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Milleproroghe 2021, le proposte emendative dell’ANCI

Pubblichiamo il testo con le proposte emendative che l’Anci ha inviato alla Commissione Bilancio della Camera per la conversione in legge del Dl Milleproroghe, D.L. n. 183/2020, che è stato approvato lo scorso 31 dicembre. Tra le misure proposte evidenziamo:

  • la facoltà di rinviare al 2022 l’applicazione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (cd canone unico),  in quanto le novità normative connesse al COVID, nonché la necessità di fronteggiare i perduranti effetti economici, sociali e amministrativi della pandemia rendono l’attuale contesto amministrativo e tributario incompatibile con le attività necessarie per l’introduzione del nuovo canone unico;
  • la proroga al 2022 della decorrenza degli obblighi di accantonamento al Fondo di garanzia per i debiti commerciali (FGDC), poiché l’applicazione delle misure di garanzia a partire dal 2021 porrebbe seri problemi attuativi legati al non completo allineamento del contenuto informativo della PCC con le scritture contabili locali;
  • la rideterminazione del termine di deliberazione dei provvedimenti Tari, allo scopo di tenere distinto il termine,  in via ordinaria, per le deliberazioni del PEF, delle tariffe e dei regolamenti Tari e Tari corrispettivo, dal termine di deliberazione del bilancio di previsione dei Comuni. Viene pertanto stabilito un termine specifico (il 30 aprile), entro il quale devono essere deliberati i provvedimenti relativi alla Tari, in considerazione delle complesse procedure di acquisizione delle informazioni necessarie per la formazione del Piano economico finanziario, nel quadro della nuova regolazione del sistema indicata da ARERA;
  • la proroga dell’utilizzo della quota libera degli avanzi di amministrazione e flessibilità enti in disavanzo;
  • la possibilità di mantenere la stessa misura ordinaria di accantonamento al FCDE applicata nel 2020 (pari al 95%); di utilizzare i dati ai fini dei calcoli dell’accantonamenti o i dati relativi alle riscossioni del 2019 (come già concesso nel 2020); di ridurre eccezionalmente fino al limite dell’80% l’accantonamento FCDE 2021 in fase di previsione e gestione, ferma restando l’integrale considerazione in fase di rendiconto;
  • sospendere per il 2021 il ripiano dei disavanzi di amministrazione degli enti locali, permettendone il recupero mediante l’allungamento di un anno dei rispettivi periodi di ammortamento, fatti salvi gli obblighi di pagamento dei crediti dei fornitori inseriti nel piano finanziario pluriennale, nonché utilizzare le economie derivanti da queste misure emergenziali al pagamento dei debiti fuori bilancio e al contenimento degli squilibri di bilancio in fase di salvaguardia, nonché alle maggiori esigenze finanziarie dovute all’emergenza;
  • la sospensione delle sanzioni per gli enti locali strutturalmente deficitari (art.243, comma 5, TUEL) per il mancato rispetto della percentuale minima di copertura dei servizi a domanda individuale;
  • la proroga dell’applicazione delle sanzioni conseguenti alla mancata adozione della piattaforma PagoPA;
  • la proroga dell’efficacia dei nuovi criteri di classificazione dei rifiuti di cui al d.lgs 116/2020.