Concorsi PA, dal Garante Privacy 50mila euro di sanzione a INPS

Il Garante Privacy ha sanzionato con 50mila euro l’INPS per aver pubblicato sul proprio sito web i dati personali di migliaia di partecipanti ad un concorso bandito dall’Istituto. Tra i dati oggetto della violazione oltre all’indicazione del nome e cognome dei candidati e alla data di nascita, il punteggio derivante dalla media dei voti conseguiti nelle prove scritte e orali, il punteggio dei titoli, l’indicazione dell’ammissione con riserva comprensiva anche delle causali relative alla salute, di oltre 5mila interessati tra vincitori e idonei.

L’istruttoria ha avuto origine dalle verifiche effettuate in occasione di un primo procedimento che il Garante aveva definito irrogando all’Istituto una sanzione di 20mila euro per aver diffuso gli atti intermedi del medesimo concorso, poi finiti anche sui social ad opera di terzi. Gli ulteriori accertamenti dell’Autorità hanno evidenziato che anche le graduatorie finali diffuse online contenevano numerose informazioni di dettaglio relative a vicende personali e familiari dei partecipanti, esponendo le persone a possibili danni sul piano reputazionale. A taluni nominativi era infatti associato il riferimento a giudizi pendenti, che seppur relativo al contenzioso con l’amministrazione, ingenerava l’equivoco della sussistenza di precedenti penali.

Come più volte evidenziato dal Garante la pubblicazione delle graduatorie deve avvenire nel rispetto delle norme di settore applicabili con riguardo ai soli dati dei vincitori necessari ad assicurare la pubblicità e la trasparenza. La pubblicazione online, a differenza delle tradizionali forme di pubblicità consente a chiunque, per effetto dei comuni motori di ricerca esterni ai siti, di reperire un insieme consistente di informazioni personali rese disponibili in rete, non sempre aggiornate e di natura differente. Una volta pubblicati e indicizzati i dati rischiano infatti di rimanere in rete per un tempo indefinito e possono essere utilizzati anche per fini ulteriori.

 

La redazione PERK SOLUTION

Rimborso degli oneri sostenuti relativi alle commissioni straordinarie degli enti sciolti per infiltrazioni mafiose

La Direzione Centrale della Finanza Locale, con comunicato del 4 dicembre 2024, ricorda che la legge 27 dicembre 2006, n.296, ha previsto all’articolo 1, comma 704, che, a decorrere dall’anno 2007, gli oneri relativi alle commissioni straordinarie di cui all’articolo 144 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali, sono posti a carico dello Stato, che provvede al rimborso a favore degli enti locali previa presentazione della relativa richiesta.

Al riguardo,  comunica che con decreto dirigenziale del 3 dicembre 2024 è stato disposto a favore degli enti che hanno trasmesso l’apposita certificazione entro tale data il pagamento, a rimborso, della spesa sostenuta per il funzionamento della commissione straordinaria. Per quanto attiene le certificazioni che perverranno successivamente, si procederà al rimborso nel corso dei mesi aprile/maggio 2025. Il rimborso in esame ha riguardato saldi anno 2024 e precedenti e/o l’acconto per l’anno 2024.

Entro il prossimo 15 aprile 2025 tutti gli enti la cui gestione commissariale sarà ancora in corso, dovranno produrre una certificazione a preventivo (allegato mod. A) nella quale siano riepilogate le spese da sostenersi nell’intero anno 2025, al fine di provvedere all’erogazione di un primo acconto per l’annualità 2025. Parimenti sono tenuti a presentare il rendiconto delle spese sostenute tramite invio della predetta certificazione a consuntivo (allegato mod. B – opportunamente integrata da copia del verbale di proclamazione del sindaco neoeletto) gli enti in cui la gestione commissariale è terminata nel corso dell’anno 2024 nonché gli enti in cui la gestione commissariale è terminata nel corso degli anni precedenti e che risultano, ad oggi, ancora inadempienti.

La mancata presentazione del certificato di rendiconto delle spese, comporta l’obbligo di restituzione delle somme già erogate a titolo di acconto.

La certificazione e le varie comunicazioni devono essere trasmesse a mezzo PEC all’indirizzo finanzalocale.prot@pec.interno.it.

Eventuali adeguamenti dei compensi ai componenti delle Commissioni straordinarie devono essere tassativamente accompagnati da copia del decreto prefettizio di rideterminazione dei compensi stessi. Al fine della certificazione degli oneri sostenuti per la commissione straordinaria, la Direzione riporta il parere ultimo espresso dalla Direzione Centrale per le Autonomie di questo Ministero, in occasione di apposito quesito formulato da un altro ente locale, in riferimento alla durata della commissione straordinaria:

”… che il sindaco neo eletto assume tutti i poteri e le funzioni inerenti alla carica sin dal momento della proclamazione e conseguentemente si ritiene inammissibile la permanenza in capo alla commissione straordinaria dei poteri deliberativi sugli atti dì competenza della giunta. Si osserva, altresì, che l’avvenuto svolgimento delle consultazioni elettorali deve intendersi evento preclusivo dell’attività deliberativa della commissione riferita alla competenza consiliare, anche nel caso in cui la non ancora intervenuta proclamazione della elezione del consiglio comunale determina una condizione di temporanea carenza dell’organo assembleare. Solamente nel caso assolutamente eccezionale di atti per la cui adozione la legge fissi termini improrogabili e dalla cui omessa adozione nei termini conseguano rilevanti danni per l’ente locale, è ipotizzabile un intervento dei commissari volto a garantirne transitoriamente la persistente funzionalità nel periodo di transizione verso la nuova amministrazione …”.

