ANCI, Quaderno operativo su “Appalti e regole contabili per il PNRR”

ANCI ha pubblicato un quaderno operativo fornendo un quadro d’insieme delle regole vigenti in materia di utilizzo e contabilizzazione delle risorse per l’attuazione degli investimenti del PNRR, nonché di quelle per gli acquisti di lavori, beni e servizi.

Trattasi di una disciplina speciale e derogatoria che, unitamente a quella sulle assunzioni di personale a tempo determinato per cui si rinvia ad altro Quaderno
Operativo dell’ANCI, costituisce la cornice giuridica entro cui i Comuni e le Città metropolitane devono operare, al fine di realizzare gli investimenti de quibus.
Il Quaderno è arricchito da un elenco delle disposizioni attuative, circolari e linee guida delle norme in commento.

Al fine di garantire la semplificazione dei processi di gestione, controllo, monitoraggio e rendicontazione dei progetti finanziati, e, contestualmente, aderire ai principi di informazione, pubblicità e trasparenza prescritti dalla normativa europea e nazionale, il PNRR utilizzerà il sistema Informativo “ReGiS”, previsto dall’articolo 1, comma 1043, Legge 30 dicembre 2020, n. 178, sviluppato dal MEF, assicurando la tracciabilità e trasparenza delle operazioni e l’efficiente scambio elettronico dei dati tra i diversi soggetti coinvolti nella Governance del Piano. Il sistema entrerà in funzione nel corso dei prossimi mesi e, in attesa della sua implementazione definitiva, le informazioni necessarie alla rendicontazione dovranno essere assicurate riportando negli ordinativi di pagamento i codici CUP relativi ai progetti di investimento, prevedendo altresì l’indicazione delle missioni e degli interventi per i progetti del PNRR di cui l’Ente è soggetto attuatore.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Caro bollette, Pubblicato in G.U. il DL Energia

Pubblicato in G.U.  il decreto legge 1 marzo 2022,  recante “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”, c.d. decreto energia. Le misure ammontano a quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 saranno destinati a fare fronte al caro energia e la restante parte invece a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase.

Tra le misure di interesse per gli enti locali segnaliamo:

  • l’art. 25 (Incremento del Fondo per l’adeguamento dei prezzi e disposizioni in materia di revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici): per compensare l’aumento dei prezzi dei principali materiali da costruzione che potrebbe verificarsi nel primo semestre 2022 ed evitare ripercussioni negative sui lavori pubblici in corso d’opera, il decreto prevede il rifinanziamento di 150 milioni di euro dell’apposito fondo, già finanziato nel 2021 con una dotazione di 200 milioni di euro. Il fondo può essere utilizzato dalle stazioni appaltanti una volta esaurite le risorse accantonate per gli imprevisti nel quadro economico di ciascun lavoro. La compensazione, in aumento o in diminuzione, avviene per le variazioni di prezzo superiori all’8% che saranno determinate entro il 30 settembre 2022 con un decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’Istat, e non più sulla base della rilevazione effettuata a cura del Ministero;
  • l‘art. 27 (Contributi straordinari agli enti locali): si incrementa di 50 milioni di euro  il Fondo per il ristoro ai comuni per la mancata riscossione dell’imposta di soggiorno e di analoghi contributi, di cui all’art. 25, comma 1 del DL n. 41/2021, Legge. n. 69/2021, portandolo complessivamente a 400 milioni di euro. È previsto l’istituzione di un Fondo, con una dotazione di 250 milioni di euro, di cui 200 milioni a favore dei comuni e 50 milioni a favore di città metropolitane e delle province, per garantire la continuità dei servizi erogati. Alla ripartizione del fondo tra gli enti interessati si provvederà con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas, rilevata tenendo anche conto dei dati risultanti dal SIOPE-Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici. Inoltre, ai comuni che hanno usufruito delle anticipazioni di liquidità ai sensi dell’articolo 243-ter del TUEL, o che sono stati destinatari della anticipazione di cui all’art.243-quinquies del TUEL che, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 18 del 14 febbraio 2019, subiscono un maggiore onere finanziario dovuto alla riduzione dell’arco temporale di restituzione delle predette anticipazioni, è destinato un contributo complessivo per l’anno 2022 di 22,6 milioni di euro.
  • l’art. 28 (Rigenerazione urbana): al fine di rafforzare le misure di rigenerazione urbana di cui all’articolo 1, comma 42, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, confluite nella Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, Investimento 2.1 “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), vengono stanziati 905 milioni di euro (40 milioni di euro per l’anno 2022, 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 285 milioni di euro per l’anno 2025 e 280 milioni di euro per l’anno 2026) per finanziare i 541 progetti di rigenerazione urbana ammessi e non finanziati, autorizzando lo scorrimento delle graduatorie, di cui al decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile e con il Ministero dell’economia e delle finanze 30 dicembre 2021. Con apposito decreto del Ministero dell’interno, da emanarsi entro il 31 marzo 2022, saranno assegnate le risorse sulla base del cronoprogramma dichiarato nella domanda presentata ai sensi del decreto del Ministero dell’interno del 2 aprile 2021.
  • l’art. 35 (Anagrafe dei dipendenti della pubblica amministrazione): si prevede l’istituzione dell’Anagrafe dei dipendenti pubblici, un censimento permanente che si avvale della base dati del personale della Pa istituita presso il ministero dell’Economia e che sarà fondamentale per completare la digitalizzazione del settore pubblico. Con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con
    il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, da adottarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, previa intesa in Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, saranno disciplinate le modalità di funzionamento e di comunicazione dei dati da parte delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, e degli enti pubblici economici.
  • l’art. 41 (Sospensione del pagamento dei mutui concessi agli enti locali dei territori colpiti dal sisma 2016): si prevede il differimento del pagamento, per gli locali dei territori colpiti dal sisma del 2016, delle rate in scadenza negli esercizi 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022, senza applicazione di sanzioni e interessi, rispettivamente al primo, al secondo, al terzo, al quarto e al quinto anno immediatamente successivi alla data di scadenza del periodo di ammortamento, sulla base della periodicità di pagamento prevista nei provvedimenti e nei contratti regolanti i mutui stessi.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Consip, aggiudicata la prima gara per gli acquisti dei progetti PNRR:

Consip ha aggiudicato la prima gara dedicata agli acquisti delle PA per la realizzazione dei progetti PNRR – “Sicurezza On Premises – strumenti di gestione, protezione email, web e dati” – mettendo così a disposizione delle PA un contratto del valore complessivo di 135 milioni di euro e della durata di 24 mesi.

L’iniziativa recepisce le disposizioni del recente DL 77/2021 sulla Governance del PNRR e consente dunque alle amministrazioni di acquistare i prodotti/servizi di cyber security per la realizzazione dei progetti finanziati attraverso i fondi PNRR, che afferiscono alla Missione 1 (Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura) – Componente 1 (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA).

A partire da marzo, attraverso un Accordo Quadro con più operatori economici – le amministrazioni potranno scegliere il fornitore, rilanciando il confronto competitivo fra gli aggiudicatari (in allegato l’elenco) a seguito di un appalto specifico, per acquistare con la formula “On premises” (cioè presso il cliente):

prodotti (Security Information and Event Management – Security Orchestration, Automation and Response – Secure Email Gateway – Secure Web Gateway – Database Security – Data Loss Prevention – Privileged Access Management – Web Application Firewall)
servizi base connessi (installazione e configurazione, formazione e affiancamento, manutenzione, contact center ed help desk, hardening su client, supporto specialistico)
servizi aggiuntivi (hardening su altri sistemi, data assessment, Privileged Account Assessment, servizi professionali erogati dal vendor, incident response).
Tutte le offerte presentate sono di elevato livello tecnico – in particolare per ciò che concerne soluzioni tecnologiche, livelli di servizio e personale addetto al supporto specialistico – ed economicamente convenienti, con risparmi sui prezzi unitari stimati per il calcolo della base d’asta del 33% (per la fornitura e manutenzione dei prodotti) e del 20% (per i servizi professionali).

L’iniziativa fa, inoltre, parte di un pacchetto di tre gare previste da Consip in ambito cyber security e si colloca nel piano delle gare strategiche ICT che Consip realizza in attuazione del “Piano Triennale per l’informatica nella PA 2020-2022”, predisposto da Agid e Ministro per l’innovazione tecnologica e transizione digitale. (Fonte Consip).

Proroga termini relativi a opere di messa in sicurezza di edifici e territorio

Con riferimento ai contributi, per l’annualità 2022, per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nel limite complessivo di 450 milioni di euro, ai sensi all’articolo 1, comma 139 e seguenti, della legge 30 dicembre 2018, n.145, il cui termine di presentazione delle istanze, da parte dei Comuni, era stato fissato alle 23:59 del 28 febbraio 2022, la Direzione Centrale per la Finanza Locale del Ministero dell’interno ricorda che a seguito degli emendamenti proposti dal Decreto Milleproroghe (decreto-legge n.228/2021), in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il termine di presentazione delle proposte da parte dei Comuni è stato prorogato al 10 marzo 2022.

Si segnala, inoltre, che, sempre in seguito agli emendamenti proposti dal citato Decreto Milleproroghe (decreto-legge n.228/2021), i termini di inizio dei lavori relativi ai contributi di cui all’articolo 1, comma 139 e seguenti della legge n.145/2018, assegnati sulla graduatoria dell’anno 2021 (decreto del 23 febbraio 2021 e decreto dell’8 novembre 2021), sono stati prorogati di tre mesi fermi restando in ogni caso i termini e le condizioni di cui al comma 139-ter.

In relazione ai suddetti ultimi contributi, a valere sulla graduatoria 2021, si ricorda che gli stessi sono confluiti all’interno della “Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica; Componente C4: tutela del territorio e della risorsa idrica; Investimento 2.2: interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni ” del PNRR, per cui i Comuni devono rispettare gli obblighi ed i principi comunitari già indicati nel comunicato della Direzione Centrale per la Finanza Locale del 17 dicembre 2021.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, Proroga del termine per l’individuazione da parte delle città metropolitane dei progetti di Piani integrati

Il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’interno, con comunicato del 28 febbraio 2022, rende noto che in ottemperanza a con quanto previsto dall’articolo 21 del decreto-legge 6 novembre 2021, n.152 e successive modifiche e integrazioni, nonché dal decreto ministeriale del 6 dicembre 2021 è in corso di trasmissione il modello di schema di Piano Urbano Integrato relativo all’intervento «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2» nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il modello, già presentato alle Città Metropolitane in occasione degli incontri informali intercorsi, dovrà essere trasmesso unitamente alle ulteriori documentazioni richieste, secondo le modalità indicate dal DM sopra citato.

La compilazione del modello allegato da parte delle Città Metropolitane consentirà di agevolare la presentazione delle proposte progettuali e al tempo stesso garantire la presenza degli elementi comuni essenziali utili a favorire la fase di valutazione della Commissione.

Si ricorda che con un emendamento al decreto-legge 30 dicembre 2021, n.228 (cd. Milleproroghe), la cui legge di conversione è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, il termine di presentazione delle proposte da parte delle Città Metropolitane, relative all’intervento «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2» nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stato prorogato al 22 marzo 2022.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, via libera dalla Commissione europea ai primi 21 miliardi di euro per l’Italia

La Commissione europea ha dato il via libera alla prima rata di finanziamenti per l’Italia da 21 miliardi di euro (10 miliardi di trasferimenti e 11 di prestiti) dal Recovery fund. Da Bruxelles è arrivata oggi, lunedì 28 febbraio, la valutazione preliminare positiva della richiesta avanzata da Roma a fine dicembre, certificando il raggiungimento dei 51 obiettivi previsti nel PNRR per il 2021.

L’Ue sostiene l’Italia nel suo “ambizioso percorso di ripresa”. “Annunciamo oggi un importante passo avanti nell’attuazione del Recovery Plan italiano. Riteniamo che l’Italia abbia fatto buoni progressi per ricevere il suo primo pagamento nell’ambito del NextGenerationEU. Non appena ci sarà l’approvazione anche degli Stati membri, l’Italia riceverà 21 miliardi di euro”, afferma il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, evidenziando che “il Paese ha intrapreso importanti riforme nella pubblica amministrazione, negli appalti pubblici, nella giustizia civile e penale e nella digitalizzazione delle imprese”.
Il 30 dicembre 2021 l’Italia ha presentato alla Commissione una richiesta di pagamento basata sulle 51 tappe e obiettivi selezionati nella decisione di esecuzione del Consiglio per la prima rata. Riguardano le riforme nei settori della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della giustizia, del quadro di revisione della spesa, dell’istruzione terziaria, delle politiche attive del mercato del lavoro e della legge quadro per rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità, nonché del sistema italiano di audit e controllo per la attuazione della RRF. Riguardano anche importanti investimenti nel campo della digitalizzazione delle imprese (“Transition 4.0”), dell’efficienza energetica e della ristrutturazione degli edifici residenziali.

