Pubblichiamo la lettera che ANCI e UPI hanno congiuntamente inviato al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per chiedere il rinvio del termine per l’approvazione del bilancio di previsione degli enti locali per il 2021-2023. Una richiesta che nasce da svariate esigenze e che non può non essere figlia dei tragici eventi generati dall’emergenza sanitaria da Covid-19. «La recrudescenza dell’emergenza epidemiologica nell’ultimo trimestre del 2020 – si legge – e le numerose scadenze accumulatesi in questo periodo, tra cui l’approvazione del Piano economico-finanziario rifiuti 2020 in base al metodo ARERA per i Comuni che hanno optato per il rinvio a fine anno a norma dell’art. 107, co. 5 del dl n. 18 del 2020 e la regolamentazione necessaria per l’avvio del nuovo “Canone unico” la cui proroga non è stata ritenuta meritevole di considerazione, determinano una situazione di notevole criticità». La scadenza attualmente fissata al 31 gennaio 2021, aggiungono «renderebbe impossibile per molti enti locali pervenire ad una formulazione corretta delle previsioni e degli atti propedeutici concernenti le entrate tributarie e patrimoniali». Per questo motivo, connessa anche a una precaria previsione delle entrate stante il perdurare dell’emergenza pandemica, ANCI e UPI chiedono «una proroga del termine in oggetto al 31 marzo 2021, da sottoporre al parere della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali del 14 gennaio p.v.».