Per favorire l’attività delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni pubbliche e degli operatori, Anac ha predisposto un Vademecum sui Soggetti aggregatori. Si tratta di un agile strumento di lavoro, che raccoglie i riferimenti normativi esistenti al riguardo, delibere e segnalazioni di Anac a Parlamento e Governo, testi e determinazioni.
In esso sono spiegati in sintesi i concetti fondamentali da conoscere per le stazioni appaltanti. Come noto, i soggetti aggregatori rappresentano lo strumento ottimale per centralizzare gli acquisti, facendo in modo che, in relazione a determinate categorie merceologiche, vi siano poche e qualificate centrali di committenza autorizzate a farlo, razionalizzando gli acquisti e ottenendo così un reale risparmio, con vantaggi sia strategici che organizzativi, maggiore controllo amministrativo e della spesa, innovazione e più trasparenza e semplicità.
Per centrale di committenza»,si intende un’amministrazione aggiudicatrice o un ente aggiudicatore che fornisce attività di centralizzazione delle committenze e, se del caso, attività di committenza ausiliarie
Secondo l’art.. 3, co,1, lett l) del dlgs 50/2016, le «attivita’ di centralizzazione delle committenze», sono le attività svolte su base permanente riguardanti:
1) l’acquisizione di forniture o servizi destinati a stazioni appaltanti;
2) l’aggiudicazione di appalti o la conclusione di accordi quadro per lavori, forniture o servizi destinati a stazioni appaltanti.
La nozione di soggetto aggregatore presuppone, quanto a funzione, quella di centrale di committenza, ma nel contempo la supera, costituendo la prima, una forma evoluta della seconda, in quanto si tratta di centrale di committenza qualificata ed abilitata (ex lege o tramite preventiva valutazione dell’ANAC e successiva iscrizione nell’apposito elenco) all’approvvigionamento di lavori, beni e servizi per conto dei oggetti che se ne avvalgono. (Determinazione. ANAC n.3/2015).