Via libera al decreto Milleproroghe

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 23 dicembre scorso, ha approvato un decreto-legge (bozza testo) recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, nonché di esecuzione della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio del 14 dicembre 2020, c.d. decreto Milleproroghe.
Il provvedimento prevede, tra l’altro:

• la proroga di alcuni termini correlati ai provvedimenti seguiti alla dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza e, comunque, non oltre il 31 marzo 2021, con la previsione che le relative disposizioni vengano attuate nei limiti delle risorse disponibili autorizzate a legislazione vigente. Tali termini riguardano, tra l’altro: il potenziamento delle reti di assistenza territoriale; la disciplina delle aree sanitarie temporanee; le unità speciali di continuità assistenziale; disposizioni finalizzate a facilitare l’acquisizione di dispositivi di protezione e medicali; la permanenza in servizio del personale sanitario; la deroga delle norme in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie e in materia di cittadinanza per l’assunzione alle dipendenze della pubblica amministrazione; disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione industriale; misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività; semplificazioni in materia di organi collegiali; la dispensa temporanea dal servizio e non computabilità di alcuni periodi di assenza dal servizio; l’abilitazione all’esercizio della professione di medico-chirurgo e ulteriori misure urgenti in materia di professioni sanitarie; lo svolgimento degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni e dei tirocini professionalizzanti e curriculari; la continuità della gestione delle università e delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica; la sottoscrizione e comunicazione di contratti finanziari; l’avvio di specifiche funzioni assistenziali per l’emergenza COVID-19; la sospensione del termine di pagamento dei versamenti contributivi dei lavoratori autonomi beneficiari dell’esonero contributivo di novembre e dicembre 2020, fino alla comunicazione dell’esito della istanza da parte dell’Inps;
• misure di semplificazione per il collegamento digitale delle scuole e degli ospedali;
• la proroga fino al 30 giugno 2021 della sospensione dell’esecuzione dei cosiddetti “sfratti per morosità” (provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze), degli sfratti relativi a immobili pignorati abitati dal debitore esecutato e dai suoi familiari e degli sfratti aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore.
Il decreto prevede il recepimento della decisione del Consiglio dell’Unione europea (UE) in materia di risorse proprie (le risorse che finanziano il bilancio europeo) per il periodo di programmazione 2021-2027, a seguito dell’accordo politico raggiunto dai Capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Unione nel Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020, e ribadito al recente Consiglio europeo del 10-11 dicembre 2020. L’effettiva entrata in vigore della decisione avverrà all’esito del processo di ratifica da parte di tutti gli Stati membri, ma con effetto retroattivo al 1° gennaio 2021. Tale decisione è propedeutica all’attuazione dell’accordo sul “Recovery Fund”, poiché i fondi necessari ad assicurarne il finanziamento dovranno essere reperiti mediante ricorso al mercato finanziario da parte della Commissione europea.

 

Legge di bilancio 2021, Votata la fiducia

Nella seduta di oggi, mercoledì 23 dicembre 2020, la Camera con 314 voti favorevoli e 230 contrari ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull’approvazione senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo 1 del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (A.C. 2790-bis-A/R), nel testo predisposto dalla Commissione a seguito del rinvio deliberato dall’Assemblea. Le dichiarazioni di voto finale sul provvedimento sono previste nella giornata di domenica 27 dicembre.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Decreto Natale, ulteriori misure restrittive per contenere la diffusione del virus

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 313 il decreto-legge n. 172 del 18 dicembre 2020, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19”, c.d. Decreto Natale.
Ferme restando le disposizioni già introdotte dal decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, in materia di spostamenti all’interno o per il territorio nazionale nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, il testo prevede che:

  • nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone rosse”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto;
  • nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, sull’intero territorio nazionale, si applicano le misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 per le cosiddette “zone arancioni”, cioè le aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto. Negli stessi giorni, sono tuttavia consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione massima di 5.000 abitanti verso località distanti non più di 30 chilometri, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;
  • oltre agli spostamenti già consentiti, nel periodo compreso tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, tra le ore 5.00 e le ore 22.00, è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.

Il decreto, infine, prevede lo stanziamento di 645 milioni di euro da destinare al ristoro immediato delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che vedranno un calo del fatturato a causa delle misure disposte a tutela della salute. Tali attività riceveranno un contributo pari a quello già ottenuto in seguito all’approvazione del cosiddetto “decreto rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).

Vedi Le slide della conferenza stampa del Presidente del Consiglio.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Decreto Ristori, via libera dall’Aula del Senato

Nella seduta del 15 dicembre l’Aula del Senato ha approvato, in prima lettura, il ddl n. 1994 di conversione del decreto-legge n. 137, con ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19. 154 senatori hanno votato a favore e 122 contro sull’emendamento interamente sostitutivo del ddl, che recepisce le proposte approvate nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.
Il disegno di legge di conversione prevede l’abrogazione dei decreti-legge n. 149, n. 154 e n. 157 del 2020 (c.d. Ristori bis, ter e quater), fatti salvi gli effetti e i rapporti giuridici dispiegatisi in tempo di loro vigenza.  Il Provvedimento passa ora all’esame della Camera.

Dossier con emendamenti approvati dalle Commissioni riunite (Volume I – Articoli 1-15-bis)
Dossier con emendamenti approvati dalle Commissioni riunite (Volume II – Articoli 16-35)

Bando “Fermenti in Comune”: da 60 mila a 200 mila euro per attivare progetti locali per i giovani

In attuazione dell’accordo stipulato il 20 dicembre 2019 fra il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale della presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Anci, per l’utilizzo della quota del fondo per le Politiche Giovanili, parte “Fermenti in Comune”: un avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali di protagonismo giovanile per il rilancio dei territori. La scadenza è fissata al 18 gennaio 2021 (scarica il bando e gli allegati).
Le sfide individuate da “Fermenti in Comune”, nell’ambito delle quali saranno finanziate più di 50 progettualità comunali, sono: Uguaglianza per tutti i generi; Inclusione e partecipazione; Formazione e cultura; Spazi, ambiente e territorio; Autonomia, welfare, benessere e salute. Possono partecipare tutti i Comuni italiani, con importi massimi finanziabili, che variano in base al numero di abitanti, dai 60 mila a 200 mila euro.
L’Avviso, con una dotazione finanziaria di quasi 5 milioni di euro, è rivolto a tutti i Comuni italiani, suddivisi in 3 fasce dimensionali, come di seguito descritto:

  • Comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti: finanziamento nazionale massimo per singolo progetto, pari a 60.000 euro.
  • Comuni con popolazione da 15.001 a 100.000 abitanti: finanziamento nazionale massimo per singolo progetto, pari a 120.000 euro.
  • Comuni con popolazione superiore ai 100.001 abitanti: finanziamento nazionale massimo per singolo progetto, pari a 200.000 euro.
    La scadenza per l’invio della documentazione è fissata per il 18 gennaio 2021.

E’ possibile inviare eventuali richieste di chiarimento sulle modalità di partecipazione scrivendo all’indirizzo email bandigiovani@anci.it.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

In Gazzetta Ufficiale il decreto Ristori quater

È stato pubblicato in G.U. n. 297 del 30-11-2020 il decreto legge 30 novembre 2020, n. 157, recante “Ulteriori misure urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
Con il Decreto Ristori Quater, il Governo intende assicurare un sostegno alla liquidità delle imprese e dei lavoratori più colpiti, ricorrendo a un rinvio delle principali scadenze e di diversi versamenti fiscali che riguardano le imprese di piccole e medie dimensioni attive su tutto il territorio nazionale che hanno subito perdite rilevanti di fatturato. Per allargare ulteriormente la platea dei beneficiari, viene inoltre ampliato il periodo di riferimento per il calcolo del calo del fatturato, non limitandosi più al mese di aprile, ma estendendolo ai primi sei mesi dell’anno.
Si amplia, quindi, l’insieme di misure previsto dai precedenti Decreti ristori, incrementando, in particolare, il sostegno nei confronti di alcune categorie come lavoratori autonomi, commercianti, artigiani, professionisti.
Inoltre, è stata disposta un’ulteriore proroga a marzo 2021 dei pagamenti legati alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio relativi alle rate scadute nel 2020 e necessari per non perdere i benefici della definizione agevolata. Allo stesso tempo, viene data la possibilità di rateizzare quanto dovuto al fisco anche ai contribuenti decaduti dai precedenti piani di dilazione o dalle procedenti edizioni della “Rottamazione” in quanto in ritardo con i pagamenti rispetto al calendario fissato.
Infine, il Decreto prevede un ulteriore rafforzamento delle misure in favore di alcuni dei settori più colpiti dalla pandemia. Vengono previste, infatti, nuove indennità di 1.000 euro per i lavoratori del turismo, dello spettacolo e di 800 euro per i lavoratori dello sport. Con 350 milioni sono rifinanziati i fondi a sostegno delle fiere, dei congressi e del cinema, mentre ulteriori 100 milioni di euro vengono ripartiti nei fondi destinati a spettacolo e turismo.

 

DL 125/2020, via libera dalla Camera alla conversione in legge

La Camera ha approvato ieri 25 novembre, in via definitiva, il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del DECRETO-LEGGE 7 ottobre 2020, n. 125 , (recante “misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta Covid, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020”).
Il provvedimento estende fino al 31 gennaio 2021 la possibilità di adottare misure di contrasto dell’epidemia da COVID-19 nell’ambito dello stato di emergenza anch’esso prorogato al 31 gennaio (v. Delibera del Consiglio dei Ministri del 7 ottobre 2020).
L’articolo 1 comma 2, del ddl di conversione, introdotto dal Senato, dispone l’abrogazione del decreto-legge n. 129 del 2020, recante disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale; con modifica approvata dal Senato, se ne dispone la trasposizione entro il decreto-legge n. 125, quale suo articolo 1-bis, commi da 1 a 3. Il comma 3, anch’esso introdotto dal Senato, dispone l’abrogazione del decreto-legge n. 148 del 2020, recante disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2020; con modifica approvata dal Senato, se ne dispone la trasposizione entro il decreto-legge n. 125, con l’introduzione dei commi da 4-terdecies a 4-septiesdecies dell’art. 1. I due commi dispongono, al contempo, che rimangano validi gli atti e i provvedimenti adottati e siano fatti salvi gli effetti e i rapporti giuridici dispiegatisi in tempo della loro vigenza.
Il comma 4-quater dell’art. 1, introdotto al Senato, posticipa al 30 aprile 2021 il termine di validità dei documenti di riconoscimento e di identità con scadenza dal 31 gennaio 2020 (data, si ricorda, della dichiarazione dello stato di emergenza da Covid-19). Resta ferma, invece, la data di scadenza indicata nel documento ai fini dell’espatrio.
I commi aggiuntivi 4-quinquies-4-septies (art. 1) – introdotti al Senato – prorogano al 31 gennaio 2021 il termine per la pubblicazione, da parte dei comuni, sul sito del Dipartimento delle finanze del MEF, delle aliquote e dei regolamenti concernenti i tributi comunali. E’ altresì prorogata al 31 dicembre 2020 la data entro la quale il comune deve inserire il prospetto delle aliquote IMU e il relativo regolamento sul Portale del federalismo fiscale. Resta fermo il termine per il versamento della seconda rata IMU al 16 dicembre 2020. L’eventuale differenza positiva tra l’IMU calcolata e l’imposta versata entro il 16 dicembre 2020 è dovuta senza applicazione di sanzioni e interessi entro il 28 febbraio 2021.
I commi 4-novies e 4-decies (art. 1) – introdotti al Senato – differiscono al 31 marzo 2021 il termine per enti del Terzo settore di adeguamento del proprio statuto alle disposizioni inderogabili del Codice del terzo settore (con facoltà di modifica statutaria mediante procedimento semplificato).
Il comma 4-duodecies, art. 1, introdotto al Senato, propone l’applicazione alle società in house, dal 17 marzo 2020 al 15 dicembre 2020, della disciplina prevista dal codice civile in materia di cessazione degli organi amministrativi e di controllo (DL n.293/1994) , in luogo della disciplina prevista dalla legislazione vigente nella stessa materia per le società a partecipazione pubblica (art. 11, comma 15 del TUSP).
L’articolo 3-bis, introdotto dal Senato, reca la proroga degli effetti di certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati. A tal fine esso interviene sull’art. 103 del decreto-legge n. 18 del 2020 (c.d. cura Italia, convertito dalla legge n. 27 del 2020). Si prevede l’esclusione, da tale disciplina, del documento unico di regolarità contributiva. Sono inoltre dettate specifiche disposizioni relative ai permessi e titoli di soggiorno in materia di immigrazione.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Il documento Anci sulla Legge di Bilancio presentato alle Commissioni bilancio di Camera e Senato

Pubblichiamo il documento Anci sulla Legge di Bilancio presentato alle Commissioni bilancio di Camera e Senato.
L’Anci ritiene che l’attenzione al contenimento dell’emergenza debba essere affiancata dalla consapevolezza di dover intervenire in una prospettiva di medio-lungo periodo, consentendo il ripristino di una condizione di ordinaria gestione dopo che per oltre un decennio le politiche di risanamento hanno lasciato in eredità un comparto sfibrato e fragile.

In sintesi le richieste dell’ANCI:

  • Eliminare taglio spending review previsto a carico degli enti locali a partire dal 2023 (art. 157 ddl Bilancio);
  • Integrare Fondo compensazione perdite: Anci chiede di portare il fondo ad un miliardo e mezzo, considerando necessario un segnale ulteriore perché la posta finanziaria indicata di 450 ml appare del tutto incongrua anche alla luce dell’ammontare del fondo 2020;
  • Prorogare per l’esercizio finanziario 2021 delle norme di flessibilità sulla gestione contabile 2020: libero utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione, non considerata dall’art. 144 del ddl Bilancio e già contenuta nel decreto cd “cura Italia” (dl 18/2020);
  • FCDE (Fondo crediti dubbia esigibilità) . Mantenimento medesime percentuali previste per l’esercizio finanziario 2020 anche per il 2021: 90% in caso di rispetto dei tempi di pagamento; 95% in tutti gli altri casi;
  • Prorogare al 2020 l’entrate in vigore del FGDC ( fondo garanzia debiti commerciali);
  • Estensione agevolazioni Tosap/Cosap previste dal cd decreto rilancio ( DL N. 34/2020) anche all’esercizio finanziario per il 2021;
  • Apportare correttivi per la determinazione del limite alla capacità assunzionale, in particolare sulla sterilizzazione di alcune voci di spesa quali i rimborsi del costo di personale per gli enti convenzionati ovvero degli oneri contrattuali;
  • Norme enti in crisi: integrazione del fondo ex articolo 53 dl 104 per almeno 400 ml (con modifiche dell’attuale testo dell’art. 143 ddl Bilancio);
  • Prorogare l’adozione del Pef rifiuti e delle tariffe e dei regolamenti Tari al 30 aprile 2021;
  • Prorogare l’entrata in vigore del Canone unico al 2022, ovvero facoltà per l’anno 2021;
  • Eliminare le sanzioni disciplinari conseguenti alla mancata adozione della piattaforma pagoPA;
  • Aumento fondo Aumento Fondo per indennità Sindaci Piccoli Comuni;
  • Ecobonus 110% anche per Enti che gestiscono immobili di Edilizia Residenziale Pubblica.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION