Progressioni economiche orizzontali: Ultimi orientamenti ARAN

Pubblichiamo gli ultimi orientamenti applicativi Aran in materia di progressioni economiche orizzontali:

CFL263: L’esperienza pregressa, maturata in qualità di dipendente di una società in house cui si applica il CCNL Commercio, può essere utile ai fini delle progressioni economiche di cui all’art. 14 comma 2 lett. d) del CCNL 16.11.2022?
Con riferimento al quesito in esame, si osserva che l’”esperienza” che la disposizione contrattuale, contenuta all’art. 14 comma 2 lett. d) del CCNL 16.11.2022, intende valorizzare ai fini delle progressioni economiche può essere solo quella maturata nello stesso o altro comparto di una pubblica amministrazione riconducibile al D.Lgs 165/2001. Pertanto, nel caso di specie, si esclude che l’esperienza maturata dal personale presso una società in house, cui si applica il CCNL commercio terziario, possa essere valorizzata per i fini dell’istituto delle progressioni economiche.

CFL 264: Un istruttore di vigilanza, nel corso dell’anno, viene incaricato di funzioni di coordinamento mediante atto formale. All’atto del conferimento, gli può essere riconosciuta, con la stessa decorrenza, la maggiorazione del differenziale stipendiale di cui all’art. 96 del CCNL del 16.11.2022?
In relazione al quesito in oggetto non può che evidenziarsi che l’incremento del differenziale stipendiale ordinario previsto dall’art. 96 del CCNL del 16.11.2022, come espressamente ivi previsto, spetta al personale della Polizia locale inquadrato nell’area degli istruttori che “risulti titolare di funzioni di coordinamento, connesse al maggior grado rivestito ai sensi della legge n. 65/1986, attribuite con atti formali secondo i rispettivi ordinamenti”.
Dalla formulazione letterale della norma si evince che il requisito che legittima l’attribuzione del differenziale maggiorato, ossia l’attribuzione formale delle funzioni di coordinamento, deve sussistere al momento della decorrenza della progressione economica, qualora l’interessato ne sia beneficiario.

CFL 265: Il differenziale stipendiale maggiorato di cui all’art. 96 del CCNL Funzioni Locali 16 novembre 2022, in caso di revoca dell’incarico di coordinamento che ne ha costituito il presupposto, cessa di essere corrisposto?
Con riferimento al quesito in esame, preme evidenziare che il CCNL non ha previsto, per i casi di cambio di funzioni, forme di decurtazione dei differenziali stipendiali maggiorati acquisiti ai sensi degli artt. 92, 96 e 102 del CCNL 16.11.2022, i quali diventano a tutti gli effetti componenti stipendiali ex art. 73, comma 1 lett. a) del CCNL 16.11.2022.

 

La redazione PERK SOLUTION

Quorum deliberativo per l’elezione del presidente del consiglio comunale

Al fine dell’individuazione dei criteri utili per il calcolo del quorum deliberativo per l’elezione del presidente del consiglio comunale occorre computare anche il Sindaco, in quanto consigliere comunale ai sensi dell’art.39 del TUEL. È questa, in sintesi, la risposta del Ministero dell’interno ad una richiesta di parere volto ad appurare se per l’elezione del presidente del consiglio i due terzi previsti per il quorum deliberativo debba essere calcolato sul numero dei consiglieri comunali assegnati, quindi 17 (16 più il sindaco) o sul numero dei consiglieri presenti, quindi 16 (15 consiglieri più il sindaco).

L’art.38, comma 2, del d.lgs. n.267/2000 dispone che il funzionamento dei consigli, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è disciplinato dal regolamento che deve indicare il numero dei consiglieri necessari per la validità delle sedute. L’unico vincolo posto dalla legge statale riguarda il quorum strutturale: la norma dispone, infatti, che la fonte regolamentare deve indicare il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che in ogni caso debba esservi la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente, senza computare a tale fine il sindaco. Nessun limite è posto, invece, da tale fonte al quorum funzionale, la cui disciplina è interamente lasciata all’autonomia dell’ente.

Al fine della individuazione dei criteri utili per il calcolo del quorum deliberativo, il Consiglio di Stato, I Sez., con parere n.129 del 1° febbraio 2021 ha precisato che “… il sindaco, in quanto consigliere comunale ai sensi dell’art.39 del TUEL, deve essere computato ai fini del calcolo della maggioranza qualificata necessaria per l’elezione del presidente del consiglio comunale (in una fattispecie nella quale lo statuto ed il regolamento comunali stabilivano il quorum per l’elezione del presidente del consiglio comunale nei due terzi dei consiglieri assegnati al comune senza ulteriori precisazioni)”. Nel medesimo parere il Consiglio di Stato ha chiarito, inoltre, che “in assenza di indicazioni normative espresse di segno diverso, nel caso in cui il risultato della divisione del numero dei componenti l’organo collegiale (o dei consiglieri assegnati) dia un resto in decimali, debba optarsi sempre per l’arrotondamento per eccesso alla cifra intera superiore.”

 

La redazione PERK SOLUTION

Rimborso dei minori gettiti IMU 2024 per i fabbricati ubicati nelle zone colpite dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 9 marzo 2023

È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 18 dicembre 2024, corredato dell’allegato A, recante: “Rimborso dei minori gettiti, riferiti all’anno 2024, dell’IMU derivante dall’esenzione per i fabbricati ubicati nei territori della regione Umbria colpiti dagli eventi sismici, verificatisi a far data dal 9 marzo 2023, per un importo complessivo di 108.500 euro”, previsto dall’articolo 18-bis, del decreto-legge 9 dicembre 2023, n.181, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 febbraio, 2024, n.11.

Ai comuni ubicati nei territori della regione Umbria, colpiti dagli eventi sismici del 9 marzo 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza di rilievo nazionale con le deliberazioni del Consiglio dei ministri del 6 aprile 2023 e del 31 maggio 2023, è attribuito l’importo complessivo di 108.500 euro, a titolo di rimborso dei minori gettiti derivanti dall’esenzione per i fabbricati ad uso abitativo dall’imposta municipale propria (IMU), disposta dall’articolo 1, comma 560, della legge 30 dicembre 2023, n. 213 per l’anno 2024, ovvero fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei fabbricati stessi nel caso in cui la ricostruzione o l’agibilità intervengano prima del 31 dicembre 2024. L’importo è ripartito sulla base delle stime di minor gettito IMU, secondo le quote individuate nell’Allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto.

 

La redazione PERK SOLUTION

Firmato il Dpcm con i nuovi criteri per calcolare l’ISEE

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha firmato il Dpcm di modifica relativo alle ‘Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, che fissa le regole per la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Il nuovo decreto, nell’ottica di garantire una maggiore certezza del diritto a contribuenti ed enti, recepisce una lunga serie di novità intervenute nel tempo e che hanno modificato il testo del Regolamento che disciplina lo strumento utilizzato dalle famiglie italiane per accedere a misure sociali e di assistenza agevolate erogate dallo Stato e dagli enti locali.

Tra le principali novità c’è l’attesa esclusione dalla determinazione dell’Isee del valore dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, come i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio postale, fino a un massimo di 50.000 euro.

Per i nuclei familiari che hanno tra i componenti persone con disabilità o non autosufficienti sono esclusi dal computo del reddito di ciascun componente del nucleo i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità. Viene, inoltre, attribuita una maggiorazione, pari a 0,5, al parametro della scala di equivalenza per ogni componente (del nucleo familiare) con disabilità media, grave o non autosufficiente.

Si prevede una disciplina transitoria di validità delle attestazioni Isee già rilasciate, che resteranno valide fino alla naturale scadenza. Resta la possibilità per le famiglie di richiedere una nuova attestazione Isee calcolata secondo le regole fissate dal nuovo Dpcm che ora sarà inviato alla Corte dei conti per la registrazione e la sua successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

 

La redazione PERK SOLUTION

Edilizia scolastica: Riparto delle risorse per interventi di adeguamento strutturale e antisismico

È stato pubblicato in G.U. n. 9 del 13-01-2025 il decreto del Ministero dell’istruzione e del merito dell’11 dicembre 2024, concernente il riparto della somma complessiva di euro 61.000.000,00, relativa alle annualità 2023, 2024 e 2025, destinata all’attuazione di interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici
del sistema scolastico, nonché alla costruzione di nuovi immobili sostitutivi degli edifici esistenti, laddove indispensabili a sostituire quelli a rischio sismico.

Sulla base degli elenchi trasmessi dalle regioni e’ approvato l’elenco degli interventi finanziabili di cui all’allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto per un valore complessivo di euro
50.717.353,34.  Le somme residue degli importi assegnati di cui all’allegato B al presente decreto e non utilizzate dalle regioni, pari a euro 10.282.646,66, restano nella disponibilità delle stesse e potranno essere utilizzate previa presentazione di nuovi elenchi di interventi.

Gli enti beneficiari dei finanziamenti di cui all’ allegato A sono tenuti ad effettuare l’aggiudicazione definitiva dei lavori entro e non oltre sei mesi dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il certificato di ultimazione dei lavori deve essere emesso entro ventiquattro mesi dall’avvenuta aggiudicazione definitiva dei lavori per gli interventi fino a euro 2.000.000,00 ed entro trentasei mesi per gli interventi di importo superiore ai euro 2.000.000,00.

Le erogazioni sono disposte direttamente dalla Direzione generale per l’edilizia scolastica, le risorse e il supporto alle istituzioni scolastiche del Ministero dell’istruzione e del merito in favore degli enti locali beneficiari nel seguente modo:

  • anticipo del 40% del finanziamento, a richiesta dell’ente locale beneficiario, che dovrà pervenire entro trenta giorni dalla registrazione del presente decreto da parte degli organi di controllo secondo le modalità che saranno comunicate dalla predetta Direzione generale;
  • la restante somma dovuta sulla base degli stati di avanzamento lavori o delle spese maturate dall’ente, pari al 60% e 90%, al netto del ribasso di gara, debitamente certificati dal responsabile unico del progetto e previa rendicontazione di eventuali somme già ricevute;
  • il residuo 10% e’ liquidato a seguito della presentazione del collaudo/del certificato di regolare esecuzione/della verifica di conformità nonché della relativa determina di approvazione della contabilità finale ai sensi del decreto legislativo n. 36/2023.

Il monitoraggio degli interventi avviene anche ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, attraverso l’implementazione della Banca dati delle amministrazioni pubbliche (di seguito, BDAP) istituita ai sensi dell’art. 13 della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

 

La redazione PERK SOLUTION

Disponibile lo schema del prospetto dei flussi di cassa

In attuazione dell’art. 6, comma 1, del decreto-legge n. 155 del 2024, è stato pubblico lo schema del Prospetto dei flussi di cassa per l’anno 2025, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento, che deve essere adottato dagli enti territoriali e dagli enti strumentali in contabilità finanziaria entro il 28 febbraio. Sono esclusi dall’adozione del nuovo modello gli enti locali con popolazione superiore a 60 mila abitanti e indice di ritardo di pagamento superiore a 10 giorni, che hanno sottoscritto l’accordo previsto dall’articolo 40 del Dl 19 del 2024 nel 2025 e che pertanto proseguono la sperimentazione del Programma dei pagamenti.

Lo schema del prospetto è il risultato delle attività del gruppo di lavoro costituito da componenti della Commissione Arconet e loro esperti (resoconto della commissione Arconet del 18 dicembre 2024).

L’art. 6, comma 1 del suddetto decreto dispone che:Al fine di rafforzare le misure già previste per la riduzione dei tempi di pagamento, dando attuazione alla milestone M1C-72 bis del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, adottano entro il 28 febbraio di ciascun anno, un piano annuale dei flussi di cassa, contenente un cronoprogramma dei pagamenti e degli incassi relativi all’esercizio di riferimento. 

Il piano annuale dei flussi di cassa è redatto sulla base dei modelli resi disponibili sul sito istituzionale del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. 2. Il competente organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile verifica che sia predisposto il piano di cassa di cui al comma.”

Il Piano deve essere approvato dall’organo esecutivo e aggiornato trimestralmente con provvedimento del Responsabile finanziario che ne darà comunicazione alla Giunta/organo esecutivo dell’attuazione dello stesso. La verifica e l’aggiornamento del prospetto possono, ad esempio, essere effettuati:

  • sostituendo le previsioni del trimestre concluso e i dati SIOPE dei trimestri precedenti con gli importi degli incassi e dei pagamenti effettivi, estratti dalla banca dati SIOPE;
  • riformulando di conseguenza le previsioni dei trimestri successivi;
  • tenendo conto delle variazioni di bilancio che incidono sulle previsioni trimestrali di cassa.

Per ciascun trimestre sono previste due colonne: la prima relativa ai dati SIOPE dell’anno n-2 (anno 2023) e la seconda relativa alle previsioni di cassa dell’anno di riferimento.  Al termine di ciascun trimestre, le previsioni sono sostituite con l’importo degli incassi/pagamenti effettivi e sono aggiornate le previsioni dei trimestri successivi. Le previsioni di cassa dovranno indicare le eventuali quote vincolate del fondo cassa e gli eventuali ricorsi ad anticipazioni di tesoreria.

 

La redazione PERK SOLUTION

Avvio nuovo portale GEPAS e nuovo cruscotto degli scioperi

Sarà operativo dal 20 gennaio 2025 il nuovo il nuovo sistema GEPAS raggiungibile all’indirizzo: https://gepas.perlapa.gov.it. Il nuovo cruscotto degli scioperi sarà raggiungibile all’indirizzo: https://crusc-gepas.perlapa.gov.it. Tutti i nuovi scioperi saranno pubblicati esclusivamente sul nuovo cruscotto.

La nuova piattaforma consentirà alle amministrazioni di inserire i dati di adesione agli scioperi, ex art. 5 della legge n. 146 del 1990, mentre il cruscotto degli scioperi nel pubblico impiego, continuerà a fungere da strumento di front end mediante il quale gli stakeholder saranno informati circa gli scioperi in essere e attivare i servizi minimi essenziali da erogare.

Nella nuova versione sono state riviste e ampliate le sezioni relative agli interventi della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e alla rilevazione del grado di rappresentatività delle associazioni sindacali, sulla base dell’accertamento triennale effettuato dall’ARAN.

Per operare sul nuovo sistema GEPAS è necessario, innanzitutto, accreditarsi al Punto Unico di Accesso (PUA) del sistema PerlaPA: https://sso.dfp.gov.it/. Una volta registrati, è possibile accedere all’adempimento GEPAS e candidarsi come Responsabile o Inseritore. Il sistema GEPAS può avere un solo Responsabile per l’intera amministrazione, mentre può avere più Inseritori a seconda dell’organizzazione della stessa.

E’ necessario che sia designato in primis il Responsabile che dovrà poi autorizzare eventuali Inseritori per l’amministrazione. Per candidarsi a Responsabile, al fine di ottemperare alle misure di mitigazione dei rischi inerenti alla sicurezza, occorre seguire questi passi:

  • L’utente, prima di procedere, inserisce la propria email istituzionale;
  • Il candidato riceve alla suddetta email un codice OTP (One Time Password) per confermare che sia attiva;
  • Il sistema invia due email:
    • Una alla PEC principale della PA, così come indicata su IPA, contenente un link di autenticazione, valido 5 giorni, che la Segreteria della PA dovrà girare all’utente che si è candidato come Responsabile, previa verifica della sua titolarità;
    • Una all’email istituzionale del candidato che lo informa dell’invio della prima email alla PA, riportando per comodità l’indirizzo in modo che il candidato possa eventualmente sollecitare che gli sia inviato il link di autenticazione;
  • Una volta ricevuto il link di autenticazione, il candidato dovrà effettuare un click su di esso e il sistema invierà alla sua email istituzionale un ulteriore OTP di conferma che dovrà essere inserita dal candidato nella apposita maschera di input sulla pagina a cui verrà reindirizzato cliccando il link;
  • Se tutte le operazioni precedenti sono state eseguite correttamente, la fase di abilitazione potrà dirsi conclusa e il candidato potrà scaricare l’atto di nomina da firmare digitalmente;
  • Una volta che il candidato avrà ricaricato l’atto di nomina correttamente firmato, egli sarà immediatamente investito del ruolo di Responsabile per tutta la PA per cui aveva effettuato la candidatura.

 

La redazione PERK SOLUTION

Corte dei conti, inattendibilità dei documenti contabili: la prima occasione utile è il bilancio di previsione

In caso di ritenuta inattendibilità dei propri documenti contabili, l’ente locale è tenuto a ripristinare una rappresentazione realistica della situazione finanziaria, economica e patrimoniale nella quale versa, in attuazione dei postulati della veridicità, dell’attendibilità e della correttezza, affermati nell’Allegato 1 al decreto legislativo 23.6.2011, n. 118. La prima occasione utile per il Comune per procedere a una corretta rivalutazione delle proprie poste contabili con efficacia ex nunc è rappresentata dal bilancio di previsione 2025-2027, l’approvazione del quale, da effettuarsi entro il 31 dicembre, presuppone la determinazione del risultato di amministrazione presunto dell’esercizio 2024. La ratio della quantificazione del risultato di amministrazione presunto, come chiarito dal par. 9.7 dell’Allegato 4/1 (Principio applicato della programmazione) al d.lgs. n. 118/2011, è quella di evidenziare “le risultanze presuntive della gestione dell’esercizio precedente a quello cui si riferisce il bilancio di previsione”, consentire l’elaborazione di previsioni coerenti con i risultati dell’ultimo esercizio concluso, “verificare l’esistenza di un eventuale disavanzo e di provvedere alla relativa copertura”.

È quanto evidenziato dalla Corte dei conti, Sez. Lombardia, con deliberazione n. 263/2024, in riscontro ad una richiesta di parere che ha chiesto di sapere se l’amministrazione insediatasi a seguito delle elezioni del 10 giugno 2024, avendo riscontrato presunte irregolarità contabili, sia tenuta – ed entro quali termini – a rideterminare il risultato di amministrazione del rendiconto dell’esercizio 2023 approvato dalla precedente amministrazione, che – secondo quanto affermato nell’istanza – celerebbe un disavanzo. L’istanza ha inoltre chiesto come superare l’eventuale dissenso del responsabile dei servizi finanziari rispetto alla rideterminazione del risultato di amministrazione e riferito che il Comune risulta privo dell’organo di revisione, a causa dei ripetuti rifiuti di accettazione dell’incarico da parte dei professionisti estratti dalla Prefettura.

La Sezione evidenzia l’obbligo del Comune di ripristinare una rappresentazione realistica della situazione finanziaria, economica e patrimoniale nella quale versa. Detto obbligo discende in via immediata dai postulati della veridicità, dell’attendibilità e della correttezza, affermati nell’Allegato 1 al decreto legislativo 23.6.2011, n. 118. La prima occasione utile per il Comune per procedere a una corretta rivalutazione delle proprie poste contabili con efficacia ex nunc è rappresentata dal bilancio di previsione 2025-2027, l’approvazione del quale, da effettuarsi entro il 31 dicembre, presuppone la determinazione del risultato di amministrazione presunto dell’esercizio 2024, in base all’art. 186, comma 1-bis, del d.lgs. n. 267/2000. Risulta infatti del tutto verosimile che eventuali erronee valutazioni delle poste contabili che avrebbero inficiato l’attendibilità del risultato di amministrazione del precedente esercizio 2023 – stando a quanto dichiarato dal vicesindaco nel novembre 2024 – qualora non siano state debitamente rettificate, spieghino i propri effetti sul risultato di amministrazione dell’esercizio 2024. In proposito va considerato che la ratio della quantificazione del risultato di amministrazione presunto, come chiarito dal par. 9.7 dell’Allegato 4/1 (Principio applicato della programmazione) al d.lgs. n. 118/2011, è esattamente quella di evidenziare “le risultanze presuntive della gestione dell’esercizio precedente a quello cui si riferisce il bilancio di previsione”, e di consentire l’elaborazione di previsioni coerenti con i risultati dell’ultimo esercizio concluso; la tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto, che impone la corretta quantificazione delle relative componenti secondo le analitiche regole dell’Allegato 4/1, risponde proprio alla funzione “di verificare l’esistenza di un eventuale disavanzo e di provvedere alla relativa copertura”.

Nella contingente situazione di sospensione degli organi ordinari del Comune interrogante, l’approvazione del bilancio di previsione, completo dei relativi allegati – inclusa la tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto dell’esercizio 2024 – è rimessa al commissario straordinario operante con i poteri del consiglio comunale; sulla proposta di bilancio di previsione, ai sensi dell’art. 239 TUEL, esprimerà parere obbligatorio l’organo di revisione, medio tempore individuato dalla Prefettura di Bergamo. Un ruolo cruciale all’interno di tale procedura è naturalmente riconosciuto al responsabile del servizio finanziario, cui competono – quali inderogabili doveri d’ufficio – tanto il controllo di regolarità amministrativa e contabile sulla delibera di approvazione del bilancio (art. 147-bis TUEL), quanto la verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa da iscriversi nel bilancio di previsione e, più in generale, la salvaguardia degli equilibri finanziari e complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica, dei quali la legge lo costituisce garante (art. 153, comma 4, TUEL).

 

La redazione PERK SOLUTION

Programma Re.Tes.: Novità sulle operazioni di girofondi e sui versamenti F24EP

Dal 1° gennaio 2025 è operativo il Programma Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria), una moderna architettura informatica progettata per semplificare e innovare le procedure della Tesoreria dello Stato. Questo progetto segna un cambiamento significativo verso l’adozione di tecnologie avanzate nella gestione degli incassi e dei pagamenti pubblici.

Il Programma Re.Tes. è stato realizzato grazie alla collaborazione strategica tra la Banca d’Italia, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) e la Corte dei conti, con l’obiettivo di snellire le procedure amministrative e innovare le modalità operative della Tesoreria, allineandole con l’evoluzione dei sistemi e degli strumenti di pagamento.

Con il Decreto Legge 73/2022, convertito nella Legge 122/2022, sono state introdotte importanti riforme che hanno trasformato l’organizzazione del Servizio Tesoreria dello Stato. Tra le principali novità:

  • l’accorpamento delle sezioni di tesoreria provinciale e centrale in un unico soggetto: la Tesoreria dello Stato;
  • una revisione normativa che privilegia l’utilizzo di strumenti di pagamento digitali e rinnova profondamente le modalità operative.

Il Programma Re.Tes. si basa su tre pilastri fondamentali:

  • Ottimizzazione dei processi: introduzione di strumenti di pagamento digitali e innovativi per semplificare le operazioni.
  • Adozione di un protocollo unico di colloquio: un sistema standardizzato per migliorare l’interoperabilità e l’efficienza tra la Tesoreria e le Amministrazioni.
  • Migliore sfruttamento dei dati: una rendicontazione più ampia e dettagliata, a supporto del monitoraggio dei conti pubblici e della gestione delle risorse.

Il Programma ha coinvolto un ampio ventaglio di attori, tra cui:

  • Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato.
  • Enti locali, Agenzie fiscali, INPS, CDP, Poste Italiane S.p.A. e l’intero sistema bancario.

Tra le novità introdotte si segnala l’assegnazione di un codice identificativo IBAN – International Bank Account Number (ISO 13616) – a ciascun conto corrente di tesoreria acceso presso la Banca d’Italia (Tesoreria Unica, Contabilità Speciali, ecc.) che, dal 1° gennaio 2025 sostituisce il preesistente numero di conto di tesoreria.

Gli Enti che dispongono:

  • versamenti in tesoreria a favore di amministrazioni pubbliche tramite operazioni di girofondi,
  • pagamenti di ritenute fiscali, imposte, contributi previdenziali e assistenziali e premi assicurativi tramite procedure collegate all’utilizzo del mod. F24 EP,

e tra questi gli Enti Locali, devono indicare necessariamente il codice identificativo IBAN dell’amministrazione beneficiaria in luogo del numero del conto di tesoreria, ovvero dell’unità elementare del bilancio, in caso di versamenti all’Erario.

I nuovi codici IBAN da utilizzare per garantire la corretta finalizzazione delle operazioni citate sono pubblicati sul sito internet del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, in cui è possibile trovare, associato ad ogni IBAN, il codice dell’attuale conto in qualità di “alias”.

In considerazione delle suddette novità, per la corretta compilazione degli ordinativi informatici (OPI) si rimandano gli Enti Locali all’aggiornamento dello standard Opi introdotto con la scheda di modifica n°45 pubblicata sul sito dell’Agid e si raccomanda di verificare con il proprio fornitore software che la produzione dei flussi ordinativi sia coerente con quanto previsto dalla suddetta scheda di modifica.

Allo stesso modo, la finalizzazione delle operazioni di girofondi disposti in favore di conti di tesoreria di titolarità degli Enti Locali, necessita la corretta indicazione dei relativi IBAN da parte dell’Ente ordinante che dovrà utilizzare gli IBAN contenuti nell’elenco pubblicato dalla RGS.

Si richiama, infine, l’attenzione dei Comuni alle modifiche che le novità introdotte da Re.Tes hanno comportato alle informazioni di rendicontazione rese disponibili dall’Agenzia delle entrate, tramite il portale Siatel v.2.0 – Punto fisco, con riguardo al Sistema F24 (vedi circolare Agenzia entrate).

Legge di bilancio 2025: le misure fiscali e contributive

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, un sunto delle principali misure, fiscali e contributive, previste dalla Legge di Bilancio 2025 (L. n. 207/2024), che di seguito riportiamo:

SOSTEGNO AI REDDITI MEDIO BASSI

Taglio del cuneo fiscale

Confermato e reso strutturale il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi ed esteso anche ai redditi fino a 40.000 euro con benefici per ulteriori 3 milioni di contribuenti. Con la nuova legge di bilancio il taglio del cuneo resta contributivo per i redditi fino a 20.000 euro mentre per i redditi tra 20.000 e 40.000 euro il taglio diventa fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro fino a 32.000 euro, detrazione che diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi (decalage) tra i 32.000 e i 40.000 euro.

Revisione delle aliquote IRPEF

Confermato e reso strutturale anche la revisione delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, già introdotta per il 2024, che prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito con l’applicazione dell’aliquota al 23% sugli imponibili fino a 28.000 euro lordi (anziché fino a 15.000 euro). Le due misure (taglio del cuneo e accorpamento delle prime due aliquote IRPEF) determinano un effetto complessivo pari a circa 18 miliardi annui.

 

FAMIGLIA

Bonus bebè

Per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno è previsto un bonus di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato da gennaio 2025 per famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro annui.

Rafforzati congedi parentali e bonus asilo nido

Per la prima volta, si amplia il periodo di congedo parentale indennizzato all’80% a tre mesi complessivi entro il sesto anno di vita del figlio. Si interviene inoltre sul bonus per gli asili nido andando oltre quanto fatto l’anno scorso: si prevede che, per i nati dal 2024 in nuclei con redditi ISEE inferiori a 40.000 euro, il beneficio sarà portato a 3.600 euro e riconosciuto a prescindere dalla presenza di altri figli, estendendo pertanto la platea coinvolta. Viene inoltre confermata anche l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale nella determinazione del reddito ISEE utile ai fini dell’accesso ai benefici per i nuovi nati e per le spese relative alla frequenza degli asili nido.

Esonero contributivo mamme lavoratrici

Confermato ed esteso alle lavoratrici a tempo determinato e a quelle autonome, anche con reddito d’impresa che non optano per il regime forfettario, il bonus mamme lavoratrici. Si tratta di uno sgravio contributivo che dal 2025 spetta alle lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno d’età del figlio più piccolo, mentre dal 2027, per le madri con tre o più figli l’esonero contributivo spetta fino al compimento del 18° anno d’età del figlio più piccolo. L’esonero è riconosciuto soltanto a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore a 40.000 euro annui.

Aumento detrazioni per scuole paritarie

Innalzato a 1.000 euro il tetto delle detrazioni fiscali per le spese scolastiche nelle scuole paritarie.

Fondo dote famiglia

A sostegno della genitorialità e delle attività sportive e ricreative effettuate in periodi extrascolastici è istituito il “Fondo Dote Famiglia”, con 30 milioni di euro per il 2025, dedicato ai giovani di età compresa tra i 6 e i 14 anni in nuclei con reddito Isee fino a 15.000 euro.

Fondo di garanzia mutui per la prima casa

Prorogata per tutto il triennio 2025-2027 la misura che agevola l’accesso al mutuo prima casa, usufruendo della garanzia dello Stato, per alcune categorie: giovani coppie, famiglie numerose e giovani under 36.

Sostegno all’acquisto di beni alimentari

Rifinanziata la carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità per famiglie con ISEE non superiore a 15.000 euro e incrementata, in via permanente, la dotazione del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti.

Bonus elettrodomestici

Per sostenere la competitività dell’industria, l’occupazione e l’efficienza energetica domestica, nel 2025 è previsto un contributo ai consumatori finali per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Il contributo è pari al 30% del costo dell’elettrodomestico, fino a un massimo di 100 euro per ciascun acquisto, elevato a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro.

 

DETRAZIONI

La manovra introduce un limite massimo alle detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori ai 75.000 euro, garantendo però maggiori agevolazioni alle famiglie con più di due figli a carico e alle famiglie con figli disabili. Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui contratti fino al 31 dicembre 2024 sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni. Esclusi anche gli investimenti in start-up e Pmi innovative. La detrazione potrà arrivare fino a un massimo di 14.000 euro nella fascia di reddito tra 75.000 e 100.000 euro, mentre per la fascia di reddito tra 100.000 e 120.000 la detrazione massima sarà di 8.000 euro. È inoltre previsto lo stop alle detrazioni per i figli oltre i 30 anni, con l’eccezione dei figli disabili, per i quali le detrazioni continuano a essere garantite senza limiti di età.

 

PREVIDENZA

In ambito previdenziale, la manovra introduce due interventi finalizzati a favorire la permanenza al lavoro e ovviare alla mancanza di determinate expertise nel settore pubblico e privato.

Prevista la detassazione e l’estensione dell’incentivo contributivo, l’agevolazione che consiste nel riconoscimento in busta paga della quota di contributi a carico del lavoratore, per quanti – in possesso dei requisiti per il pensionamento anticipato – decidano di restare al lavoro (cd. Bonus Maroni). Viene ampliata la portata della disposizione sul piano soggettivo (includendo anche i soggetti che al 31 dicembre 2025 hanno maturato i requisiti per il pensionamento anticipato indipendente dall’età anagrafica) e prevista l’esclusione dall’imponibile fiscale della somma corrispondente alla quota di contribuzione corrisposta interamente al lavoratore.

Per agevolare la permanenza al lavoro nelle Amministrazioni pubbliche, sono state introdotte modifiche alla normativa vigente sia per adeguare i limiti ordinamentali di età ai requisiti anagrafici previsti per l’accesso al pensionamento di vecchiaia, sia per consentire comunque la permanenza in servizio anche dopo aver maturato i requisiti per il pensionamento anticipato.

Il pacchetto previdenziale comprende la conferma anche per il 2025 dei canali di uscita anticipata attualmente vigenti (Quota 103, Ape sociale e Opzione donna) e viene introdotta la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni attraverso il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare.

Le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo saranno incrementate del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. È necessario sottolineare che, senza questo intervento, gli importi dei prossimi due anni sarebbero risultati inferiori poiché l’adeguamento sarebbe stato parametrato all’andamento dell’inflazione, che quest’anno si è fortemente ridimensionata rispetto al passato. Aumenti anche per i pensionati in condizioni di disagio over 70 e per i titolari di assegno sociale.

 

SANITÀ

La manovra stanzia ulteriori risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale che si aggiungono a quelle già assegnate dalla legislazione vigente. Nel complesso, il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale passerà dai 136,5 miliardi del 2025 ai 141,3 miliardi del 2027, con un incremento medio annuo nel periodo 2025-2027 superiore al tasso di crescita programmato per la spesa primaria netta nel Piano strutturale di bilancio di medio termine. Dal 2025 gli straordinari degli infermieri saranno tassati con la flat tax al 5%.

 

MISURE PER IL LAVORO

Più assumi meno paghi

Prorogata, per i prossimi tre anni, la maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro derivante da nuove assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato effettuate da imprese e professionisti. La deduzione può arrivare fino al 130%, nel caso di assunzioni stabili di particolari categorie di soggetti (disabili, giovani under 30 ammessi agli incentivi occupazione, mamme con almeno due figli, donne vittime di violenza, ex percettori del reddito di cittadinanza).

Detassazione premi di produttività

Prorogata fino al 2027 la riduzione – dal 10% al 5% – dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa.

Fringe benefit

Confermata per il triennio 2025-2027 la soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit (1.000 euro per i lavoratori senza figli e fino a 2.000 euro per quelli con figli). Per i nuovi assunti a tempo indeterminato con reddito fino a 35.000 euro nell’anno precedente, che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri, le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione non concorrono a formare il reddito ai fini fiscali entro il limite complessivo di 5.000 euro annui per i primi due anni dalla data di assunzione.

Aumento soglia flat tax per lavoratori dipendenti

Sale da 30mila a 35mila euro la soglia di reddito da lavoro dipendente o da pensione che permette di beneficiare della flat tax al 15%.

Turn over forze dell’ordine ed enti locali

Nessun blocco del turn over per il personale del comparto sicurezza e per gli enti locali.

Istituzione di un fondo, con una dotazione complessiva di 9,1 miliardi nel periodo 2025-2029, destinato al finanziamento di interventi volti a mitigare il divario nell’occupazione e favorire lo sviluppo delle attività imprenditoriali nelle aree svantaggiate del Paese anche mediante il riconoscimento, nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, di agevolazioni per l’acquisizione dei beni strumentali.
Prorogati e rifinanziati i trattamenti di ammortizzatori sociali in deroga, tra i quali quelli destinati ai lavoratori dipendenti o licenziati da imprese situate nei territori dichiarati “aree di crisi industriale complessa” o coinvolti nelle fattispecie di riorganizzazione o crisi aziendali.

 

RINNOVO CONTRATTI PUBBLICO IMPIEGO

Per la prima volta la manovra dispone il finanziamento dei rinnovi contrattuali in anticipo rispetto alla formale scadenza del triennio di contrattazione e non si limita solo al finanziamento del prossimo triennio (2025-2027) bensì, in un’ottica di medio periodo come quella del Piano strutturale, provvede già ad allocare specifiche risorse per il rinnovo che riguarderà il triennio 2028-2030. Gli stanziamenti, che sono stati parametrati al deflatore dei consumi, determineranno un aumento delle retribuzioni dell’1,8% per ciascuno degli anni del triennio 2025-2027, dell’1,9% nel 2028 e del 2%per ciascuno degli anni del biennio 2029-2030.

 

INVESTIMENTI

Ires premiale

Riduzione dal 24% al 20% dell’aliquota Ires per le imprese che reinvestono l’80% degli utili, di cui almeno il 30%per investimenti in beni 4.0 e 5.0, e che assumano l’1% di lavoratori in più.

Per favorire gli investimenti privati per il 2025 vengono stanziati 1,6 miliardi di euro destinati a finanziare un credito di imposta per le imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno. Vengono incrementate le risorse della c.d. Nuova Sabatini, l’agevolazione che abbatte il costo dei finanziamenti per i macchinari, e stanziate risorse per agevolare gli investimenti nel comparto turistico.

Inoltre, per favorire la quotazione delle piccole e medie imprese su mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo, viene prorogato per tre anni il credito d’imposta del 50% delle spese di consulenza sostenute.

Quanto agli investimenti pubblici vengono stanziate risorse per assicurare che, nel periodo successivo all’utilizzo delle risorse del Pnrr e del Fondo Sviluppo e Coesione per il biennio 2025-2026, l’andamento della spesa per tali stanziamenti sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. Previsto, in particolare, il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa, per un valore complessivo di 35 miliardi nel periodo 2025-2039, misura che si aggiunge al finanziamento, per la prima volta permanente, delle missioni internazionali di pace.

Altre risorse sono previste per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese (complessivamente 24 miliardi dal 2027 al 2036) e per il potenziamento degli interventi di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico (circa 1,27 miliardi nel periodo 2027-2036).

La legge di bilancio 2025 prevede un rafforzamento dei controlli sull’utilizzo dei fondi statali. Per le aziende e gli enti destinatari di contributi pubblici in cui vi siano rappresentanti del Mef, questi esercitano il controllo. In tutti gli altri soggetti e organismi sarà il collegio sindacale o comunque il soggetto incaricato al controllo di qualunque tipo esso sia, ad accertare che le risorse pubbliche sono state utilizzate secondo le finalità indicate dalla legge con una relazione annuale da inviare al Mef.

 

BANCHE E ASSICURAZIONI

Per il finanziamento degli interventi della manovra di bilancio 2025 è previsto anche il contributo del settore finanziario e assicurativo.

In particolare, per il settore finanziario è previsto il rinvio delle deduzioni delle quote di svalutazioni e perdite dei crediti e dell’avviamento correlate alle DTA (imposte differite attive) che porterà a maggiori entrate per 3,4 miliardi di euro nel biennio 2025-2026. A questo si aggiunge il limite per il 2025 dell’utilizzabilità delle perdite e delle eccedenze ACE.

Con riferimento al settore assicurativo, si modifica il regime di versamento dell’imposta di bollo sulle comunicazioni finanziarie relative ai contratti di assicurazione sulla vita con contenuto finanziario, che dovrà essere effettuato annualmente e non più in un’unica soluzione alla scadenza del contratto (con effetti attesi in termini di maggiori entrate pari a circa 970 milioni nel 2025 e 400 milioni annui nel 2026 e nel 2027).