Le imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico sono esonerati fino al 31 ottobre 2020 dal pagamento della TOSAP e dal COSAP. È quanto stabilisce l’art. 187-bis del DL Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri.
Si prevede, inoltre, che a decorrere dal 1° maggio e fino al 31 ottobre 2020, le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico ovvero di ampliamento delle superfici già concesse debbano essere presentate in via telematica all’ufficio competenza allegando la sola planimetria e non è dovuta l’imposta di bollo. Ai soli fini di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all’emergenza da COVID-19, e comunque non oltre il 31 ottobre 2020, gli esercenti saranno esonerati dall’obbligo di richiedere le autorizzazioni per la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività di ristorazione. Viene disapplicato il limite di 90 giorni previsto dall’art. 6, comma 1, lett. e-bis) del DPR n. 380/2001 (“le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni, previa comunicazione di avvio lavori all’amministrazione comunale”).
Per il ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dall’esonero della TOSAP e del COSAP è istituito un fondo di 127 milioni di euro per l’anno 2020, che verrà ripartito, con apposito decreto ministeriale entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, in proporzione alla somma delle entrate per tassa e canone occupazione spazi e aree pubbliche al 31 dicembre 2019 come risultanti dal SIOPE.