Trasporto pubblico locale, 412 mln di euro per sostenere le aziende

E’ stata acquisita l’intesa della Conferenza Unificata sul decreto interministeriale, proposto dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che prevede l’immediata assegnazione alle Regioni di complessivi 412 milioni di euro da ripartire alle aziende del Tpl a compensazione dei mancati introiti causati dal fermo dei servizi nel periodo di lockdown.
Si tratta di una prima dotazione di 500 milioni di risorse stanziate in questa fase iniziale; risorse che sono state definite in base ai ricavi da traffico certificati dalle aziende relativi all’esercizio 2018, in attesa che siano disponibili e certificati quelli del 2019.
In dettaglio, l’anticipazione corrisponde al 55% dei ricavi certificati nel periodo intercorrente dal 23 febbraio 2018 al 3 maggio 2018 ed è stata ritenuta la più congrua dagli uffici del MIT e del MEF, nonché  dal Coordinamento delle Regioni in base ai dati forniti dalla banca dati dell’Osservatorio per le Politiche del TPL.
Gli 88 milioni di euro circa che costituiscono il residuo di risorse da ripartire, consentiranno di rivedere eventualmente le attuali assegnazioni in sede di riparto definitivo.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Mit: 380 milioni di euro alle Regioni per acquisto nuovi bus

Trovata l’intesa in Conferenza Unificata sul decreto ministeriale  che prevede l’erogazione, dal 2018 al 2033, di risorse complessive per 380 milioni di euro da destinare all’acquisto di autobus del trasporto pubblico locale e regionale, a valere sul Fondo Investimento 2018 e 2019.
Si tratta di risorse immediatamente disponibili per 170 milioni da utilizzarsi entro il 2021 e di altri 130 milioni da utilizzarsi entro il 2025. Il decreto stabilisce una riserva pari al 10% delle risorse complessive da destinare alle regioni del sisma (Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio) e una riserva pari alla quota del 5% delle risorse complessive per le regioni “a domanda debole” (Basilicata, Molise e Sardegna).
Le Regioni non dovranno stipulare alcuna Convenzione con il Mit e potranno procedere all’acquisto dei bus senza obbligo di cofinanziamento e scegliendo la tipologia di alimentazione che riterranno più opportuna, fatto salvo che si tratti di mezzi con emissione nei gas di scarico di classe più recente.  Trattandosi di nuove forniture, i bus dovranno essere tecnologicamente all’avanguardia ed è previsto che siano corredati da idonee attrezzature per l’accesso ed il trasporto di persone a mobilità ridotta, conta-passeggeri, dispositivi per la localizzazione e predisposizione per la validazione elettronica. Le spese potranno riguardare anche  l’allestimento di protezioni e predisposizioni utili a contrastare l’epidemia Covid 19.
Inoltre, i nuovi bus consentiranno alle aziende del tpl di poter rispettare i criteri di sicurezza adottati in seguito al Covid19. Per le stesse finalità anche il Dl Rilancio ha autorizzato l’acquisito di autobus tramite la convenzione Consip al fine di consentire un utilizzo più rapido delle risorse.

 

Pubblicato in GU il Decreto Rilancio

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020 il Decreto Legge n. 34/2020, il c.d. Decreto Rilancio, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19”.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Sospensione dei servizi e prestazioni individuali domiciliari e di trasporto scolastico

L’art. 116 del DL Rilancio, in attesa di pubblicazione in G.U., sostituisce integralmente l’art. 48 del DL. 18/2020 (c.d. Curata Italia), convertito con modificazioni dalla legge n. 27/2020, che disciplina la sospensione dei servizi delle strutture educative e di istruzione per l’infanzia e dell’attività dei centri diurni per persone disabili e per anziani.
La modifica normativa introdotta dalla lettera a) del comma 1 prevede che durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici, delle attività sociosanitarie e socio-assistenziali nei centri diurni per anziani e per persone con disabilità, dei centri diurni e semi-residenziali per minori, per la salute mentale, per le dipendenze e per persone senza fissa dimora, dei servizi sanitari differibili, disposta con ordinanze regionali o altri provvedimenti, in ragione  dell’emergenza di protezione civile e del conseguente stato di necessità, le pubbliche amministrazioni forniscano prestazioni sostitutive che possono avvenire in forme individuali domiciliari o a distanza o che possano essere  rese negli stessi luoghi ove si svolgono normalmente i servizi, nel rispetto delle direttive sanitarie e delle regole di sicurezza relative al distanziamento sociale. L’individuazione delle prestazioni da svolgere e le modalità attraverso cui svolgerle potranno essere definite tramite co-progettazioni con gli enti gestori e riguardare specifici progetti da questi ultimi proposti, impiegando i medesimi operatori ed i fondi ordinari destinati a tale finalità, alle stesse condizioni assicurative sinora previsti, anche in deroga a eventuali clausole contrattuali, convenzionali, concessorie, adottando specifici protocolli che definiscano tutte le misure necessarie per assicurare la massima tutela della salute di operatori ed utenti. Durante la sospensione dei servizi educativi e scolastici e dei servizi sociosanitari e socio-assistenziali, le pubbliche amministrazioni saranno autorizzate, inoltre, al pagamento dei gestori privati dei suddetti servizi utilizzando l’importo dovuto per l’erogazione del servizio secondo le modalità attuate precedentemente alla sospensione, appostato nel proprio bilancio e già destinato allo scopo e senza quindi affrontare ulteriori oneri. Tale importo sarà suddiviso in tre distinte quote:

  • una quota commisurata alle prestazioni rese in altra forma, secondo le modalità indicate al comma 1, subordinatamente alla verifica del loro effettivo svolgimento;
  • una seconda quota per il mantenimento delle strutture attualmente interdette, ad esclusiva cura degli affidatari di tali attività che a tale scopo utilizzano il personale a ciò preposto, in modo tale che le strutture siano immediatamente disponibili e in regola con tutte le disposizioni vigenti, all’atto della ripresa della normale attività;
  • una terza quota eventualmente riconosciuta a copertura delle spese residue incomprimibili, definita tenendo anche in considerazione altre entrate che affluiscono agli enti gestori

Viene, altresì, specificato che è fatta comunque salva la possibilità per i gestori  di usufruire, in relazione alle ore non lavorate, dei trattamenti del fondo di integrazione salariale e di cassa integrazione in deroga laddove riconosciuti per la sospensione dei servizi educativi e scolastici  e dei servizi degli educatori per gli alunni disabili, o di servizi sociosanitari e socio-assistenziali resi in convenzione, appalto o concessione nell’ambito dei provvedimenti assunti in attuazione del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 e con ordinanze regionali o altri provvedimenti che dispongano la sospensione dei centri diurni per anziani e persone con disabilità.

In ultimo, la lettera b) del comma 1 dell’art. 116 dispone che all’articolo 92, comma 4-bis del DL 18/2020 primo periodo, le parole: “e di trasporto scolastico” siano soppresse. AL riguardo, si rammenta che il comma 4-bis  reca una serie di disposizioni volte a tutelare le società che svolgono servizi di trasporto pubblico locale e scolastico (escludendo la possibilità per i committenti di ridurre i corrispettivi dovuti a seguito della riduzione o sospensione dei servizi) e attribuendo anche alle amministrazioni la possibilità di sospendere le procedure relative agli affidamenti dei servizi di trasporto pubblico locale in corso (salvo quelle per cui vi è già stata l’aggiudicazione) prevedendo contestualmente la possibilità di prorogare gli affidamenti in atto.  La modifica normativa permette, di fatto, alle amministrazioni di applicare decurtazioni nei confronti dei gestori di servizi di trasporto scolastico a seguito delle minori corse effettuate e/o delle minori percorrenze realizzate a decorrere dal 23 febbraio 2020 e fino al 31 dicembre 2020.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Covid-19: Aggiornate le linee guida sul Tpl in vista delle prossime riaperture

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con comunicato pubblicato sul proprio sito internet informa che sono state aggiornate le “Linee guida” del trasporto pubblico per le modalità di informazione agli utenti e le misure organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 che entreranno in vigore a partire da lunedì 18 maggio. Restano le prescrizioni di distanziamento sociale e l’obbligo di mascherina a bordo dei mezzi pubblici, insieme alle altre regole di comportamento nelle stazioni e terminal. Vengono introdotte alcune novità per aumentare la capienza dei mezzi pubblici in condizioni di sicurezza, in vista di un prevedibile incremento dei flussi di utilizzo dalla giornata di lunedì.
A bordo dei mezzi pubblici sarà sempre obbligatorio occupare i posti indicati come disponibili, ma viene introdotta la possibilità di verticalizzazione nelle sedute: nei mezzi che lo consentono, sarà possibile occupare le sedute che sono disposte in fila, una dietro l’altra, senza alternanza tra posti vuoti e posti occupati.
Altra novità è la possibilità per le persone che vivono nella stessa abitazione di evitare di mantenere la distanza minima di sicurezza di un metro.
Inoltre, il Mit ha recepito la norma contenuta nell’ultimo Decreto approvato dal Governo che affida alle singole Regioni la possibilità di definire l’applicazione di alcune regole, anche nel settore del trasporto pubblico, e di applicare i protocolli conseguenti.
Infine, dalla prossima settimana è previsto l’avvio della sperimentazione di alcune soluzioni che permettano di aumentare in sicurezza la capacità dei mezzi di trasporto, tra le quali l’installazione a bordo di appositi divisori in plexiglass – azione finanziata dal Mit con un milione di euro – in grado di separare i passeggeri e permettere un ulteriore aumento della disponibilità di posti. Si tratta di divisori valutati positivamente dal Comitato Tecnico Scientifico per gli aspetti che attengono la sicurezza sanitaria, e che vanno testati dalle singole aziende del trasporto in termini di incolumità delle persone.
Fino al primo giugno è stata, inoltre, confermata la disponibilità dei volontari della protezione civile ad aiutare i flussi di passeggeri in alcune stazioni, anche ferroviarie.
Queste linee guida rientrano in un percorso che il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha intrapreso anche assieme agli altri paesi europei nell’ambito di un coordinamento rafforzato Trasporti-Salute con la Commissione Europea, che ha emanato mercoledì scorso linee guida per il progressivo ristabilimento dei servizi di trasporto e della connettività.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

TPL: al via i contributi alle Regioni per il trasporto su gomma e ferro

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti informa che è stato firmato, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle finanze, e registrato dalla Corte dei conti, il decreto interministeriale con il quale si potrà procedere all’erogazione di 1 miliardo e 600 milioni di contributi statali per il Trasporto pubblico locale su gomma e su ferro. È la prima tranche di erogazione dell’80% del Fondo Nazionale TPL 2020 di oltre 4,8 miliardi.
Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è inoltre favorevole a valutare eventuali ulteriori forme di somministrazione anticipata del restante fondo.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION