali di ANCI e CdC RAEE (ovvero entro e non oltre l’11 Gennaio 2022).
La Convenzione debitamente compilata e sottoscritta dovrà essere trasmessa esclusivamente a mezzo e-mail all’indirizzo bando@cdcraee.it. Non saranno ritenute ammissibili Convenzioni non correttamente compilate, compilate parzialmente o inviate in modalità difformi.
Di seguito sono scaricabili le graduatorie complete suddivise per ciascuna Misura prevista dal Bando.

Graduatoria Misura A
Graduatoria Misura B
Graduatoria Misura C

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Segreteria Tecnica del Bando RAEE dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 ai seguenti recapiti: tel. 02 87244912 – e-mail: bando@cdcraee.it.

Ministero Interno, Prorogato il Programma nazionale servizi di cura per l’infanzia e gli anziani non autosufficienti

È stato prorogato al 30 giugno 2024 dal Gruppo di Azione Coesione il termine di conclusione del Programma Nazionale Servizi di Cura per l’infanzia e gli anziani non autosufficienti, fissato in precedenza al 30 giugno 2022 (Circolare n. 3207 del 15/11/2021).
Il Programma sta producendo un progressivo miglioramento dei servizi erogati, sia in termini quantitativi che qualitativi, con ricadute positive sull’implementazione del sistema del welfare locale e con l’avanzamento del complessivo sistema di programmazione e offerta dei servizi di cura nei territori interessati.
Con riferimento ai servizi per l’infanzia, come rilevato anche dall’Istat nel report annuale “Offerta di asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia dell’anno educativo 2018/2019”, le attività realizzate in questi anni dal Programma hanno contribuito in maniera determinante al significativo incremento (pari al 5,6% rispetto all’anno precedente) dei posti disponibili nelle quattro Regioni (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) in cui il Pnscia interviene.
Dal 2014 ad oggi sono stati infatti realizzati servizi per l’infanzia con il coinvolgimento di oltre 45.800 utenti e circa 560 interventi in conto capitale (per ristrutturazioni, adeguamento delle strutture, acquisto di beni strumentali). I servizi di cura agli anziani hanno coinvolto circa 53.000 anziani con un totale di oltre 10.500.000 ore di servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e Assistenza Domiciliare(SAD).
L’ulteriore periodo sarà utilizzato per completare gli interventi in atto e per sviluppare specifiche misure a favore di quei territori che hanno registrato maggiori criticità nell’utilizzo delle risorse del Pnscia, che saranno accompagnate da ulteriori strategie programmatiche per ottimizzare l’offerta dei servizi resi sul territorio.

PNRR, 300 milioni per la tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

Il Ministero della Transizione Ecologica ha firmato il progetto per la tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano prevista dal Pnrr (Misura M2C4.3-Investimento 3.1) insieme a Ispra, Cufa, Istat e Centro interuniversitario di ricerca “Biodiversità, Servizi ecosistemi e Sostenibilità” (Cirbises) dell’Università Sapienza di Roma.
Il Progetto, del valore complessivo di circa 330 milioni di euro, è uno degli impegni previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
In linea con le Strategie nazionali e dell’Unione europea, il progetto prevede una serie di azioni su larga scala rivolte principalmente alle quattordici città metropolitane italiane per migliorare la qualità della vita e il benessere dei cittadini attraverso lo sviluppo di boschi urbani e periurbani. L’obiettivo è piantare almeno 6,6 milioni di alberi (per 6.600 ettari di foreste urbane), individuando luoghi e quantità secondo il principio di utilizzare “l’albero giusto nel posto giusto” e contribuendo a:
– preservare e valorizzare la naturalità diffusa, la biodiversità (in linea con la Strategia europea per la biodiversità) e i processi ecologici legati a ecosistemi pienamente funzionali;
– contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane, aiutando così a proteggere la salute umana;
– contribuire a ridurre le procedure di infrazione sulla qualità dell’aria;
– recuperare i paesaggi antropizzati, valorizzando le aree interne in diretta relazione ecologica con le aree urbanizzate (corridoi ecologici, reti ecologiche territoriali) e il sistema di aree protette presenti nelle immediate vicinanze delle aree metropolitane;
– frenare il consumo di suolo e ripristinare i suoli utili.
Le città italiane, infatti, sono sempre più esposte ai problemi legati all’inquinamento atmosferico, all’impatto dei cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, con evidenti effetti negativi sul benessere e sulla salute dei cittadini (oltre 65.000 morti premature all’anno in Italia solo per le particelle PM2,5). Ciò rende importante l’attuazione di misure volte alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del territorio in ambito urbano.

 

Decreto clima, 20 milioni di euro per il trasporto scolastico sostenibile

Il Ministero per la Transizione ecologia ha pubblicato la graduatoria dei progetti per il trasporto scolastico sostenibile finanziati dal “Decreto Clima”, che ha stanziato 20 milioni di euro.
Il finanziamento, destinato ai Comuni con più di 50 mila abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell’aria, prevede la realizzazione di nuove linee di trasporto scolastico da attivare mediante scuolabus e/o miniscuolabus ad alimentazione ibrida o elettrica di nuova immatricolazione.
Diciannove i progetti ammessi, il cui valore va da circa 400 mila euro a 1 milione e 200 mila euro. I Comuni interessati sono distribuiti in nove regioni: quattro in Toscana (Carrara, Viareggio, Massa e Firenze), tre in Campania (Aversa, Castellammare di Stabia e Caserta), tre in Sicilia (Ragusa, Catania, Bagheria), due in Emilia Romagna (Modena e Ferrara), due in Puglia (Taranto e Brindisi), due nel Lazio (Guidonia e Tivoli), uno ciascuno in Lombardia (Vigevano), Piemonte (Alessandria) e Marche (Ancona).
Ai fini delle attività di controllo sulla corretta attuazione del Programma, la ex Direzione Generale per il Clima, l’Energia e l’Aria del Ministero della Transizione Ecologica provvede alle verifiche tecniche e amministrative sullo stato di avanzamento dei Progetti Operativi di Dettaglio (P.O.D.) ammessi a finanziamento, nonché a eventuali verifiche tecniche in loco effettuate sia in itinere che alla conclusione dei progetti, e può richiedere ai soggetti beneficiari di fornire ogni opportuno chiarimento.