Con un Comunicato del Presidente del 2 maggio 2022, in un’ottica di semplificazione, Anac ha stabilito che le amministrazioni tenute alla adozione del Piao che non abbiano ancora approvato il Piano di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2022/2024, potranno deliberare la proroga della durata del Piano di Prevenzione della Corruzione 2021/2023. Questo qualora ritengano le previsioni contenute ancora attuali ed efficaci, anche tenuto conto dell’eventuale impegno in progetti legati all’attuazione del Pnrr.
Tutto ciò fermo restando che, anche al fine di adeguare la programmazione della prevenzione della corruzione e della trasparenza agli altri piani destinati a confluire nel Piao, le amministrazioni potranno procedere a tali adattamenti anche quando saranno predisposti i piani ulteriori che confluiranno nel Piano Integrato.
La decisione dell’Autorità è stata presa a seguito del Decreto Legge 30 aprile 2022, n. 36 del Governo (GU Serie Generale n.100 del 30-04-2022), il quale ha ritenuto che le amministrazioni tenute all’adozione del Piano integrato di organizzazione e di attività (Piao) possano prorogare al 30 giugno la pianificazione con riferimento all’anno in corso relativamente a rilevanti ambiti di attività della Pubblica Amministrazione.
Tale termine potrebbe essere differito di quattro mesi dall’approvazione del bilancio di previsione (30 settembre per gli enti locali) se venisse approvato senza modifiche lo schema di decreto ministeriale esaminato in Conferenza Unificata il 2 dicembre 2021. Anac rende noto, infine, che l’Autorità sta lavorando al Pna per il 2023/2025, sul quale sarà avviata una consultazione pubblica a partire dal prossimo luglio, al fine di raccogliere i contributi di tutte le amministrazioni, enti e soggetti interessati.
Autore: La redazione PERK SOLUTION