Si ricorda che ai sensi dell’articolo 1, comma 704, della legge n.296 del 2006, gli importi rimborsati devono essere destinati dagli enti locali a spese di investimento. Allegati al presente comunicato i modelli che devono essere scaricati e successivamente ritrasmessi, debitamente compilati, di seguito riportati:

 

Allegati

ANAC: Piattaforma Unica della Trasparenza per gli enti locali

Con comunicato del 3 dicembre 2024, Anac ricorda l’importanza della Piattaforma Unica della Trasparenza, all’interno della quale si posiziona il servizio dedicato alla Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, che consente agli Enti locali e agli Enti competenti di gestire e consultare, tramite maschere di inserimento e ricerca, dati e documenti richiesti dalla normativa del 2022 sul Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica (Decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201).
Gli enti locali, nel caso in cui debbano procedere all’affidamento di un servizio pubblico locale, pubblicano senza perdita di tempo una serie di atti sul proprio sito istituzionale e li trasmettano contestualmente all’Anac affinché li renda disponibili in una specifica sezione del proprio portale ed accessibili attraverso la struttura iniziale della Piattaforma Unica della Trasparenza.

Al fine di supportare gli Enti nella predisposizione della documentazione richiesta dal decreto, semplificarne e uniformarne i contenuti e indirizzare correttamente le valutazioni che gli stessi Enti sono chiamati ad effettuare nell’affidamento dei servizi pubblici locali, è stata avviata una proficua interlocuzione tra l’Anac la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nell’ambito di tale attività sono stati elaborati degli specifici schemi tipo per i seguenti documenti: relazione sulla scelta della modalità di gestione del servizio pubblico locale, come previsto dall’art. 14, comma 3; motivazione qualificata richiesta dall’art. 17, comma 2, in caso di affidamenti diretti a società in house di importo superiore alle soglie di rilevanza europea in materia di contratti pubblici. Ad oggi il servizio è stato utilizzato da 736 Enti per la pubblicazione di 1.627 affidamenti attualmente presenti nella banca dati della piattaforma della Trasparenza.

È in corso da parte dell’Autorità l’implementazione di ulteriori funzionalità per consentire agli Enti la pubblicazione in autonomia della relazione annuale contenente la sintesi sull’Ente e sugli affidamenti in corso. Per la compilazione della relazione annuale, è attualmente disponibile, nella pagina dedicata al servizio Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica del portale istituzionale di Anac, lo schema, oggetto del Quaderno n.46 di Anci, da utilizzare come modello di pubblicazione.

 

La redazione PERK SOLUTION

Anci e Upi chiedono la proroga del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027

Un nuovo appello per sostenere i Comuni e le Province arriva dai vertici di Anci e Upi. Gaetano Manfredi, presidente di Anci, e Michele De Pascale, presidente di Upi, hanno inviato al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi una richiesta formale di proroga per l’approvazione del bilancio di previsione 2025-27, proponendo di posticipare la scadenza al 31 marzo 2025.

La richiesta nasce dalle difficoltà che numerosi enti locali stanno incontrando nella formulazione dei bilanci, aggravate dagli accantonamenti obbligatori e dalle limitazioni alle assunzioni previste nel Disegno di Legge di Bilancio 2025. Anci e Upi sottolineano che queste problematiche rischiano di compromettere la gestione operativa e gli investimenti già avviati, con ripercussioni significative sui territori e sulle comunità.

Anci continua a essere in prima linea per garantire ai Comuni strumenti adeguati a fronteggiare le sfide attuali e a costruire bilanci solidi che assicurino servizi essenziali e sviluppo locale. L’impegno dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani rimane quello di rappresentare le istanze dei territori, affiancando costantemente gli amministratori locali nel dialogo con il Governo, per favorire condizioni operative migliori e più sostenibili.

 

La redazione PERK SOLUTION

Obiettivi di servizio per i servizi sociali, asili nido e trasporto alunni disabili: pubblicati gli importi anno 2025

La Commissione tecnica dei Fabbisogni Standard del MEF ha pubblicato gli importi esatti dei contributi assegnati per i servizi sociali, gli asili nido e il trasporto degli alunni con disabilità per l’anno 2025, nonché le note metodologiche sugli obiettivi di servizio e sul monitoraggio.

Assegnazioni servizi sociali – Comuni RSO; Assegnazioni servizi sociali – Comuni Regione siciliana; Assegnazioni servizi sociali – Comuni Sardegna;   
Assegnazioni Asili nido;
Assegnazioni Trasporto studenti disabili.

 

 

La redazione PERK SOLUTION