La Commissione ha ora inviato la sua valutazione preliminare positiva sul raggiungimento da parte dell’Italia delle tappe fondamentali e degli obiettivi richiesti per questo pagamento al Comitato economico e finanziario (EFC), chiedendo il suo parere. Il parere del CEF, da formulare entro un massimo di quattro settimane, dovrebbe essere preso in considerazione nella valutazione della Commissione. A seguito del parere del CEF, la Commissione adotterà la decisione finale sull’erogazione del contributo finanziario, secondo la procedura d’esame, attraverso un comitato di comitato. A seguito dell’adozione di tale decisione, avverrebbe l’esborso all’Italia.

La Commissione valuterà ulteriori richieste di pagamento dell’Italia sulla base del raggiungimento delle tappe intermedie e degli obiettivi successivi delineati nella decisione di esecuzione del Consiglio, riflettendo i progressi nell’attuazione degli investimenti e delle riforme.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, la Corte dei conti approva il programma di controllo concomitante per il 2022

La Corte dei conti, Collegio del controllo concomitante presso la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, con deliberazione n. 1/2022 ha approvato la programmazione dei controlli, per l’anno 2022, allo scopo di garantire una innovativa forma di controllo in corso d’opera (appunto, “concomitante”), volta ad accelerare l’attuazione degli interventi di sostegno e rilancio dell’economia nazionale, tra i quali quelli previsti dal PNRR.
Gli ambiti in cui si concentrerà l’attività istruttoria della Corte dei Conti, sono Digitalizzazione P.A. e Innovazione; Istruzione; Ricerca; Cultura; Turismo; Mobilità e logistica; Transizione ecologica; Lavoro e inclusione sociale e Salute.
Sarà così possibile segnalare alle stesse amministrazioni, inizialmente, tramite apposite raccomandazioni o avvisi, contribuendo a ridurre il rischio di vedere vanificata l’efficacia delle misure di sostegno e rilancio.
Si considerano questi controlli come “un’azione propulsiva finalizzata al corretto impiego delle risorse disponibili, in parte provenienti anche dall’Unione europea e rimesse alla gestione pubblica, per intercettare e, dove possibile, prevenire, anche attraverso un dialogo aperto con le stesse amministrazioni, gravi irregolarità gestionali o rilevanti deviazioni da obiettivi, procedure o tempi di attuazione degli interventi.
L’obiettivo è cercare di anticipare e precorrere le varie scadenze intermedie (milestones) e le devianze gestionali dei progetti (attraverso, ad esempio, l’individuazione di indici di anomalia e di rischio), ponendosi in tal modo in quella logica, anche predittiva, voluta dal legislatore”.
L’attività di controllo potrà si concluderà nei casi più gravi nella richiesta del Presidente della Corte rivolta al Ministro competente di attivare la responsabilità dirigenziale, disporre la sospensione dell’impegno di somme stanziate sui relativi capitoli di spesa, avviare un iter che obblighi l’amministrazione ad adottare tempestivamente azioni correttive.
Tra i progetti inseriti nel programma dei controlli concomitanti per il 2022 si segnalano: Banda ultra larga e 5G; collegamenti ferroviari ad Alta Velocità verso il Sud per passeggeri e merci; potenziamento dell’Ufficio del processo; efficientamento della gestione dei rifiuti con riduzione delle discariche abusive; creazione di imprese femminili; potenziamento dei centri per l’impiego; percorsi di autonomia per persone con disabilità; housing temporaneo per le persone senza fissa dimora; casa come primo luogo di cura e telemedicina; piano per asili nido e scuole dell’infanzia, nonché servizi di educazione e cura per la prima infanzia.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR, Bando valorizzazione beni confiscati alle mafie: proroga termine presentazione domande

Sono prorogati alle ore 12.00 del 31 marzo 2022 i termini per la presentazione delle domande relative all’avviso pubblico rivolto a progetti di recupero, ri-funzionalizzazione e valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata presenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

Le risorse oggetto dell’Avviso ammontano complessivamente a 250 mln di euro, da destinare a proposte progettuali per la riqualificazione di intere aree ed alla valorizzazione di beni confiscati alle mafie a beneficio della collettività e delle nuove generazioni. Sono previsti criteri premiali,  in particolare per la valorizzazione con finalità di Centro antiviolenza per donne e bambini, o case rifugio e per la  valorizzazione con finalità per asili nido o micronidi.

Il PNRR, che ha l’obiettivo di favorire la ripartenza del Paese a causa della pandemia, è organizzato in 6 Missioni, articolate in Componenti, suddivise in Investimenti. La Missione 5 – Inclusione e coesione – Componente 3 – Interventi speciali per la coesione territoriale, Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, dispone di un’assegnazione di 300 milioni di euro  per la realizzazione di 200 progetti nelle otto Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). In particolare, di questa cifra, 250 mln di euro  sono riservati a progetti selezionati attraverso questo Avviso, mentre ulteriori 50 mln di euro serviranno ad individuare, attraverso una concertazione tra vari attori altri progetti che, per caratteristiche proprie, richiedano l’intervento di più soggetti istituzionalmente competenti.

Decreto di approvazione 264/2021
Avviso 
All.1 – domanda di partecipazione 
All.2 – modello di presentazione del progetto
All.3 – dichiarazione
All.4 – Manuale di registrazione

Le richieste di chiarimento possono essere inoltrate entro dieci giorni lavorativi antecedenti la chiusura dei termini di presentazione delle domande di partecipazione al seguente indirizzo di posta bando.beniconfiscati@agenziacoesione.gov.it con lo specifico oggetto: “Avviso pubblico valorizzazione beni confiscati a valere sul PNRR”.

PNRR: approvati dal Mite i criteri di ammissibilità degli interventi nei “siti orfani”

La Direzione Generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche del Ministero della Transizione ecologica, con decreto direttoriale del 23 febbraio 2022, n. 15, ha definito i criteri di ammissibilità degli interventi nei siti orfani da realizzare con le risorse del PNRR (misura M2C4, investimento 3.4) per l’adozione del Piano d’azione e la check-list di verifica.

Gli interventi da realizzare con le risorse comunitarie per la riqualificazione dei siti orfani, saranno inclusi nel Piano d’azione di cui all’articolo 17 del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233 (“Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”). Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Italia (PNRR) prevede 500 milioni di euro da destinare alla bonifica dei siti orfani con l’obiettivo della loro riqualificazione.
Il PNRR prevede, in particolare, l’adozione di un Piano d’azione che individui i siti orfani di tutte le Regioni e le Province autonome e identifichi gli interventi specifici da intraprendere nonché la riqualificazione di almeno il 70 % della superficie del suolo dei siti orfani al fine di ridurre l’occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano (obiettivo da raggiungere entro il primo trimestre del 2026).

 

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

PNRR Enti Territoriali, Obiettivi specifici e vincoli nel documento dell’Ufficio Parlamentare di bilancio

L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), un organismo indipendente costituito nel 2014 con il compito di svolgere analisi e verifiche sulle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica del Governo e di valutare il rispetto delle regole di bilancio nazionali ed europee, ha pubblicato il Flash. n. 1/ 20 gennaio 2022 dal titolo “I bandi PNRR destinati agli Enti territoriali: obiettivi specifici e vincoli territoriali”, che illustra con riferimento ai bandi di assegnazione delle risorse relative agli investimenti del PNRR che prevedono gli Enti territoriali come soggetti attuatori, le modalità di integrazione dei criteri per il raggiungimento dei rispettivi obiettivi specifici (quelli primari dei singoli interventi) con il vincolo territoriale di assegnazione al Mezzogiorno di almeno il 40 per cento delle risorse territorializzabili al fine di ridurre i divari territoriali (obiettivo trasversale a tutto il PNRR, insieme a equità di genere e creazione di nuove opportunità per i giovani).

L’analisi si concentra su 15 bandi (quelli disponibili al 31 dicembre 2021 sul sito Italiadomani) che complessivamente destinano agli Enti territoriali risorse per circa 12 miliardi. Tra i Ministeri titolari di interventi maggiormente coinvolti in termini di risorse vi sono: il Ministero dell’Istruzione (4,5 miliardi), con i bandi per il potenziamento dell’offerta dei servizi educativi nella fascia 0-6 anni, per la realizzazione di nuove scuole, di mense e palestre; il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (2,8 miliardi), con il bando per le realizzazione del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare; Il Ministero della Transizione ecologica (1,5 miliardi), con i bandi per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti; il Ministero dell’Università e della ricerca (1,3 miliardi), con il bando per la creazione e il rafforzamento di ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION