ANAC, esonero dei contributi da versare in sede di gara

Fino al 31 dicembre 2020 non è previsto il pagamento dei contributi per partecipare a procedure di gara avviate a partire dal 19 maggio 2020. È quanto dispone l’articolo 65 del cd. “decreto Rilancio”, n. 34/2020, pubblicato in Gazzetta ufficiale n.128 del 19-05-2020, che recepisce la proposta avanzata dall’ANAC.
Con la delibera 289 del 1° aprile, al fine di sostenere la ripresa del sistema produttivo e in particolare alleggerire le imprese dagli oneri dovuti, l’ANAC aveva prospettato la possibilità di esonerare stazioni appaltanti e operatori economici dal suddetto versamento.
La contribuzione dovuta varia a seconda dell’importo posto a base di gara e oscilla da 20 a 500 euro per le imprese e da 30 a 800 euro per le stazioni appaltanti. Secondo le stime, il provvedimento consentirà un risparmio quantificabile in circa 40 milioni di euro. L’Autorità farà fronte alla copertura delle minori entrate mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione maturato al 31 dicembre 2019.

Incentivi funzioni tecniche nell’ambito di procedura di gara svolta da soggetto aggregatore

La Corte dei conti, Sez. Emilia-Romagna, con deliberazione n. 30/2020 – in risposta ad una richiesta di parere da parte di un Presidente di Provincia, volto ad appurare se gli incentivi spettanti per lo svolgimento delle funzioni tecniche di cui all’art. 113, comma 21, del d.lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici) possano ritenersi spettanti al personale preposto all’esecuzione di un contratto stipulato a seguito di una gara “svolta non dallo stesso Ente ma da un soggetto aggregatore – ha evidenziato che il fatto che l’Ente proceda mediante un soggetto aggregatore non può dirsi di per sé preclusivo al riconoscimento di incentivi per funzioni tecniche, come è possibile evincere dalla norma contenuta nel secondo comma dell’art. 113, per la quale “Gli enti che costituiscono o si avvalgono di una centrale di committenza possono destinare il fondo o parte di esso ai dipendenti di tale centrale”. Il che, dunque, non esclude la possibilità per l’Ente di stanziare e destinare una quota percentuale del fondo ai dipendenti interni che operino nell’ambito della centrale di committenza (cfr., Corte conti, Sez. reg. contr., Veneto n. 72/2019/PAR; Lombardia n. 185/2017/PAR, SRC Toscana n. 19/2018/PAR). In merito alla spettanza dell’incentivo al dipendente dell’Ente che, appositamente nominato, svolga funzioni di “esecuzione” del contratto, la Corte rammenta che va valorizzato l’ultimo periodo dell’art. 113, comma 2, del d.lgs. n. 50/2016, laddove è previsto che: “La disposizione di cui al presente comma si applica agli appalti relativi a servizi o forniture nel caso in cui è nominato il direttore dell’esecuzione”. Sicché, fermo rimanendo l’indefettibile presupposto dell’esperimento, a monte, di una “gara”, poiché in mancanza di tale requisito non può esservi l’accantonamento delle risorse nel fondo, ai sensi del secondo comma dell’art. 113, l’incentivo potrà dirsi spettante:

a) se l’Ente abbia stanziato somme per far fronte agli oneri di cui all’art. 113, comma 1,;

b) se, in concreto, sia stato nominato dall’Ente un direttore dell’esecuzione e questi svolga o abbia svolto le funzioni relative a contratti di servizi o forniture.

Rimane fermo che l’applicabilità degli incentivi, nell’ambito dei contratti di affidamento di servizi e forniture, è, peraltro, contemplata soltanto “nel caso in cui sia nominato il direttore dell’esecuzione”, inteso quale soggetto autonomo e diverso dal RUP. Tale figura interviene soltanto negli appalti di forniture o servizi di importo superiore a 500.000 euro.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

AGID, Linee guida per acquisti di beni e servizi informatici

L’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha approvato con determinazione n. 220/2020 del 17 maggio 2020 le Linee Guida per la sicurezza nel procurement ICT. Il documento fornisce indicazioni alle PA e ai fornitori per garantire che beni e servizi informatici acquistati dai soggetti pubblici nell’ambito di gare d’appalto o contratti quadro rispondano ad adeguati livelli di sicurezza. Il documento ha la finalità di:

  • illustrare in modo semplice la problematica della sicurezza nel procurement ICT;
  • formalizzare definizioni e concetti legati alla sicurezza nel procurement ICT, rendendoli coerenti con la norma e con il contesto della pubblica amministrazione;
  • presentare buone prassi, soluzioni già in uso, misure semplici da adottare (strumenti operativi, esempi pratici, riferimenti puntuali), per verificare il livello di sicurezza degli attuali processi di acquisizione ed eventualmente per migliorarne la qualità.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Conferenza Stato Città: via libera a 855 milioni per investimenti nelle scuole superiori

Accelerare e semplificare le procedure per permettere a Province e Città metropolitane di potere investire, nel più breve tempo possibile, gli 855 milioni in 5 anni per gli interventi di manutenzione straordinaria e incremento dell’efficienza energetica delle 7.400 scuole superiori, previsti dalla Legge di bilancio 2020. Queste le richieste che il Presidente di ANCI, Antonio Decaro, e il Presidente di UPI Michele de Pascale, hanno presentato oggi alla Conferenza Stato Città presieduta dal Sottosegretario Achille Variati, e che sono state accolte dal Governo, e in particolare dalla Viceministra all’istruzione Anna Ascani. “In queste settimane – hanno detto i Presidenti – grazie a un percorso positivo di collaborazione intrapreso con il Ministero dell’Istruzione, siamo riusciti a recuperare un ritardo iniziale e oggi con l’intesa sul DPCM che stabilisce i criteri e le modalità di riparto dei fondi, abbiamo avuto l’impegno del Governo ad emanare il Decreto Interministeriale con il riparto delle risorse per le prime 5 annualità, dal 2020 al 2024, per un ammontare complessivo di 855 milioni nei prossimi giorni. L’obiettivo di Province e Città Metropolitane – concludono Decaro e de Pascale – è di riuscire ad effettuare gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle scuole prima dell’inizio dell’anno scolastico. Una sfida complessa, ma essenziale per preparare le scuole superiori al meglio al rientro dei 2milioni e 500 mila studenti all’avvio del nuovo anno scolastico”.

Fonte: UPI Nazionale

Infrastrutture sociali, 300 milioni di euro per il Sud

Sbloccati i trecento milioni di euro del Fondo infrastrutture sociali per i Comuni del Sud. Con la presa d’atto della Conferenza Stato-Città,  è arrivato il via libera al decreto che ripartisce 75 milioni annui, dal 2020 al 2023, direttamente alle amministrazioni locali del Mezzogiorno, privilegiando le città medie e piccole, per nuovi interventi, manutenzioni straordinarie, su scuole, strutture e residenze sanitarie, edilizia sociale, beni culturali, impianti sportivi, arredo urbano, verde pubblico, e altri ambiti della vita sociale.
“Grazie a questi trecento milioni le amministrazioni locali potranno investire subito per garantire servizi sociali e spazi pubblici, anche con piccoli interventi che contribuiscono a rilanciare, soprattutto dopo la pandemia, l’economia locale e la qualità della vita” ha dichiarato il Ministro Provenzano, a margine dei lavori della Conferenza. “Il decreto mette al centro i Comuni, e finalmente riconosce risorse adeguate anche ai piccoli e piccolissimi per prendersi cura delle persone e delle comunità, in ragione delle fragilità troppo spesso ignorate da un’azione pubblica che non deve più fare parti eguali tra diseguali”.
Il criterio di ripartizione è infatti inversamente proporzionale alla popolazione di riferimento, in modo da garantire anche a un comune di 500 abitanti un contributo totale di 32.000 euro (mentre un comune con popolazione maggiore di 250000 abitanti riceverà un contributo totale pari a 655.000 euro), relativamente maggiore in pro capite. Si abbandona il criterio storico di attribuzione delle risorse e si pone attenzione alle zone deboli del paese per offrire a tutti i cittadini le medesime opportunità.
“Grazie a una collaborazione tra il sistema dei Comuni e il governo – ha dichiarato il presidente dell’Anci Antonio Decaro – questo fondo potrà incidere su territori che hanno maggiori bisogni, come i centri piccoli e medi del Sud, e soprattutto in un settore che, mai come ora, ha esigenza di cure, quello del sociale: scuole, verde pubblico,  impianti sportivi, arredo urbano, edilizia sociale potranno godere di interventi piccoli e grandi spesso indispensabili e urgenti. I Comuni sono ottomila centri di spesa diffusi su tutto il territorio. Ogni risorsa che ci viene affidata per realizzare o anche solo apportare migliorie al patrimonio di luoghi in cui si erogano i servizi sociali coglie due obiettivi, entrambi essenziali: migliorare l’aspetto e la fruibilità delle nostre città e paesi e attivare un’immediata circolazione economica a livello locale”.
Fonte Anci

DL Rilancio, l’anticipazione del prezzo dell’appalto può essere incrementata al 30%

L’art. 207 del D.L. 34/2020, c.d. Decreto Rilancio, pubblicato in G.U. n. 128 in data 19.05.2020, rubricato “Disposizioni urgenti per la liquidità delle imprese appaltatrici” prevede che, in relazione alle procedure i cui bandi o avvisi, con i quali si indice una gara, siano già stati pubblicati alla data di entrata in vigore del decreto stesso, nonché  in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, alle procedure in cui, alla medesima data, siano già stati inviati gli inviti a presentare le offerte o i preventivi, ma non scaduti i relativi termini e per le procedure avviate a decorrere dalla medesima data fino al 30 giugno 2021, l’importo dell’anticipazione prevista dall’articolo 35, comma 18, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, possa essere elevato al 30% nei limiti e compatibilmente con le risorse a disposizione della stazione appaltante.
Si prevede altresì che le stazioni appaltanti, al di fuori dei casi sopra indicati, possano comunque riconoscere, secondo le modalità e con le garanzie previste dall’articolo 35, comma 18, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, un’anticipazione fino al 30% del valore delle prestazioni ancora da eseguire, anche laddove l’appaltatore abbia già usufruito dell’anticipazione contrattualmente prevista. Il beneficiario decade dall’anticipazione, con obbligo di restituzione, se l’esecuzione della prestazione non procede, per ritardi a lui imputabili, secondo i tempi contrattuali. Sulle somme restituite sono dovuti gli interessi legali con decorrenza dalla data di erogazione della anticipazione.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

Finanziamento degli interventi di manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane

È stato pubblicato in G.U. n. 127 del 18 maggio 2020 il Decreto del 19 marzo 2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che assegna la somma complessiva di 995 milioni di euro, a favore di province e città metropolitane, per attivare i programmi straordinari di manutenzione delle strade provinciali dal 2020 al 2024, ripartita in euro 60 milioni per l’anno 2020, euro 110 milioni per l’anno 2021 e in euro 275 milioni per gli anni dal 2022 al 2024.
La ripartizione è avvenuta sulla base della consistenza della rete viaria, del tasso di incidentalità e della vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico.

A norma dell’art. 4 del decreto, le risorse dovranno essere utilizzate per:

  1. la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali, nonché le altre spese tecniche necessarie per la realizzazione purché coerenti con i contenuti e le finalità della legge e del presente decreto comprese le spese per l’effettuazione di rilievi concernenti le caratteristiche geometriche fondamentali, lo stato/condizioni dell’infrastruttura, gli studi e rilevazioni di traffico, il livello di incidentalità, l’esposizione al rischio idrogeologico;
  2. la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura incluse le pavimentazioni, i ponti, i viadotti, i manufatti, le gallerie, i dispositivi di ritenuta, i sistemi di smaltimento acque, la segnaletica, l’illuminazione, le opere per la stabilità dei pendii di interesse della rete stradale, i sistemi di info-mobilità, la installazione di sensoristica di controllo dello stato dell’infrastruttura;
  3. la realizzazione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’infrastruttura esistente in termini di caratteristiche costruttive della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, della segnaletica verticale e orizzontale, dei manufatti e dei dispositivi di sicurezza passiva installati nonché delle opere d’arte per garantire la sicurezza degli utenti;a.
  4. la realizzazione di interventi di ambito stradale che prevedono: la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli; il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità; la riduzione dell’inquinamento ambientale; la riduzione del rischio da trasporto merci inclusi i trasporti eccezionali; la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico; l’incremento della durabilità per la riduzione dei costi di manutenzione.

Le risorse non potranno essere utilizzate per realizzare nuove tratte di infrastrutture o interventi non di ambito stradale.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Pubblicato in GU il Decreto Rilancio

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 128 del 19 maggio 2020 il Decreto Legge n. 34/2020, il c.d. Decreto Rilancio, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19”.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Anticipazione di contributi per gli investimenti dei Comuni

I commi 44-46 dell’art. 1 della legge n. 160/2019 disciplinano l’istituzione di un fondo, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, per investimenti nei comuni, con una dotazione di 400 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034, nei settori dell’edilizia pubblica, della viabilità, del dissesto idrogeologico, della prevenzione del rischio sismico e dei beni culturali e ambientali. Il comma 46 prevede l’emanazione di uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’interno, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali, da emanarsi entro la data del 31 marzo 2024, ai quali è demandato il compito di stabilire:

  • i criteri di riparto e le modalità di utilizzo delle risorse, ivi incluse le modalità di utilizzo dei ribassi d’asta;
  • il monitoraggio, anche in termini di effettivo utilizzo, delle risorse assegnate (tramite il sistema di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229);
  • la rendicontazione e la verifica delle risorse assegnate;
  • le modalità di recupero e l’eventuale riassegnazione delle somme non utilizzate.

Rispetto al contributo ordinario spettante al Comune, i DPCM attuativi dovranno prevedere anche una decurtazione del 5% in caso di mancata approvazione, entro la fine dell’anno precedente, del piano urbanistico attuativo (P.U.A.) e del piano di eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.).

L’art. 209-quinquies del DL Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri in data 13 maggio 2020, in attesa di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, consente di utilizzare rapidamente, mediante anticipazioni, le risorse del Fondo per investimenti a favore dei Comuni, istituito presso il Ministero dell’interno dall’art. 1, comma 44, della legge n. 160/2019, finalizzato al rilancio degli investimenti per lo sviluppo sostenibile e infrastrutturale del Paese, in particolare nei settori:

  • dell’edilizia pubblica, inclusi manutenzione e sicurezza ed efficientamento energetico;
  • della manutenzione della rete viaria;
  • del dissesto idrogeologico;
  • della prevenzione del rischio sismico;
  • della valorizzazione dei beni culturali e ambientali.

A tal fine, i beneficiari delle risorse, che saranno individuate con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, potranno essere autorizzati con il medesimo decreto a stipulare mutui, di durata massima quindicennale, sulla base di criteri di economicità e di contenimento della spesa, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con Cassa depositi e prestiti S.p.A. e con i soggetti autorizzati all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Esonero temporaneo contributi Anac

Le stazioni appaltanti e gli operatori economici sono esonerati dal versamento dei contributi di cui all’articolo 1, comma 65, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 all’Autorità nazionale anticorruzione, per tutte le procedure di gara avviate dalla data di entrata in vigore della presente norma e fino al 31 dicembre 2020. È quanto prevede l’art. 251 dell’ultima bozza DL Rilancio approvata dal Consiglio dei Ministri. L’esonero comporta per l’Autorità una riduzione delle entrate previste per il 2020 di circa 42 milioni di euro e, pertanto, la norma autorizza l’Autorità a coprire le conseguenti minori entrate proprio mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione maturato al 31 dicembre 2019. Al fine di garantire la massima correttezza e trasparenza nello svolgimento delle procedure di scelta del contraente e non arretrare sul sistema dei controlli e della vigilanza, restano fermi tutti gli altri adempimenti previsti in materia di tracciabilità dei flussi finanziari e di monitoraggio e vigilanza sui contratti pubblici, con particolare riguardo per la richiesta dei CIG e la comunicazione delle informazioni di cui all’art. 213 del d.lgs. 50 del 2016.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION